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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 11:20:39
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BUONGIORNO, dopo aver fatto un bel giro per i centri storici dei paesi del centro Sardegna, mi sono accorto che alcuni di questi si trovano in una condizione di inesorabile declino....cosa fare per preservare il patrimonio storico della Sardegna? qui possiamo pubblicare foto, discutere sulle leggi e incentivi in merito alla conservazione dei beni architettonici e artistici........a presto
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Modificato da - Barbaricina in Data 12/01/2008 07:20:08
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 11/01/2008 : 11:33:55
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come si sa molti dei centri storici della Sardegna si stanno avviando verso un inesorabile declino.....case storice dalle notevoli qualita`architettoniche stanno cadensdo a pezzi perche`abbandonate, o vengono abbattute per lasciare spazio ad edifici di discutibile valore estetico e funzionale..tuttavia vi sono casi puntuali di buon repupero all'interno del tessuto storico dei centri sardi.... pubblichiamo quindi foto....leggi e finanziamenti che riguardano la conservazione del patrimonio architettonico della sardegna.
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 11:41:12
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ma cos'e`un centro storico?
Si considerano centri storici gli agglomerati urbani che conservano nell'organizzazione territoriale, nell'impianto urbanistico o nelle strutture edilizie i segni di una formazione remota e di proprie originarie funzioni abitative, economiche, sociali, politiche e culturali. Appartiene a questa categoria ogni altra struttura insediativa, anche extra urbana, che costituisca eredità significativa di storia locale.
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 12:42:42
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pubblico questa pagina trovata sul sito della regione sardegna
Oltre 300 mila edifici storici a rischio estinzione
Tra gli anni '60 e '90 sono sparite ogni anno quasi mille vecchie abitazioni nei centri storici della Sardegna.
Oggi 300 mila edifici di grande pregio storico e architettonico sono a rischio di estinzione nell'Isola. L'espansione edilizia incontrollata, favorita dalle speculazioni, verso le periferie dei centri urbani e lo spopolamento dei nuclei storici dei nostri Comuni sono stati gli elementi che hanno cancellato una parte della storia e della cultura delle nostre Comunità.
Da alcuni anni la Regione Sardegna ha promosso, seppur timidamente, con fondi propri e Comunitari, un programma di recupero abitativo urbano. La nuova Giunta Regionale della Sardegna ha deciso ora di accelerare quel processo di recupero per favorire il ripopolamento, promuovere e incentivare le attività economiche che nel passato rappresentavano un volano dei centri storici dell’Isola. Meno cemento sulle coste e maggiore attenzione per l’interno creando una sinergia con le realtà soprattutto dei piccoli Comuni.
L’azione di Governo del Presidente Renato Soru e la nuova legge Urbanistica, che sarà pronta in primavera, segue proprio questa strada. Nei prossimi mesi – come ha anticipato l’Assessore regionale degli Enti Locali Gian Valerio Sanna - la Regione destinerà oltre 100 milioni di euro ai Comuni della Sardegna e ai privati, per favorire il recupero abitativo. Di centri storici e del loro futuro si è parlato in un convegno a Gavoi, promosso dal Comune e dalla Regione.
Proprio nel centro montano della Barbagia è possibile avere ancora una visione della Sardegna del passato: le case di pietra, le lastricate stradine del centro storico, le piazze popolate e ricche di botteghe e attività artigianali, dove si parla anche il Sardo. “La politica del recupero dei centri storici che sta promuovendo la Regione è importante per le nostre realtà e per il futuro dell’isola – ha detto il sindaco di Gavoi, Salvatore Lai – anche noi abbiamo sposato questa politica e gli interventi di recupero hanno dato una nuova luce al nostro centro abitato”.
Negli ultimi anni Gavoi ha incoraggiato un tipo di politica che ha portato al recupero completo di 60 vecchi edifici, mentre altri 150 sono i progetti in attesa. "Le risorse che arriveranno dai Por Sardegna e dalla Legge 29 – ha sottolineato Gian Valerio Sanna – incoraggeranno questa politica che punta a fermare lo spopolamento dei piccoli Comuni per ridare vivibilità ai loro centro storici, ai saperi, allo sviluppo locale, alla promozione delle tradizioni e della cultura". Che Gavoi sia in una fase avanzata di questo nuovo processo di cambiamento lo ha anche confermato Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di ingegneria dell’Università di Cagliari. E' stato proprio lui a ricordare che, senza il processo di trasformazione della politica della Regione, il patrimonio isolano dei centri storici rischierebbe di scomparire nel prossimo futuro.
Il responsabile del Dipartimento di Ingegneria ha denunciato i vuoti del degrado urbano creato nei centri storici della grandi città e ha ribadito che senza un grosso sforzo finanziario tra pubblico e privato non ci sarà salvezza per questo prezioso patrimonio. Sui temi del recupero e del riuso abitativo, ed in particolare dei laboratori per il recupero dei centri storici avviati proprio dall’Assessorato all’Urbanistica della Regione, ha parlato Giancarlo Deplano, direttore del Dipartimento di ingegneria dell’Università di Cagliari. Ha messo in rilievo la preziosa collaborazione tra Regione e Università che ha prodotto importanti risultati per la tutela e conservazione dei centri storici. L’attività di questi laboratori ha seguito passo per passo la regia e il lavoro dei processi di recupero edilizio e delle tipologie urbanistiche utilizzate.
I pochi cantieri aperti negli anni scorsi si sono ora moltiplicati: segno di un cambiamento che permetterà di ritornare a vivere nei centri storici delle grandi città e dei piccoli Comuni. Dei programmi Comunitari, delle linee guida di indirizzo dei Por Sardegna e della Legge 29 hanno parlato Marco Melis e Barbara Foddis, funzionari del servizio centri storici della Regione. La politica di cambiamento che emerge dal nuovo Piano paesaggistico, approvato dalla Giunta Regionale, punta anche a favorire l'integrazione tra le zone costiere e l’interno dell’isola.
Una scelta radicale che rappresenta una vera scommessa anche per l’Assessore regionale all’Urbanistica Gian Valerio Sanna: “La politica di sviluppo che abbiamo individuato va proprio nella direzione di riassegnare ai nostri centri urbani le loro funzioni di aggregazione, di servizi, di socialità di cui abbiamo bisogno, e di una forte socializzazione dei giovani con gli anziani". "E' una scelta che si può discutere – ha proseguito l’Assessore Sanna - può piacere o no, ma i centri urbani sono nati per avere delle funzioni. Noi oggi quei valori e quelle funzioni le vogliamo rafforzare, ripristinando l’ordine naturale, che i diversi ambiti, quelli turistici, quelli agrari e urbani devono avere, in una convivenza che nel nostro caso, proprio perché è legata alla dimensione storico identitaria, che sarà il valore della nostra prospettiva anche turistica, ha un particolare significato". (Elia Sanna)
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:12:19
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:14:58
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le foto appena pubblicate riguardano lo stato di degrado in cui riversano alcune parti del centro storico di desulo. continuero`a pubblicarne altre appena posso pubblico anche alcune foto riguardanti esempi di buon restauro sempre riguardanti desulo.
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:20:19
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afabica
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:23:25
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io sono a conoscenza di alcune situazioni che credo coinvolgano in un certo qual modo molte persone e molti territori e sono legate a questioni o problemi ereditari. non avendo in tempo utile sistemato i documenti necessari per le varie divisioni di eredità ci si trova in condizioni di non poter operare ,nella maggior parte dei casi ci si trova a possedere un immobile condividendo la proprietà anche con 10 parenti e in "mancanza" gli eredi di questi. riferito al recupero si capisce il problema che sorge per gelosie, per invidie, per un semplice torto che ne impedisce la realizzazione.
_____________________ http://www.coquinaria.it/ DEU SEU "very" sarda
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Modificato da - afabica in data 11/01/2008 13:24:14 |
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:28:44
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ecco un esempio sbaglaitissimo di recupero architettonico
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:36:40
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| afabica ha scritto:
io sono a conoscenza di alcune situazioni che credo coinvolgano in un certo qual modo molte persone e molti territori e sono legate a questioni o problemi ereditari. non avendo in tempo utile sistemato i documenti necessari per le varie divisioni di eredità ci si trova in condizioni di non poter operare ,nella maggior parte dei casi ci si trova a possedere un immobile condividendo la proprietà anche con 10 parenti e in "mancanza" gli eredi di questi. riferito al recupero si capisce il problema che sorge per gelosie, per invidie, per un semplice torto che ne impedisce la realizzazione.
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si afabica hai perfettamente ragione.... risolvere i problemi burocratici nn e`facilissimo.
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Nuragica
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:42:37
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Interessantissima questa discussione.. Sardosempre non è possibile sapere anche i nomi delle localita' che vediamo nelle foto postate?
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 13:52:29
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certo nuragica.... le foto che ho iserito fin ora riguardano il centro storico di Ovolaccio a Desulo.. come si sa Desulo conserva esempi molto rappresentativi dell'architettura domestica di montagna...case alte in scisto, ballatoi lignei in castagno.
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 14:02:50
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questa immagine fa riferimento al centro storico di Issiria Desulo (desulo fino agli anni 50 era costituita da 3 rioni storici: asuai, ovolaccio, issiria. con la cotruzione della strada provinciale desulo-fonni i 3 rioni si unirono costituendo un unico nucleo arbano....tuttavia sono facilmente riconoscibili i tre rioni con le tre chiese) si possono notare i rimaneggiamenti che ha subito....tuttavia conserva molti esempi di architettura tradizionale......da notare l'antica parrocchiale, la quale necessita di restauro.
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sardosempre
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Inserito il - 11/01/2008 : 14:15:03
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un buon esempio di ristrutturazione.... ripristino delle murature in pietra....architravi in legno.....mensole in legno per il ballatoio, tetto ligneo...unica pecca il cornicione.
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 11/01/2008 : 14:48:07
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| sardosempre ha scritto:
certo nuragica.... le foto che ho iserito fin ora riguardano il centro storico di Ovolaccio a Desulo.. come si sa Desulo conserva esempi molto rappresentativi dell'architettura domestica di montagna...case alte in scisto, ballatoi lignei in castagno.
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Grazie sardosempre. Sarebbe veramente un peccato che andassero perdute per sempre.. Al mio paese una quindicina d'anni fa hanno buttato giu una casa spagnola,con tanto di carceri sotterranee, un vero monumento.. per costruire il comune nuovo... Come se non ci fosse abbastanza spazio per costruirlo altrove!!
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Agresti
Moderatore
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Inserito il - 11/01/2008 : 15:15:34
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Sardosempre!! Complimenti per la tua idea contrariamente a te, fotografo spessissimo gli edifici sottoposti a ristrutturazione, perchè vedere quelle decadenti, mi piange il cuore
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