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Gio
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 09/01/2008 : 16:44:26
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| cedro del Libano ha scritto:
| Gio ha scritto:
Non sono fesserie, come non lo sono che i salernitani non vogliono essere paragonati ai napoletani. In Costiera amalfitana quanto a pulizia è meglio che in Svizzera tedesca. Quello che va detto va detto.
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Non vorrai dire che il Ticino é sporco?
Sporco no ma non abbiamo quel culto dell'ordine e della pulizia che hanno gli svizzeri tedeschi. Sempre latini siamo.
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pisittu
Utente Medio
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Inserito il - 09/01/2008 : 16:45:55
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| Marialuisa ha scritto:
I napoletani rifiutano le discariche perchè quelle deputate a farlo sono a cielo aperto . Noi possiamo permetterci di aiutarli - almeno in questa situazione d'emergenza -perchè abbiamo discariche idoneee. Ma perchè dovremmo rifiutarci ? In nome di quale principio? Napoli è una città bellissima , non si può prescindere dalla storia , dalla cultura e arte napoletana . Chi non ama Napoli non ama l'Italia e noi Sardi con Napoli abbiamo tante vicissitudini , tante sfaccettature anche caratteriali che ci accomunano . Dire che i napoletani sono tutti camorristi è come dire che i Sardi sono tutti banditi .
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idonee non significa che non abbiano controindicazioni,e cmq noi le abbiamo perchè si è sacrificato del territorio per farle...loro invece stanno facendo casino!
poi sarei curioso di sapere cos'abbiamo in comune con napoli,lasciamo perdere,è quasi un'offesa!
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2008 : 16:58:45
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Caro Pisittu , sarebbe lungo per non dire lunghissimo parlare della storia di Napoli e della nostra , di quanto noi sardi e loro siamo stati sfruttati dagli spagnoli e non solo , di come ci siamo ribellati e di quanto sangue abbiamo versato . Se ci pensi solo noi in Italia abbiamo effettuato due piccole rivoluzioni . Di come siamo sempre stati considerati cittadini di serie B ..... Abbiamo anche una regina che ci ha legati , Cristina di Savoia nata a Cagliari nel 1812 diventò regina di Napoli .... Ma , ripeto , sarebbe lungo e comunque mi sembra che sia sempre la solita solfa , ci si fa guerra tra poveri ....
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alamar34
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:00:59
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| Marialuisa ha scritto:
I napoletani rifiutano le discariche perchè quelle deputate a farlo sono a cielo aperto . Noi possiamo permetterci di aiutarli - almeno in questa situazione d'emergenza -perchè abbiamo discariche idoneee. Ma perchè dovremmo rifiutarci ? In nome di quale principio? Napoli è una città bellissima , non si può prescindere dalla storia , dalla cultura e arte napoletana . Chi non ama Napoli non ama l'Italia e noi Sardi con Napoli abbiamo tante vicissitudini , tante sfaccettature anche caratteriali che ci accomunano . Dire che i napoletani sono tutti camorristi è come dire che i Sardi sono tutti banditi .
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...e come mai le loro discariche a differenza delle nostre non sono idonee? che si costruiscano discariche idonee come hanno fatto anche gli altri invece di intascarsi i soldi che dovrebbero utilizzare per i lavori di smaltimento dei rifiuti!
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pisittu
Utente Medio
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:05:58
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| Marialuisa ha scritto:
Caro Pisittu , sarebbe lungo per non dire lunghissimo parlare della storia di Napoli e della nostra , di quanto noi sardi e loro siamo stati sfruttati dagli spagnoli e non solo , di come ci siamo ribellati e di quanto sangue abbiamo versato . Se ci pensi solo noi in Italia abbiamo effettuato due piccole rivoluzioni . Di come siamo sempre stati considerati cittadini di serie B ..... Abbiamo anche una regina che ci ha legati , Cristina di Savoia nata a Cagliari nel 1812 diventò regina di Napoli .... Ma , ripeto , sarebbe lungo e comunque mi sembra che sia sempre la solita solfa , ci si fa guerra tra poveri ....
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visto che sono indipendentista,non citarmi la storia,altrimenti è anche peggio!
quando gli italiani solidarizzeranno con il nostro 70% di servitù militari,allora ne riparleremo!
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Modificato da - pisittu in data 09/01/2008 17:13:37 |
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ziama
Salottino
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:06:08
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Brava Alamar!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un applauso!!
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Baballotto
Moderatore
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:10:41
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| atlantis ha scritto:
| baballotto ha scritto:
è già partita una petizione online http://www.petitiononline.com/sarde...etition.html per dire no ai rifiuti della campania in sardegna
giusto per non fare confusione, io ho scritto solo la parte qui sopra mentre la parte qui sotto è stata aggiunta da qualcuno ma non io
......Questa petizione è frutto di An......altra congrega al servizio della politica romana.
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SSS
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:11:18
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| pisittu ha scritto:
solo i sardi potrebbero impedirlo,bloccando il porto!
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e' proprio quello che bisognerebbe fare.....
tanto i politici sono tutti sordi .....
SdM
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:18:56
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Pisitto non si tratta di essere indipendentista o anarchici , si tratta di solidarietà . Andiamo ad aiutare il terzo mondo e non lo facciamo in casa . Avrò tutto il mondo contro , sarò controcorrente ma resto ferma sulla mia posizione . Senza il Sud noi italiani non andremo da nessuna parte , dobbiamo rinascere dal Sud .Come ? Con la cultura e con l'aiuto che ci daremmo noi stessi .Lo so , i napoletani saranno i migliori medici di loro stessi così come noi sardi dovremmo aiutarci senza contare sull'aiuto di altri , scommettere e rischiare di più , ma per carità , almeno un incoraggiamento , un po' di solidarietà ....
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:19:09
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Guardate questo articolo.....la data e' quella del 27 giugno del 2004!!!!!!!!!!!!
http://www.repubblica.it/2004/c/sez...ciancll.html Inceneritori spenti, impianti saturi, niente riciclo, interventi fermi Per anni i siti riempiti di rifiuti illegali importati da altre regioni Campania, veleni e mafie la guerra delle discariche Russo, presidente commissione d'inchiesta: "Non si possono realizzare i progetti a spezzoni, la gente perde la pazienza"
La discarica di Sette Cainati, in Campania, fatta riaprire dal commissario atenacci (foto Siano) ROMA - Ventisei blocchi ferroviari in Campania nel 2003, 29 (fino ad oggi) nel 2004. L'unico robusto incremento nell'ambito della gestione dei rifiuti campani riguarda le proteste. E le sentenze della magistratura che ordinano la chiusura di discariche inquinanti spesso riaperte, dopo qualche anno, per "esigenze di ordine pubblico". Così il rinvio continuo di una soluzione strutturale del problema si è trasformato in un boomerang dagli effetti incontrollabili.
Con sei milioni di abitanti, la regione produce 6.600 tonnellate di rifiuti al giorno, l'equivalente di 330 Tir che al momento vagano spesso senza meta ufficiale: le discariche disponibili sono sature e in molti casi chiuse per disastro ambientale; la costruzione degli inceneritori è paralizzata dalla rabbia degli inquinati; l'esportazione in altre regioni o all'estero è un sollievo temporaneo che non risolve nulla.
"Il problema vero sta nella mancanza di un progetto credibile che riguardi l'intero ciclo dei rifiuti", spiega Paolo Russo, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. "Finora questa esigenza è stata ignorata. Di tanto in tanto le amministrazioni locali e il commissario straordinario hanno tentato di paracadutare sul territorio uno spezzone del progetto complessivo. Ma questo ha finito per produrre l'effetto opposto: decine di migliaia di cittadini sono scesi in piazza a protestare. Andando avanti così il problema continuerà ad aggravarsi come ha fatto nei dieci anni di commissariamento: per risolverlo occorre cambiare strada. Cioè partire dal basso dando le necessarie garanzie e mostrando che in Campania non ci sono zone di serie A, quelle che producono i rifiuti e non li smaltiscono, e zone di serie B, che devono smaltire i rifiuti di tutti".
Secondo Russo uno dei fattori di accelerazione della crisi è stato l'accordo con la Fibe, la società che in Campania è stata incaricata dell'intero ciclo di lavorazione del rifiuto: "Comuni come Napoli, Salerno e Caserta hanno mandato un segnale importante dichiarando la disponibilità ad accogliere sul proprio territorio un impianto di lavorazione dei rifiuti. Quest'atto di buona volontà rischia però di andare perso per colpa di un sistema decisionale troppo accentrato e poco flessibile".
Scioglimento delle resistenze locali e riforma del progetto complessivo appaiono dunque strettamente collegati: due elementi indispensabili per bloccare la spirale perversa che ha creato il caso Campania. Per anni, spesso sotto la regia della camorra, le discariche disponibili sono state riempite di rifiuti in gran parte illegali e in gran parte importati dalle regioni più industrializzate. E quando la magistratura è dovuta intervenire per chiudere gli impianti che avevano prodotto i danni maggiori non sono saltate fuori alternative. Così alla fine i camion con i rifiuti sono tornati davanti agli stessi luoghi dove avevano già seminato veleni. Ad esempio la discarica di Parapoti è stata chiusa nel 2001, dopo aver infettato con i suoi liquami inquinanti tutta l'area, e il vicino impianto di Colle Barone è stato bloccato nel 1999 dopo vent'anni di proteste e un rapporto dell'Agenzia per la protezione del territorio che denunciava una situazione di grave pericolo.
"Tentare di riaprire le discariche della vergogna invece di risanarle, come era stato promesso, non porta lontano", accusa Enrico Fontana, direttore dell'Osservatorio legalità della Legambiente. "Ci vuole invece un piano straordinario di rilancio della raccolta differenziata. E' una richiesta di assoluto buon senso che potrebbe da un lato più che dimezzare le quantità in ballo e dall'altro sciogliere il problema dimostrando che in gioco non c'è solo un braccio di ferro per costruire gli inceneritori".
Tra l'altro la principale caratteristica della composizione dei rifiuti in Campania è una maggiore presenza di "umido", cioè di rifiuti organici legati al cibo (rappresentano il 40 per cento del totale). La raccolta separata dell'"umido", a cominciare dai grandi produttori come i mercati generali, consentirebbe di trasformare una quota consistente di spazzatura in compost fertile o in terriccio facilmente riutilizzabile.
"Il consorzio Priula di Treviso, che serve 200 mila abitanti, recupera con la raccolta differenziata 7 chili di rifiuti su 10", ricorda Fontana. "E non è una performance raggiungibile solo a Nord: a Padula, in provincia di Salerno, la raccolta differenziata è arrivata al 60 per cento. Questo vuol dire che il rimedio per evitare il disastro rifiuti è disponibile e a portata di mano. Scegliere un'altra strada significa assumersi le responsabilità del disastro ambientale e sociale collegato al blocco dello smaltimento".
(27 giugno 2004)
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Modificato da - ziama in data 09/01/2008 17:27:29 |
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ziama
Salottino
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:21:57
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http://www.repubblica.it/2006/07/se...zzatura.html
......Ha già incontrato i prefetti della Campania e il governatore Bassolino. Mancano le discariche. Ma i Comuni non le vogliono nei loro territori. Si ribellano. E così, in questa caldissima estate, sta ridiventando tutta una discarica la grande Napoli. L'altro giorno ne è tornata parlare la stampa estera. "Si cammina sui sacchetti neri", ha scritto l'Irish Times la mattina dell'inaugurazione del volo diretto Dublino-Napoli dell'Aer Lingus.....
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pisittu
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:22:55
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| Marialuisa ha scritto:
Pisitto non si tratta di essere indipendentista o anarchici , si tratta di solidarietà . Andiamo ad aiutare il terzo mondo e non lo facciamo in casa . Avrò tutto il mondo contro , sarò controcorrente ma resto ferma sulla mia posizione . Senza il Sud noi italiani non andremo da nessuna parte , dobbiamo rinascere dal Sud .Come ? Con la cultura e con l'aiuto che ci daremmo noi stessi .Lo so , i napoletani saranno i migliori medici di loro stessi così come noi sardi dovremmo aiutarci senza contare sull'aiuto di altri , scommettere e rischiare di più , ma per carità , almeno un incoraggiamento , un po' di solidarietà ....
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hai la memoria corta,gli hanno già aiutati un'anno fa,nel 2001 e così a scendere negli anni!...ora che si arrangino,e che imparino a combattere per loro stessi!
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ziama
Salottino
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:24:01
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| Marialuisa ha scritto:
Pisitto non si tratta di essere indipendentista o anarchici , si tratta di solidarietà . Andiamo ad aiutare il terzo mondo e non lo facciamo in casa . Avrò tutto il mondo contro , sarò controcorrente ma resto ferma sulla mia posizione . Senza il Sud noi italiani non andremo da nessuna parte , dobbiamo rinascere dal Sud .Come ? Con la cultura e con l'aiuto che ci daremmo noi stessi .Lo so , i napoletani saranno i migliori medici di loro stessi così come noi sardi dovremmo aiutarci senza contare sull'aiuto di altri , scommettere e rischiare di più , ma per carità , almeno un incoraggiamento , un po' di solidarietà ....
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Io ho alcuni amici napoletani....ma quando il napoletano te la vuole mettere nel didietro, tesoro bello, non ci pensa due volte (E' una generalizzazione ovviamente e parlo per esperienza personale...qualcuno di loro ancora si salva!!!)....
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Marialuisa
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:33:29
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Miei cari tutti , ho capito ...ho capito .Conoscete il detto :"Non condivido le tue idee , ma sarei disposto anche a morire perchè tu le possa esprimere ."? Io ho espresso le mie e rispetto le vostre !
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 09/01/2008 : 17:42:32
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| Marialuisa ha scritto:
Miei cari tutti , ho capito ...ho capito .Conoscete il detto :"Non condivido le tue idee , ma sarei disposto anche a morire perchè tu le possa esprimere ."? Io ho espresso le mie e rispetto le vostre !
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E noi rispettiamo le tue...nessuno ti ha detto che cio' che dici non possa essere vero....abbiamo semplicemente detto che non la pensiamo come te...o no???
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