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afabica
Salottino
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Manuse de Oru
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carusoandfriends
Salottino
Utente Master
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 Inserito il - 30/12/2007 : 12:37:46
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Condivido Afabica... ....ma bisogna subito rialzarsi e far fronte..... .....l'assassino....il barbaro....non puo essere un..." vero sardo".........no ..non puo essere.... ...
carusoandfriends
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almudena
Nuovo Utente
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Inserito il - 30/12/2007 : 12:39:15
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Non ho mai capito coloro che risolvono le questioni personali con le pallottole. Vorrei che finisse una volta per tutte questa cultura da Far West e che la Sardegna venga ricordata per la sua cultura e non perchè autoelimina i suoi uomini simbolo.
Buon anno da Almudena
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campidano
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 30/12/2007 : 12:46:34
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oggi alle 14.10 radio 1 , speciale su marotto
L'ANA MORTU CANTANDE (de Pedru Mura)
L'ana mortu cantande
chin sa cantone in bucca.
E mil'an accatau
in s'andala predosa ocros a chelu
chin su fror'e sa morte
ispart'in fronte:
Fit solu chin su frittu
e chin sa malasorte;
chin su bentu mossendeli sos pilos
e in artu sa luna, pompiande.
Non l'at cubau nemancu su dolu.
Sos mortores fughios
che umbra mala,
los at bidos su ribu.
E sos seros de luna
cando dormin sas pedras
se sedet a contare in segretesa
a isteddos e a nues
comente l'ana mortu.
Est ruttu chen'ischire d'aer viviu;
chen'ischire de morrere;
l'ana mortu cantande
chin sa cantone in bucca.
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Ichnos
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 30/12/2007 : 13:12:29
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Stamattina una televisione tedesca ha aperto il suo telegiornale sulla morte di Ziu Peppinu,io ero ospite di quella trasmissione,ho raccontato annedoti e sopratutto il passato del grande amico e poeta,di colui che con il suo spirito,la sua potenza nel saper organizzare,nel suo modo di distinguersi ha fatto storia con le sue lotte.
ho ricordato la sua visita a berlino quando il muro ancora divideva la città e lui al centro di alexanderplatz cantava la storia delle lotte popolari,benchè in quel periodo fosse in parte proibito manifestare fu gradito ed applaudito da tutta la folla presente e persino dalla polizia del posto.
dopo diversi anni tornò a berlino ommaggiato dalle autorità locali e dalla stampa tedesca,anche quella volta Ziu Peppinu fece dono a noi isolani e non solo della sua conoscenza parlandoci della sardegna misera ed incostante,delle lotte atte alla miglioria della gente,delle sue conquiste.
ancora una volta pochi anni fa su invito della televisione tedesca si propose come poeta e dandone una traduzione in tedesco venne paragonato a mandela x la sua voglia e sete di giustizia
mario vacca
Si fidi a modu de ti ke furare komente Paride a s ermosa Elena
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Ichnos
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 31/12/2007 : 16:18:03
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E l' ana mortu senza piedade sos aguzzinos de su capitale,ma non morit sa sua eredidade
Si fidi a modu de ti ke furare komente Paride a s ermosa Elena
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Ichnos
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 31/12/2007 : 19:31:51
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In memoria di Peppino Marotto
Giovanna Marini
- «Peppino Marotto ucciso nel suo paese Orgosolo», così mi arriva la notizia.
Peppino Marotto era un poeta , quando in un paese si uccidono i poeti vuol dire che quel paese è malato. L'Italia è sensibilmente malata dal 1975, quando fu ucciso Pasolini.
Peppino era un poeta popolare, cantava le sue rime in ottava con il suo coro, non era un uomo qualsiasi, per me Peppino era un profeta, era un grande. La sua vita dedicata all'impegno politico, ancora ieri, ottantenne, saliva ogni giorno alla Camera del Lavoro di Orgosolo che possiamo proprio definire «la sua Camera del Lavoro» e la teneva aperta, lì, tutto solo, per essere disponibile ai lavoratori che avessero qualche problema da esporgli, qualche denuncia da fare al proprio sindacato, qualche padrone prepotente e inadempiente .
Peppino non si era mai tirato indietro di fronte alle lotte per la sua terra, per il lavoro, cantava la vita di Gramsci e al popolo insegnava i sentimenti.«Peppino non era il cantore di una Sardegna passata, ha sempre cantato per la Sardegna del futuro» così mi dice Ivan Della Mea anche lui distrutto dalla notizia che ci è appena giunta, e per questo mondo del futuro era abituato Peppino, come tanti altri, a lottare. Insegnava ai giovani attraverso la sua poesia come si devono amare i grandi, come si deve riconoscere il valore di chi combatte per una vita giusta , contro la sopraffazione dell'uomo sull'uomo. Peppino non è mai invecchiato nella sua testa, oggi seguiva i fatti politici del nostro paese e parlava dello stato del mondo con termini illuminati, fedeli al suo credo di vecchio comunista, che aveva subito riconosciuto l'importanza della nascita della democrazia in Italia, della costruzione del paese fatta a partire dalla Costituzione.
L'importanza del sacrosanto valore della Resistenza in cui abbiamo tutti creduto educati proprio da persone come Peppino e gli altri grandi combattenti che stanno scomparendo purtroppo uno ad uno nel nostro malato paese. Malato perché è malata la vita dappertutto, per come nel mondo hanno vinto gli interessi delle multinazionali e quindi per come ha vinto, dovunque, lo sfacciato egoismo del singolo contro l'interesse dell'umanità . Peppino Marotto ha sempre lottato, l'hanno mandato al confino durante il fascismo e in carcere durante il governo di Scelba, sempre perché proclamava il suo credo e la sua ferma volontà nell'impedire che nel paese accadesse quello che accade adesso. La disgregazione degli ideali naturali dell'uomo, il lento progredire del male cioè dell'irreale contro il bene cioè la realtà. Con Peppino ho passato momenti magnifici, e mi ha insegnato sempre tanto. Abbiamo viaggiato e cantato insieme in Europa , era un fratello maggiore per me e un grande Maestro.
Quando Peppino tornava verso casa, la sera, anche adesso , dopo una brutta bronchite che lo lasciava senza respiro, dalla sua Camera del Lavoro, lui ogni volta si fermava prima della salita verso casa dove un terrazzino, sorta di piccolo promontorio, permette di guardare tutta la valle su Ogliena, si fermava lì per ammirare la sua valle. Peppino aveva ottantadue anni, ottantadue anni di una vita militante, ricca di tanta sapienza e generosità, ma chi ha potuto anche solo pensare di uccidere un uomo simile ? Ma dove stiamo vivendo? Ma che paese è l'Italia ?
I giovani non conoscono Peppino Marotto, da ora in poi sarà nostro dovere, di noi vecchi , dovere morale di farlo conoscere. Giovanna Marini
Si fidi a modu de ti ke furare komente Paride a s ermosa Elena
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rosmery
Utente Attivo
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Inserito il - 31/12/2007 : 22:37:50
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VERGOGNA L'assassino pagherà,sarà lui stesso a fargliela pagare,grande Peppino,sei stato un grande della Sardegna e chi ti ha ucciso non è Sardo,ma solo un FOLLE!,NON E' UN UOMO D'ONORE MA UN VIGLIACCO!!!!!!NON DEGNO DI ESSERE SARDO....
NO ESISTI GIUSTIZIA IN CUSTU MUNDU,SCETTI SA GIUSTIZIA DIVVINA.....DEU DE SU CHELU PENSANCI TUE.......
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zagor
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 01/01/2008 : 23:42:12
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| Barbaricina ha scritto:
la cosa che mi ha impressionato di più... a parte l'orrendo gesto, che non troverà mai giustificazione....
è che l'hanno colpito alle spalle.... un vero atto (secondo me ) di vigliaccheria....
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Deduco.. Barbaricina…che conosci il movente...
..è una battuta…la mia…
Solo per dire che il delitto sarà anche orrendo..ma perché dici che non troverà mai giustificazione??….
Molti dicono che si tratta di un delitto senza senso…
…può anche darsi…in questo caso allora bisogna dire che uno.. o più di uno.. sta rischiando l’ergastolo senza nessuna valida ragione…
..mahh..
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 02/01/2008 : 09:27:55
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Per Zagor :
Quale senso potremmo mai dare a un delitto?
E in che modo potremmo mai giustificare l'atto di un assassino?
E - per finire - quando mai l'ergastolo è stato un deterrente per qualcuno ?
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virdis
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/01/2008 : 09:32:48
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stento a capire nonostante la mia età....................oppure ci vuole un età per capire questo orrore ?
è vero che la vita alcune volte è dei prepotenti ma a che pro perche tutto questo mi chiedo ancora
per ora una risposta ma solo una me la sono data non c'è giustizia e non c'è nessuna legge che ci tuteli
saranno ancora delitti impuniti come tanti altri
ma è mai possibile che nessuno ha visto nulla alle 10,30 del mattino? in pieno centro? vicino ad una chiesa?
boh si può parlare di omerta oppure chi ha visto non parla per la paura di non essere tutelato?
ornella
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laier
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 02/01/2008 : 11:35:29
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Speriamo che anche questa volta non vinca la paura...chi sà parli!
il silenzio è la migliore arma di questi vili assassini!
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zagor
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/01/2008 : 14:01:30
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| Marialuisa ha scritto:
Per Zagor :
Quale senso potremmo mai dare a un delitto?
E in che modo potremmo mai giustificare l'atto di un assassino?
E - per finire - quando mai l'ergastolo è stato un deterrente per qualcuno ?
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Spero di non essere frainteso….e infatti tengo a sottolineare che quanto dico non si riferisce all’omicidio Marotto….del quale non si conosce almeno ufficialmente il movente….e non è scontato che mai si conoscerà…
Ma un senso ai delitti lo si può dare eccome……anzi buona parte dei delitti lo hanno….rimane piuttosto da stabilire se ne ricorrevano i presupposti….
Un esempio??…Pensate ad un padre o ad una madre che si fanno giustizia da soli nei confronti del carnefice del loro figlio o della figlia….ha un senso??....troverà mai giustificazione un delitto del genere??
...io credo di si…anzi vado oltre e dico che si tratta di un fatto lecito..anche se non legale…
E dove trova senso…giustificazione..liceità..tutto ciò??
...Io dico nel concetto di Giustizia…che nel caso della Sardegna è talvolta strettamente legato al concetto di vendetta contemplato dal Codice Barbaricino…
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 02/01/2008 : 14:27:56
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Dice Zagor:
"
Ma un senso ai delitti lo si può dare eccome……anzi buona parte dei delitti lo hanno….rimane piuttosto da stabilire se ne ricorrevano i presupposti….
Un esempio??…Pensate ad un padre o ad una madre che si fanno giustizia da soli nei confronti del carnefice del loro figlio o della figlia….ha un senso??....troverà mai giustificazione un delitto del genere??
...io credo di si…anzi vado oltre e dico che si tratta di un fatto lecito..anche se non legale…"
Caro Zagor
l'atto di un padre o una madre nei conftronti dell'assassino del loro figlio io lo chiamo VENDETTA.
Credo che dovremmo smettere di parlare di giustizia fai da te , non andremo mai da nessuna parte e non metteremo nessun presupposto di civile convivenza ma tutte le premesse per uno scadimento dello Stato di diritto verso una nuova involuzione barbarica .
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Agresti
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Inserito il - 04/01/2008 : 22:51:28
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avete sentito gli ultimi sviluppi?
ho capito male o è stato ammazzato il probabile assassino di Peppino Marotto??
 ***Libri di Sardegna***
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