Forum Sardegna - Halloween? No, su mortu mortu!
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Nota Bene: Domus de Janas Il nome popolare significa letteralmente "case delle fate" ma in realtà esse sono delle tombe scavate nella roccia dalle popolazioni che vissero in Sardegna nel Neolitico, prime fra tutte quelle della cosiddetta "cultura di Ozieri", che fiorisce nel periodo compreso fra il 4000 e il 3000 a.C.



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 Halloween? No, su mortu mortu!
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mekieddu
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 11/10/2007 : 09:17:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di mekieddu Invia a mekieddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grande nugoresu








 Regione Sardegna  ~ Città: Nuoro  ~  Messaggi: 431  ~  Membro dal: 01/10/2007  ~  Ultima visita: 11/11/2013 Torna all'inizio della Pagina

luna
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 11/10/2007 : 16:33:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luna Invia a luna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
anche mia madre apparecchiava il tavolo,con tutto l'occorente di una cena,poi l'indomani veniva
dato a qualcuno più povero di noi,in memoria dei nostri defunti....


luna









 Regione Sardegna  ~ Città: cagliari  ~  Messaggi: 693  ~  Membro dal: 26/06/2007  ~  Ultima visita: 25/05/2011 Torna all'inizio della Pagina

UtBlocc

Utente Bloccato



Inserito il - 24/10/2007 : 09:04:51  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
A mi faghides bene a s'anima de sos mortos? Questa era ed è tutt'ora la frase. Gli americani non si sono inventati nulla, l'hanno cambiata in "dolcetto o scherzetto" in in mascherate a mo di carnevale, accapparrandosi i meriti di questo "rito" ormai allargato a quasi tutti i paesi mondiali. In Sardegna...si usa ancora come centinaia di anni fa, di giorno i bambini vanno di porta in porta e la notte è il turno degli adulti. Tutto questo credo per onorare o salvare le anime dei defunti. Chissà se quì nel forum c'è qualcuno che sa di qualche libro che tratta di questa usanza? Mi faccia sapere...mi piacerebbe approfondire.

C'è una storia nella vita di ogni uomo.

Shakespeare








 Regione Liguria  ~ Prov.: Genova  ~ Città: genova  ~  Messaggi: -1  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 07/05/2009 Torna all'inizio della Pagina

carol
Salottino
Utente Master



Inserito il - 24/10/2007 : 09:39:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di carol Invia a carol un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io ho sempre conosciuto su mortu mortu, si andava di casa in casa tutti insieme e si chiedeva su mortu mortu, tornavi a csa con ogni bendidio e tanti soldini 20 50 100 lire!!! i più fortunati anche le 500, ve le ricordate di carta azzurrine......

carol










 Regione Sardegna  ~ Città: nuoro città  ~  Messaggi: 2237  ~  Membro dal: 25/08/2006  ~  Ultima visita: 21/03/2013 Torna all'inizio della Pagina

Ela

Moderatore




Inserito il - 24/10/2007 : 09:48:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ela Invia a Ela un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
da noi, come ho già detto si chiamavano "Is paixeddasa"....miricordo che andavamo in giro con una sacca (in genere una coscinera) e chiedevamo "Is paixeddasa" Tornavamo a casa con tanti fichi secchi, mandorle, mele cotogne...tutte cose che avevamo in casa per cui non ero particolarmente felice!!!! Solo qualche volta c'erano i mandarini e qualche caramella...... Non ricordo però che ci fosse la tradizione di preparare da mangiare per i morti.....o forse non la ricordo. So che i bambini vanno a ncora a chiedere " is paixeddasa" perchè mia madre aspettava sempre questi bambini e preparava sempre qualcosa....



Mezus terra senza pane, que terra senza justitia








 Regione Marche  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 6439  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 03/07/2020 Torna all'inizio della Pagina

Nugoresu

Utente Attivo



Inserito il - 24/10/2007 : 11:45:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nugoresu Invia a Nugoresu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
miss diamante ha scritto:

A mi faghides bene a s'anima de sos mortos? Questa era ed è tutt'ora la frase. Gli americani non si sono inventati nulla, l'hanno cambiata in "dolcetto o scherzetto" in in mascherate a mo di carnevale, accapparrandosi i meriti di questo "rito" ormai allargato a quasi tutti i paesi mondiali. In Sardegna...si usa ancora come centinaia di anni fa, di giorno i bambini vanno di porta in porta e la notte è il turno degli adulti. Tutto questo credo per onorare o salvare le anime dei defunti. Chissà se quì nel forum c'è qualcuno che sa di qualche libro che tratta di questa usanza? Mi faccia sapere...mi piacerebbe approfondire.

C'è una storia nella vita di ogni uomo.

Shakespeare


Puoi trovare qualcosa nel libro di Grazia Deledda: Tradizioni popolari di Nuoro dove oltre che del rito de Su mortu mortu è descritto anche un altro rito oramai in disuso a Nuoro e ben vivo invece in quel di Orgosolo... si tratta de Sa Candelarja....... chissà che un giorno anche a Nuoro non riportino in auge anche questo rito che mi pare si facesse per il nuovo anno.. non ne sono sicuro.....








 Regione Sardegna  ~ Città: Nuoro  ~  Messaggi: 773  ~  Membro dal: 19/09/2007  ~  Ultima visita: 30/11/2015 Torna all'inizio della Pagina

pardula
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 24/10/2007 : 11:49:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pardula Invia a pardula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
luna ha scritto:

anche mia madre apparecchiava il tavolo,con tutto l'occorente di una cena,poi l'indomani veniva
dato a qualcuno più povero di noi,in memoria dei nostri defunti....


luna



anche io conosco questa tradizione...infatti anche io apparecchio la tavola ,un piatto per ogni defunto caro.
poi la mattina mi faccio un giro in via roma ,a cagliari,e do il cibo ai poveri ,che mi ringraziano felici.(e ovviamente io sono soddisfatta di averli resi felici con un piccolo gesto)





pardulina

la vita è come un racconto;importa non tanto la lunghezza,quanto il suo valore.










 Regione Sardegna  ~ Città: cagliari  ~  Messaggi: 850  ~  Membro dal: 12/10/2007  ~  Ultima visita: 18/03/2010 Torna all'inizio della Pagina

pardula
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 24/10/2007 : 11:54:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pardula Invia a pardula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io ricordo che nel sulcis i bambini passano nelle case e chiedono "su biddiu longu" e gli si da dolcetti ,sopratutto dolci fatti in casa .





pardulina

la vita è come un racconto;importa non tanto la lunghezza,quanto il suo valore.










 Regione Sardegna  ~ Città: cagliari  ~  Messaggi: 850  ~  Membro dal: 12/10/2007  ~  Ultima visita: 18/03/2010 Torna all'inizio della Pagina

Bakis
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 24/10/2007 : 17:26:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bakis Invia a Bakis un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nei paesi limitrofi al mio tradizione era ed è che i ragazzini il giorno dei morti, solitamente dal primo pomeriggio, uscissero in giro per le case vestiti con un lenzuolo o cappuccio bianchi aventi tagli all’altezza degli occhi a ricordare i fantasmi e i morti.
Così vestiti, con in mano una zucca tagliata alla base,svuotata e intagliata ad effige di testa di morto,l’illuminazione interna data da una candela bene rendeva l’effetto di lugubre teatralità , si usciva quella la sera di inizio novembre di solito buia e piovigginosa.
Tutti aspettavano e aspettano ancora oggi per il giorno dei morti che i ragazzi bussino alle loro porte dicendo “ ahh sos mortos !!! ” Ai morti.
Non so se quella profumatissima di alloro e biancastra di tracce cenerine “cariga”, fico secco, esista ancora….










Città: Alghero  ~  Messaggi: 897  ~  Membro dal: 03/11/2006  ~  Ultima visita: 25/07/2015 Torna all'inizio della Pagina

Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 24/10/2007 : 17:36:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non ci saranno più gli stessi profumi, forse resi più intensi dal tempo passato, ma è importante che la memoria venga conservata.
A volte bastano semplici iniziative: per esempio quella di una ludoteca, che ha invitato i nonni dei bambini che la frequentano a raccontare i loro ricordi della festività.








 Regione Sardegna  ~ Città: nuoro  ~  Messaggi: 2881  ~  Membro dal: 23/05/2006  ~  Ultima visita: 07/09/2024 Torna all'inizio della Pagina

Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 24/10/2007 : 17:44:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nugoresu ha scritto:
.....anche questo rito che mi pare si facesse per il nuovo anno.. non ne sono sicuro.....



Anche a me risulta quel rito, che coincide con il capodanno...in alcune zone viene chiamata "s’arina capute". Il 31 dicembre i bambini, sacchetto in spalla, si recano nelle case per ricevere doni.
Molte similitudini con ognissanti, pertanto. Sarei curiosa di sapere come mai...








Modificato da - Adelasia in data 24/10/2007 17:47:15

 Regione Sardegna  ~ Città: nuoro  ~  Messaggi: 2881  ~  Membro dal: 23/05/2006  ~  Ultima visita: 07/09/2024 Torna all'inizio della Pagina

annika

Nuovo Utente


Inserito il - 24/10/2007 : 17:46:05  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
ho chiesto a mia madre di questo evento.... e mi ha confermato che anche nel campidano...c'era la ricorrenza de "su mortu-mortu"
( tradizione ormai in disuso) quando lei era bambina....(adesso ha quasi 80 anni)...
si andava di casa in casa a chiedere...... raccoglievano come doni sopratutto frutta secca...nocciole castagne e qualche soldino....
Anche l'apparecchiare il tavolo per i morti...... come avete gia spiegato.....








 Regione Estero  ~ Città: Sirbony  ~  Messaggi: -20  ~  Membro dal: 21/06/2007  ~  Ultima visita: 26/06/2008 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 24/10/2007 : 17:54:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Questo racconto che ho riportato riguarda Pauli Arbarei, che si trova in Marmilla. A Villamar, sempre in Marmilla, che pure dista da Pauli Arbarei appena sette chilometri, non c'era invece quest'usanza di preparare la cena ai morti, o forse era entrata in disuso.
Mentre i ragazzini andavano nelle case a chiedere " i doppiadoris" e ricevevano fichi secchi, melagrane, mele cotogne. Le campane intanto suonavano a morto per tutto il giorno.









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 24/10/2007 : 18:47:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
miss diamante ha scritto:

.... Gli americani non si sono inventati nulla, l'hanno cambiata in "dolcetto o scherzetto" in in mascherate a mo di carnevale, accapparrandosi i meriti di questo "rito" ormai allargato a quasi tutti i paesi mondiali.


Miss Diamante....dove hai letto che gli americani si sono "accapparrati" i meriti di questo rito???


I festeggiamenti di Halloween e quelli di “Su mortu, mortu” hanno esattamente le stesse origini. Verrebbe addirittura da pensare che “su mortu, mortu” derivi proprio da un’antica usanza celtica di celebrare "Samhain"considerato una divinità, Signore della Morte e il Principe delle Tenebre. Le celebrazioni cadevano la notte tra il 31 ottobre e il 1 di novembre, inizio del nuovo anno del calendario celtico,
In Irlanda si diffuse la tradizione di lasciare qualcosa da mangiare e del latte da bere fuori dalla porta, in modo che gli spiriti passando potessero rifocillarsi e decidessero di non fare degli scherzi agli abitanti della casa. Attraverso le conquiste romane Cristiani e Celti vennero in contatto. Durante il periodo della cristianizzazione dell'Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, ma non sempre vi riuscì. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell' 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1° Novembre. Tuttavia l'influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi, che venivano festeggiati dai loro cari, mascherandosi da santi, angeli e diavoli e accendendo dei falò. In inglese Ognissanti si chiama All Hallows' Day; la vigilia del giorno di Ognissanti, cioè il 31 ottobre, si chiama All Hallow' Eve. Queste parole si sono trasformate prima in Hallows' Even, e da lì ad Halloween il passo è stato breve. Molto probabilmente fu allora che anche in Sardegna ebbe inizio l’usanza di commemorare i defunti con i riti citati in questo post.











Modificato da - ziama in data 24/10/2007 18:48:00

 Regione Estero  ~ Città: new york  ~  Messaggi: 9847  ~  Membro dal: 12/12/2006  ~  Ultima visita: 30/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

pardula
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 24/10/2007 : 18:55:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pardula Invia a pardula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ziama ha scritto:

miss diamante ha scritto:

.... Gli americani non si sono inventati nulla, l'hanno cambiata in "dolcetto o scherzetto" in in mascherate a mo di carnevale, accapparrandosi i meriti di questo "rito" ormai allargato a quasi tutti i paesi mondiali.


Miss Diamante....dove hai letto che gli americani si sono "accapparrati" i meriti di questo rito???


I festeggiamenti di Halloween e quelli di “Su mortu, mortu” hanno
esattamente le stesse origini. Verrebbe addirittura da pensare che “su mortu, mortu” derivi proprio da un’antica usanza celtica di celebrare "Samhain"considerato una divinità, Signore della Morte e il Principe delle Tenebre. Le celebrazioni cadevano la notte tra il 31 ottobre e il 1 di novembre, inizio del nuovo anno del calendario celtico,
In Irlanda si diffuse la tradizione di lasciare qualcosa da mangiare e del latte da bere fuori dalla porta, in modo che gli spiriti passando potessero rifocillarsi e decidessero di non fare degli scherzi agli abitanti della casa. Attraverso le conquiste romane Cristiani e Celti vennero in contatto. Durante il periodo della cristianizzazione dell'Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, ma non sempre vi riuscì. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell' 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1° Novembre. Tuttavia l'influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi, che venivano festeggiati dai loro cari, mascherandosi da santi, angeli e diavoli e accendendo dei falò. In inglese Ognissanti si chiama All Hallows' Day; la vigilia del giorno di Ognissanti, cioè il 31 ottobre, si chiama All Hallow' Eve. Queste parole si sono trasformate prima in Hallows' Even, e da lì ad Halloween il passo è stato breve. Molto probabilmente fu allora che anche in Sardegna ebbe inizio l’usanza di commemorare i defunti con i riti citati in questo post.









io so che la festa di halloween è nata in america ,da noi esistevano altre usanze ,e non usavamo vestirci a maschera ,la mattina si andava in cimitero a "trovare "i nostri defunti e al rientro i bambini andavano in giro per le case a dire :chi su mortu mortu,chi su biddiu longu ,e chi diceva animas de prugatoriu ave maria ....noi abbiamo addottato la festa di halloween ,infatti ora si festeggia con serate in discoteca ,o in piazza ,addirittura si addobbano le vetrine dei negozi come a natale....insomma è diventata una ricorrenza .anni a dietro non si festeggiava per nioente ,era un giorno per ricordare i morti....poi sono arrivati gli americani e anti fattu festa ,e cosi ora in tutto il mondo "forse"esiste la notte di halloween.....





pardulina

la vita è come un racconto;importa non tanto la lunghezza,quanto il suo valore.










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