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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 04/04/2010 : 22:21:42
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| prolunga ha scritto:
In Sardegna ogni paese ha il suo dialetto o lingua come si dice, penso che sia inutile ...... .......
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Infatti: secondo questo ragionamento di comodo, estremizzando si arriverebbe a dire che ogni mio vicino (di casa) parla una “lingua” diversa dalla mia (solo perché certamente usa qualche parola diversa da quelle che uso io), esattamente come a Usini (SS) si parla la "lingua" Usinese mentre a Ossi (SS), 3/4 km di distanza, si parla la "lingua" Ossese, pur essendo entrambe logudoresi e praticamente simili. Come a Sassari si parla Sassarese e nella vicinissima Sorso si parla il Sorsese che hanno differenze irrisorie una dall’altra. Questo per dire che, chi si ostina a negare l’esistenza di una base comune di una lingua sarda, affoga ignominiosamente nel ridicolo. Tu naturalmente puoi pensarla come vuoi, ma a mio parere, una cosa stai sbagliando e, se leggi tutta questa discussione, capirai di cosa si tratta ma, in ogni modo, te lo riassumo io: Con la LSC nessuno costringe un campidanese a parlare logudorese o viceversa ("costrizione" che del resto nessuno vuole od auspica). Si tratta solo di utilizzare una lingua comune (cosa che hanno tutte le Nazioni) per redigere qualsiasi atto ufficiale pubblico, altrimenti cosa impossibile da fare. Se nelle scuole “si insegna solo il dialetto locale” e ci si ferma a questo, la Lingua Sarda morirà comunque, con enorme dispiacere di chi la conosce e ama veramente e con grande soddisfazione di chi non vede l’ora che tiri le cuoia. A questo punto non esisterà più né Logudorese, né Campidanese né nessun altra varietà o sottovarietà del sardo, né nessuno dei dialetti di una lingua sarda comune, che è appunto il Sardo.
Giustissimo quando dici: “Non avere vergogna di parlarlo in pubblico e in famiglia”. Giustissimo e d’altronde cosa fondamentale e doverosa per ogni sardo. Il Sardo non solo si insegna in qualche Università tedesca, ma anche in Romania, in Giappone, in America (USA) e chissà dov’altro, come classico esempio di Lingua Romanza , (e sempre nella sua varietà “logudorese”). In “Logudoro” vengono spesso studenti di Università straniere per imparare il Sardo “dal vivo”. Essi si scelgono un paese dove si parla un “sardo” considerato “classico, per esempio Bonorva, Thiesi, Ploaghe ecc. Imparano il “Sardo”, non la “lingua bonorvese”, thiesina, “ploaghese” ecc.
Turritano
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Modificato da - Master in data 05/04/2010 07:44:17 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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musthayoni
Utente Attivo
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Inserito il - 05/04/2010 : 21:39:23
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.. giusto turritano .. l'Euskera batua ... docet .. e medas dde nosus ianta deppi piagai su giassu dde su ki is baskus anti fattu .. mancai issus puru teninti in donnia bidda maneras insorus dde ddu fueddai .. deppeus sceti ponni conca a pentzai ...
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 06/04/2010 : 02:17:33
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| prolunga ha scritto:
In Sardegna ogni paese ha il suo dialetto o lingua come si dice, penso che sia inutile fare una legge per costringere il logudorese a parlare il campidanese e viceversa, basta che nelle scuole si insegni il dialetto locale per non perdersi la tradizione e non avere vergogna di parlarlo in pubblico e in famiglia, per Nadja mi hanno detto che nell’università di Desdra insegnano il sardo non so se è vero prova ad informarti
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Infatti si tratta di imparare a SCRIVERE in modo uniforme, non a parlare. Per quanto riguarda l' eventuale imposizione puoi stare tranquillo: la Corte Fascistuzionale lo vieterebbe al volo, senza differenze tra dialetti locali o standard ortografico.
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Nicola76
Utente Medio
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Inserito il - 06/04/2010 : 16:40:10
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| Donovan ha scritto: Per quanto riguarda l' eventuale imposizione puoi stare tranquillo: la Corte Fascistuzionale lo vieterebbe al volo, senza differenze tra dialetti locali o standard ortografico.
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Scusami, stamattina mi sono svegliato prestissimo e forse i miei neuroni cominciano a tradirmi, ma fatico a capire che cosa tu intenda. Che cosa vieterebbe la Corte Costituzionale? Di certo non vieterebbe l'insegnamento del sardo (auspicabile o meno che sia), dato che una legge del 1999 prevede esplicitamente la possibilità dell'insegnamento nelle scuole delle zone del Paese ove si parla tradizionalmente.
Saluti,
Nicola
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 06/04/2010 : 20:24:20
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| Nicola76 ha scritto:
| Donovan ha scritto: Per quanto riguarda l' eventuale imposizione puoi stare tranquillo: la Corte Fascistuzionale lo vieterebbe al volo, senza differenze tra dialetti locali o standard ortografico.
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Scusami, stamattina mi sono svegliato prestissimo e forse i miei neuroni cominciano a tradirmi, ma fatico a capire che cosa tu intenda. Che cosa vieterebbe la Corte Costituzionale? Di certo non vieterebbe l'insegnamento del sardo (auspicabile o meno che sia), dato che una legge del 1999 prevede esplicitamente la possibilità dell'insegnamento nelle scuole delle zone del Paese ove si parla tradizionalmente.
Saluti,
Nicola
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Infatti non vieterebbe l' insegnamento del sardo ma la sua imposizione, o obbligatorietà. Nell' ordine:
- La Regione Sardegna non potrebbe obbligare gli alunni sardi ad imparare la lingua sarda
- La Regione Sardegna non potrebbe obbligare le scuole sarde a riservare una parte dell' orario curricolare all' insegnamento della lingua sarda.
- La Regione Sardegna non potrebbe nemmeno avvalersi del cosiddetto "silenzio-assenso", secondo il quale le famiglie dell' alunno in questione devono dichiarare esplicitamente che al proprio figlio NON debba essere insegnata la lingua sarda.
In sintesi: è necessaria una triplice volontà, della Regione, della scuola e della famiglia. Per saperne di più:
http://www.google.it/search?q=friul...nt=firefox-a
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