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Gemma
Nuovo Utente
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/08/2008 : 17:59:31
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| Gemma ha scritto:
Ci sono state serie indagini sul DNA nuragico e quello delle popolazioni che risiedono in Ogliastra, siamo coerenti chi è che inventa storie e sostiene che il nuragico non possa essere abitatore dell'isola?
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Chi lo sostiene? E quali storie?
M.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/08/2008 : 18:00:15
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| Turritano ha scritto:
| Valeria3 ha scritto:
...e magari sa qualcosa anche sul mirto
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Sul mirto sarebbe come usare il "vecchio" DNA o cercare reperti paleobotanici che non servirebbero a niente, se non confermare quello che si sa già. Esattamente come per le affinità genetiche fra i Sardi Nuragici e quelli attuali Ciao Turritano
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Che cosa sarebbe il "vecchio" DNA? M.
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Gemma
Nuovo Utente
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Inserito il - 07/08/2008 : 19:50:55
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Xmauriziofeo: in Ogliastra ci sono state ricerche sul DNA dei residenti a scopo di ricerca, il motivo è per la cura di malattie come il diabete e l'allzaimer, l'ho letto su un quotidiano, nei paesi molto isolati la gente ha imparato a gestire gli incroci per evitare le malattie. (Come mai non si possono correggere o cancellare gli interventi?) Anche questa è una ricerca che se approfondita ci può portare alle affinità nuragiche. http://www.shardna.com/press.php?l=...page=142&p=1 http://www.genomica.net/ricerca.htm
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/08/2008 : 20:39:18
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| Gemma ha scritto:
Xmauriziofeo: in Ogliastra ci sono state ricerche sul DNA dei residenti a scopo di ricerca, il motivo è per la cura di malattie come il diabete e l'allzaimer, l'ho letto su un quotidiano, nei paesi molto isolati la gente ha imparato a gestire gli incroci per evitare le malattie. (Come mai non si possono correggere o cancellare gli interventi?) Anche questa è una ricerca che se approfondita ci può portare alle affinità nuragiche. http://www.shardna.com/press.php?l=...page=142&p=1 http://www.genomica.net/ricerca.htm
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Grazie, Gemma; comunque questi studi mi sono noti, perché la Genetica di Popolazioni è un mio pallino da tempo (e specialmente quella che tratta gli isolati genetici come quello Sardo, quello Britannico e qualche altro). In Sardegna, attualmente, esistono numerose iniziative scientifiche con l’intento dichiarato di condurre studi genetici. Una è il progetto ProgeNIA (condotto dall’Università di Cagliari e finanziata dagli statunitensi National Institute of Health e National Institute of Aging); un altra è l’AKeA (acronimo di “A Kent’Annos”, condotto dall’Università di Sassari e finanziato dal Max Planck Institute tedesco); un’altra iniziativa è la Shardna, (80% R. Soru, 13% Banco Sardegna, 2% C.N.R., 2% SFIRS, 1% Clinica Tomasini). L’interesse finanziario anche straniero è determinato dall’elevato rapporto d’individui longevi rispetto al resto della popolazione, in Sardegna: 22 su 100.000, nell’isola, a fronte di 8 – 12 su 100.000 nel resto del mondo. Anche il rapporto tra maschi e femmine, di questi ultracentenari, è differente: in Sardegna varia da 1 maschio per 4 femmine (ma raggiunge anche la parità, nell’interno); è molto più sfavorevole ai maschi nel resto del mondo. Alcuni risultati sono già disponibili e sono già stati pubblicati: il rapporto (genetico) tra la “Talanina” e la calcolosi uratica, molto più frequente in Sardegna; studi sull’ipertensione e sulla longevità dei sardi; studi sulla discendenza da solo otto linee materne ed otto linee paterne di interi paesi dell’entroterra sardo (quelli a cui ti riferisci tu nel tuo intervento). Il loro bersaglio ultimo consiste nella terapia genetica, nella medicina genomica e nella prevenzione delle malattie eredo-familiari-ambientali, non è certo quello di dimostrare l’origine dei Sardi. (ma potrebbe esserne un sano prodotto collaterale, prima o poi!) Che la sana vita agro-pastorale ed il buon vino rosso sardo non adulterato siano tra le cause principali della longevità, ci è già noto da tempo, e senza ricevere finanziamenti...
Mi fa molto piacere vedere che anche tu hai questi miei interessi! Ciao. M.
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