Autore |
Discussione |
John tutor
Salottino
Utente Senior
|
Inserito il - 07/01/2008 : 22:02:06
|
ehh non mi sono accorto!!! mannaggia!!! fai finta sia guarita!!!
anzi tieni questa!!!
NDA
|
Modificato da - John tutor in data 07/01/2008 22:03:14 |
|
|
Regione Sardegna ~
Città: macopsissa ~
Messaggi: 1126 ~
Membro dal: 19/11/2007 ~
Ultima visita: 04/03/2009
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 07/01/2008 : 22:04:57
|
Anche questa mi sembra poco convinta. Ma sei sicuro che mi vuoi offrire una rosa???
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
annika
Nuovo Utente
|
Inserito il - 07/01/2008 : 22:06:33
|
mah !!! dobbiamo cantare....o raccogliere fiori ?
John potresti aggiungere qualche strofa anche tu.....
SdM
|
|
|
Regione Estero ~
Città: Sirbony ~
Messaggi: -20 ~
Membro dal: 21/06/2007 ~
Ultima visita: 26/06/2008
|
|
|
John tutor
Salottino
Utente Senior
|
Inserito il - 07/01/2008 : 22:11:34
|
| annika ha scritto:
mah !!! dobbiamo cantare....o raccogliere fiori ?
John potresti aggiungere qualche strofa anche tu.....
SdM
|
Ciaoo, certo che lo farò!!! non ora però!!
NDA
|
|
|
Regione Sardegna ~
Città: macopsissa ~
Messaggi: 1126 ~
Membro dal: 19/11/2007 ~
Ultima visita: 04/03/2009
|
|
|
John tutor
Salottino
Utente Senior
|
Inserito il - 07/01/2008 : 22:19:28
|
| Albertina ha scritto:
Anche questa mi sembra poco convinta. Ma sei sicuro che mi vuoi offrire una rosa???
|
certooo, una rosa per te!!! ULTIMA OFFERTA PRENDERE O LASCIARE.. eeee prendila!!!!
|
|
|
Regione Sardegna ~
Città: macopsissa ~
Messaggi: 1126 ~
Membro dal: 19/11/2007 ~
Ultima visita: 04/03/2009
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 07/01/2008 : 22:23:22
|
| john tutor ha scritto:
| Albertina ha scritto:
Anche questa mi sembra poco convinta. Ma sei sicuro che mi vuoi offrire una rosa???
|
certooo, una rosa per te!!! ULTIMA OFFERTA PRENDERE O LASCIARE.. eeee prendila!!!!
|
Pendo, prendo, ma non perché è l'ultima offerta. Ma perché la rosa è bellissima.
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 08/01/2008 : 16:47:51
|
Di Burrinka il suo myspace andate a visitare che tanta gente sarda vi potete incontrare.
http://it.myspace.com/lalla_c
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
burrinka
Salottino
Utente Master
|
Inserito il - 08/01/2008 : 16:59:16
|
una strofa anche per me????!!! non me lo aspettavo!!!
grazie di cuore Albertina...
|
|
|
Regione Piemonte ~
Prov.: Torino ~
Città: Torino- Monte Arci(OR) ~
Messaggi: 2080 ~
Membro dal: 23/02/2007 ~
Ultima visita: 28/06/2016
|
|
|
francesco44
Salottino
Utente Medio
|
Inserito il - 13/01/2008 : 02:12:23
|
Per Albertina: percorrendo Lisboa
Lisboa, per il viandante arrivato da altri siti è nome dal suono compiuto come un atto d’amore, che nel cuore entra frusciando che scalza le radici e lo riempie di altre memorie antiche. È suono di reminiscenze che insegue anche all’altro capo del mondo chi va lontano ma non la lascia. Può essere abbandonata Lisboa, perché non s’allontana dagli occhi, con le sue mura grigie pur solari, le vie disegnate dalle ombre guizzanti delle veloci nuvole che scorrono piene sui colli, giocando a rimpiattino con il sole. Lisboa, suono lento e maturo da assaporare, dalle sillabe curve, carezzate dalla lingua e dalle labbra come l’ultimo bacio. Suono che salpa da dentro la bocca con lieve schiocco Lis- come vela gonfiata dal vento, per poi avviarsi col dolce sibilo della brezza mattutina a riempire le labbra bo- della sorda risacca dell’onda atlantica e infine terminare col sospiro aperto dell’amante appagato. aa- Lisboa, nome modulato di canzone racchiusa in tre note, sonorità di canto antico e sussurrato che scivola sul Tago aprendosi all’abbraccio del mare. Lisboa, città capricciosa che ti sconcerta mentre la esplori con la cautela dell’amante in cerca di sensualità celate, che sconcerta chi si fa percorrere le vie coronate di palazzi dai ricchi balconi, dalle entrate imponenti ornate di pietre severe dalle facciate chiazzate d'azulejos, dalle finestre ampie e dai solidi tetti. Case splendenti nel loro restauro, eppure discrete in questa manifestazione di una ricchezza che un tempo fu di famiglia ed ora di anonima società d'azioni. Poi, come dal nulla, rompendo l’armonia della fila di feconde residenze, si affianca un palazzetto con porte murate ed il tetto cadente privato delle grondaie, dalle finestre infrante ed muri sbrecciati di colore grigio striato di nerofumo. Un’antica dimora abbandonata che vagando ne trovi tante di queste case solitarie con le facciate adorne d’azulejos frantumate, le occhiaie vuote delle finestre da cui intravedi i muri interni scarnificati. Case senza padroni che suscitano la tristezza di una vecchia signora che fu tanto amata ed ora è sola, senza la dignità di una perduta ricchezza giovanile e priva degli affetti che partirono per non tornare. Lisboa da vagare senza meta, carezzata con passi lenti, voltando un angolo rapido di volo di rondine, attraversando un incrocio piccolo di timido e pubere bacio d’amore, schivando con l’eleganza poetica del torero un piccolo orgoglioso tram sferragliante, infilando una stradina con le case che si inchinano su essa come a proteggerla, immergendola in un’atmosfera di riservatezza, dove scorre l’uniformità delle facciate trascurate delle case e delle finestre che svelano stanze calde d’umida umanità. Lisboa si svela nelle sensazioni accomodate di chi riconosce una figura in vero mai vista eppure ritrovata nella memoria del sogno, che scivola tra vie succinte nella loro essenzialità, così volute per creare colleganza tra famiglia e famiglia, che sfociano in una piazza vasta, enorme nella sua improbabilità, dominata da una statua d’un grande di tempi perduti alla vita ma non al ricordo, piazze fatte per raccogliere gente e farla incontrare e cicalare. Vie caste e dignitose salgono e scendono intrecciate per poi trasmutarsi in irrisolte stradine di astrusi dislivelli topologici e infine cadere in piazzette minuscole e dislivellate, refrigerate da un minuscolo fronzuto alberello che sale veloce dalle pietre sconnesse di un antico acciottolato. Lisboa, città dei sette colli stretti tra loro come a proteggersi dai venti freddi ed umidi dell’Atlantico che s’incanalano lungo il Tago seguendo come gabbiani le navi che tornano da lontano. Sette colli dalle curve prepotenti ed esposte senza pudore a difesa dell’assalto degli stranieri, con stradine dai marciapiedi a scalini stretti come grondaie, false scalinate in cui l’umida foschia dell’alba non riesce a penetrare, inerpicate a mozzafiato verso i viali alberati che dominano i tetti precipitati sulle balze che separano i quartieri, che corteggiano le piazze ombrose, che scortano fino ai miradores da dove si può inseguire con lo sguardo la luce che rimbalza dai colli procaci, che scivola carezzevole e s’infila ora vivida ora ambrata, tra curva e curva, giocando tra vicoli e strade e piazze, che illumina angoli nascosti, oscuri recessi d’intimità umana che si dischiudono e si spalancano spudorati al suo bacio luminoso. Lisboa provoca con seduzione matura e consapevole, sorprende con l’incanto della spontaneità impudica e accarezza i tuoi sogni con la spigliatezza di femmina navigata che tutti accoglie e nessuno respinge, che si apre senza chiedere, che aspetta d’essere indagata senza imporsi, che non si spoglia e si fa scoprire, che si abbandona a chi la percorre vibrante di un’attesa che mai si consuma.
_________________________ mie poesie tradotte in sardo da tante/i care/i amiche/ci c/o: Tutti i Forum -> Cultura in Sardegna -> Scrittori di Paradisola -> Traduzione in sardo di poesie ----------------- ICHNUSA LIBERA!
|
|
|
Regione Lazio ~
Prov.: Roma ~
Città: Roma ~
Messaggi: 172 ~
Membro dal: 25/06/2007 ~
Ultima visita: 07/11/2008
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 13/01/2008 : 08:54:35
|
Francesco 44 è un pozzo di cultura, competere con lui fa sempre un po' paura.
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
aki
Salottino
Utente Senior
|
Inserito il - 13/01/2008 : 11:36:14
|
A tutti gli amici del forum
Padre mio, mi sono affezionato alla terra quanto non avrei creduto. È bella e terribile la terra. Io ci sono nato quasi di nascosto, ci sono cresciuto e fatto adulto in un suo angolo quieto tra gente povera, amabile e esecrabile. Mi sono affezionato alle sue strade, mi sono divenuti cari i poggi e gli uliveti, le vigne, perfino i deserti. È solo una stazione per il figlio Tuo la terra ma ora mi addolora lasciarla e perfino questi uomini e le loro occupazioni, le loro case e i loro ricoveri mi dà pena doverli abbandonare. Il cuore umano è pieno di contraddizioni ma neppure un istante mi sono allontanato da te. Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi o avessi dimenticato di essere stato. La vita sulla terra è dolorosa, ma è anche gioiosa: mi sovvengono i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali. Mancano oggi qui su questo poggio che chiamano Calvario. Congedarmi mi dà angoscia più del giusto. Sono stato troppo uomo tra gli uomini o troppo poco? Il terrestre l’ho fatto troppo mio o l’ho rifuggito? La nostalgia di te è stata continua e forte, tra non molto saremo ricongiunti nella sede eterna. Padre, non giudicarlo questo mio parlarti umano quasi delirante, accoglilo come un desiderio d’amore, non guardare alla sua insensatezza. Sono venuto sulla terra per fare la tua volontà eppure talvolta l’ho discussa. Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego. Quando saremo in cielo ricongiunti sarà stata una prova grande ed essa non si perde nella memoria dell’eternità. Ma da questo stato umano d’abiezione vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza. Mi afferrano, mi alzano alla croce piantata sulla collina, ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi. Qui termina veramente il cammino. Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità. Ma tu sai questo mistero. Tu solo.
Mario Luzi
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Sassari ~
Città: olbia ~
Messaggi: 1103 ~
Membro dal: 14/10/2006 ~
Ultima visita: 15/01/2011
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 20/01/2008 : 08:18:59
|
E sa famiglia crescidi de tanti bella genti: c'è puru Carlo Vacca chi beidi des'Iglesienti.
Arceu in fotografia doneddu su primau; po s'attru non si scidi chi adessi bonu o mau.
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 20/01/2008 : 09:05:41
|
Nicode vien da Tempio, è un gran collezionista: seimila foto parlano al cuore ed alla vista.
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
|
Inserito il - 20/01/2008 : 09:11:30
|
E poi c'è ancora Aki che ha paura d'invecchiare; però il suo cuore è grande non smette mai d'amare.
|
|
|
Regione Sardegna ~
Prov.: Cagliari ~
Città: Villamar ~
Messaggi: 3638 ~
Membro dal: 29/06/2006 ~
Ultima visita: 31/07/2012
|
|
|
Ela
Moderatore
|
Inserito il - 20/01/2008 : 10:13:59
|
Adesso bisognerebbe scrivere di te Albertina e mi rammarico di non saperlo fare.....Mi piacerebbe dedicarti una bella poesia, ma siccome non sono capace ti inoltro tutta la mia stima....sei davvero speciale!!!!!!!
------------------------------------------------------------------------------------------------ mezus terra senza pane, che terra senza justizia .
Ela
|
|
|
Regione Marche ~
Prov.: Cagliari ~
Messaggi: 6439 ~
Membro dal: 11/04/2006 ~
Ultima visita: 03/07/2020
|
|
|
Discussione |
|