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Shark
Utente Attivo
Mister Sirena 06
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Inserito il - 03/03/2007 : 16:37:34
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E' già iniziato il festival ... e non mi dite nulla????
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 03/03/2007 : 16:50:42
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| Nuragica ha scritto:
| Albertina ha scritto: [ Prendiamo ciò che ci conviene prendere, che forse vale più del denaro che incassano tutti quelli che organizzano. Un abbraccio...tui ddis fais cincu a zeru a tottu cussa genti...lassa andai a innantis is trallalerus de carusu e bis itta suzzedidi....
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.. infatti Albertina prendero' cio' che mi conviene prendere.. per protesta mi scarico tutte le canzoni a GRATISSSSSSSSSSSSS bacioni carissima!!! ( e no cicchisti de mi fai cambiai idea!!)
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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Concordo con voi !! Basta che non lo ditte a nessuno quel che abbiamo intenzione di fare !!
Ciao
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sagitterv
Nuovo Utente
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Inserito il - 04/03/2007 : 11:07:01
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arrivo tardi? I vicitori hanno meritato il premio entrambi , i testi sono davvero molto interessanti, sono un pò rammaricato per il secondo posto di Albano che avrei preferito vedre in fondo alla classifica. Il testo di Cristicchi è davvero sensazionale a mio avviso lo posto qui sotto così da far riflettere...
Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel '54 E vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perchè non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un'emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perchè ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio... misurate le distanze E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un'emozione? Sorprenditi di nuovo perchè Antonio sa volare.
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 04/03/2007 : 12:22:01
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Miiiiiiiii per un pelo non vinceva ....... !
Ciao
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 04/03/2007 : 12:51:14
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Ma ha vinto. Perché sono queste le idee che devono entrare nel mondo!!!
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 04/03/2007 : 12:59:56
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| Albertina ha scritto:
Ma ha vinto. Perché sono queste le idee che devono entrare nel mondo!!!
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Be un secondo posto e sempre un secondo !! Anche io preferivo l´ultimo posto per lui ! Per me non é un gran esempio di personaggio puo cantare quel che vuole resta sempre ....... !! Scusate la poca simpatia per lui, ma non riesco diversamente.
Ciao
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 04/03/2007 : 13:44:50
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| sarrabus72 ha scritto:
| Albertina ha scritto:
Ma ha vinto. Perché sono queste le idee che devono entrare nel mondo!!!
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Be un secondo posto e sempre un secondo !! Anche io preferivo l´ultimo posto per lui ! Per me non é un gran esempio di personaggio puo cantare quel che vuole resta sempre ....... !! Scusate la poca simpatia per lui, ma non riesco diversamente.
Ciao
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Non parlavo di Albano. Parlavo di Cristicchi.
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 04/03/2007 : 14:41:05
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| sagitterv ha scritto:
arrivo tardi? I vicitori hanno meritato il premio entrambi , i testi sono davvero molto interessanti, sono un pò rammaricato per il secondo posto di Albano che avrei preferito vedre in fondo alla classifica. Il testo di Cristicchi è davvero sensazionale a mio avviso lo posto qui sotto così da far riflettere...
Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel '54 E vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perchè non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un'emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perchè ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio... misurate le distanze E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un'emozione? Sorprenditi di nuovo perchè Antonio sa volare.
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Grazie Vincenzo per il testo della canzone. Fa riflettere veramente. Pensa: una canzone dedicata a un malato psichico vince il Festival di Sanremo! A volte sono proprio i pazzi che ci ridimensionano, che ci fanno valutare le cose nella giusta dimensione. Vent'anni fa, chi l'avrebbe detto che una canzone così avrebbe vinto? E' il segno dell'attenzione che si rivolge agli emarginati, che hanno quella purezza di cuore che riporta all'autenticità delle cose, a vedere il mondo al di fuori delle rigide regole che la società impone, della superficialità e della leggerezza. Però non è detto che non si siano affrontati questi temi nella nostra cultura. Io penso sempre che la nostra cultura popolare, proprio perché nata in un ambiente eterogeneo dove si socializza con tutti, abbia molto da insegnare al mondo. Inserisco qui una poesia in sardo con la relativa traduzione così da rafforzare l'attenzione verso le persone che vivono ai margini della nostra società. Ciao
In bidda mai mancadu b’est su maccu. E senza de maccu cale bidda est bidda? Isse godit s’ammiru de tottus, De padronu e de teraccos, su padronu li naret : « Maccu, ses maccu ! » E su maccu “Ih, ih, ih!” Riet tottu cuntentu Ca su padronu li faeddat po primu. Su padronu no fueddat po primu a nisciunu; tutu curren a faeddare a su padronu, a li fagher s’inchinu, a li narrer: “Babbai, bonas dies a bois, cumandet Babbai”. Ma su maccu est maccu, non saludat, non faghet s’inchinu né narat “Bonas dies” a babbai. Su padronu, però, li narat: “Maccu” E si beffat de isse: “Ah! Ah! Ah!” E sos teraccos a roda: “Ma cantu ses maccu, ah, ah, ah!” Su padronu si beffat de su maccu Ed est cuntentu e hat piaghere Chi puru son teraccos Si beffen de su maccu E sighen a zappare. Sos teraccos sunt cuntentos De si beffare de su maccu E han piaghere Chi su padronu est cuntentu de issos Chi si beffan de su maccu, e sighin a zappare. Su pius cuntentu de totus est su maccu Chi cuntentat a totus e non saludat nemos, non narat bonas dies a babbai né andat a zappare. Biada sa bidda chi hat maccos meda! In bidda mia chi non b’hat pius maccos Sos padronos non son pius padronos, sos teraccos non sunt pius teraccos non s’ischit pius chie devet saludare, chie s’iscabiddare e faghet s’inchinu, chie travagliare e chie comandare. Senza su maccu, ite confusione, paret d’esser in d’una bidda de maccos!
( Vittorio Falchi )
In paese non è mai mancato il pazzo. E senza pazzo quale paese è paese. Egli gode l’ammirazione di tutti, del padrone e dei servi; il padrone gli dice: “Pazzo, sei pazzo!” E il pazzo: “Ih, ih, ih!” Ride tutto contento perché il padrone rivolge prima a lui la parola. Il padrone non parla per primo a nessuno; tutti corrono a parlare con il padrone, a fargli l’inchino a dirgli: “Babbai, buon giorno, comandi Babbai”. Ma il pazzo è pazzo: non saluta, non fa l’inchino né dice: “Buon giorno” a Babbai. Il padrone, però, gli dice:”Pazzo” E si beffa di lui: “Ah, ah, ah!” E i servi dietro a lui “ Ma quanto sei pazzo!” Il padrone si beffa del pazzo ed è contento ed ha piacere che pure i servi si beffino del pazzo e continuano a zappare. I servi son contenti di beffarsi del pazzo e hanno piacere che il padrone sia contento di loro che si beffano del pazzo e continuano a zappare. Il più contento di tutti è il pazzo che fa contenti tutti e non saluta nessuno, non dice buon giorno al padrone né va a zappare. Beato il paese che ha molti pazzi! Nel mio paese, da quando non ci sono più pazzi, il padrone non è più padrone, i servi non sono più servi, non si sa più chi si deve salutare per chi ci si deve scappellare e fare l’inchino, chi deve lavorare e chi comandare. Senza pazzi, che confusione! Sembra di essere in un paese di pazzi!
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sagitterv
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Inserito il - 04/03/2007 : 17:09:38
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Non dimentichiamoci di Fabrizio Moro che ha vinto con la bellisima"pensa" Davvero coraggioso il testo ed emozionante l'interpretazione:
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine Appunti di una vita dal valore inestimabile Insostituibili perchè hanno denunciato Il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra Di faide e di famiglie sparse come tante biglie Su un'isola di sangue che fra tante meraviglie Fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie Di una generazione costretta non guardare A parlare a bassa voce a spegnere la luce A commentare in pace ogni pallottola nell'aria Ogni cadavere in un fosso Ci sono stati uomini che passo dopo passo Hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno Con dedizione contro un'istituzione organizzata Cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro? E' nostra... la libertà di dire Che gli occhi sono fatti per guardare La bocca per parlare le orecchie ascoltano... Non solo musica non solo musica La testa si gira e aggiusta la mira ragiona A volte condanna a volte perdona Semplicemente Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Ci sono stati uomini che sono morti giovani Ma consapevoli che le loro idee Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole Intatte e reali come piccoli miracoli Idee di uguaglianza idee di educazione Contro ogni uomo che eserciti oppressione Contro ogni suo simile contro chi è più debole Contro chi sotterra la coscienza nel cemento Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Ci sono stati uomini che hanno continuato Nonostante intorno fosse tutto bruciato Perchè in fondo questa vita non ha significato Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato Gli uomini passano e passa una canzone Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione Che la giustizia no... non è solo un'illusione Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Pensa
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SeuSardu
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Inserito il - 04/03/2007 : 17:18:53
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Comunque ci son state quattro sarde al festival.......almeno hanno partecipato come ospiti con Battiato
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 04/03/2007 : 17:21:34
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| SeuSardu ha scritto:
Comunque ci son state quattro sarde al festival.......almeno hanno partecipato come ospiti con Battiato
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me ne hanno parlato, ma io non le ho viste.. pare abitino in inghilterra.. giusto seu sardu?? Beni torrau!!
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SeuSardu
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Inserito il - 04/03/2007 : 17:51:03
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Si abitano in Inghilterra..ciao bellissima Nuragica
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