Toc, toc, - Chi è, - A fagher bene. Questo era lo scenario che poteva presentarsi a chi, come me, negli anni 60 - 70 del secolo scorso, era poco più che un bimbetto. Il giorno della commemorazione dei defunti, il 2 novembre, da bambini sia andava di casa in casa, per i vicoli stretti dei paesi del Logudoro formulando semplicemente la frase "A FAGHER BENE". Era un augurio di pace un ricordo piacevole e sentito per commemorare chi ormai non c'era più. Tutti indistintamente ricevevano i bimbetti innocenti che con la vocina limpida si presentavano alle padrone di casa. Erano piccole abitazioni, il più delle volte fredde e con il pavimento in terra battuta, ma molto CALOROSE, con la fiamma del camino sempre accesa e un cuore grandissimo. Il profumo della mela cotogna riposta sulle credenze non aveva nulla a che vedere con gli odierni deodoranti. Ognuno dava quel poco che produceva, mandorle, noci e noccioline, oltre all'agognato melograno e cotogno. Altri tempi si, ma si insegnava il rispetto dei vivi e dei morti. Poi i tempi passano e passano le mode, ci si dimentica dei trapassati e quel che è peggio dei vicini di casa; non si parla più in sardo e non si va più a far del bene (nel vero senso del termine). Di sicuro avevamo meno di adesso...purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, nel mezzo - tra gli anni 70 e quelli attuali - abbiamo visto di tutto e di più, il consumismo e ilo materialismo che ha portato all'attuale Halloowin...ebbeh ...ci volevano gli anglosassoni e americani a farci dimenticare la nostra lingua e le nostre radici. Grazie per avermi letto ed avermi dato l'opportunità di scrivere il mio pensiero e ricordo indelebile del tempo andato Un abbraccio a tutti da Pilicanu
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