Forum Sardegna - Commemorazione defunti in Logudoro
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Nota Bene: La Necropoli di Anghelu Ruju ( ALGHERO) e' il più vasto sepolcreto di " domus de janas" ( case delle fate) della Sardegna centro-settentrionale.
Comprende ben 38 grotticelle artificiali pluricellulari e più di 300 stanzette scavate nella roccia.
Gli ipogei vennero escavati su una collinetta di arenaria calcarea da genti del Neolitico Recente che, non conoscendo metalli, per eseguirle utilizzarono picchi di pietra scheggiata.
Molti di questi picconi sono stati ritrovati all'esterno delle tombe e dentro una di esse venne in luce lo scheletro di un individuo circondato da numerose piccozze litiche.
Si tratta forse di ella sepoltura di un antico scalpellino che si portò nell'oltretomba gli strumenti del suo mestiere!



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pilicanu

Utente Medio


Inserito il - 29/10/2014 : 09:51:02  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pilicanu Invia a pilicanu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Toc, toc,
- Chi è,
- A fagher bene.
Questo era lo scenario che poteva presentarsi a chi, come me, negli anni 60 - 70 del secolo scorso, era poco più che un bimbetto. Il giorno della commemorazione dei defunti, il 2 novembre, da bambini sia andava di casa in casa, per i vicoli stretti dei paesi del Logudoro formulando semplicemente la frase "A FAGHER BENE". Era un augurio di pace un ricordo piacevole e sentito per commemorare chi ormai non c'era più. Tutti indistintamente ricevevano i bimbetti innocenti che con la vocina limpida si presentavano alle padrone di casa. Erano piccole abitazioni, il più delle volte fredde e con il pavimento in terra battuta, ma molto CALOROSE, con la fiamma del camino sempre accesa e un cuore grandissimo. Il profumo della mela cotogna riposta sulle credenze non aveva nulla a che vedere con gli odierni deodoranti.
Ognuno dava quel poco che produceva, mandorle, noci e noccioline, oltre all'agognato melograno e cotogno.
Altri tempi si, ma si insegnava il rispetto dei vivi e dei morti.
Poi i tempi passano e passano le mode, ci si dimentica dei trapassati e quel che è peggio dei vicini di casa; non si parla più in sardo e non si va più a far del bene (nel vero senso del termine).
Di sicuro avevamo meno di adesso...purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, nel mezzo - tra gli anni 70 e quelli attuali - abbiamo visto di tutto e di più, il consumismo e ilo materialismo che ha portato all'attuale Halloowin...ebbeh ...ci volevano gli anglosassoni e americani a farci dimenticare la nostra lingua e le nostre radici.
Grazie per avermi letto ed avermi dato l'opportunità di scrivere il mio pensiero e ricordo indelebile del tempo andato
Un abbraccio a tutti da Pilicanu






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