Adelasia
Moderatore
Penna d'oro
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Inserito il - 14/07/2014 : 20:01:31
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“Lombardia, terra mia”: questo pare sia il titolo dell’inno che Mogol avrebbe appena finito di comporre (gratis, come precisò il presidente Maroni annunciando l’evento) per la sua terra. Le grida di giubilo perché il noto paroliere aveva amichevolmente accettato la proposta di scrivere il brano, fattagli in un contesto festaiolo circa un anno fa, si sono attenuate dopo che lo stesso Maroni ha bocciato la prima stesura dell’inno, rimandandola al mittente per le dovute correzioni, evidentemente senza timori reverenziali o salamelecchi.
Rinviate le celebrazioni lombarde, il salomonico Mogol si è rivolto ad altri lidi, questa volta autocandidandosi. Potevamo noi sardi valutare con prudenza la proposta, riservandoci anche noi di bocciarla se non adeguata? Eh no, siamo un popolo ospitale, noi, mica ci giochiamo la fama nientepocodimeno che con Mogol.
E così si è arrivati al 10 luglio 2014, data fatidica nella quale è stato presentato il brano "Sardinia, Sardinia", una specie (scusate, sottospecie) di inno turistico -che dovrebbe dare il via a una riscossa portentosa-, con la benedizione entusiastica degli assessori al Turismo, alla Cultura e ai Trasporti della Regione Sardegna e strombazzi giornalistici vari: si è parlato di “grande opportunità”, sono state perfino scomodate le ristrettezza di risorse per elogiare l’omaggio che “potrebbe restituire un'immagine della Sardegna viva, allegra, estiva, da diffondere negli spazi fisici (aeroporti, porti, stazioni, strutture ricettive, villaggi vacanze, ristoranti, locali, spiagge, ecc.) e virtuali”. Cosi recita il comunicato stampa RAS. Non valuto le intenzioni di Mogol, buone o furbe poco mi interessa, come mi interessa poco constatare che anche a lui le ciambelle non vengono sempre con il buco; valuto, irritandomi, l’entusiasmo fuori luogo dei nostri rappresentanti istituzionali, che hanno benedetto quello che non è un brano d’autore e neanche una canzonetta: è la fiera delle banalità, una sfilza di luoghi comuni di fronte al quale anche l’equazione di un tempo sardi = sequestratori impallidisce. Per Mogol la Sardinia è “l’isola azzurra terra di felicità”, dove “c’è gente che viene e va in cerca della sua libertà” dove “la vita si illuminerà”, dove ci sono, incredibile a dirsi, “le vele sul mare”, nel quale si può fare “un tuffo nell’acqua e poi torni su” ( e meno male).
Il governatore lombardo Maroni, si sa, suona il sax, donc dovrebbe intendersi di musica e forse anche per questo ha rimandato Mogol; non pretendiamo tale cultura musicale dai nostri rappresentanti istituzionali, ma semplice intuito e buon senso nell’accoglienza di un brano così palesemente sgangherato e impresentabile perché, volendo richiamare il solito Lawrence, la Sardegna è un’altra cosa. E un’altra musica. E pensare che avevo deriso Cesare Cremonini quando qualche anno fa cantava “Oh qua in Sardegna splende sempre il sole, anche quando è il caso di far piovere sul cuore! Qua in Sardegna regna il buonumore, anche quando è il caso di nascondere il dolore”.
Ma aridateci Alghero in compagnia di uno straniero!
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Modificato da - Adelasia in Data 14/07/2014 20:09:57
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Castello di Burgos
Burgos (Ss)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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