Adelasia
Moderatore
Penna d'oro
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Inserito il - 25/08/2013 : 11:48:01
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Era il 1961. Il 20 agosto venne inaugurata la 22ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia: c’erano De Sica, Rossellini, Pasolini, Kurosawa... praticamente quelli che confluirono nel gotha del cinema di tutti i tempi. Il gossip era assicurato da una diva assente: in quegli anni imperversava Brigitte Bardot e fece notizia perfino che il marito gironzolasse a Venezia da solo.
Il 25 agosto venne presentata “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta: un’opera destinata a lasciare il segno. La Mostra Veneziana, che l’acclamò, le aggiudicò il premio “Opera prima”.
"Banditi a Orgosolo" è un capolavoro che ha messo d’accordo tutti, è “uno dei film più insoliti e straordinari che avessi mai visto”, come lo definì Martin Scorsese: è l’anima di una Sardegna lontana – nel bene e nel male- da qualsiasi stereotipo e retorica. Non strizza l’occhio a nessuno, non indugia sul bucolico, non ricerca suggestioni: scorre severo e duro come le storie di vita che racconta, accompagna lo spettatore a un inevitabile “ j’accuse” sociale. Lo paragonassi a un’opera letteraria, l’accosterei a "I Malavoglia" di Giovanni Verga: ha la stessa potenza verista, la disperazione e lo stigma dei vinti.
Intanto, in quell’anno, pochi mesi prima, l’Aga Khan toccò per la prima volta il suolo sardo; pochi mesi dopo 2000 marines sbarcarono alla base militare di Capo Teulada per un’azione di guerra simulata. Lontano da quelle coste che allora parevano matrigne perfino più delle aspre montagne, in Barbagia, tanti Michele Iossu percorrevano inconsapevoli sentieri di vita già tracciati che non prevedevano deviazioni.
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Castello di Burgos
Burgos (Ss)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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