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risosardonico
Utente Normale
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Inserito il - 05/11/2012 : 11:59:20
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L'eccezionale complesso di Domus de Janas di Santu Andria e Priu, ubicato nel territorio del comune di Bonorva, sembra essere interessato da un eccezionale fenomeno solstiziale che avviene all'interno dell'ipogeo più importante noto come la Tomba del Capo. Infatti, al tramonto dei giorni del solstizio invernale, la luce solare penetra all'interno dell'anticella di questo ipogeo, andando a colpire una fossa, contornata da numerose cuppelle (preventivamente riempita d'acqua), del diametro di circa un metro, ricavata sul basamento roccioso. Il raggio solare si riflette lungo la parete sud-est dell'ipogeo, sino a raggiungere la falsa porta della domus, posta nella parete di fondo dell'ultima cella. La falsa porta viene raggiunta dai raggi solari, durante gli ultimi istanti del tramonto dei giorni solstiziali, in modo tale che il manifestarsi dell'evento coincida con il momento in cui gli ultimi raggi del sole colpiscono la falsa porta, illuminandola solo per alcuni attimi.
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risosardonico |
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 05/11/2012 : 12:52:47
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Indubbiamente il tramonto in questione segna un momento importante delle comunità agricole: il giorno seguente le giornate iniziano ad allungarsi, ossia è il momento della rinascita. Quale altro rito propiziatorio poteva ideare l'uomo per sacralizzare quel momento?
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risosardonico
Utente Normale
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Inserito il - 05/11/2012 : 13:59:07
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Ciao Machiavelli, tutto quello che dici è vero, ma l'importanza e l'eccezionalità di questo evento, al quale ho potuto assistere personalmente, è un'altra. Quella Domus è databile al neolitico recente, e ciò che colpisce sono le conoscenze astronomiche che questi popoli dovettero avere sin da quel periodo. Chi ha progettato questo ipogeo, per ottenere questo fenomeno, ha dovuto calcolare con precisione non solo l'azimut e la declinazione, ma anche l'altezza esatta nel costone roccioso dove venne ricavato l'ipogeo. Anche il piano di calpestio interno all'ipogeo venne ottenuto rispettando una precisa inclinazione (come si può apprezzare dalla sezione) in modo tale che il raggio solare potesse illuminare la falsa porta. Tutte queste nozioni, astronomiche ed architettoniche, sarebbero dunque in possesso di una società che precede di almeno 1500 anni la civiltà nuragica. E' questo a mio avviso il dato più impressionante che scaturisce da questa scoperta.
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risosardonico |
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 05/11/2012 : 18:10:58
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| risosardonico ha scritto:
Ciao Machiavelli, tutto quello che dici è vero, ma l'importanza e l'eccezionalità di questo evento, al quale ho potuto assistere personalmente, è un'altra. Quella Domus è databile al neolitico recente, e ciò che colpisce sono le conoscenze astronomiche che questi popoli dovettero avere sin da quel periodo. Chi ha progettato questo ipogeo, per ottenere questo fenomeno, ha dovuto calcolare con precisione non solo l'azimut e la declinazione, ma anche l'altezza esatta nel costone roccioso dove venne ricavato l'ipogeo. Anche il piano di calpestio interno all'ipogeo venne ottenuto rispettando una precisa inclinazione (come si può apprezzare dalla sezione) in modo tale che il raggio solare potesse illuminare la falsa porta. Tutte queste nozioni, astronomiche ed architettoniche, sarebbero dunque in possesso di una società che precede di almeno 1500 anni la civiltà nuragica. E' questo a mio avviso il dato più impressionante che scaturisce da questa scoperta.
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Peccato però che pavimentazioni delle domus in questione siano state sbassate in periodo medievale. Il fenomeno, quindi, non poteva manifestarsi nel neolitico.
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 05/11/2012 : 18:28:33
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Se ciò che scrive Mirko corrisponde al vero, e conoscendolo non ho molti dubbi, occorre comunque pensare che il raggio solare penetrava nella domus e, seguendo la stessa direzione riportata nel disegno, offriva un fenomeno interessante e prezioso per la comunità che costruì quel monumento.
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risosardonico
Utente Normale
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Inserito il - 06/11/2012 : 00:50:04
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Peccato che a volte si traggano delle conclusioni, senza entrare nel merito delle cose. L'osservazione fatta da Mirko Zaru è la medesima che è stata avanzata dalle persone presenti durante l'evento solstiziale. Ebbene, abbiamo domandato alle guide del sito quali fossero i livelli originali della Domus, prima che il piano di calpestio fosse modificato durante il periodo medievale e abbiamo potuto constatare che nonostante il piano fosse più alto, il fascio luminoso passava al di sopra di esso. Lo abbiamo potuto verificare, diciamo così, in presa diretta, mentre avveniva il fenomeno.
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risosardonico |
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Forrighesos
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Inserito il - 06/11/2012 : 10:47:54
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Secondo le fonti ( Boninu, Caprara e Solinas ) l'anticella in tempo preistorico e nel periodo del riuso adibito a nartece, ha avuto una unica trasformazione eseguita sul piano di calpestio in epoca bizantina di due tombe, che per la loro esecuzione furono distrutte alcune coppelle. Sinceramente non ho indicazione dell'abbassamento del piano di calpestio. Qualcuno mi può indicare dove posso trovare la fonte della " trasformazione " dell'anticella? Anticipatamente ringrazio.
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Modificato da - Forrighesos in data 06/11/2012 10:48:26 |
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Forrighesos
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Forrighesos
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Inserito il - 06/11/2012 : 12:20:30
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Non ultimo l'inclinazione della terra in quel periodo preistorico
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Forrighesos
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risosardonico
Utente Normale
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Inserito il - 06/11/2012 : 13:44:04
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Purtroppo, non conosco le fonti dalle quali le guide abbiano tratto la notizia, ma facevano riferimento ad informazioni fornitegli dagli archeologi. Ricordo, comunque, che le altezze del vecchio piano pavimentale potevano essere recuperate attraverso lo studio dei segni delle lavorazioni rimaste sulle colonne della Domus e non solo. Infatti, secondo gli studiosi, le colonne in origine dovevano presentare un profilo quadrangolare, come attestato in numerose altre domus, mentre nel periodo in cui l'ipogeo venne riadattato per le funzioni cristiane le colonne vennero riadattate, trasformando il loro profilo da quadrangolare a circolare. Altro particolare che dovrebbe servire a stabilire il vecchio piano di calpestio sono i segni lasciati dagli strumenti utilizzati per eseguire i lavori, infatti, quelli adoperati in epoca storica (molto probabilmente di metallo) lasciano segni del tutto diversi da quelli in uso durante il neolitico.
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risosardonico |
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pimobalare
Salottino
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Inserito il - 10/11/2012 : 19:21:17
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| al tramonto dei giorni del solstizio invernale, la luce solare penetra all'interno dell'anticella di questo ipogeo, andando a colpire una fossa, contornata da numerose cuppelle (preventivamente riempita d'acqua).. |
interessante... ..e tal fenomeno capita solo in queste poche ore contate in tutto l'anno?? ma .. con quanta acqua, di preciso....è stata riempita la "fossa"??..sai..certe "cose" hanno il loro "peso"...
..x una questione di <rifrazione> (in base alla altezza della "superficie di separazione") varia infatti l'angolo di incidenza del raggio rifratto .. ..e "i conti" potrebbero "non tornare"..
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meria
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Inserito il - 10/11/2012 : 23:18:41
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@ risosardonico, se non ricordo male la camera in questione ha in tutti gli angoli delle reseghe e dei falsi pilastri che arrivano fino al pavimento?
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risosardonico
Utente Normale
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Inserito il - 10/11/2012 : 23:30:58
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Si Meria, esistono le reseghe ed i falsi pilastri che dici ed in parte si possono notare nell'immagine che ho postato.
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risosardonico |
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meria
Utente Normale
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Inserito il - 10/11/2012 : 23:40:59
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Quindi è la prova provata che il piano di calpestio non è stato abbassato. Salvo non si voglia sostenere che coloro che abbassarono il pavimento si preoccuparono poi di prolungare i pilastri e di scolpire la resega!!!!
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pimobalare
Salottino
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Inserito il - 11/11/2012 : 11:46:04
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La Maria Solinas specifica che il nartece <ha mantenuto pressochè intatte le sue caratteristiche originarie..l'unica trasformazione subita in epoca bizantina riguarda l'escavazione nel piano pavimentale di due tombe> .. quindi (a parte l'aggiunta delle due tombe e la conseguente distruzione di alcune cuppelle.. ) la conformazione originaria del vano non dovrebbe aver subito ulteriori trasformazioni radicali..
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Modificato da - pimobalare in data 11/11/2012 11:47:19 |
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 11/11/2012 : 12:02:07
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Diamo due indicazioni orientative, giusto per non prendere per oro colato le solite teorie dei dottoroni cattedratici.
Si può notare come il costone prima della "cava" (perchè c'è stata una antica cava nella necropoli) fosse già caduto in antico... il costone, nel neolitico doveva avere un profilo completamente differente ... si può anche ipotizzare (ma anche dimostrare) come la prima cella della domus non dovesse essere quella proposta oggi, bensì una ulteriore, oggi presente solo in parte. Solo questo elemento invalida la teoria, ma andiamo avanti.
In queste due immagini, è possibile vedere una ricostruzione "realistica" di come dovevano essere i portelli e i piani di calpestio di questa domus. Per chi volesse posso portare gli elementi che giustificano il mio pensiero che ometto per squisite questioni di tempo.
In base all'erosione, e alle proporzioni sulle altezze dei vani, è possibile arrivare a questa conclusione.
qui, si nota chiaramente quale dovesse essere l'altezza originaria del primo impianto neolitico, basti vedere l'erosione sulla colonna (dovuta dall'umidità) che è possibile trovare in tantissime domus che non hanno il pavimento sbassato. Chi avesse dei dubbi, li esponga pure!
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Modificato da - MirkoZaru in data 11/11/2012 12:22:03 |
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 11/11/2012 : 12:12:16
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..purtroppo non ho ancora avuto il piacere di visitare la domus..quindi riporto semplicemente "una voce" striminzita tratta da una breve guida ..d'altro canto se il piano di calpestio avesse subito radicale modifica anche le cuppelle avrebbero subito sorte ben peggiore.. ..servirebbero maggiori info p.s.: si parlerebbe anche di una modifica del portello centrale, che fu trasformato in porta ad arco..trattasi del portello tra il nartece e l'aula..oppure quello tra l'aula e il bem?? grazie
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Modificato da - pimobalare in data 11/11/2012 12:14:59 |
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