Forum Sardegna - Costume della Gallura
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Nota Bene: Capoterra Durante il periodo dell’Impero Romano, il territorio di Capoterra, vive momenti di grande splendore e di importanza strategico- militare e commerciale. Lo dimostrano tracce di antiche ville romane, di fabbriche di vetro e terra cotta, che sicuramente primi sfruttamenti delle miniere sulle montagne. Dopo la caduta dell’Impero Romano e le prime invasioni barbariche, soprattutto ad opera dei Vandali la zona di Capoterra, come tutta la costa sarda, si spopola e il territorio di Capoterra perde l’antica importanza.



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lurisincu

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Inserito il - 30/10/2012 : 18:52:25  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao, se qualcuno può darmi qualche aiuto nella ricerca di dati relativi a costumi galluresi gliene sarò grato. Ho guardato le discussioni in cui s'è parlato di tale argomento ma avrei necessità di ulteriori informazioni che non ho trovato, o che possono essermi sfuggite.







Modificato da - Petru2007 in Data 31/10/2012 18:12:15

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lurisincu

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Inserito il - 04/11/2012 : 18:30:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mi interessava sapere per esempio se il corpetto con le maniche aperte per tutta la lunghezza (come lo si vede nei costumi presenti al museo di Aggius) era anche nero.perchè a Luras si son trovate tracce orali di tale corpetto ma le persone intervistate escludono i colori come quelli presenti ad Aggius e credono di ricordarlo proprio nero. inoltre riguardo allo scialle che si incrociava sul petto, era usato pure sul corpetto ? Tale scialle lo si usava pure sull'abito da lutto? (in una foto del 1910 l'abito da lutto non ha tale scialle). grazie a chi vorrà illuminarmi. :)








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lurisincu

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Inserito il - 04/11/2012 : 20:10:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Francesco De Rosa nel suo "Tradizioni popolari della Gallura" (ILISSO, ristampa dell'edizione del 1899 stampata a Tempio da Giacomo Tortu, pag. 95) specifica che la camicciuola usata in Gallura era di grana e che quella di Aggius aveva due diritti: "uno di grana o di velluto rosso in seta,l'altro di broccato d'alto pregio". Cosa intende per "grana"? e che colore aveva? Specificando la particolarità di Aggius se ne deve dedurre che altrove aveva un solo diritto?








Modificato da - lurisincu in data 04/11/2012 20:12:00

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ampuriesu

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Inserito il - 05/11/2012 : 18:16:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lurisincu ha scritto:

mi interessava sapere per esempio se il corpetto con le maniche aperte per tutta la lunghezza (come lo si vede nei costumi presenti al museo di Aggius) era anche nero.perchè a Luras si son trovate tracce orali di tale corpetto ma le persone intervistate escludono i colori come quelli presenti ad Aggius e credono di ricordarlo proprio nero. inoltre riguardo allo scialle che si incrociava sul petto, era usato pure sul corpetto ? Tale scialle lo si usava pure sull'abito da lutto? (in una foto del 1910 l'abito da lutto non ha tale scialle). grazie a chi vorrà illuminarmi. :)


Benvenuto al forum Lusirincu.
Il corpetto con le maniche aperte chiamato CAMISJOLA era di colore rosso in tutta la Gallura dalla seconda metà dell'800 in poi. Il corpetto nero esisteva ma non era la camisjola ma lu JUPPONI. Lu Jupponi era il corpetto utilizzato dal basso rango nei giorni di festa e dall'alto rango in occasione del matrimonio, di solito di colore marrone o sulle tonalità dell' arancio, accompagnato da uno scialle di tibet nero interamente ricamato chiamato LU SCIALLU A UN FIORI e in stato di vedova. La vedova di qualunque stato sociale indossava lu Jupponi di colore nero, dal quale fuorisciva la camicia bianca alla fine della manica quindi nei polsi.
La camisjola non era un indumento da cerimonia ma un indumento che rappresentava lo stato sociale e veniva indossato in occasione di feste, matrimoni, messa domenicale ecc. C'era il detto. proprio ad indicare lo stato sociale che diceva "vistuta in camisjola" come dire, appartenente a una famiglia ricca.
Per quanto riguarda lo scialle del collo o "sciallu di coddu", mai veniva tolto, nemmeno per le faccende domestiche; ne per panificare, fare il formaggio pulire, cucinare, andare al fiume a lavarre ecc. Era uno dei pezzi principali dell'abbigliamento gallurese e serviva per coprire il seno come segno di discrezione e riservatezza. Grosso sbaglio nel ricostruire il costume rosso di Tempio è proprio il fatto di aver eliminato lo scialle del collo e lasciare la camisjola sbottonata. Anche nell'abito da lutto è previsto lo scialle del collo e anziche sul capo indossare lo scialle, si portava il fazzoletto di tibet e la capitta sempre di colore nero.








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ampuriesu

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Inserito il - 05/11/2012 : 18:43:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[quote]lurisincu ha scritto:

Francesco De Rosa nel suo "Tradizioni popolari della Gallura" (ILISSO, ristampa dell'edizione del 1899 stampata a Tempio da Giacomo Tortu, pag. 95) specifica che la camicciuola usata in Gallura era di grana e che quella di Aggius aveva due diritti: "uno di grana o di velluto rosso in seta,l'altro di broccato d'alto pregio". Cosa intende per "grana"? e che colore aveva? Specificando la particolarità di Aggius se ne deve dedurre che altrove aveva un solo diritto?

[/quoteSino all'avvento della rivoluzione francese, lae donne galluresi indossavano un giubbetto chiamato camisjola di broccato in seta a fiori di vari colorie e con una sola parte diritta. L'interno era foderato con una seta colorata ma non era double face. Attraverso la Corsica la gallura ha subito l'influenza della rivoluzione francese ed ecco apparire le prime camisjoli in scarlatto rosso (lo scarlatto era un panno di colore rosse, colorato se non sbaglio con un insetto e per questo molto pregiato. La camisjola diviene così rossa, proprio a causa dell'influenza francese che nei primi dell'800 erano attive le famose giubbe rosse e infatti, molto simili sono di fattezza. Anche la rifinitura delle asole di la camisjola richiama lo stile militare e questo lo dimostra il fatto che le asole sono rifinite con passamaneria d'argento ancora oggi utilizzata per rifinire le divise dei graduati. DA questo periodo in poi, la camisjola diventa double face e il lato in broccato, utilizzato nel 700 come abito digala, nell'800 diventa giornaliero per lasciare il posto al lato rosso di velluto di seta o di scarlatto.
Ho visto foto dei primi dell'800 di donne di Viddalba, dove indossavano proprio la camisjola dal lato del broccato.








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lurisincu

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Inserito il - 05/11/2012 : 22:14:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie infinite Ampuriesu. ora sono di fretta e mi ripropongo di ritornare in argomento domani; vorrei però brevemente fare queste annotazioni:
1) in una foto del 1910, una vedova lurese mostra su juppone nero ma non lascia vedere la camicia dai polsini;
2) la donna ritratta, ha il fazzoletto nero, molto probabilmente sembra avere pure su 'aldagoro 'e cappitta legato in vita ma in quel momento non rivoltato, però non ha lo scialle incrociato sul petto.
3) ci sono testimonianze oculari della camiscjola con le maniche aperte, ma tali testimonianze escludono un colore rosso. In questo caso (cioè con testimonianze generali per l'intera Gallura che parlano di una camiscjola rossa e testimonianze oculari riferite inequivocabilmente a Luras che parlano di una camiscjola nera, o comunque scura) come ci si deve comportare per ricostruire un costume? seguire il dato generale della Gallura, o seguire la testimonianza oculare particolare? grazie ancora :)








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lurisincu

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Inserito il - 06/11/2012 : 08:50:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
riguardo allo scialle da incrociare sul petto:
1) di che colore e di che stoffa era quando lo si metteva sulla camiscjola?
2) aveva le frange?








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ampuriesu

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Inserito il - 08/11/2012 : 14:13:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lurisincu ha scritto:

riguardo allo scialle da incrociare sul petto:
1) di che colore e di che stoffa era quando lo si metteva sulla camiscjola?
2) aveva le frange?

Lo scialle era di seta damascata e solitamente richiamava i colori dello scialle di testa. La misura era inferiore a uello della testa; per la testa la misura era minimo 150x150 mentre per il collo era da un metro un metro e dieci circa. Sino alla fine del 700 inizi 800 erano senza frange perchè in Sardegna non c'era la cultura delle frange, infatti in gallura si portava in testa lu cenciu e sul collo lu pannuzzu di coddu. Dal 1850 circa iniziarono ad arrivare gli scialli orientali attraverso la Francia e in Sardegna attraverso la COrsica, ed ecco che inizia una nuova moda. Scialli di collo ne ho visto di tantissimi colori, viola e neri, panna e gialli, gialli e verdi, blu e fucsia, tutti antichi e provenienti dalla Gallura.
Lo scialle si metteva sopra la camisjola, la quale andava legata sotto il seno con due fettucce di raso e mai si usciva senza indossare lo scialle del collo; anche in casa veniva indossato sopra la camicia bianca e il gilet. Come dicevo prima dal 1850 circa in poi li pannuzzi senza frange diventano scialli frangiati e spesso le frange impreziosivano lo scialle perchè lavorate a macramè. In Gallura le frange macrame venivano lavorate solo su scialli marroni in tibet mentre quelli di broccato in seta le avevano solo annodate.








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ampuriesu

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Inserito il - 08/11/2012 : 14:33:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lurisincu ha scritto:

grazie infinite Ampuriesu. ora sono di fretta e mi ripropongo di ritornare in argomento domani; vorrei però brevemente fare queste annotazioni:
1) in una foto del 1910, una vedova lurese mostra su juppone nero ma non lascia vedere la camicia dai polsini;
2) la donna ritratta, ha il fazzoletto nero, molto probabilmente sembra avere pure su 'aldagoro 'e cappitta legato in vita ma in quel momento non rivoltato, però non ha lo scialle incrociato sul petto.
3) ci sono testimonianze oculari della camiscjola con le maniche aperte, ma tali testimonianze escludono un colore rosso. In questo caso (cioè con testimonianze generali per l'intera Gallura che parlano di una camiscjola rossa e testimonianze oculari riferite inequivocabilmente a Luras che parlano di una camiscjola nera, o comunque scura) come ci si deve comportare per ricostruire un costume? seguire il dato generale della Gallura, o seguire la testimonianza oculare particolare? grazie ancora :)


Rispondo in modo schematico perchè anche io questi giorni ho pochissimo tempo....
1- Non sempre le maniche di lu jupponi erano ampie da far fuoriuscire la camicia; ne ho visto diversi risalenti alla fine dell'800 che hanno la manica stretta che a malapena passa la mano.
2-La donna gallurese, diventata vedova abbandonava lo scialle colorato in broccato di seta e lo sostituiva con il fazzoletto di tibet nero piegato a triangolo. Sopra lu miccaloru indossava la capitta nelle due versioni, o ribucculata quindi legata in vita oppure con il cinturino poggiato sul fazzoletto. Mi lascia perplesso che la donna ritratta non indossi lu sciallu di coddu... forse si stava abbandonando l'uso e la signora scelse proprio di non indossarlo per questioni di comodità.
3- La camisjola era sempre rossa, aleno le recenti mentre le antiche erano di broccato blu a fiorami. Magari è stat realizzata qualche camisjola di broccato più scuro del solito e così viene ricordata come nera o scura ma non rossa. Se noti, Tempio ha ricostruito il costume rosso e ora quell'obbrobbrio di costume verde.... sfido chiunque a portarmi testimonianze, foto ecc. di camisjoli di colore verde come il tappetto di un biliardo a stecche. Con la fantasia si può realizzare tutto, ma poco ha a che fre on la storia e la tradizione.
Per ricostruire un costume bisogna prima di tutto raccogliere testimonianze: interviste, foto, pezzi originali, consultare estamenti presso archivi storici ecc. Dopodichè si studia il tutto e si inizia a ricostruire in base al materiale raccolto.








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lurisincu

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Inserito il - 08/11/2012 : 20:11:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Una ricerca del genere è stata già fatta col seguente risultato:

1) non è stato impossibile vedere pezzi originali; sono stati rinvenuti alcuni abiti di seta, uno azzurro a tinta unita risalente al 1880 circa e uno verde a fiori tono su tono di poco successivo; entrambi erano abiti da matrimonio di persone identificate chiaramente, ma entrambi sono già "alla continentale".

in base invece alla raccolta di testimonianze orali oculari s'è appreso che:

1) anche a Luras si usava risoltare su aldagoro

2) si usava il nero solo per il lutto, mentre una signora ha visto personalmente, quando era giovane, due donne indossare su aldagoro 'e cappitta con la fascia (a Luras si chiama s'afforru) di colore blu .

3) un'altra signora ricorda bene come da giovane vide una gonna con una fascia blu in basso. tale donna ricorda pure la camiscjola con le maniche aperte.

4) qualche testimonianza parla di un fiocco che pendeva dietro, quando si legava in vita su 'aldagoro per rivoltarlo.

Cercando di riassumere i dati raccolti dalle testimonianze si ha:

- gonna nera (di foggia identica a quella da indossare sul capo, ma di lunghezza leggermente superiore a quest'ultima) con fascia di seta blu al bordo inferiore (tale fascia potrebbe esser stata alta 10/15 cm circa );
- camicia bianca;
- camiscjola sui toni blu (visto che nera non esisteva, è quindi probabile, l'ipotesi da te suggerita e cioè che fosse appunto un blu tendente allo scuro; la signora che ha dato tale testimonianza è stata intervistata nuovamente oggi e se da un lato conferma di escludere il colore rosso, dall'altro lato afferma che poteva benissimo essere un blu magari tendente allo scuro);
- baldagoro 'e cappitta nero con fascia (alta circa 40/45 cm.) blu tinta unita.









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lurisincu

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Inserito il - 08/11/2012 : 20:17:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riguardo invece allo scialle di petto, le testimoni non sono state capaci di indicarne il colore; pertanto si può ritenere che poteva essere quindi della stessa tonalità blu della camiscjola?

Il nastro di raso che si legava dietro dando vita ad un fiocco era nero o del colore de s'afforru?
Tale nastro che altezza aveva?
Era un nastro esclusivamente decorativo oppure era il nastro che stringeva in vita la gonna da rivoltare?

Le fettucce di raso che servivano per legare la camiscjola sotto il seno erano sempre del medesimo colore della camiscjola stessa?









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lurisincu

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Inserito il - 08/11/2012 : 20:21:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riguardo a "lu cenciu" a Luras non si è riusciti a trovare testimonianze. Le testimonianze parlano invece di un fazzoletto nero, piegato a triangolo, per il lutto, e di un fazzoletto marrone, sempre piegato a triangolo per tutte le altre occasioni. Tale fazzoletto marrone aveva un ricamo floreale nella punta del triangolo.







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lurisincu

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Inserito il - 09/11/2012 : 12:48:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sarebbe interessante vedere pure le tempere di Raffaele Arui conservate al Sanna di Sassari. In rete le ho cercate ma non le ho trovate.








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lurisincu

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Inserito il - 11/11/2012 : 16:18:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lurisincu Invia a lurisincu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
riguardo alla camiscjola di broccato blu esiste qualche fotografia o comunque quale riferimento? grazie,







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ampuriesu

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Inserito il - 11/11/2012 : 21:03:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lurisincu ha scritto:

Una ricerca del genere è stata già fatta col seguente risultato:

1) non è stato impossibile vedere pezzi originali; sono stati rinvenuti alcuni abiti di seta, uno azzurro a tinta unita risalente al 1880 circa e uno verde a fiori tono su tono di poco successivo; entrambi erano abiti da matrimonio di persone identificate chiaramente, ma entrambi sono già "alla continentale".

in base invece alla raccolta di testimonianze orali oculari s'è appreso che:

1) anche a Luras si usava risoltare su aldagoro

2) si usava il nero solo per il lutto, mentre una signora ha visto personalmente, quando era giovane, due donne indossare su aldagoro 'e cappitta con la fascia (a Luras si chiama s'afforru) di colore blu .

3) un'altra signora ricorda bene come da giovane vide una gonna con una fascia blu in basso. tale donna ricorda pure la camiscjola con le maniche aperte.

4) qualche testimonianza parla di un fiocco che pendeva dietro, quando si legava in vita su 'aldagoro per rivoltarlo.

Cercando di riassumere i dati raccolti dalle testimonianze si ha:

- gonna nera (di foggia identica a quella da indossare sul capo, ma di lunghezza leggermente superiore a quest'ultima) con fascia di seta blu al bordo inferiore (tale fascia potrebbe esser stata alta 10/15 cm circa );
- camicia bianca;
- camiscjola sui toni blu (visto che nera non esisteva, è quindi probabile, l'ipotesi da te suggerita e cioè che fosse appunto un blu tendente allo scuro; la signora che ha dato tale testimonianza è stata intervistata nuovamente oggi e se da un lato conferma di escludere il colore rosso, dall'altro lato afferma che poteva benissimo essere un blu magari tendente allo scuro);
- baldagoro 'e cappitta nero con fascia (alta circa 40/45 cm.) blu tinta unita.



Li capitti non sempre erano nere... chi non era vestita a lutto utilizzava la capitta di tibet nero con balza a colori; solitamente tonalita sul blu oscuro o verde a pallini o a fiorellini molto piccoli.
La gonna spesso aveva una passamaneria all'altezza dei polpacci oppure una balza di seta monoclore. Ho una foto del 1929 dove si vede la camisjola indossata dal lato del broccato, lo scialle di testa nero e viola, quello di collo giallo e bianco, e la gonna di scarlatto rosso con balza color panna.








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ampuriesu

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Inserito il - 11/11/2012 : 21:06:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lurisincu ha scritto:

Riguardo invece allo scialle di petto, le testimoni non sono state capaci di indicarne il colore; pertanto si può ritenere che poteva essere quindi della stessa tonalità blu della camiscjola?

Il nastro di raso che si legava dietro dando vita ad un fiocco era nero o del colore de s'afforru?
Tale nastro che altezza aveva?
Era un nastro esclusivamente decorativo oppure era il nastro che stringeva in vita la gonna da rivoltare?

Le fettucce di raso che servivano per legare la camiscjola sotto il seno erano sempre del medesimo colore della camiscjola stessa?


Lo scialle del petto non era abbinato a quello del collo; non dimentichiamo la miseria che c'era tra la gente e spesso cercavano di vestirsi anche con pezzi di stoffa uniti tra di loro pur di indossare qualcosa.
Del nastro legato in vita non saprei proprio cosa dire.... la capitta di nonna ha delle fettucce che spariscono alla vista una volta legata in vita.








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