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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:14:25
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Un’altra mia passione, le tipiche case antiche. Mi piace immaginarmi scene di vita vissuta, seduti in sa stoia posta accando al camino acceso intenti a raccontare contos de foghile, o ancora.... La notte di Natale, mia madre con i suoi fratelli e sorelle, sempre seduti in sa stoia, intenti a giocare a “ piga poi o lassa”, una trottola veniva fatta ruotare da nonno rivelando la letterina per contendersi le castagne....Questi racconti hanno fatto si che ogni volta che mi ritrovo davanti a una vecchia domu non riesca a fare a meno di fotografarle....Sa domu antiga che siano diroccate, con il tetto crollato e quant'altro possa riuscire a conservarle nella mia mente.
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Pro tue fortuna chi onzi notte t'isplenda sa luna, chi no appa mai dolore, onzi die t'illumine su sole...
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:15:55
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Il possesso della casa è sempre stato un elemento importante nella tradizione sarda, a farsene carico era l’uomo. Per dare il via ai lavori bisognava rispettare alcune consuetudini, in particolare quella di gettare una moneta augurale nelle fondamenta, nonostante i tempi moderni, questa usanza è ancora in uso, mia mamma ha ripetuto questo gesto per le fondazioni della mia casa.
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:16:46
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Strutture solide, nonostante siano costruite in mattoni crudi, in “ladiri” (questa parola deriva dal latino e significa “argilla”, materiale di cui la Sardegna è ricca) fatti con paglia e fango impastati con acqua ed essicati al sole
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:17:41
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Per i portali d'ingresso e nelle zoccolature delle cortine murarie di cinta si impiegano dei conci squadrati in arenaria o pietre.
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:19:21
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Generalmente la tipica casa tradizionale, pur essendo case di paese, sono adibite sia per abitarci, per esigenze tradizionali della vita domestica e per le attività agricole e pastorali. Oltre all'ingresso principale vi erano grandi portali, ancora oggi ne possiamo ammirare parecchi, ogni tanto anche la fortuna di trovarli aperti e darci una sguardo all'interno, “sanno di antico”, in alcuni si possono ammirare i segni del passato, su laccu, un vecchio carretto i finimenti per cavalli e buoi etc. Una piccola diversità mi è stata fatta notare nei paesi di montagna, sono realizzate generalmente in pietra, grazie alla disponibilità in loco della materia prima, granito, trachite o calcare e la costruzione si sviluppava in altezza. La pietra restava a vista ed i balconi erano in legno. Per il poco spazio in cortile vengono accuditi solo animali domestici, il gregge non sta mai nel paese ma sta sempre in campagna. Però mi è capitato sovente di poterne ammirare anche nel campidano costruzioni in pietra ma senza i balconi in legno o in ferro. [/URL]
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:20:33
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Un elemento comune a tutte le abitazioni era la copertura con tegole curve che ancora oggi si distinguono e sono molto ricercate. Per la realizzazione del tetto si mettevano dei listelli distanziati tra loro, a seconda dell'area da coprire, poi si tessevano le canne, questa operazione richiede almeno due persone poste una di fronte all'altro, molte volte questo compito era svolto da componenti del nucleo famigliare, si aveva così origine alla costruzione de sa cannitzada. Le tegole venivanno poggiate sopra.
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:21:27
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Una piacevole usanza si manifestava non appena ultimato il tetto, rappresentava una conquista e di conseguenza, andava festeggiato con un pranzo offerto dal proprietario della casa. Si organizza “uno spuntino” con tanto di maialetto arrosto e buon vino, si sistemano alcuni cavalletti sui quali si poggiavano i tavoloni di legno utilizzati per le impalcature della costruzione nella casa del proprietario (pure questo ho dovuto fare altrimenti ero nei guai), come si suol dire le tradizioni vanno rispettate.Oltre ad amici e parenti, alla tavolata non devono mancare muratori e manovali. Atri esempi di soffitti
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:23:45
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La casa della mia bisnonna…… i ceti sociali facevano la differenza, c'erano is poberus e is arriccus, la mia bisnonna era povera ma sentire i racconti di mia madre…è poesia… L'unica entrata era S'enna Manna, un corridoio, sulla sinistra l'unica camera da letto, s'apposentu de crocai, di fronte al corridoio la cucina e una porta che conduceva nel cortile. Nel cortile era presente sa domu de su moenti e su stai de su forru, in cotilla nei ricordi di mamma è ben impresso su stabeddu de s'axa, alcuni alberi da frutto e sa carretta de su moenti. Il bagno non c'era, molti avevano un costruito un muretto, si arrangiavano come potevano, solo i ricchi avevano il bagno come in ogni casa attualmente e non poteva mancare su muntroaxiu.. Un'altra cosa che mi ha colpito riguardo alla situazione del bagno durante la notte e la parola sillietta, al solo nominarla sono caduta dalle nuvole, curiosa come non mai e mamma pronta a colmare la mia voglia di sapere......sa sillietta non è altro che il fondo de sa brocca usato durante la notte al posto del vasino Il mobilio era composto da su canapei dove dormiva il mio bisnonno, su lettu in acciaio de una prazza e mesu dove dormiva mia mamma con la mia bisnonna, una sedia fungeva da comodino dove veniva appoggiata la candela, un comò con alla base una sveglia e sa mesa po fai su pai. Nel corridoio sa cascia manna, in cucina su forreddu, il caminetto, alcune sedie e sa pettenera. Crobis e crobbittas i pochi oggetti apperi al muro. Il pavimento era di terra nuda, mamma racconta che quando pioveva tanto e c'erano difficoltà nel defluire le acque piovane la mia bisnonna faceva ua “cora” affinché l'acqua defluisse per “strada”. Altra curiosità...mamma dove si lavava la biancheria? In su lavatoriu, tante vasche dove l'acqua scorreva sempre, per le donne oltre a lavare i panni era anche un momento di aggregazione. Sono andata a vederlo, sono troppo curiosa.....stessa sensazione....avevo l'impressione di essere in un altra era, con la differenza che l'acqua non scorre più e che “il locale” è abbandonato.
In casa non c’era l’acqua, o si andava dalla vicina, se possedeva un pozzo oppure cun sa brocca in conca in piazza di chiesa dove era presente un rubinetto pubblico.
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Modificato da - milly73 in data 09/10/2012 15:35:11 |
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 15:31:10
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I muri larghi intorno ai 40 cm, ove non passa ne il caldo ne il freddo
Tornando al discorso dei pavimenti, mi è stato raccontato che in alcune case, col passar del tempo, i pavimenti erano in cemento a volte decorati con delle rotelle. Ho avuto modo di conoscere il mattone “rosso” ruvidissimo da lavar per terra, con mio grande dispiacere il quel periodo non pensavo alla macchina fotografica ed è andato perduto, ma non nella mia memoria.
Pavimento in cemento
Le prime mattonelle
Cari amici paradisolani, ci tengo molto a questo topic, appena il lavoro me lo permette continuerò. Però....mi farebbe tanto piacere la vostra partecipazione sia con foto che con i vostri ricordi
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Barbaricina
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Inserito il - 09/10/2012 : 20:50:17
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Milly... anche a me piacciono le case antiche...
... mi prendono in giro dicendo che mi piace trovare le "case vecchie"... ma non capiscono il fascino che hanno... e se potessero parlare quante storie racconterebbero!!!
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 21:07:01
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@ Barbaricina
verissimo, non oso dire quante foto ho sull'argomento non riesco a farne a meno. Sono bellissime , quanta storia dietro quelle mura....
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 21:07:40
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Nelle case di montagna, per andare nei piani superiori, bisogna salire su delle scale particolarmente ripide. Ho dovuto farmi coraggio, ma non potevo perdermi l'occasione di poter ammirare da vicino tutto ciò.
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/10/2012 : 21:08:47
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ad ogni mio passo le tavole scricchiolavano, ogni tanto mi assaliva la paura ma imperterrita vado avanti
In questa casa ho osservato dall'esterno, troppo pericoloso, però...
che meraviglia scoprire i muri e il soffitto dipinti. Mi è stato detto che la casa apparteneva ad una famiglia benestante
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 21:10:14
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Passeggiando ed osservando nei quartieri dove tutto ha un suo fascino, mi vengono in mente le parole scritte da Marcello Fois in "Dura Madre". In un capitolo si narra che in Sardegna ci sono ogni sorta di piccole cose: piccole querce, cavalli piccoli, piccole case....tutto miniato, compreso noi che veniamo definiti nani.....ma con grandi occhi come perle d'ossidiana.
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milly73
Salottino
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Inserito il - 09/10/2012 : 21:10:48
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Mi fermo qui, per adesso
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maria
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Inserito il - 09/10/2012 : 21:24:20
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Le tue case Milly mi hanno riportato indietro di tantissimi anni fa Sono nata in una casa come quelle adesso anche lei poverina e a mezza crollata ogni volta che tornavo a Nuoro andavo a trovarla prima potevo entrarci dentro, che ricordi la dentro, ho tantissime foto mi vedo ancora nella corte con il mio tricicolo che mio fratello voleva sempre rubarmi A volte anche se eravamo poveri mi piacerebbe tornare a quei tempi felici con quasi niente
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Redentore - Monte Ortobene
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