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Nota Bene: Nella penisola di Sinis, lungo la costa che va da Is Arutas a San Giovanni, si trovano alcune antiche cave di arenaria carbonatica utilizzate già in epoca romana e localizzate in riva al mare per un più agevole trasporto del materiale su imbarcazioni. Scavate con la tipica tecnica a grandi riquadri e soggette all'erosione dei venti e del mare, attualmente sono parzialmente sommerse. Di interesse turistico è, non lontana dalla torre costiera di Seu, la così detta “Sala da ballo” che presenta un pavimento particolarmente liscio racchiuso da pareti verticali.



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aquila

Nuovo Utente


Inserito il - 04/07/2012 : 12:46:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di aquila Invia a aquila un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cara Niffoi, è vero che Pedru Casu usava la forma ddh. ma era l'unica eccezione fra i suoi contemporanei, pertanto fortemente stigmatizzata da Angelo Dettori, il quale richiedeva a tutti i collaboratori alla sua rivista (S'Ischiglia) l'abbandono di forme di scrittura inusuali. Arrivò persino a cestinare le opere di un poeta osilese di nome Costantino Strinna il quale si ostinava ad imitare Pietro Casu nell'uso della DDH. Io sono anche incerto sulla necessità della TZ per certi suoni come Bezzu, Arazzu ecc. Il parlante sa benissimo come pronunciare simili suoni: In Italiano ad es. chi si sognerebbe di modificare parole come RAZZO e PAZZO per differenziarne il suono? Secondo me la linua scritta va semplificata al massimo e non caricata di consonanti o simboli di elisioni di cui si può benissimo fare a meno.





 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: roma  ~  Messaggi: 9  ~  Membro dal: 15/05/2012  ~  Ultima visita: 07/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 04/07/2012 : 13:27:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Rita, quello che mi dici sul tuo ultimo post a proposito della d cacuminale mi conferma quanto mi ha detto mio padre qualche giorno fa (a proposito, questi giorni ho fatto vedere il tuo vocabolario a mio padre e piace anche a lui). Il th io certe volte lo pronuncio, altre volte no, ma a Orotelli é ormai diventato t. Per la scrittura della d cacuminale va bene anche come scrivi tu, dh o ddh se lo vogliamo distinguere dal suono dd italiano; Mario Puddu nel suo bellissimo vocabolario usa dh, a questo punto é solo questione di scelte. Non sono invece d'accordo con aquila, secondo me il principio da seguire deve essere "ad ogni lettera un suono"; questo si puó realizzare in tre modi:
1) introdurre dei digrammi per quei suoni che nell'alfabeto latino non hanno una corrispondenza in quanto le sue lettere non sono sufficienti a rappresentare tutti i suoni della lingua sarda (sarebbe la soluzione migliore per scrivere in sardo col computer, altrimenti si dovrebbe inventare una tastiera sarda);
2) utilizzare dei segni diacritici come fanno certe lingue (croato, rumeno);
3) inventare un alfabeto completamente nuovo ispirandosi a quelli esistenti, come hanno fatto i santi Cirillo e Metodio quando nel IX secolo hanno tradotto la Bibbia e i testi liturgici in slavo con un alfabeto di loro invenzione, in quanto l'alfabeto greco era inadeguato (i santi Cirillo e Metodio erano greci di Tessalonica).






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Orotelli  ~  Messaggi: 263  ~  Membro dal: 22/05/2012  ~  Ultima visita: 21/09/2021 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 04/07/2012 : 14:40:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gonariu ha scritto:

Ciao Rita, quello che mi dici sul tuo ultimo post a proposito della d cacuminale mi conferma quanto mi ha detto mio padre qualche giorno fa (a proposito, questi giorni ho fatto vedere il tuo vocabolario a mio padre e piace anche a lui). Il th io certe volte lo pronuncio, altre volte no, ma a Orotelli é ormai diventato t. Per la scrittura della d cacuminale va bene anche come scrivi tu, dh o ddh se lo vogliamo distinguere dal suono dd italiano; Mario Puddu nel suo bellissimo vocabolario usa dh, a questo punto é solo questione di scelte. Non sono invece d'accordo con aquila, secondo me il principio da seguire deve essere "ad ogni lettera un suono"; questo si puó realizzare in tre modi:
1) introdurre dei digrammi per quei suoni che nell'alfabeto latino non hanno una corrispondenza in quanto le sue lettere non sono sufficienti a rappresentare tutti i suoni della lingua sarda (sarebbe la soluzione migliore per scrivere in sardo col computer, altrimenti si dovrebbe inventare una tastiera sarda);
2) utilizzare dei segni diacritici come fanno certe lingue (croato, rumeno);
3) inventare un alfabeto completamente nuovo ispirandosi a quelli esistenti, come hanno fatto i santi Cirillo e Metodio quando nel IX secolo hanno tradotto la Bibbia e i testi liturgici in slavo con un alfabeto di loro invenzione, in quanto l'alfabeto greco era inadeguato (i santi Cirillo e Metodio erano greci di Tessalonica).

Affidiamoci a Sant'Efisio e a San Gavino allora!!
Io sono d'accordo con Aquila: bisogna rendere le cose più semplici perchè la gente e i bambini si riavvicinino al sardo; questo discorso vale per lo standard (o i due standard). Però, se comunque è importante anche la trasmissione dei suoni dei singoli paesi o zone, si potrebbero scegliere dei digrammi la cui interpretazione è più immediata, per gli usi locali. Vedo che è un'esigenza sentita, anche, se secondo me, non molto opportuna: è una scelta che ha valore affettivo e conservativo ma scarsa efficacia comunicativa. In ogni caso serve che la Regione crei un'accademia della lingua sarda, che ne coordini gli studi e prenda decisioni di questo tipo. Altrimenti è l'anarchia!! Che è deleteria.






Modificato da - robur.q in data 04/07/2012 14:45:34

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 04/07/2012 : 15:28:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gonariu ha scritto:

Volevo dire a Iorson sulla possibilita' di scrivere in sardo su questo forum: ho scritto "correggetemi se sbaglio" non in senso polemico, ma mi era stato detto da un utente del forum che non si poteva scrivere in sardo ma non con una certezza assoluta; trovo giusto dare la possibilita' di partecipare a questo forum anche a chi non e' sardo. Volevo inoltre chiederti se puoi dirmi quali sono le sezioni del forum in cui e' obbligatorio scrivere in sardo. Grazie e alla prossima.


http://www.gentedisardegna.it/default.asp?CAT_ID=3







  Firma di Tzinnigas 


... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Predazzo /Villa S. Antonio  ~  Messaggi: 4940  ~  Membro dal: 27/08/2008  ~  Ultima visita: 04/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 04/07/2012 : 18:19:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quasi tutti contro di me...Scherzo, naturalmente, e capisco bene il senso della critica, ma ho spiegato il perchè della mia scelta, conservativa vero, affettiva vero, ma in fin dei conti sono solo un medico prestato alla linguistica per motivi forse puramente affettivi, lo confesso, e la mia competenza è scarsina!
Per Gonariu: leggi questo a tuo padre
Oh triste fatale die / oras penosas duras/ calladebos criaturas/ làssade piànghere a mie!/ A mie toccat su piantu/ a mie su sentimentu/ depo piànghere de assentu/ e iùchere s'oscuru mantu/ ca soe affriggida tantu/ chie lu depet suffrire, chie?/ Calladebos criaturas/ lassade piànghere a mie!






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: ...  ~  Messaggi: 154  ~  Membro dal: 27/06/2012  ~  Ultima visita: 16/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 04/07/2012 : 22:46:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A robur.q: sono d'accordissimo con te che le cose debbano essere fatte nella maniera piú semplice possibile, ma questa non é per me quella che tu e aquila intendete. Per me é piú semplice e chiaro rappresentare in sardo la zeta sonora (quella di zero) con "z" e la zeta sorda (quella di vizio) con "tz" in omaggio al principio che ho detto in uno dei miei ultimi post "ad ogni lettera un suono". A te sembra piú semplice rappresentare i due tipi di z con la soluzione della lingua italiana perché siamo abituati cosí, ma anche agli italofoni questa convenzione qualche problema lo dá. Purtroppo sant'Efisio e san Gavino non si sono occupati di questioni linguistiche, san Cirillo e san Metodio sí (come tu saprai, il loro alfabeto é usato da tutti gli slavi di fede ortodossa e fino al XIX secolo anche dai rumeni). Concludo dicendoti che l'inventore dell'alfabeto armeno (che é ancora usato) é stato il monaco Mesrop nei primi secoli dell'Armenia cristiana (il Cristianesimo ha dato molto a certe lingue!). Tra l'altro, penso che l'alfabeto cirillico sia piú adatto di quello latino per scrivere in campidanese, ma con la "mandronia" dei nostri studenti sarebbe complicare molto le cose, a stento conoscono l'alfabeto latino!!





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Orotelli  ~  Messaggi: 263  ~  Membro dal: 22/05/2012  ~  Ultima visita: 21/09/2021 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 04/07/2012 : 23:54:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scusa, forse mi son dimenticato qualcosa, ma mi sembra che tutte le proposte abbiano la differenza grafica tra z sorda e sonora, anche se devo dire (dovrei vergognarmene) che io non sono sempre sicuro quale usare ad inizio di parola; anche perchè il digramma tz è diffuso all'interno della parola (nei toponimi, nei cognomi) ma non all'inizio. Manca la tradizione ortografica; ma poi esistono parole che iniziano con z sonora? Aiutooo, mi stai facendo incasinare, domani consulto i dizionari





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 05/07/2012 : 00:52:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aspetto con interesse la tua risposta, ho visto che sei una persona competente.





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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 05/07/2012 : 19:01:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gonariu ha scritto:

Aspetto con interesse la tua risposta, ho visto che sei una persona competente.

Ahimè sono nei guai : colpa dei miei genitori se non sono madrelingua . Sui dizionari non se ne capisce niente : il Wagner segnala poche parole con z sonora e tutte, così mi è sembrato ad una prima scorza, nel sardo settentrionale, e lì non ci piove perchè questo suono ad inizio di parola è piuttosto comune in quelle varietà linguistiche. Ma nel campidanese, sia Porru che Casciu usano sempre e solo z ad inizio parola. Non ho verificato il Puddu , magari domattina che oggi sono un po' bollito . Era da un po' che mi era tornato sto dubbio, dimentico delle lezioni del buon Lepori, ora è il momento di affrontarlo : non sia mai che pronunzi sordo anzichè sonoro: già mi prendono in giro quando parlo in sardo!






Modificato da - robur.q in data 05/07/2012 19:06:06

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Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 05/07/2012 : 22:25:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Neanche io sono madrelingua per quanto riguarda il sardo, sia il nuorese che il campidanese li ho imparati da piccolo, in un secondo tempo, quando andavo in vacanza a casa dei miei nonni. Penso che nel vocabolario del Puddu si faccia distinzione tra la z sorda e quella sonora (l'ho lasciato ad Orotelli, ora sono a Quartu per andare al mare). Se qualcuno ti prende in giro per come pronunci la z in sardo lasciali perdere, come diceva Virgilio a Dante nella Divina Commedia: "non ti curar di loro ma guarda e passa".





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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 06/07/2012 : 07:37:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hai ragione: purtroppo anche i miei genitori non erano madre lingua, e vivendo e lavorando a Cagliari, ho poche occasioni per entrare in contatto con la lingua; quando vado per lavoro nei paesi cerco di utilizzare il sardo, soprattutto con persone di una certa età, ma non è facile: di fronte all'autorità dello stato ci tengono a parlare italiano.





Modificato da - robur.q in data 06/07/2012 07:38:19

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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 06/07/2012 : 09:33:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Alla fine, dopo estenuanti ricerche, le parole campidanesi del vocabolario più utilizzato che iniziano con "z" sonora, sono veramente poche; io ho riconosciuto queste: ziminera (ma c'è anche tziminera ), zirogna, ziru, zumiu/zumiai.





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Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 06/07/2012 : 10:48:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

Alla fine, dopo estenuanti ricerche, le parole campidanesi del vocabolario più utilizzato che iniziano con "z" sonora, sono veramente poche; io ho riconosciuto queste: ziminera (ma c'è anche tziminera ), zirogna, ziru, zumiu/zumiai.


Zigarru, zingu, zinzella,zorbu...







  Firma di Tzinnigas 


... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 06/07/2012 : 15:03:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tzinnigas ha scritto:

robur.q ha scritto:

Alla fine, dopo estenuanti ricerche, le parole campidanesi del vocabolario più utilizzato che iniziano con "z" sonora, sono veramente poche; io ho riconosciuto queste: ziminera (ma c'è anche tziminera ), zirogna, ziru, zumiu/zumiai.


Zigarru, zingu, zinzella,zorbu...

Io ho sempre sentito tzigarru, le altre...non le ho mai sentite






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Su foristeri

Utente Medio


Inserito il - 06/07/2012 : 17:17:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Su foristeri Invia a Su foristeri un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

Tzinnigas ha scritto:

robur.q ha scritto:

Alla fine, dopo estenuanti ricerche, le parole campidanesi del vocabolario più utilizzato che iniziano con "z" sonora, sono veramente poche; io ho riconosciuto queste: ziminera (ma c'è anche tziminera ), zirogna, ziru, zumiu/zumiai.


Zigarru, zingu, zinzella,zorbu...

Io ho sempre sentito tzigarru, le altre...non le ho mai sentite


In logudorese, per la z sonora : Zigarru

Per la "non sonora" : Tziminera, Tzilipilche (cavalletta), Tzilighelstha (lucertola), Tzintzula (Zanzare)






Modificato da - Su foristeri in data 06/07/2012 17:19:07

 Regione Estero  ~ Città: Parigi  ~  Messaggi: 226  ~  Membro dal: 15/01/2010  ~  Ultima visita: 13/01/2024 Torna all'inizio della Pagina
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