Nota Bene:Aritzo - Su Texile (tezile, termine barbaricino di origine preromana che indica un cocuzzolo isolato) sorge a 974 m slm. E' una formazione calcarea del Giurese che sovrasta, con la caratteristica forma di un fungo sbrecciato e le compatte pareti verticali/strapiombanti, un rilievo coniforme modellato nel complesso scistoso del paleozoico.
sartinocchja ha scritto: Si grazie Marialuisa sei molto gentile, mi dispiace non poter visitare le mostre, entrambe molto interessanti. Se qualcuno ha la possibilità di farlo, magari poi ci racconta.
Grazie, sartinocchja:) Sai, è facile essere gentile con una persona sempre interessata e trascinatrice come te :) Sono stata alla Mostra Lenci, è molto interessante, appena potrò aprirò una discussione e vi mostrerò le immagini.
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Grazie, Anto, come dico sempre, non basterebbe una vita per dedicare il nostro interesse all'arte sarda. Purtroppo ai più resta ancora sconosciuta. Un abbraccio:)
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sartinocchja ha scritto: Si grazie Marialuisa sei molto gentile, mi dispiace non poter visitare le mostre, entrambe molto interessanti. Se qualcuno ha la possibilità di farlo, magari poi ci racconta.
Grazie, sartinocchja:) Sai, è facile essere gentile con una persona sempre interessata e trascinatrice come te :) Sono stata alla Mostra Lenci, è molto interessante, appena potrò aprirò una discussione e vi mostrerò le immagini.
Vero Marialuisa l’arte è uno dei miei principali interessi/passioni da sempre, ora grazie al forum e a te, anche all’arte sarda. Con mio grande dispiacere appartengo pure io alla categoria “ai più”.
Attendo le immagini della mostra …
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Tramite la collaborazione con la Rivista Bellezza, Edina Altara conosce Gio' Ponti e inizia per i due un soldalizio lavorativo e un'amicizia solida. Finita la guerra, Gio' Ponti realizza progetti innovativi che, insieme con altri artisti, porteranno il design italiano alla ribalta internazionale. La fantasia di questi artisti si prodiga anche verso gli arredi delle navi con decorazioni delle gallerie , con specchi , mobili, e cristalli dipinti. Edina Altara decorerà la sala da pranzo del Conte Grande con vetri di nature morte.
Candele
Bilance
Pollame
Ventagli
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Edina, Iride e Lavinia, le sorelle Altara incantano il Vittoriano
Dalla Sardegna a Roma. Dagli armadi e dalle soffitte di un antico palazzo di Sassari, alle sale espositive del complesso monumentale del Vittoriano. Alle opere e alla vita di Edina, Iride e Lavinia Altara, tre sorelle artiste nate a Sassari alla fine dell'Ottocento, sarà dedicata un'intera sezione della mostra "Radici. La memoria del passato e le nuove generazioni. Nuovi materiali e tecnologie per la costruzione dell’identità storica nazionale”, che si terrà nella capitale dal 1° giugno al 22 luglio. In particolare, sarà illustrata la personalità di Edina Altara (1898-1983) che dal secondo decennio del XX secolo fino agli Anni 50 realizzò giocattoli di carta, collage, cartoline, dipinti, illustrazioni per giornali di moda di straordinaria modernità. Le sue opere furono apprezzate da importanti critici d’Arte dell’epoca, da Raffaello Giolli a Margherita Sarfatti, e da celebri artisti come Leonardo Bistolfi e Gio Ponti. E proprio con quest'ultimo fu importantissima la collaborazione per la decorazione dei grandi transatlantici italiani, primo fra tutti l'Andrea Doria, e delle case progettate dall'architetto. Grazie alla collaborazione degli eredi della famiglia Altara, sarà possibile far conoscere a un più ampio pubblico la memoria di una straordinaria testimonianza artistica italiana, quasi del tutto inedita. Per la prima volta, infatti, saranno esposti due straordinari collage realizzati da Edina Altara alla fine degli Anni 10 e nella seconda metà degli Anni 20, oltre a illustrazioni originali per libri per ragazzi e per calendarietti da barbiere. Tutte opere, queste, mai esposte fino a oggi.Delle sorelle Iride e Lavinia, invece, sarà possibile ammirare lavori di pergamena e in palma nana intrecciata, e due piccole terrecotte. Queste opere, negli Anni 50, sorpresero Gio Ponti per la loro modernità e originalità, al punto che l’architetto le pubblicò sulla prestigiosa rivista Domus. L'esposizione "Radici" si propone di far scoprire quel vasto patrimonio di testimonianze storiche e documentarie del XIX e XX secolo spesso custodito da singoli privati. Sono tracce di memorie personali o familiari – foto, cimeli, documenti – che acquistano il loro più specifico significato solo se messe in relazione con un contesto storico e documentario più ampio. I destinatari del progetto sono, insieme alle nuove generazioni, quanti sono in possesso di documenti storici e desiderano condividerli. Oltre a quella dedicata alle sorelle Altara, l’esposizione avrà altre quattro sezioni. I materiali, provenienti da importanti musei e Istituzioni nazionali e da molte famiglie private, saranno suddivisi per tipologie: la documentazione privata (lettere, carteggi, memorie, diari); la documentazione visiva (fotografie, filmati); la documentazione audio (registrazioni); cimeli (singoli oggetti). L’esposizione, promossa dalla presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Museo Centrale del Risorgimento di Roma, è a cura di Marco Pizzo, vicedirettore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma, ed è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando. La mostra, che sarà inaugurata giovedì 31 maggio alle 17.30 presso il Complesso del Vittoriano, sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al giovedì: 9.30-18.30; venerdì, sabato e domenica: 9.30-19.30. Ingresso gratuito. Grazie alle fotografie, alle lettere e ai cimeli custoditi nelle case dei privati, è ora possibile aggiungere nuovi tasselli al racconto della grande storia nazionale.
di Federico Spano dalla Nuova Sardegna del 18 maggio 2012
Lavinia, Iride e Edina Altara, Cagliari, Agosto1937
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