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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/02/2012 : 09:01:50
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mah quale che sia il supporto....fusaiola, peso, fermocorda, peso da rete, mazza, ai fini del discorso poco cambia, purchè siano sempre nuragici,
in un altro blog Prof. Pittau una volta scrisse, che ove non ci siano prove che remino contro, l'epigrafista deve assegnare la scritta, alla cultura dal cui artigianato, proviene il supporto su cui fu incisa:
spillone da antas--> nuragico---> incisione e scrittura nuragica
fuseruola---> nuragica-->incisione e scritttura nuragica.
a me, segunedo la regola di Pittau (d'altronde essendo ignorante non ne conosco di diverse) viene naturale pronunciare l'impronunciabile,la scritta è nuragica perchè i manufatti sono nuragici.
questo sino a prova contraria che il manufatto non sia nuragico, e sino all'intervento di un epigrafista specializzato che venga qui a dirmi, o che altrove scriva, che la regola di Pittau sia una fola.
Sino ad allora a questo mi attengo.
cmq la testa di mazza, si avvicina molto nella forma alla fusaiola, ma non ricordo che fossero esattamente uguali. Se non erro si trovano soprattutto nei contesti del bronzo medio, e in particolare nelle miniere sarde, scavate dai nuragici.
infatti a sentire Giardino venivano usate per rompere le rocce ed estrarre il materiale.
se riesco a reperire una foto di una testa di mazza, faremo il confronto...
buona giornata signore. 29 febbraio 2012 08:48
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Brauronia
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/02/2012 : 09:06:34
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buongiorno a tutti, pimobale, lo sai che quasi quasi mi sei simpatica/o! sarà quel sorriso a 183 denti che denota una grande apertura mentale verso questo pezzo nuragico straordinario? boh. Su questo sappiamo pochissimo ma una cosa per ora è certa: la farfallina non ce l'ha solo Belen
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 29/02/2012 : 09:39:19
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Ahhahhah!!!!aahahhahhhhhhhhhhh... aspetta..
..mi cadono le lacrime......
e...(anche se poco si collega all'argomento......sono femminuccia!!!ahhahha!!!..)
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 29/02/2012 : 09:48:48
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Comunque....se dovessi trovare una img. di <testa di mazza> la posterò volentieri anch'io... perchè il solo pensiero di utilizzare quella rotella nello specifico (a prescindere dalla forma similare), come oggetto da impatto ...ahhahhaah!!!!! sarebbe, a mio parere, come voler tagliare una bistecca con la lametta di un temperalapis..ahha!!...o ..voler chiodare un asse di legno...col martelletto da orefice...ahah!!!! ..(scusate...)
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lapo
Utente Bloccato
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Inserito il - 29/02/2012 : 16:40:57
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http://www.youtube.com/watch?featur...=tia8bSmRUN8 io vi mando iun video molto interessante di leonardo melis guardatelo è molto istruttivo, parla degli shardana!!!
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lapo
Utente Bloccato
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Inserito il - 29/02/2012 : 16:45:08
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quello c he è straordinario sono le continue scoperte archeologiche che avvengono in sardegna dei nuragici dico anche degli SHARDANA!! pensate a tutti gli zegurat scoperti in tutta la sardegna.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/02/2012 : 17:29:40
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Benvenuto lapo! Finalmente qualche parola di saggezza!
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/02/2012 : 19:08:21
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per favore...non mettiamo altra carne al fuoco, e continuiamo a discutere della fusaiola
non ho ancora avuto la possibilità di cercare paragoni con le teste di mazza... però.... divertitevi:
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Modificato da - DedaloNur in data 29/02/2012 19:20:30 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/02/2012 : 21:07:25
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"...stamattina, altrove, si discute di un reperto di cui proprio, nulla sapevo, pur essendo, a quanto pare esposto presso il Museo Sanna. Si tratta di una fusaiola, trovata dagli archeologi -questo per sottolinearne l'autenticità - durante gli scavi del nuraghe Palmavera, non è ben chiaro in quali circostanze.
Mi chiedevo se se ne sapesse, di più. magari come per la mia ex nuova spada che nuova non era, arriveranno suggerimenti utili. potrebbe pure darsi che anche questa fusaiola fosse conosciuta e studiata al contrario di ciò che pare emergere.
mi pare un reperto assai importante: non sono un esperto, ma i segni incisa nella fusaiola, sembrano lettere alfabetiche, anche se non so decifrarle, la conseguenza logica e storica più immediata è l'evidenza che i Nuragici, appresero a scrivere con un alfafabeto, mi sembra, fenicio.
Questo credo sia un altro tassello molto importante anche per la decifrazione di documenti ben più importanti come le stele da Nora e da Bosa (smarrita). come da molti impotizzato infatti, potrebbe anche essere che i caratteri dei predetti documenti fossero sì fenici, mentre la lingua e i termini, nuragici "
Non ti sembra che ci (mi ci metto anche io, anche se davvero davvero non c'entro per niente, qui) chiedi un po' troppo? Non ci fai sapere né quando, né come, né chi ha scoperto, rinvenuto, spedito, trafugato o offerto al Museo questa fusaiola. Nuraghe Palmavera, senza dirci niente di più (dove, nel nuraghe, per esempio? In che strato, in che contesto). E' nel Museo Sanna di Sassari? Bene! qualcuno, lì, dovrebbe saperne qualche cosa, perbacco! Dovrebbero almeno essere in grado di dirti: " Oops! è rimasto fuori posto dopo l'ultima spolverata che abbiamo dato in giro!". Oppure: "E' giunta avvolta in carta di giornali, consegnata da un anonimo, che è subito fuggito via. Siccome agli archeologi (chi?) sembrava autentica, l'hanno esposta". Insomma: quest'oggetto deve avere un minimo di storia, seppur breve. Seriamente: il Direttore del Museo, oppure un Curatore Responsabile dovrebbe essere in grado di dire con che modalità il Museo ha acquisito questo oggetto. Dovrebbe essere in grado di aggiungere qualche cosa d'altro... Almeno, di quale materiale sia fatto: dalla foto non si comprende. Una fotografia, lo so persino io, è sempre molto poco, per giudicare: tra l'altro la patina che ricopre in modo non uniforme l'oggetto non è verdastra, bensì nera, ci fai sapere. Quindi tu per primo ci dici che non possiamo "credere" neppure alla foto! Se veramente credi alla grande importanza che ipotizzi, è in quelle direzioni, che dovresti muovere: da dove, arriva, da parte di chi, come e perché; in che materiale è stato realizzato. etc.
La scritta e l'eventuale studio esegetico della stessa, viene veramente dopo. Dopo che cosa? Dopo che hai risolto tutte le domande che - a rigor di logica - vengono, nell'ordine, molto prima.
Al momento - e al buio di tutte le domande elencate - qualsiasi ipotesi può essere valida. Il che equivale a : nessuna. Mi pare che si tratti di un oggetto d'uso comune, giornaliero. Non un oggetto prezioso, né certamente raro, né difficile da realizzarsi. Personalmente non credo sia d'argilla cotta (la scritta sarebbe più probabilmente stata impressa sull'argilla fresca, credo): a occhio e croce, propendo per la pietra. Alcune piccole parti sembrano essere state asportate perché sbriciolate. La scritta risalta per contrasto sulla patina, che è stata asportata dalla scritta stessa: questo non mi piace affatto e mi fa pensare che la scritta sia stata fatta molto dopo la creazione dell'oggetto. Ma mi fa venire anche ( a questo punto) leciti dubbi anche sull'oggetto stesso (e questo è il primo motivo per il quale gradirei molto parlare con il Curatore /Direttore del Museo)! Di che sostanza si tratta? Se è nero, eliminiamo il muschio. Fuliggine? Mi sa tanto di espediente per fare risaltare meglio i solchi della "scritta", mi puzza di falsario. Né questo deve suonare come un'offesa per il Museo, o per gli archeologi che eventualmente abbiano deciso di mettere in vetrina l'oggetto. Sai quanti falsi ci sono, dietro ai vetri dei Musei! Poi, l'oggetto potrebbe essere vero e dignitoso e solo la scritta falsa. Che cosa può esserci scritto, poi?. Abbiamo molti oggetti etruschi su cui compare il nome del proprietario, oppure il nome di chi ha donato cosa a chi. Questa scritta potrebbe essere una sola parola, forse anche un nome: Michlu, oppure Ulchim, se proprio ci tieni ad avere un'interpretazione: ma nessuna delle due ha un senso. Ma potrebbe anche essere una iscrizione simbolica riprodotta per motivi apotropaici da chi non conosce né significato né pronuncia di quelle lettere. Tu che idea ti sei fatto?
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/02/2012 : 21:21:53
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| Tu che idea ti sei fatto? |
mica è colpa mia se i musei non rispondono alle mie richieste o a quelle di altri. com0'è andata per la spada iroxi? ancora attendo risposta dai musei. come va per la statua con cerchi concentrici dal Sulcis di cui parla benardini? come per la spada iroxi.
consultare i dati di scavo del palmavera non è agevole. soprattutto per una fusaiola, perchè c sono molte fusaiole in quel sito.
dunque cosa posso ottenere con i miei pochi mezzi sulla "rotella?"
certo che son convinto che il reperto sia importante. se è "scritta" è ancor più importante perchè la fusaiola è u oggetto umile. in genere la scrittura ce la si attende su documenti di prestigio, come le stele.
su oggetti di uso quotidiano la scrittura è ancor più significativa, perchè è indicativa della diffusione della scrittura. Se cioè ci trovassimo sempre e solo scritte su beni di prestigio dovremmo pensare che la scrittura fosse relegata alle elite, invece su beni comuni, attesta che fosse abbastanza diffusa.
ecco la mia idea. poi naturalmente per confronti, dobbiamo volgere l'attenzione al sistema alfabetico cananeo arcaico (frammento di nora, stele di bosa) , o all'alfabeto della stele di nora. senza però trascurare l'euboico, come diceva Ugas.
ribadisco infine che dati i supporti, queste "sillabe" attestano l'uso della scrittura presso i nuragici. questa della falsità del reperto sta girando in tutti i siti in cui si parla della fusaiola. a me pare un insinuazione gratuita, dato che la fusaiola è repertoriata. come si vede dalla foto anche qui postata.
se è repertoriata un archeologo l'ha esaminata e sa anche da dove provenga. tutto sta ad ottenere risposte che però non vengono.
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Modificato da - DedaloNur in data 29/02/2012 21:26:20 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/02/2012 : 22:13:29
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Molto bene: ciò che dici - e come lo dici - è discretamente convincente. Ma il fatto non toglie che la scritta possa essere falsa e l'oggetto vero (e quindi le sia stato assegnato un numero di repertorio). Non sarebbe la prima volta, né - purtroppo - sarebbe l'ultima: hai idea di quante volte sia stato fatto? Questo non vuol dire che io creda ad un falso: anzi. Siccome sto per andare a Sassari per un'altra commissione, se ho tempo proverò a chiedere. Ho sempre migliore fortuna a Roma, che non in Sardegna, ma proverò.
Comunque vorrei fare un'ulteriore notazione, sulla quale temo tu non sarai d'accordo: stiamo parlando di un'epoca piuttosto remota, non è vero? Di quale - più precisamente? del 1500-1400-1300-1200-1100-1000 a.C? Indicala tu.
La scrittura, all'inizio, e ovunque, è stata uno strumento del potere. Molti credono diversamente., ma sbagliano. Altrimenti, con la catastrofe della fine dell'età del Bronzo non si sarebbero perse tutte le lingue che andarono perse. Questo dimostrò che ancora nel 1200, nel Levante, la lingua scritta non era affatto una conquista popolare.
Ed ecco quindi la mia conclusione (del tutto ipotetica, per carità) nel caso specifico: quella fusaiola: 1) o è un falso (per quanto concerne i graffi sulla superficie) fatto da un falsario che non è a conoscenza di questo fatto antropologico di base e che crede erroneamente che l'origine della scrittura sia fin da subito un fatto religioso, diventato presto popolare; 2) oppure è la riproduzione autentica e non consapevole di segni che - per l'autore antico - non avevano senso, ma che aveva visto da qualche parte prima; 3) oppure (ma tendo a crederci molto meno) è una scritta molto tarda, risalente a quando la scrittura esisteva anche tra alcuni abitanti comuni in Sardegna: ma in questo caso (so bene che non siamo d'accordo qui, specialmente se tu sei un fautore della scrittura precocissima in Sardegna e più ancora nel caso tu fossi a favore anche dell'esistenza del tetragramma 2000 anni prima di Cristo) per me la data è davvero di molto posteriore a quelle scritte sopra riportate...
Ma - comunque - credo davvero che per ora ne abbiamo già parlato troppo. E' invece tempo di cercare fatti, non inutili chiacchiere (come certamente sono anche queste ultime mie...)
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Modificato da - maurizio feo in data 29/02/2012 22:33:28 |
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pimobalare
Salottino
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Inserito il - 29/02/2012 : 23:09:45
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scusate l'intermezzo..ma questa "rotella" sta intrigando anche me ...e.. sono andata a pescare un sito del Ministero dei Beni e le Attività Culturali che espone a grandi lettere appunto, alcune importanti informazioni riguardanti il sito del Nuraghe Palmavera.
Nello specifico, si dichiara che in codesto Nuraghe vi sono state due principali opere di scavo: ..la prima agli inizi del '900 ..e la seconda che (pur risultando più recente) risale comunque agli anni '60/'70.
Si legge infatti: | ( Negli anni 1961-63 vennero effettuati nuovi lavori ad opera della Soprintendenza Archeologica per le Province di Sassari e Nuoro: ultimata l'esplorazione del bastione si procedette allo scavo dell'antemurale e della maggior parte del villaggio. Dal 1976 sono ripresi gli scavi del villaggio, a cura del Prof. Alberto Moravetti, che oltre a riportare alla luce altri vani hanno fornito elementi utili per chiarire le varie fasi costruttive dell'abitato e la destinazione della cosiddetta “Capanna delle Riunioni”. ): i reperti rinvenuti agli inizi del Novecento sono custoditi presso il “Museo Nazionale Archeologico” di Cagliari; quelli degli scavi degli anni Sessanta e successivi sono conservati attualmente nel “Museo Nazionale Archeologico-Etnografico” di Sassari. |
Ed ecco.......la mia domanda è: alla luce di questa attestata documentazione, in quale punto esatto ..di codesta cronologia..si dovrebbe incastonare questa ipotesi??? | la scritta possa essere falsa e l'oggetto vero (e quindi le sia stato assegnato un numero di repertorio. Non sarebbe la prima volta, né - purtroppo - sarebbe l'ultima: hai idea di quante volte sia stato fatto?). |
cioè qualcuno, non ben specificato, ma facente parte della catena di scavo o ritrovamento o catalogazione o esposizione degli oggetti che si rinvengono durante le campagne di ricerca ...ad opera della sovrintendenza...si diverte a scarabocchiare sui reperti?? A deturparli, contraffarli manipolarli?? ooooooohh...
e ..questo sarebbe comunque avvenuto..qualche bel 30ennio fa o molto più...per averne il tornaconto di....ops...non ce n'è!!!!! strano...questo reato non ha un movente scusa ma il discorso così...proprio non regge sorry... http://www.museosannasassari.it/ind...di-palmavera
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 01/03/2012 : 08:36:10
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Non regge secondo la logica del pensiero di una qualunque persona normale: sono d'accordissimo. Ma - evidentemente - in questa ipotesi (è solamente una ipotesi formulata su di una fotografia, non dimenticare: solo chiacchiere), non ci si sta riferendo a una persona normale. Molti falsi - anche più difficili ed elaborati, con necessitò di più impegno - nel passato sono stati perpetrati (tra l'altro senza che mai si sia trovato il colpevole responsabile, in molti casi), senza che alcuno ci "guadagnasse" qualche cosa. Per alcuni, potrebbe bastare la personale ed intima soddisfazione di vedere in vetrina la propria opera, ad esempio. Oooooooo Aaaaaaaa Pensaci su.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 01/03/2012 : 08:50:01
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dunque stiam calando la carta dello psicopatico? o meglio, del mitomane?
perchè, mi chiedo la carta del mitomane, non si cala per un qualsiasi altro coccio, pezzo di ceramica, bronzetto, rinvenuto ed esposto in un museo?
oppure potrebbe essere falsificazione di un mitomane anche lo spillone da Antas studiato da bernardini? le "sillabe" incise di cui parla Ugas?
ooooooooooooooh
pensaci.
| scusa ma il discorso così...proprio non regge sorry. |
condivido in pieno.
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Modificato da - DedaloNur in data 01/03/2012 08:51:54 |
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 01/03/2012 : 08:55:22
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Esiste un caso che presenta alcune analogie con questo. si tratta dell'cosiddetto, famigerato e famoso "Uomo di Piltdown", di cui ho scritto nell'ultimo numero di Sardegna Antica, proprio a proposito dei falsi e di come riconoscerli (falsi autentici). La storia è anche su Wikipedia e non è affatto un segreto. http://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_di_Piltdown Naturalmente, non esistono due casi uguali, lo so per averne studiati diversi. In questo caso, non siamo (dovrei dire "saremmo", dato che si tratta di un'ipotesi) di fronte a falsari che vogliono diventare famosi e speculare nel senso di una carriera accademica. Più probabilmente si tratta di ladri di polli che scriveranno una serie di libri autoprodotti su questo ed altri "fenomeni" paranormali analoghi (come hanno già fatto in precedenza). Per me il caso è chiuso e di nessuna rilevanza: continuare a fare ammoino e baccano intorno a questa insignificante rotella fa solo il gioco del falsario. Anche se qui - probabilmente - i falsari sono due: il primo è l'autore della scritta, che aveva i suoi intimi e personali motivi. Il secondo - che probabilmente non è da solo - è quello che ne scriverà, dopo avere interessato quante più persone possibili allo "strano caso della Rotella Nuragica". Non ne scriverò più: buon divertimento!
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Modificato da - maurizio feo in data 01/03/2012 08:58:24 |
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