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Giovannino
Nuovo Utente
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Inserito il - 23/04/2007 : 13:54:22
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Si, a mio parere, Guilcier ha reso bene l'idea: le differenze ci sono ma si possono superare con un po' d'impegno e di volontà. Il sardo è quasi uguale dappertutto e si capiscono i logudoresi con i campidanesi, basta trovare un punto d'incontro fattivo. Ma il mio pallino fisso resta l'antica parlata dei sardi: quelli nuragici. Come si esprimevano i nostri antenati, i veri sardi di origine, premesso che il sardismo è nel cuore qualunque sia l'etnia o la provenienza. Si dice, ma non si è provato, che i cognomi più antichi siano Sokos, de Kerchi, Desokos e via dicendo. Peccato che non ci sia nessuna iscrizione in tal senso. Si è scoperto qualcosa dei fenici ma dei sardi nuragici nulla. Peccato davvero. A fueddare sunu bonus tottus - ma a fueddare bene nissunu. A sa proxima botta!
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Sarvadore Asara
Utente Medio
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Inserito il - 23/04/2007 : 16:38:48
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| guilcier ha scritto:
io so che era proibito parlare il basco , poi è chiaro che ognuno parlava come voleva...i baschi devono essere più testardi dei sardi e loro le bombe le mettono i sardi no. un'altra cosa Salvatore... ho sentito il racconto con le mie orecchie quindi non credo che il professore dicesse fesserie o a meno che io non abbia perso la memoria o abbia alterato ciò che ha detto in modo inconsapevole (perchè ti giuro sono onesto)ciao
Minnìa
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Le bombe (che nei Paesi Baschi è solo una minoranza di estremisti a mettere) con la linguistica non ci azzeccano proprio nulla, se permetti... Io credo comunque che non ci si debba mai fidare troppo del semplice sentito dire, specie di una persona sola... io preferisco verificare e farne tante di verifiche.
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guilcier
Utente Medio
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Inserito il - 23/04/2007 : 20:54:38
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è molto corretto ciò che dici caro salvatore, ma era una persona che doveva parlare delle minoranze linguistiche, perciò mi ripeto........aveva la mia totale disponibilità a crederlo e...per le bombe che siano pure pochi estremisti, ma è grazie a questi che noi conosciamo i paesi baschi e non per la voce grossa che possiamo fare in un forum o un giornale locale.....loro hanno avuto ampio risalto internazionale e noi lo abbiamo avuto per i sequestri. Ti faccio presente che sono contrario alle bombe e a qualsiasi forma di violenza. arregalladi giommaria
Minnìa
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 24/04/2007 : 01:13:11
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| guilcier ha scritto:
Petru.......non esiste logudorese e logudorese, tu dici così solo perchè sei un convinto apostolo del " a ognuno il suo". Semus sardos non surdos .....unu cumpandzu Lurisincu m'a nau chi sa limba issoro est Logudoresu in tottu sa idda. Insisto con te Petru dicendo che la lingua sarda va insegnata a scuola e non solo in casa, perchè la scuola insegna anche le regole della lingua , la famiglia no unu saludu a tottus e a mentzus biere
Minnìa
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Non è che sono un convinto apostolo del "a ognuno il suo" purtroppo questa è la realtà e il non vederla, o meglio far finta di non vederla non è cocciuta miopia ma qualcosa di peggio... Il voler negare che esistono profonde differenze fra vari paesi è ottusità mentale... Tanto per fare un esempio, prova a mettere a confronto un sennorese e un sorsense che parlano nei loro rispettivi idiomi di tutti i giorni e poi la vedi la "piccola differenza" che esiste fra i due paesi che distano fra di loro poche centinaia di metri. Oppure prova a insegnare il campidanese o il logudorese in qualche scuola della Maddalena o di Tempio (prima dovrai trovare i docenti ovviamente), dove sono abituati ad esprimersi quotidianamente in maniera molto diversa. Noi potremmo anche farlo. Però supponi che, dopo qualche tempo, un bel giorno facciamo un bel sondaggio, e veniamo a scoprire che il 99% dei nostri allievi, a casa loro, non parlano la lingua che abbiamo insegnato. Possiamo dire di aver salvaguardato la nostra cultura, le nostre tradizioni, e tutti gli annessi e connessi? No! abbiamo fatto solo una grossa cazzata, sprecato tempo e denaro dei contribuenti, con il risultato di aver cancellato la lingua, la cultura popolare di quei paesi, contribuendo a farli diventare meno sardi di quello che erano. Oltretutto ci sarebbe da dire qualcosina sui metodi d'insegnamento delle lingue a scuola. E' vero insegnano le regole grammaticali, ma non ho mai conosciuto una persona che, a scuola, abbia imparato a parlare una lingua decentemente; cosa che invece si realizza con la pratica quotidiana. Il Lurisincu tuo compare, ti ha informato solo a metà: è vero che a Luras tutti parlano un linguaggio che si potrebbe definire "un logudorese", ma non certo uguale a quello di Ozieri, Bonorva, Ittiri ecc. Per il resto non ti ha detto che tutti i luresi parlano anche "un gallurese", quasi uguale a quello di Tempio, cambiano pochissime parole e l'intonazione della voce. Per farla più semplice, i luresi tra di loro parlano, quasi totalmente logudorese; quando vanno fuori paese o incontrano altri galluresi parlano gallurese, passando da una lingua all'altra con una disinvoltura che ha dell'incredibile.
Saluta a teni e a tutti ganti gali bona notti e siddu ghi vi gulcareti bughetiinni li botti
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Sarvadore Asara
Utente Medio
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Inserito il - 24/04/2007 : 11:39:23
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| guilcier ha scritto:
è molto corretto ciò che dici caro salvatore, ma era una persona che doveva parlare delle minoranze linguistiche, perciò mi ripeto........aveva la mia totale disponibilità a crederlo e...per le bombe che siano pure pochi estremisti, ma è grazie a questi che noi conosciamo i paesi baschi e non per la voce grossa che possiamo fare in un forum o un giornale locale.....loro hanno avuto ampio risalto internazionale e noi lo abbiamo avuto per i sequestri. Ti faccio presente che sono contrario alle bombe e a qualsiasi forma di violenza. arregalladi giommaria
Anch'io sono contrario alla violenza e non credo proprio che sia grazie ai bombaroli che conosciamo i Paesi Baschi, sarebbe ben triste se così fosse, per fortuna hanno tante altre cose da offrire, e molto più belle anche... comunque qui continuiamo a divagare nella politica, che per me non ha nulla a che vedere con la linguistica, che è soltanto cultura e bravura.
Minnìa
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guilcier
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Inserito il - 24/04/2007 : 11:42:08
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Su amigu Lurisincu fui cumpandzu de triballu, non compare; ma connoschinde s'omine 'd aio potziu faere a compare.....persona a modu zustu Su saludu cgadduresu chi as fattu est: salute a te e a tutti una buona notte e poichè stai andando a letto togliti le scarpe........è così? Ma veniamo a noi. Ho la sensazione che più o meno stiamo viaggiando sulla stessa linea ma divergiamo in un particolare non tracurabile che ci porta ad uno scontro verbale educato, democratico ma irrisolvibile.Io non ho mai detto che differenze tra paesi limitrofi non ce ne siano, ma sono irrisorie e ti cito un particolare accaduto a me. Un mio paesano avendo i genitori del Barigadu ha sempre sentito parlare la lingua dei genitori e lui per "simpatia" parlava la lingua del nostro paese mettendoci spesso parti della lingua usata dai genitori....nessuno gli faceva notare la cosa, forse eravamo democratici, forse eravamo precursori di un moderno modo di vivere. LA NOSTRA LINGUA STA MORENDO e se non troviamo un modo per salvarla sarà persa per sempre, anche la nostra CULTURA, il nostro modo di essere SARDI......e allora cerchiamo di capire se appiattire a due sole lingue i tanti "idiomi" sia la strada percorribile insieme oppure ci converrà andare a studiare il cinese. Salude Frade caru e a mentzus biere
P.S si no ischiasa como ti 'du naro, sos sardistas sunt tottu frades
Minnìa
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Sarvadore Asara
Utente Medio
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Inserito il - 24/04/2007 : 13:37:19
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Pienamente d'accordo sul fatto che non si debba dare eccessiva importanza alle differenze, per lo più minime, che possono esservi tra le parlate di paesi diversi... in ogni caso, chi antepone il dialetto del proprio paese ad una lingua sarda colta, moderna, unificata, da usare in tutti i campi della vita, dimostra a mio avviso la propria immaturità linguistica.
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Giovannino
Nuovo Utente
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Inserito il - 24/04/2007 : 17:28:55
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Pienamente d'accordo Sarvadore, la lingua deve rimanere intatta, incontaminata, si possono denominare le innovazioni, cioè quelle cose che prima non esistevano, in traduzioni tratte dal sardo, senza stravolgere in alcun modo la Ns. lingua. E non bisogna essere pessimisti nel "fueddare in Sardu", oggi, mi sembra, ci sia più interesse alla lingua, di più di quando tutti la parlavano indistintamente. Ne convenite? Oggi si studia con grande attenzione come se ci fosse una inversione di tendenza e, secondo me, c'è. Fior di studiosi hanno riesumato anche espressioni antiche, quasi dimenticate, ed attorno stanno proliferando attenzioni di politici, scuole e quant'altro. Il mio paese, a breve, adotterà, il bilinguismo, in determinati atti amministrativi, cosa che parecchi altri paesi hanno già realizzato. Quindi non fasciamoci il capo inutilmente, vedrete, spero di essere un buon profeta, che nel tempo il sardo, rifiorirà in ogni luogo della Sardegna, come il mandorlo a primavera. E' bene parlarne, discuterne, vuol significare passione ed amore per la nostra lingua, ma talvolta sembriamo dei campanacci stonati, quando è tutto, piacevolmente, al di là di venire. Fortza Paris!
i diversi idiomi, nel in cui prevale la lingua nazionale che non quando tutti parlavano il sardo. no
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zigarru de ottu
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 24/04/2007 : 18:31:35
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| Sarvadore Asara ha scritto:
Pienamente d'accordo sul fatto che non si debba dare eccessiva importanza alle differenze, per lo più minime, che possono esservi tra le parlate di paesi diversi... in ogni caso, chi antepone il dialetto del proprio paese ad una lingua sarda colta, moderna, unificata, da usare in tutti i campi della vita, dimostra a mio avviso la propria immaturità linguistica.
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Io sono dell'idea che tutti dobbiamo parlare la nostra lingua madre, sia campidanese che logudorese, mi pare però di capire che si voglia unificare le due lingue in una sola (correggetemi se sbaglio) cosa della quale non sono daccordo per il semplice fatto che sarebbe molto difficile chiedere ad una persona che parla e pensa in sardo di cambiare o meglio mischiare le due lingue, mentre sarebbe molto più facile farlo nei bambini che non hanno ancora la padronanza della lingua e possono facilmente abituarsi al nuovo modo di parlare e di scrivere. a mellus biri o a mezzus biere
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Sarvadore Asara
Utente Medio
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Inserito il - 24/04/2007 : 21:16:29
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Neppure io sono d'accordo con quell'idea, io e tutti i membri della mia associazione siamo fermamente del parere che debbano esistere due standard, uno logudorese e uno campidanese.
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 24/04/2007 : 21:49:20
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| guilcier ha scritto:
Su saludu cgadduresu chi as fattu est: salute a te e a tutti una buona notte e poichè stai andando a letto togliti le scarpe........è così?
Minnìa
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Non è proprio così, ma lasciamo correre, tranne un piccolo particolare, non è gadduresu.
Mi sembri troppo pessimista. La lingua dei nostri avi, e di conseguenza la cultura e le tradizioni, non moriranno mai fintanto che i bravi padri di famiglia avranno l'accortezza di insegnarla ai loro figli, così come hanno fatto i loro genitori. Uno poi, con l'andare degli anni,potrà impararne a decine di lingue, però penserà sempre con quella che ha imparato per prima.
Vedo che hai qualche dubbio se sia giusto appiattire a due sole lingue i vari idiomi. Io di dubbio non ne ho anche mezzo. La considero una operazione sommamente deleteria, perché parte da un presupposto sbagliato, la superiorità di un idioma su di un altro; una sorta di etnocentrismo linguistico culturale. Tutti sappiamo benissimo dove porta questa fenomeno, nell'ipotesi più ottimistica.
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guilcier
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Inserito il - 24/04/2007 : 22:26:05
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guarda Petru stiamo girando sull'argomento e ripetendo le stesse cose. Siamo inconciliabili in quella divergenza che ci separa e siamo legati dalla passione per la nostra lingua. Io ho capito che sei di quelli che vogliono la gallina oggi, ma ti si offre la possibilità di avere un uovo oggi e la gallina .......domani! perciò scegli due idiomi(quelli maggiormente in uso) oppure la scuola cinese.............ma in ite limba m'as saludau , si non est gadduresu ite est? non est de sa Romangia no est de sa Nurra e mancu de sa cgaddura......ajòòòòòòòòòòòò de inue????????
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 24/04/2007 : 23:04:29
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| guilcier ha scritto:
guarda Petru stiamo girando sull'argomento e ripetendo le stesse cose. Siamo inconciliabili in quella divergenza che ci separa e siamo legati dalla passione per la nostra lingua. Io ho capito che sei di quelli che vogliono la gallina oggi, ma ti si offre la possibilità di avere un uovo oggi e la gallina .......domani! perciò scegli due idiomi(quelli maggiormente in uso) oppure la scuola cinese.............ma in ite limba m'as saludau , si non est gadduresu ite est? non est de sa Romangia no est de sa Nurra e mancu de sa cgaddura......ajòòòòòòòòòòòò de inue????????
Minnìa
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Giusto e sano ragionamento. Però il problema e che avendo la gallina oggi possiamo avere le uova domani e altre galline; ma se hai l'uovo oggi, e non hai galline è difficile che domani tu possa avere galline o altre uova
Vedi cosa succede a globalizzare: si fa di tutta l'erba un fascio. Una cosa sembra un'altra (molto simile in verità). Evidentemente non esiste una lingua unica sarda, ma una serie di lingue ciascuna con proprie carratteristiche peculiari e talvolta anche notevoli differenze fra di loro. Affermare che in Sardegna una lingua e superiore ad un'altra e che deve essere imposta alle minoranze mi sa tanto di RAZZISMO... brutta parola che non mi piace usare però è quello che mi pare si voglia fare... Altro che tutela delle minoranze linguistiche... Qui si vuole eliminarle...
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 24/04/2007 : 23:11:59
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Giovannino, le lingue che rimangono intatte e incontaminate, sono le cosidette lingue morte, che non sono più parlate. Le lingue che si usano hanno una loro evoluzione che dipende da tutta una serie di fattori: storici, economici, socio-culturali e ambientali in genere.
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guilcier
Utente Medio
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Inserito il - 24/04/2007 : 23:26:25
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ma perchè hai fatto finta di non vedere quello che io ti ho detto? ci offrono un uovo oggi e la gallina....domani(dipende da noi , se ci sappiamo gestire e migliorare noi stessi)
Minnìa
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