Forum Sardegna - Sardegna: serra fotovoltaica più grande al mondo
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Nota Bene: Nel corso del XIX secolo alcuni architetti sardi formatisi a Torino, tra i quali spicca il cagliaritano Gaetano Cima, diffondono nell’isola il nuovo gusto neo-classico in voga nelle principali città europee. A lui si deve la progettazione dell’imponente santuario di Santa Maria Assunta a Guasila realizzato tra il 1839 ed il 1852.



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 Sardegna: serra fotovoltaica più grande al mondo
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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/12/2011 : 13:25:50  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Su Scioffu

http://www.rinnovabili.it/energia/f...-record3166/
Rinnovabili.it) – E‘ stata appena inaugurata la serra fotovoltaica dei record. Costruito a Villasolar, in provincia di Cagliari, l’impianto rappresenta anche il primo investimento nel settore effettuato grazie alla collaborazione da parte di Moster Boer e General Electric.

Il primato è stato raggiunto grazie alla realizzazione di 26 ettari di strutture energetiche in grado di stimolare la coltivazione agricola e al contempo produrre energia sfruttando le potenzialità del sole, che fanno lavorare i 20 MW di capacità istallata in grado di produrre l’energia necessaria ai bisogni annuali di circa 10 mila abitazioni, grazie alla quale si potrà ottenere una riduzione di 25mila tonnellate di CO2.

Già allacciato alla rete e perfettamente funzionante l’impianto è stato presentato oggi in via ufficiale dalle due multinazionali responsabili del progetto che hanno investito circa 70 milioni per il completamento del progetto. Su tratta della l’indiana Moser Baer Clean Energy Limited (MBCEL) e dell colosso americano General Electric che hanno collaborato affinchè Su Scioffu, questo il nome del progetto, divenisse una realtà funzionante

“Su Scioffu – ha spiegato il il CEO di MBCEL, Lalit Kumar Jain – è la dimostrazione pratica della multifunzionalità del fototovoltaico: questo enorme parco serricolo è un hub di tecnica verde rinnovabile in grado di produrre elettricità in maniera ecosostenibile e allo stesso tempo di rilanciare un’area in difficoltà con la creazione di circa 90 nuovi posti di lavoro e lo sviluppo innovativo dell’agricoltura”. Ed è proprio per le potenzialità dell’Isola e per la ferma volontà ad accogliere la green economy che General Electric ha deciso di investire nel progetto in joint venture con MBCEL. Per l’AD e responsabile per l’Europa di General Electric Energy Financial Services, Andrew Marsden: “Su Scioffu documenta il nostro impegno ad investire in Europa con importanti partner in progetti di alto livello, nonostante le sfide economiche che interessano quest’area. Inoltre questo parco serricolo dimostra la mission di GE volta a partecipare a iniziative ancora in fase di sviluppo, in particolare in quelle che realizzano la nostra visione di ‘ecomagination’, che punta a creare valore affrontando le sfide legate a energia, efficienza e fabbisogno idrico”.

Ma il progetto non si ferma qui, è infatti prevista l’estensione delle serre con un potenziamenti che porterà a 40 i MW di potenza istallata. Da record anche il tempo di realizzazione dell’impianto: ci sono voluti infatti solo 4 mesi per portare a termine uno dei progetti serricoli più grandi mai realizzati, oltre che il più performante che vede funzionare le 134 serre per un totale di 84.400 pannelli al silicio policristallino.


http://www.greenbiz.it/economia-a-f...-manodopera-
Fotovoltaico: è in Sardegna la serra più grande del mondo. Ma è polemica sulla manodopera
Scritto da Eleonora Cresci
Martedì 29 Novembre 2011 12:04

fotovoltaico_genericoLe green economy, ripetiamo e ci sentiamo ripetere spesso, sarà la soluzione per uscire dalla crisi e dare lavoro a oltre 1 milione di persone solo in Italia. Ma è sempre così? Pare di no, o non del tutto almeno, stando a quanto apparso sulla stampa sarda in merito alla costruzione della più grande serra fotovoltaica al mondo, che verrà inaugurata presto a Villasor, nella provinca del Medio Campidano.

Sui giornali si legge infatti che delle 250 persone a lavoro in questi giorni per ultimare la struttura, che sarà presentata al pubblico mercoledì, solo una quarantina sarebbero sardi. Un progetto monumentale la cui realizzazione, però, pare sia frutto di manodopera soprattutto straniera (spagnola in particolare), a discapito della popolazione locale che in questa idea ha creduto e investito, vendendo ad una grossa multinazionale i propri terreni.

L'impianto si estende infatti su ben 26 ettari di terreno agricolo nella zona di Su Scioffu ed è stato realizzato dalla Twelve energy, una società di capitali nella quale sarebbero presenti come soci gli statunitensi della General Electric e gli indiani della Mbcel (Moser Baer Clean Energy Limited). Continuiamo ad usare il condizionale perché, in realtà, i lavori sono coperti da una sorta di "silenzio stampa" fino all'inaugurazione vera e propria e, quindi, le voci che circolano sono affidate agli abitanti di Villasor, ma non provengono da fonti certe.

Il progetto dovrebbe comunque essere costituito da oltre 84 mila pannelli in grado di produrre 20 megawatt di energia all'anno. I terreni sottostanti la struttura fotovoltaica rimarranno coltivabili e verranno presumibilmente affidati alle cooperative agricole del Basso Campidano, con priorità per quelle di Villasor. In totale si stima che l'impianto darà lavoro a massimo 40 persone, una volta messo a regime. Secondo la stampa, infatti, il fatto di costruire una serra fotovoltaica non sarebbe dovuto alla volontà di coniugare le energie rinnovabili con le pratiche agricole, ma solo alla necessità di aggirare le leggi regionali che impongono che la costruzione di impianti di tale portata avvenga solo nelle zone industriali.

Ma quanto, di questo enorme investimento, entrerà nelle tasche comunali di Villasor? Molto poco, stando ad alcune indiscrezioni: appena 40 mila euro all'anno e per questo c'è già chi parla di una svendita scriteriata dei terreni. Ma, al contrario, sul web si trovano anche opinioni differenti, come quelli di un utente che afferma di lavorare nel cantiere e sostiene che "noi sardi siamo almeno 100 e non 30 o 40", giustificando la manodopera straniera con il fatto che occorressero operai specializzati e che l'appalto per i lavori fosse di portata europea.

Ora, la domanda è: se è vero che dobbiamo trarre dalla green economy il maggior vantaggio economico e occupazionale possibile, siamo però in grado – in Italia – di garantire manodopera specializzata in questo settore? E possono, le nostre aziende o cooperative, confrontarsi con quelle straniere in gare d'appalto milionarie e in lavori altamente tecnici e all'avanguardia? Di chi è, insomma, la colpa se nella cittadina di Villasor e nei comuni limitrofi solo pochi fortunati potranno godere degli effetti di questa gigantesca serra?

Non rimane che attendere mercoledì, per capire le reali proporzioni dell'opera e le ricadute attese (o promesse) sul territorio sardo, uno dei più danneggiati dall'attuale crisi economica, con una percentuale di disoccupati tra le più alte d'Italia.

Altre:
http://www.corriere.it/ambiente/11_...8a816f.shtml

http://www.greenme.it/informarsi/ag...ica-sardegna








Modificato da - DedaloNur in Data 01/12/2011 13:27:09

 Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

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“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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dany
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 02/12/2011 : 06:20:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany Invia a dany un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene , quindi un'alternativa al gasdotto esiste . Riguardo gestione e manutenzione in mano a società non sarde non mi meraviglia .








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Iglesias (CI)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/12/2011 : 08:16:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene , quindi un'alternativa al gasdotto esiste

l'investimento è stato molto alto: a conti fatti non esiste alcuna impresa sarda che possa sobbarcarsi simili cifre, che io sappia: il problema del solare è questo.

dovrebbe esserci l'intervento pubblico, ma di questi tempi di crisi nerissima, il pubblico non può fare politiche keynesiane...









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http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

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