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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 12/10/2011 : 12:34:08
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Pollo, alcune cose velocissime:
1) Intendevo solo dirti che accetto le critiche (tiratine d'orecchie) di buon grado;
2) Volevo preventivamente rimarcare la differenza tra critica e ridicolizzazione, perché sui forum è un confine che spesso si assottiglia pericolosamente;
3) Credo che non sia difficile comunicare tra di noi, la lingua è la stessa, forse cambiano l'approccio e le differenze culturali, ma tra persone intellettualmente oneste non dovrebbe essere un grosso problema. Al massimo si chiacchiera un pò di più sugli strumenti (scientifici e non).
4) La mia considerazione nei tuoi confronti è molto più alta di quanto credi, per questo da tempo ho piacere a confrontarmi con te, pur riscontrando da parte tua un pò di insofferenza, probabilmente legittima, visto il mio scarso spessore in materia.
Ciao Pollo, inutile dirti che per me è tutto ok.
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 12/10/2011 : 13:29:45
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| Trambuccone ha scritto:
@Jomaru
Pensavi sbagliato. Già dato.
T.
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Ok allora mandami l'IBAN per il bonifico
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 12/10/2011 : 13:43:18
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Raccolgo volentieri entrambi i post (di Feo e Jomaru). @Feo Tendo ad essere meno talebano di te. Se su una cosa possiamo essere d’accordo, tutti, è che non ci troviamo in un convegno di archeologia; se vuoi che lo dica diversamente, detesto la seriosità tanto quanto amo la serietà. Non vedo nulla di male nell’impostare molti argomenti, così che ciascuno possa essere intrigato da ciò che più gli piace, e nell’impiegare toni variabili tra il serio e il faceto (dando per scontato che questo possa essere o meno condivisibile). Se poi dentro un topic si trovano un sacco di corbellerie (detto in senso soggettivo, s’intende) basta ignorarle (non è che voglia suggerirti un determinato comportamento, ti dico solo come mi regolo quando penso di essere in presenza di fesserie). Per entrare più in dettaglio nel tuo post, e rispondere anche @Jomaru, il mio intervento sul pericolo di non capirsi non è stato dettato solo dalla paura del litigio (o di offendere qualcuno) ma anche dalla consapevolezza che si finisce per non discutere tout-court. Tanto per spiegarmi, l’errore metodologico che ho notato nelle asserzioni di Jomaru (a mio avviso), quelle sulle stratigrafie, non era il considerarle non conclusive, o poco attendibili o sbagliate, quanto il non spiegarne i motivi. Dal mio punto di vista, non basta una semplice “considerazione di buon senso” o una dichiarazione di intenti, insomma non basta dire “secondo me le stratigrafie non sono conclusive”, bisogna dire : “secondo me le stratigrafie non sono conclusive perché:…”, facendo seguire da motivi ritenuti logici, o ragionevoli o da altri dati o da altre stratigrafie. In questo modo la discussione si sposta dalle semplici opinioni al merito dei problemi (che conterranno poi delle opinioni, certo, ma a un diverso livello). Nello stesso modo, dire: “L’ha detto Ruggles (o chiunque altro, ovviamente)” non basta. Il discorso corretto (secondo me, ovviamente) dovrebbe essere: “Sono d’accordo con Ruggles perché:…” e lo fai seguire da un ragionamento, così che si parli di merito e non se Ruggles sia più bello di Lilliu o più bravo. La difficoltà la vedo qui, e per questo parlo di linguaggio. Insomma, ringraziando Jomaru per la risposta, mi domando semplicemente se gli possa far piacere che ci sia un Pollo che discute in questi termini con lui (e gli altri che leggono, se ci sono) tra l’altro, e necessariamente, riprendendo con puntualità una frase via l’altra per la necessità di sottolineare più che altro un approccio piuttosto che gli argomenti veri e propri. Credo davvero che la difficoltà maggiore stia in questo: siamo sicuri di essere interessati o abbiamo dei “discorsi sull’archeologia” una percezione diversa? Lo dico in maniera brutale (sperando di non essere frainteso): non è che questa mia mania di affrontare l’archeologia (anche amatoriale) con velleità “scientifiche” (e lo metto tra virgolette) è poco interessante, tediosa, da ”professorino” etc etc?? Che si fa? Partiamo dal senso da assegnare alle stratigrafie come suggerisce Feo? A me starebbe benissimo, così capirei perché a Jomaru non piacciono (e sono davvero interessato alla cosa, l’ho sentito dire da un sacco di gente ma ancora nessuno mi ha spiegato perché) e di conseguenza per quale motivo non le ritenga conclusive (o quantomeno molto importanti) nella faccenda del nuraghe-tempio. Una via potrebbe essere quella di separare con calma gli argomenti portati da Jomaru, per primo quello della stratigrafia, poi gli altri, senza dimenticarne neppure uno da Ruggles in poi.
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 12/10/2011 : 13:53:47
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Perché le stratigrafie sono interpretabili? Ecco uno stralcio dell'articolo intitolato "Il passaggio dal Bronzo finale all’inizio del Geometrico" riferito dal Prof. Ugas negli atti del convegno "Il I Ferro in Sardegna". Per quanto attiene lo scavo di Su Monte va detto subito che la ragione della datazione alta deriva da un’errata lettura stratigrafica dello scavo della capanna A. Nello strato 40, caratterizzato da pietrame disarticolato (crollo o rimestamento), questa capanna ha restituito un gruppo di bronzi strumentali e una navicella con protome d’ariete, non rottamati e dunque in uso quando l’edificio fu abbandonato. Nella sottostante US 41, ancora con numeroso pietrame, insieme a frammenti di vasellame del Bronzo finale vi era una brocchetta askoide a collo stretto ancora intera (A903) e altre ceramiche del Geometrico finale tra cui pezzi di anfore piriformi (A546 e A604) e di un grande cratere con anse a gomito (A706). Dunque la US 41 va ascritta al Geometrico II (facies di Genna Maria II) e anche i bronzi della soprastante Us 40 appartengono allo stesso periodo, se non agli inizi dell’Orientalizzante antico, come suggerisce il frammento di brocchetta ornata a falsa cordicella (A7) rinvenuto nella sottostante US 43 (alla base dell’altare turrito!) e che faceva coppia con un pezzo d’anfora piriforme con falso colatoio (A1034) pertinente alla facies di Genna Maria II. Ovviamente anche l’altare turrito appartiene al I Ferro, come quelli delle sale del consiglio di S. Anastasia di Sardara (Ugas e Usai 1987 p.172, s, tav. V, 50, tav. VII,b), di Palmavera (Moravetti 1977, 1980) e del vano e di Su Mulinu (Ugas e Paderi 1990; Ugas 1992). La US 43, con la quale viene correlato l’altare (ricomposto e reinserito sul posto), risulta palesemente rimestata poiché contiene un deposito del Bronzo recente caratterizzato da tegami ornati a pettine intaccato da manufatti in stile s’Urbale del BF, presenti soprattutto nella US 42, su cui insistono i soprastanti livelli del I Ferro, rimestati a loro volta nella parte centrale della capanna da moderni cercatori di tesori. In ogni caso, l’impianto dell’altare-nuraghe nella zona mediana della capanna A, che taglia gli strati di frequentazione pertinenti al BF e al BR, appartiene al Geometrico in piena coerenza con i reperti del I Ferro rinvenuti nelle US 41 e 40 e nei sottostanti strati 42-43 rimestati. D’altronde, la pertinenza alla fine del Geometrico e agli inizi dell’orientalizzante dei bronzi di Su Monte è ben in sintonia con i manufatti enei del c.d. ripostiglio di Tadasuni, ora attribuiti alla stessa località di su Monte (Santoni 2008, fig. 2 di p. 636) e rimossi in precedenza forse proprio dalla capanna A; si segnalano una maniglia con attacchi a spirali di calderone tipo Bentingheddu (Lo Schiavo 1981, p. 318, fig. 364; 1986 p. 242, fig. 16,10) e un pezzo di thymiaterion a corolla, fenicio, riconducibile al più presto al sec. VII (Tore 1986). Non a caso dalla capanna A di su Monte proviene anche una coppa di tradizione fenicia (scheda n.70 in Santoni e Bacco 2001, pp. 31-33, 92) ascrivibile al VII-VII secolo (Bernardini 2007b, nota 13).
...chi scava e studia, e cerca di applicare il metodo scientifico, leggerà fra le righe la difficoltà di lettura di uno scavo (nel senso di comprensione dei reperti e giusto inquadramento cronologico).
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 12/10/2011 : 13:54:51
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| maurizio feo ha scritto:
Sì: si parlano lingue diverse.
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Mauritius, kabisa si kweli! Ops! Ti ho risposto in swahili, dev'essere per via delle mie recenti ricerche sul favismo nelle etnie Bantu...
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 12/10/2011 : 14:17:18
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Ok. Io ho portato il motivo (aumento percentuale di trumatismi, in buona parte o nella totalità di natura "bellica") per cui il medico antropologo (antropollogo?), alla valutazione (forzatamente incompleta, è vero) delle ossa protosarde (poche in assoluto, anche questo è vero), si rivolge all'archeologo che gli mostra come coeve alcune strutture fortificate. Il che significa che è almeno in qualche misura giustificata l'ipotesi militare difensiva di certe strutture. C'era da difendersi da qualche cosa, altrimenti non avrebbero costruito quelle mura, altrimenti non avrebbero subito quei traumi...
Che queste strutture possano (oppure no) somigliare in qualche modo (prevenire, anticipare, forse?) al successivo nuraghe (tanto da potere essere considerate una evoluzione delle primitive strutture, in seguito ad ulteriori acquisizioni e a modificazioni dei problemi ambientali specifici che avevano giustificato quelle), è qualche cosa che lascio dire (o maledire) ad altri, più esperti di me in edilzia e tecnica delle costruzioni, (ma contemporaneamente molto meno esperti in antropologia e medicina). Ma la "teoria" che lo sostiene è articolata e - per certi versi - convincente, anche nell'ipotesi che il Nuraghe servisse molteplici scopi (il che non costituisce necessariamente un'opinione "di rifugio e di resa" di fronte all'interpretazione della funzione, almeno io non la vedo così).
In che modo contribuiscano le stratigrafie alla questione, lo ignoro: mi farebbe piacere essere indirizzato al riguardo.
Le teorie ideologizzate, sempre e dovunque, non m'interessano affatto: ad esempio, Carta Raspi sosteneva con forza che erano stati i Romani a portare la Malaria in Sardegna, perché le prime testimonianze scritte risalgono a loro. Ma anche solo l'ipeorstosi porotica dei resti umani lo smentisce clamorosamente ed oggettivamente: infatti essa risale a molto prima dell'arrivo persino dei Fenici. Ma si sa che i Romani a Raimondo Carta Raspi gli andavano di traverso (anche a me, ma per altri motivi, più attuali e calcistici).
Il discorso sulla seriosità etc è solo una perdita di tempo, non m'interessa e non voglio stare a distinguere i buoni dai cattivi...
Semplicemente, io non posso intervenire ai vari congressi ed incontri, che in genere si tengono nell'isola in periodi nei quali mi è del tutto precluso ogni viaggio in Sardegna. Se - qui nel Forum - qualcuno ha indirizzi da fornirmi, mi fa un piacere di grande portata. Se poi mi fornisce una scorciatoia interpretativa valida per argomenti ai quali non possiedo altro che un accesso travagliato o nullo, meglio angkòra...
Quando sarò in pensione, il discorso sarà del tutto differente: probabilmente potrò dedicare tutto il mio tempo a scoprire per intero tutta la verità vera sui protosardi, mi auguro con più successo di quello con cui lo hanno già fatto altri pensionati...
Ti comunico che alcuni anni fa parlai direttamente con due tombaroli sardi, che mi giurarono che con quelle palle di pietra i sardi giocavano a bocce. Erano già un po' brilli, ma temo fossero seri (non seriosi) nella loro volontà di prendermi in giro: sono stati tutti e due a Bad'e Carros, in seguito, per questa loro passionaccia illecita (la ricerca dei bronzetti, non il prendermi in giro).
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Modificato da - maurizio feo in data 12/10/2011 14:21:14 |
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 12/10/2011 : 14:37:57
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| maurizio feo ha scritto:
Ok.
In che modo contribuiscano le stratigrafie alla questione, lo ignoro: mi farebbe piacere essere indirizzato al riguardo.
Il discorso sulla seriosità etc è solo una perdita di tempo, non m'interessa e non voglio stare a distinguere i buoni dai cattivi...
Ti comunico che alcuni anni fa parlai direttamente con due tombaroli sardi, che mi giurarono che con quelle palle di pietra i sardi giocavano a bocce. Erano già un po' brilli, ma temo fossero seri (non seriosi) nella loro volontà di prendermi in giro: sono stati tutti e due a Bad'e Carros, in seguito, per questa loro passionaccia illecita (la ricerca dei bronzetti, non il prendermi in giro).
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Nel senso che vorresti sapere come funziona una stratigrafia (in generale) oppure nel caso specifico??
I due tombaroli erano serissimi: ecco perchè io distinguo tra serietà e seriosità.
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 12/10/2011 : 14:40:38
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Nel caso.
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 12/10/2011 : 14:48:56
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| maurizio feo ha scritto:
Nel caso.
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Le determinazioni stratigrafiche indicano che la conversione/riutilizzo per usi cultuali avvenne successivamente al periodo in cui cessarono di edificare nuove torri. Gli altari/frequentazioni cui accennava Jomaru (presenti) sono successive (determinazione per via stratigrafica). Per questo motivo si conclude che i nuraghi non erano templi (quando furono costruiti). Bada bene che resta così anche per i successivi ampliamenti/rimaneggiamenti (ecco perchè l'innalzamento dell'ingresso di Su Nuraxi non può essere ascritto alla trasformazione tempio-altro). La frequentazione per scopi cultuali è ben assestata stratigraficamente, cioè si "vede bene", "c'è" ma è successiva.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 12/10/2011 : 15:19:16
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E puoi darmi alcuni riferimenti di articoli, o almeno i loro autori? Sono tutti concordi gli archeologi? Da quello che scrive Machiavelli, sembrerebbe che si divertano a criticarsi reciprocamente, (per errori piuttosto grandi, mi sembra: se si trattasse d'interventi chirurgici, invece che di stratigrafie, andrebbero diritti in galera senza passare dal via).
A parte il fatto che l'elenco del telefono che riporta ho provato a leggerlo tre volte e tutte e tre le volte sono immancabilmente caduto addormentato tra una falsa cordicella ed un falso colatorio...
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 12/10/2011 : 15:52:58
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| pollo mannaro “secondo me le stratigrafie non sono conclusive perché:…”, facendo seguire da motivi ritenuti logici, o ragionevoli o da altri dati o da altre stratigrafie.
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le stratigrafie (per il bronzo medio e recente) non sono conclusive per queste - e pure altre - ragioni: vedi mio intervento 10/10/2011 : 14:43:32 http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=2
| Nello stesso modo, dire: “L’ha detto Ruggles (o chiunque altro, ovviamente)” non basta. Il discorso corretto (secondo me, ovviamente) dovrebbe essere: “Sono d’accordo con Ruggles perché:…” e lo fai seguire da un ragionamento, così che si parli di merito e non se Ruggles sia più bello di Lilliu o più bravo. |
L'ha deto Ruggles significa dire che Ruggles (a meno che non le spari a vanvera ma non penso..) ha detto questo e quello, a causa di argomentazioni, prove, di cui Ruggles ha parlato nei suoi studi.
Chi conosce Ruggles (o l'autore del caso) potrà sempre criticare le tesi dell'Autore Citato, e dar modo a chi cita di opporre contro contro-argomentazioni o di essere d'accordo con le critiche. Chi non lo conoscesse, potrà sempre chiedere a chi cita di illustrarlo, invece di criticarlo perchè "cita e basta".
non si capisce quale sia il problema, in tutto questo discorrere sulle citazioni...ampiamente usate da tutti nei vari forum in cui sono stato. anche senza argomentarle ulteriormente, o per fretta, o per mancanza di voglia.
Per di più in altro Forum, Pollo Mannaro, rimandava costantemente tutti gli altri Utenti alla lettura di un articolo di Perra (che citava costantemente) rifiutandosi altrettanto costantemente (dinanzi all reiterate richeste di utenti e moderatori) di spiegarlo e introdurlo nel dibattito.
| E puoi darmi alcuni riferimenti di articoli, o almeno i loro autori? Sono tutti concordi gli archeologi? |
cioè, delle citazioni?
| Le determinazioni stratigrafiche indicano che la conversione/riutilizzo per usi cultuali avvenne successivamente al periodo in cui cessarono di edificare nuove torri. |
quali?
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Modificato da - DedaloNur in data 12/10/2011 15:59:58 |
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri |
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Trambuccone
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Utente Senior
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Inserito il - 12/10/2011 : 16:02:30
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...Se si è CESSATO di costruire nuove torri...a che serve chiedere quali??? T.
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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum. |
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jomaru
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Inserito il - 12/10/2011 : 16:02:33
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Pollo non fare il furbetto: non è vero che le stratigrafie non mi piacciono, anzi ho sottolineato anche ieri (alle ore 15:55) che ho grande rispetto per i dati stratigrafici, perché come Maurizio sostengo (meglio presumo) siano frutto di un metodo piuttosto valido; tuttavia mi sorge il dubbio che chi le abbia effettuate non sia infallibile (come tutti d'altronde), e che per questo debbano essere verificabili. Il metodo scientifico, del quale sei un abituè, prevede che gli esperimenti possano essere ripetuti anche da altri, cioè esattamente quello che sarei curioso di vedere, alla luce magari di tecniche di nuova generazione e di ulteriori acquisizioni. Se anche le future stratigrafie porteranno ad un unico verdetto non sarò certo io il pollo, pardon, il frescone che nega l'evidenza.
Questa è in estrema sintesi la mia posizione attuale: la teoria che più mi convince è quella del nuraghe tempio, tuttavia sono un profano e il dato stratigrafico porta altrove (non lo posso certo ignorare).
Ora, siccome i testi che mi hanno fatto propendere per il nuraghe tempio, sono stati scritti da autori che non godono della tua approvazione, ti chiedo: si possono ipotizzare nuovi rilevamenti stratigrafici? Qual'è la percentuale di attendibilità dei rilevamenti eseguiti? E' fuori legge sospettare che un archeologo possa manipolare i dati per avvalorare una sua tesi? E' possibile che la stratigrafia in questo caso non sia l'arma migliore d'indagine?
Forse a queste domande un pò infantili si potrebbe rispondere approfondendo tutti insieme il metodo stratigrafico (in cosa consista, come viene condotto, con quali strumenti e competenze, ecc.).
Un'ultima cosa: devo temere la lapidazione tramite palle nuragiche per averti dato del "furbetto"? Sai già ho sbagliato con "tiratina d'orecchie"...
Ciao e grazie J
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maurizio feo
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Inserito il - 12/10/2011 : 16:07:47
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"contesti chiusi del bronzo medio sono assai rari adesso mi viene in mente il talei, ma se ve ne fossero altri che non rammento, gradirei correzioni.
Il problema principale è il costante riuso il quale comporta la cancellazione delle attività precedenti (non il momento nel quale furono costruiti, attestato dalle ceramiche) e quindi una fotografia di dette attività, che cristallizza, per lo più, il momento nel quale i nuraghi furono progressivamente abbandonati nel bronzo finale".
Potresti spiegarmi meglio?
1) Che cosa è un "contesto chiuso". 2) Davvero il riuso cancella ogni traccia precedente? Tendenzialmente, credevo di no, non del tutto...
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 12/10/2011 : 16:16:51
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| Trambuccone ha scritto:
...Se si è CESSATO di costruire nuove torri...a che serve chiedere quali??? T.
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quali stratigrafie riportano che la fase di culto fu installata allorchè in tutta la Sardegna si smise di costruire torri?
Della citazione di Autori quotati posso anche accontentarmi, perchè poi e la citerò da me. Dell'ipse dixit di Pollo, invece, non mi accontento...anche se ti dovesse risultare strano.
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