Forum Sardegna - Riflessioni sul Cane di Fonni ed il test del DNA.
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 Riflessioni sul Cane di Fonni ed il test del DNA.
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Socio

Utente Normale


Inserito il - 01/07/2011 : 12:31:15  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Socio Invia a Socio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da qualche tempo si parla del test del DNA come lo strumento principe per accertare la purezza dei cani di razza. Per una razza in via di riconoscimento come il Cane di Fonni questo sembra essere uno strumento risolutivo: se il test dice che il cane è puro, bene, abbiamo le conferme le cerchiamo, viceversa....che delusione !!
Siamo veramente sicuri di questo ?
Molto spesso si parla di approccio scientifico, di dati certi ed inoppugnabili, oggettivi (sic !!), indiscutibili.
Lungi dallo stabilire verità alcuna, mi propongo con queste quattro righe di riflettere insieme sui dati e sulla validità dei test. Ovviamente, essendo un test un evento aleatorio, vale a dire che non ne conosciamo A PRIORI il risultato, il solo approccio logico e coerente è quello probabilistico.
La domanda sensata che possiamo porci di fronte ad un test è, pertanto, del tipo: "Qual'è la probabilità che il test dica "No, non è un cane di Fonni, e questo invece lo sia ?"
Insomma qual'è la probabilità che il test dica il vero ?
Con riferimento al Cane di Fonni, introduco due ipotesi, che potrebbero benissimo essere non rispondenti al vero, ma sono essenziali per dare un senso al discorso.

Ipotesi 1: I test sul DNA, svolti con tanti esemplari delle varie razze canine, nel corso degli anni, hanno dimostrato di funzionare al 90 % dei casi. Si direbbero dei test affidabili.

Ipotesi 2: All'interno delle varie razze canine si è scoperto che circa il 10 % erano, in realtà, meticci. Supponiamo quindi che questo sia vero anche per il Cane di Fonni.

A questo punto apro il dibattito con una domanda: qual'è, secondo voi, la probabilità che il nostro Cane di Fonni, avendo superato il test, sia in realtà un meticcio e, contemporaneamente, qual'è la probabilità che un altro Cane di Fonni, NON avendo superato il test, invece lo sia ?








Modificato da - Socio in Data 01/07/2011 12:39:02

 Regione Estero  ~ Città: Zurigo  ~  Messaggi: 82  ~  Membro dal: 13/10/2009  ~  Ultima visita: 17/06/2012

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leone78

Nuovo Utente


Inserito il - 04/07/2011 : 18:32:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di leone78 Invia a leone78 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io il test del dna lo usavo quando allevavo i pit per capire se i soggetti che acquistavo per la selezione erano di una determinata linea ma dovevi avere un test di qualche progenitore (per i pit si trovano in rete)







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: alghero  ~  Messaggi: 48  ~  Membro dal: 27/09/2009  ~  Ultima visita: 05/11/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 05/07/2011 : 13:31:57  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
"Da qualche tempo si parla del test del DNA come lo strumento principe per accertare la purezza dei cani di razza. Per una razza in via di riconoscimento come il Cane di Fonni questo sembra essere uno strumento risolutivo: se il test dice che il cane è puro, bene, abbiamo le conferme le cerchiamo".
Mi spiegate - per favore - come funziona questo test? "puro" in che senso è inteso?
Esiste un DNA di riferimento?
grazie.









Modificato da - maurizio feo in data 05/07/2011 13:34:48

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

NuragheBlu

Utente Medio


Inserito il - 05/07/2011 : 15:37:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di NuragheBlu Invia a NuragheBlu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sul test del DNA dei cani fonnesi si sta alzando un polverone in gran parte inutile. Infatti chi ha un bel cane, tipico e che risponde a determinate caratteristiche morfologiche (e sopratutto se sa di non aver fatto incroci strani), DEVE STARE TRANQUILLO perché non verrà mai nessuno a dirgli che il suo cane non è puro.

Per quanto ne so, ho capito che il test sul DNA è stato fatto, o si sta facendo, per avere uno strumento in più per far riconoscere la razza dall'ENCI. Ha quindi un valore nell'insieme dei cani fonnesi e non serve per stabilire se un soggetto è puro oppure no.

Serve invece per vedere per esempio quanto sono distanti geneticamente i cani fonnesi (nell'insieme considerato) da altre razze come i pastori maremmani o gli schnauzer. Ha quindi un valore scientifico e non punitivo nei confronti di nessuno.

Se, al massimo, da questo studio si vede che qualche soggetto non sembra puro, verrà consigliato in maniera estremamente riservata al proprietario (e solo a lui) di evitare gli accoppiamenti con quel soggetto. Tutto qui.








 Regione Sardegna  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 107  ~  Membro dal: 15/04/2011  ~  Ultima visita: 03/01/2021 Torna all'inizio della Pagina

pimobalare
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/07/2011 : 16:17:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pimobalare Invia a pimobalare un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho sempre adorato i cani di grossa taglia: da piccola ero circondata di setter blue belton o bianco arancio; La purezza della razza serve non solo al padrone vanitoso ma ne giova anche la stirpe canina: selezionare una razza vuol dire preservarne i pregi a scapito dei possibili difetti(non solo estetici), anche se per alcune persone questa è una vera e propria fissazione! Personalmente, i cani più simpatici e intelligenti fin'ora conosciuti( a parte quelli che ho avuto io) erano incroci improponibili! Perciò non do mai troppo peso alla purezza della razza anche perchè, x la maggior parte si ha di fronte il risultato di incroci per così dire -da laboratorio- e non per discendenza di nascita; Non si può dire questo del Pastore Fonnese...che ha natali nobili e antichissimi, quindi: se è stato dato un attestato di qualità ad altre categorie che di meno lo meritavano..perchè non la deve avere il Pastore Fonnese? Non ho idea di quale sia la matrice da confrontare con le eventuali analisi, ma che se proprio le devono fare che le facessero per bene, dando a Cesare quel che è di Cesare!








  Firma di pimobalare 
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NuragheBlu

Utente Medio


Inserito il - 05/07/2011 : 22:35:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di NuragheBlu Invia a NuragheBlu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
... nel caso dei cani fonnesi più che "diamo a Cesare quel che è di Cesare", essendo questi cani di antichissima origine sarda, sarebbe meglio dire "diamo ad Amsicora ciò che è di Amsicora"







 Regione Sardegna  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 107  ~  Membro dal: 15/04/2011  ~  Ultima visita: 03/01/2021 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 06/07/2011 : 10:57:30  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
"Per quanto ne so, ho capito che il test sul DNA è stato fatto, o si sta facendo, per avere uno strumento in più per far riconoscere la razza dall'ENCI. Ha quindi un valore nell'insieme dei cani fonnesi e non serve per stabilire se un soggetto è puro oppure no".

Grazie, NuragheBlu.










Modificato da - maurizio feo in data 06/07/2011 11:01:04

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

Socio

Utente Normale


Inserito il - 06/07/2011 : 13:04:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Socio Invia a Socio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
D'accordo, il test del DNA è certamente utile per il riconoscimento della razza, ma non avrebbe alcun valore se non potesse discriminare la maggiore o minore conformità ad un DNA scelto come caratteristico degli esemplari più puri. Quindi, senza dubbio, il test del DNA serve a stabilire la maggiore o minore purezza di un soggetto appartenente ad una qualsivoglia razza. Ma il punto su cui mi propongo di stimolare il dibattito è un altro: posto che certamente una certa quantità di meticci vi sia anche nel pastore fonnese, qual'è la probabilità che il TEST ci dia risposte attendibili (nel senso precisato sopra) ?
Siccome a più riprese è stata ribadita l'opportunità di dati certi, stime obbiettive, verità matematiche etc etc, la domanda a me pare tutt'altro che scontata. La traccia, la direzione in cui bisogna cercare, è data dalle informazioni note a priori. Sono queste a determinare la risposta, a condizionarla in termini di probabilità. Attenzione che da questa impostazione deriva tutta una serie di implicazioni di una certa rilevanza, sorprendenti ed anche, perché no, divertenti. Gli scettici provino a riflettere sul concetto di probabilità condizionata. L'applicazione di questi concetti nel nostro discorso ha molte conseguenze logiche.








Modificato da - Socio in data 06/07/2011 13:09:03

 Regione Estero  ~ Città: Zurigo  ~  Messaggi: 82  ~  Membro dal: 13/10/2009  ~  Ultima visita: 17/06/2012 Torna all'inizio della Pagina

Socio

Utente Normale


Inserito il - 06/07/2011 : 13:06:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Socio Invia a Socio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
NuragheBlu ha scritto:

... nel caso dei cani fonnesi più che "diamo a Cesare quel che è di Cesare", essendo questi cani di antichissima origine sarda, sarebbe meglio dire "diamo ad Amsicora ciò che è di Amsicora"



La mia parte di tributo l'ho data: il mio cane si chiama Josto.








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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 06/07/2011 : 14:58:00  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Socio ha scritto:

D'accordo, il test del DNA è certamente utile per il riconoscimento della razza, ma non avrebbe alcun valore se non potesse discriminare la maggiore o minore conformità ad un DNA scelto come caratteristico degli esemplari più puri. Quindi, senza dubbio, il test del DNA serve a stabilire la maggiore o minore purezza di un soggetto appartenente ad una qualsivoglia razza. Ma il punto su cui mi propongo di stimolare il dibattito è un altro: posto che certamente una certa quantità di meticci vi sia anche nel pastore fonnese, qual'è la probabilità che il TEST ci dia risposte attendibili (nel senso precisato sopra) ?
Siccome a più riprese è stata ribadita l'opportunità di dati certi, stime obbiettive, verità matematiche etc etc, la domanda a me pare tutt'altro che scontata. La traccia, la direzione in cui bisogna cercare, è data dalle informazioni note a priori. Sono queste a determinare la risposta, a condizionarla in termini di probabilità. Attenzione che da questa impostazione deriva tutta una serie di implicazioni di una certa rilevanza, sorprendenti ed anche, perché no, divertenti. Gli scettici provino a riflettere sul concetto di probabilità condizionata. L'applicazione di questi concetti nel nostro discorso ha molte conseguenze logiche.

Mi sembra di capire che qualche cosa non funzioni, in questo ragionamento.
1) Incominciamo, insieme, dalla parola "razza". Comunemente se ne abusa, ma scientificamente non esiste affatto ed è anzi una parola da evitare: anche perché tutti i cani, ma proprio tutti, appartengono alla stessa medesima identica specie ("specie" è il vocabolo corretto, quello da usare).
[esattamente come l'uomo: non esistono "razze" umane differenti e tutti gli uomini appartengono alla medesima specie].
2) DNA scelto come caratteristico? Che cosa vuole mai dire questo? Se - per ipotesi - si disponesse del DNA di un cane sardo antico, allora si potrebbe prenderlo a "modello". Altrimenti, non si dispone di un modello "caratteristico", punto e basta.
Io non ho questo tipo d'informazione: lo avevo domandato in un post precedente ed analogo relativo ai cani sardi, ma proprio nessuno mi ha risposto. Mi hanno anzi rimproverato, dicendo che rendevo la conversazione troppo difficile. Forse, perché non hanno la risposta...
3) "Più puri" è un concetto fuorviante , sul quale non desidero soffermarmi.
4) "Possibilità che il test dia risposte attendibili": se per risposte attendibili s'intende risposte circa l'appartenenza ad una particolare "razza" e il grado di "purezza", non ci possono essere risposte attendibili.
5) "Informazioni note a priori": da questa impostazione, sospetto che le informazioninote siano proprio poche...

Il DNA può dire molte cose, interessanti ed utili... Ma bisogna avere almeno chiaro di che cosa (se non esattamente, almeno in linea generale) si stia parlando.

- Si può stabilire il grado di parentela e la paternità.
- Si può stabilire se due linee genealogiche differenti hanno avuto un antenato in comune.
- Si può anche stabilire se due genealogie anche molto differenti e distanti (per esempio, un molossoide sardo ed uno della penisola) hanno avuto un antenato in comune.
- E si può anche stabilire (avendo alcuni appropriati marcatori della sequenza del genoma), con una approssimazione discretamente buona (essendo nota la frequenza cronologica delle mutazioni intercorrenti su detti marcatori), quale sia stata l'epoca in cui questo antenato comune è vissuto. Si tratta di studi di popolazione, non sui singoli, in questo caso...
[questo procedimento è stato utilizzato con successo sulle varietà bovine italiane, per stabilire la data d'arrivo in Italia della Chianina, che sarebbe l'unico bovino "etrusco" tra i vari bovini italiani]
- Ma per stabilire se il tuo cane sardo attuale è molto - oppure poco - simile ad un cane sardo antico, devi possedere il DNA del cane antico, meglio se in molti esemplari, con il quale confrontare il DNA del tuo cane di oggi.









Modificato da - maurizio feo in data 06/07/2011 15:02:17

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

Socio

Utente Normale


Inserito il - 06/07/2011 : 20:26:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Socio Invia a Socio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

[/quote]
Mi sembra di capire che qualche cosa non funzioni, in questo ragionamento.
1) Incominciamo, insieme, dalla parola "razza". Comunemente se ne abusa, ma scientificamente non esiste affatto ed è anzi una parola da evitare: anche perché tutti i cani, ma proprio tutti, appartengono alla stessa medesima identica specie ("specie" è il vocabolo corretto, quello da usare).
[esattamente come l'uomo: non esistono "razze" umane differenti e tutti gli uomini appartengono alla medesima specie].
2) DNA scelto come caratteristico? Che cosa vuole mai dire questo? Se - per ipotesi - si disponesse del DNA di un cane sardo antico, allora si potrebbe prenderlo a "modello". Altrimenti, non si dispone di un modello "caratteristico", punto e basta.
Io non ho questo tipo d'informazione: lo avevo domandato in un post precedente ed analogo relativo ai cani sardi, ma proprio nessuno mi ha risposto. Mi hanno anzi rimproverato, dicendo che rendevo la conversazione troppo difficile. Forse, perché non hanno la risposta...
3) "Più puri" è un concetto fuorviante , sul quale non desidero soffermarmi.
4) "Possibilità che il test dia risposte attendibili": se per risposte attendibili s'intende risposte circa l'appartenenza ad una particolare "razza" e il grado di "purezza", non ci possono essere risposte attendibili.
5) "Informazioni note a priori": da questa impostazione, sospetto che le informazioninote siano proprio poche...

Il DNA può dire molte cose, interessanti ed utili... Ma bisogna avere almeno chiaro di che cosa (se non esattamente, almeno in linea generale) si stia parlando.

- Si può stabilire il grado di parentela e la paternità.
- Si può stabilire se due linee genealogiche differenti hanno avuto un antenato in comune.
- Si può anche stabilire se due genealogie anche molto differenti e distanti (per esempio, un molossoide sardo ed uno della penisola) hanno avuto un antenato in comune.
- E si può anche stabilire (avendo alcuni appropriati marcatori della sequenza del genoma), con una approssimazione discretamente buona (essendo nota la frequenza cronologica delle mutazioni intercorrenti su detti marcatori), quale sia stata l'epoca in cui questo antenato comune è vissuto. Si tratta di studi di popolazione, non sui singoli, in questo caso...
[questo procedimento è stato utilizzato con successo sulle varietà bovine italiane, per stabilire la data d'arrivo in Italia della Chianina, che sarebbe l'unico bovino "etrusco" tra i vari bovini italiani]
- Ma per stabilire se il tuo cane sardo attuale è molto - oppure poco - simile ad un cane sardo antico, devi possedere il DNA del cane antico, meglio se in molti esemplari, con il quale confrontare il DNA del tuo cane di oggi.
[/quote]


Questo intervento mi piace, sprizza cortesia e buon senso da ogni virgola.
Faccio finta che sia anche serio e rispondo, per punti:
1) Le sue considerazioni sul concetto di "razza" non solo non hanno validità scientifica alcuna, ma sono semplicemente sbagliate. Il termine "razza" è d'uso in ambito zootecnico (per questo NON si applica all'uomo), e caratterizza gruppi di animali domestici i quali, pur facenti parte della stessa SPECIE sono accomunati al loro interno da caratteristiche comuni trasmissibili per via ereditaria. Il Dottor Polli, di Milano, il quale ha svolto e svolge tuttora degli studi genetici su diverse razze canine, incluso il Pastore Fonnese, usa proprio questo termine, RAZZA , nella sua opera di studioso di genetica.
Un esempio, importante, lo può vedere al primo link che trova aperta la pagina di cui le mostro il link: http://www.google.ch/search?sourcei...tore+fonnese
Il titolo della ricerca, ohibò !!, lo si vede subito: "ANALISI DEL DNA: APPLICAZIONI PER LA SELEZIONE DEL CANE DI RAZZA".
È appena il caso di sottolineare che questa è l'opera di un esperto di genetica applicata ai cani di razza.
Basterebbe questo per liquidare l'intero suo intervento.
Le faccio notare che la sua affermazione: Ma per stabilire se il tuo cane sardo attuale è molto - oppure poco - simile ad un cane sardo antico, devi possedere il DNA del cane antico, meglio se in molti esemplari, con il quale confrontare il DNA del tuo cane di oggi (faccia attenzione che quest'affermazione contraddice il suo punto 4) ) fa implicitamente riferimento al concetto di razza, distinguendo il cane Sardo dagli altri cani della stessa SPECIE (Infatti il termine "razza" è d'uso in ambito zootecnico (per questo NON si applica all'uomo), e caratterizza gruppi di animali domestici i quali, pur facenti parte della stessa SPECIE sono accomunati al loro interno da caratteristiche comuni trasmissibili per via ereditaria ) ma ammettendone la riconoscibilità proprio tramite il codice genetico. E difatti un Labrador ha il codice genetico che è tipico della razza, le cui caratteristiche si tramandano per via ereditaria, cioè il DNA. Analogamente si distingue il boxer dal pastore tedesco, e così via.
Eppure, badi bene, il pastore tedesco, e buona parte delle razze moderne, non hanno nessun DNA antico. Ciò non toglie che ci sia un DNA che li distingue. Analogamente può dirsi, e si è detto, del Pastore Fonnese. Io non so quanto del sangue antico del Fonnese sia presente dei cani di oggi, ma ciò non toglie che sia stata fatta un'indagine sugli elementi genetici che li caratterizzano (Si veda, a proposito, lo studio del Dottor Polli).
E questo credo risponda alle sue argomentazioni al punto 2).
3) No comment, non è proprio il caso.

Da ultimo, è appena il caso di suggerirle che lei ha mancato completamente il senso del mio intervento, che era ben altro. Provo a ribadirglielo:
qual'è, secondo lei, la probabilità che il nostro Cane di Fonni, avendo superato il test, sia in realtà un meticcio e, contemporaneamente, qual'è la probabilità che un altro Cane di Fonni, NON avendo superato il test, invece lo sia ?
Punto e basta !!








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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 07/07/2011 : 07:39:39  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Adesso che finalmente è chiaro a tutti (persino a me) che sono io che non conosco l'argomento e che certamente non capisco quanto viene detto qui: mi si può, per favore spiegare che cosa significa "superare il test"?
Grazie.









Modificato da - maurizio feo in data 07/07/2011 07:47:51

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 08/07/2011 : 00:57:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:


Mi sembra di capire che qualche cosa non funzioni, in questo ragionamento.
1) Incominciamo, insieme, dalla parola "razza". Comunemente se ne abusa, ma scientificamente non esiste affatto ed è anzi una parola da evitare: anche perché tutti i cani, ma proprio tutti, appartengono alla stessa medesima identica specie ("specie" è il vocabolo corretto, quello da usare).
……
- Ma per stabilire se il tuo cane sardo attuale è molto - oppure poco - simile ad un cane sardo antico, devi possedere il DNA del cane antico, meglio se in molti esemplari, con il quale confrontare il DNA del tuo cane di oggi.

Mi dispiace, non per polemica ma Io invece su molte cose non sono d'accordo.
1- la parola "razza" esiste e (come tutti i vocaboli) serve per capirci, quindi va usata, altrimenti sarebbe come dire che tutti i cani sono simili. Il che evidentemente non è: ci sono differenze fra varie razze anche enormi: basta guardare un bassotto e un alano ; non tutti i cani sono simili al lupo, animale da cui tutti i cani hanno avuto origine
Le specie di tutti (o quasi) gli animali (e anche delle piante) si dividono in varie sottospecie. La parola "razza" (nelle piante "varietà", per esempio nei vitigni, o non esistono neanche le varietà?) è, molto propriamente, usata per indicare animali selezionati dall'uomo in temi lunghissimi o anche brevi che hanno caratteri simili trasmissibili nella prole, quindi fissati geneticamente.
2 - DNA scelto come caratteristico? Che cosa vuole mai dire questo? Se - per ipotesi - si disponesse del DNA di un cane sardo antico, allora si potrebbe prenderlo a "modello". Altrimenti, non si dispone di un modello "caratteristico", punto e basta.

Non è che tu rendi le cose più difficili, è che tu a volte mostriun atteggiamento “negazionista”, e quando te le fanno osservare, ti offendi.
Comunque qui, in generale non posso che essere d'accordo su quanto dici, ma vorrei precisare che
parlando dei cani sardi e della “razza Fonnese” in particolare, non c’è bisogno di avere come modello il DNA di un cane sardo “antico”, basta che si dimostri che esso, nel complesso, possiede un DNA che lo differenzi da altri gruppi (o “razze”). Ed è proprio quello che è stato fatto. Risultato? La differenza è netta, marcata, evidente. Il “Fonnese” ha delle caratteristiche genetiche (oltre che morfologiche) sue proprie. Del resto sarebbe un po’ strano che in una terra antica come la Sardegna, abitata da popoli “pastori/guerrieri”, questi non avesssero selezionato i loro cani.
Se si disponesse di un DNA di un cane antico (diciamo “Nuragico” o “prenuragico”) potremmo sapere che cosa è rimasto nel DNA “Cane Sardo” moderno del DNA del Cane Sardo Antico.
Se per ipotesi i due DNA dovessero differire notevolmente, la cosa, per quanto già detto, non inficerebbe il concetto di razza Fonnese, ma potremmo sapere quanto e in cosa differisce. Se invece le comunanze fossero essere degne di nota, potremmo dire che gli incroci con altri cani esterni (nel corso dei secoli e dei millenni) hanno avuto scarsa importanza.
Diciamo che le caratteristiche morfologiche sono, per quanto si può vedere, abbastanza simili, quelle del DNA sono già in corso di studio.Vedremo se e a cosa porteranno
3 – “più puri”, come il termine “razza" , non è affatto fuorviante ma, piaccia o non piaccia, serve ad indicare la maggiore o minore somiglianza con cani della stessa “razza”. È ovvio che un cane derivato da un incrocio fra due razze diverse (mettiamo fra un bull dog e un levriero afgano) avrà molti caratteri che lo differenziano e dall’una e dall’altra razza.
4 - "Possibilità che il test dia risposte attendibili": se per risposte attendibili s'intende risposte circa l'appartenenza ad una particolare "razza" e il grado di "purezza", non ci possono essere risposte attendibili.”
Certo; se tu neghi la funzione dei termini “razza” e “purezza”, non ci possono essere risposte attendibili. Ma questi due termini hanno un uso pratico, e servono proprio per questo scopo.
5 – "Informazioni note a priori": da questa impostazione, sospetto che le informazioninote siano proprio poche...”
io non sospetto niente, soltanto sono curioso di sapere quali sono queste "Informazioni note a priori"
Se è vero come è vero che il DNA ci può dire il grado di parentela, ci potrà anche dire (sempre per i concetti esposti sopra) anche l’appartenenza a un determinato “gruppo” (vale a dire “razza)
“- Ma per stabilire se il tuo cane sardo attuale è molto - oppure poco - simile ad un cane sardo antico, devi possedere il DNA del cane antico, meglio se in molti esemplari, con il quale confrontare il DNA del tuo cane di oggi
Anche qui siamo d’accordo, mi sembra lapalissiano.

Come sono d’accordo che “[i]Si tratta di studi di popolazione, non sui singoli, in questo caso..[/i” ma mi sembra inutile rilevare che le “popolazioni” sono formate da un insieme di “singoli”. E' ovvio che più soggetti da esaminare si hanno, più incisivi sono i risultati ma, se anche un solo soggetto “antico” ha un DNA abbastanza simile a quello di un cane moderno, si possono trarre conclusioni significative, o no?
Turritano








  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 08/07/2011 : 08:41:31  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Allora, ci risiamo.
Spero che si risponda alla mia precedente domanda e non la si dimentichi, perché da quella risposta si comprenderà chiaramente chi è che non capisce.

La parola "razza" è di uso comune e quindi è difficile abolirla nella lingua parlata: "una cavallo di razza" indica che qualcuno è veramente un soggetto preparato e valido etc etc.

Ma "razza" non è un vocabolo che appartiene alla scienza: ed anzi ne è stato bandito, per decisione approvata da un consenso comune. Se alcune persone (anche bravi scienziati) decidono di usarlo per "essere più vicini al pubblico di non scienziati e farsi capire meglio da loro usando un linguaggio comune" essi commettono un errore (ed implicitamente offendono l'uditorio o i lettori) e non fanno affatto una buona divulgazione.

Anche il Polli, nella pubblicazione che il nostro caro amico (dal quale attendo una risposta privata al mio messaggio privato, piuttosto chiaro) ci ha cortesemente fornito, mette in titolo il termine corretto "Specie", (anche se poi ricade nell'uso colloquiale errato di "razze canine").

I termini da adottare sono, alternativamente a Specie: varietà, cultivar, etnia, morfologia etc etc..

di cuore Turritano per avermi chiarito la differenza tra un alano ed un bassotto, che fino ad oggi mi era sfuggita: i cani mi sembravano tutti simili al lupo e per fortuna lui mi ha finalmente aperto gli occhi...

Vorrei anche ricordare che la manipolazione genetica (prima solo empirica e poi più consapevole e metodica) operata dall'uomo su piante ed animali mi è chiara e ben nota, avendola io studiata per un po'...
Quindi - a me personalmente - le facezie di tipo generale a me non servono: ma qui si parla di "superare un test" del DNA... mi sembra legittimo chiedere in che cosa esattamente consista questo superamento, perché prprio non capisco....Oppure no?

Ogni volta, Turri, prendi per scontato che io non accetti l'esistenza di una selezione (di una particolare linea evolutiva di cani ) da parte dei Sardi Antichi. Non capisco da dove di derivi questa idea: io sono logicamente sicuro che i Sardi avessero portato con sé alcuni cani e li avessero fatti riprodurre, secondo le proprie preferenze e necessità, sviluppando in essi le caratteristiche ritenute migliori.
Sono abbastanza sicuro che anche per i cani siano valide - parallelamente - le medesime fasi e peripezie che in genera accettiamo per la linea evolutiva umana, sull'isola... Anzi, sono sicuro che queste complesse fasi siano più chiare a me, che ad altri, proprio perché mi sono soffermato alquanto sulla genetica di popolazioni degli esseri viventi della Tirrenia Antica e moderna (sia per quanto riguarda l'uomo, sia per ciò che concerne animali e piante).
Non mi piacciono i concetti di razza e di purezza: è vero. Ma fanno ribrezzo a tutto il mondo scientifico internazionale, questo è bene saperlo.
Preferisco quindi i termini più corretti, per mille motivi, che non è il caso di elencare.
Non credo per niente che sia una grande fatica, usarli, visto che esistono con molta maggiore precisione e dignità di quelli che tu Turritano difendi per "praticità".
Dire caratteristiche morfologiche (e magari specificarle) è mille volte meglio che parlare di purezza della razza (alla faccia dell'uso pratico!).
Non intendo affatto dire che chi usa i termini sbagliati sia un razzista o un essere deteriore.
Probabilmente, (in questo caso anzi: certamente) si tratta di un appassionato di questa materia.

Ma se qui stiamo parlando delle caratteristiche del cane fonnese, vorrei sapere quali sono. E non mi riferisco a quelle morfologiche, che sono proprio le uniche e sole che mi sembra si stiano prendendo in considerazione qui. Mi riferisco a quelle genetiche, alle quali tutti accennano, ma che proprio nessuno riferisce ed espone.
Qualcuno le conosce?
oppure state scrivendo tanto per?

Turritano è curioso - come me, d'altronde - sulle "informazioni già note a priori" alle quali accennava Socio.

Spero che Socio voglia almeno rispondere a lui, visto che a me non risponde - forse perché sprizzo cortesia e buon senso da ogni virgola e che non faccio interventi seri ... Forse perché vede nel mio intervento contraddizioni che non ci sono, nella realtà. Forse perché non sa spiegare che cosa significhi "superare il test genetico" (immagino che il cane debba essere preparato meglio sullo scritto che sull'orale).
E spero che ci faccia sapere qualche cosa di più di quello che già sappiamo.

Concludo, dicendo che se Polli preferisce lavarsi i denti con lo spazzolone del cesso, non è necessario seguirlo in quello che è un evidente errore, anche se è un professore....E questo è l'intero valore di merito che attribuisco all'esempio portato (per la forma, naturalmente, non per il contenuto, che - definizioni a parte - è inappuntabile ed interessante)
A scarsissima cortesia, rispondo a tono.
Se qualcuno possiede le novità genetiche benissimo.
Altrimenti, per me, l'argomento è chiuso.

Naturalmente mi rendo conto che non è possibile cambiare il mondo e che per molti anni ancora continueremo a parlare di "razza". L'importante è almeno sapere che non si dovrebbe.












Modificato da - maurizio feo in data 08/07/2011 08:41:53

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maurizio feo
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Inserito il - 08/07/2011 : 09:46:44  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Mi riferivo, prima, alla diapositiva N° 14 del PDF di Polli: in titolo c'é "Specie", correttamente - poi torna alla dizione popolare e non scientifica di "razza". Nello scrivere, il computer mi ha mangiato la specificazione del numero della dia...








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DedaloNur
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Inserito il - 08/07/2011 : 22:52:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
salve a tutti, sperando di non andare o.t. : mi chiedevo se le domande di Socio, avessero a che fare in modo diretto o indiretto con la conferenza Di Zedda - archeologia e zoologia storia del cane in Sardegna che avevo segnalato:
http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=3













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Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

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