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Paradisola
Amministratore
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Inserito il - 22/06/2011 : 17:31:36
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Lo spopolamento dei paesi dell'interno della Sardegna avanza, i sardi si inurbano sempre più nelle aree metropolitane lungo la costa, dove è più facile trovare un lavoro e realizzarsi, ovvero emigrano all'estero. Il risultato però è sempre lo stesso, che buona parte della ricchezza culturale della Sardegna rischia così di scomparire.
Un primo tentativo di porre una argine a questo triste fenomeno arriva la Regione Sardegna, durante le votazioni del «collegato» alla Finanziaria, l’aula ha infatti approvato un comma proposto dal Psd’Az, primo firmatario Paolo Maninchedda che prevede aiuti per coloro i quali trasferiscono la propria residenza (acquisto e ristrutturazione della casa) e/o attività artigianale (commerciale e professionale) da paesi più grandi di 5 mila abitanti a comuni con meno di mille abitanti. Ovvero un tanto per ogni nuovo nascituro (o adozione) a chi già risiede in tali comuni.
Nel dettaglio:
Contributo per ogni nuova nascita o adozione pari a 1.500 euro per il primo figlio e a 2.000 euro per ciascun figlio successivo; Stanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili (prima abitazione) in favore di chi vi trasferisce la residenza per almeno dieci anni; Stanziamento di 5 milioni di euro in favore di coloro che avviano o trasferiscono l’attività artigianale, commerciale o professionale per almeno cinque anni. Le agevolazioni possano essere estese, con Accordi di programma, ai Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti.
Il problema dei piccoli centri è quello di riuscire a creare una rete socio economica che permetta il sostentamento e lo sviluppo sostenibile delle comunità, altrimenti misure come questa rimangono dei palliativi, una misura si necessaria insomma, ma non sufficiente a frenare l'emorragia in atto.
Fonte Paradisola.it
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 23/06/2011 : 08:49:52
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| aiuti per coloro i quali trasferiscono la propria residenza |
mah!.... tutto fa brodo, ma vorrei vedere una vera poltica economica a favore di quelle zine. è l'unico argine. Inoltre deve trattarsi di una politica tesa a creare un economia produttiva alternativa a quella turistica, altimenti, giocoforza, essendo il turismo più forte nelle aree costiere, attrarrà sempre più persone di quanto non possa farlo nelle aree interne.
Bisogna cercare forme di impresa che utilizzino le risorse che possono essere disponibili nell'interno. un esempio, anche se proviene da Guspini (non esattamente all'interno) è questo:
http://www.edilana.com/ http://www.ecoblog.it/post/10440/ar...28ecoblog%29
si possono cercare nuove forme di impiego anche per il sughero.
Inoltre gradirei una politica energetica programmata che avvantaggi le risorse dell'interno. data la grande presenza di spazi verdi, o di spazi che si possono riforestare si può far ricorso al teleriscaldamento: http://it.wikipedia.org/wiki/Teleriscaldamento sono impianti ecologici, danno occupazione e abbattono i costi dell'energia favorendo altre iniziative imprenditoriali. ma ovviamente ci sono anche il fotovoltaico e il geotermico. Mi piacerebbe vedere costituita una seria filiera dell pastorizia e del caseario. Inoltre con maggiori infrastrutture (tipo le ferrovie) in grado di collegare la costa all'interno, di per se, si pone un argine allo spopolamento: perchè la maggiore facilità di spostamenti imlica la minore necessità del cambio di residenza per recarsi nei luoghi di lavoro.
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 23/06/2011 : 13:37:47
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In questi giorni si stanno raccogliendo numerosi "appassionati" in punti precisi dell'entroterra Sardo. Questo vero e proprio "flusso" però non è gestito. Non è gestito dai comuni che lasciano abbandonati i siti ai ciarlatani di turno, non è gestito da quei personaggi "ufficiali" che continuano stoicamente a respingere qualsiasi ipotesi circa queste manifestazioni, neanche di fronte al fatto concreto. Alcuni avranno capito di cosa sto parlando, altri proprio manco ci pensano. Forse dovrei aprire un topic in archeologia, ma ho il timore che un topic simile possa attrarre serissimi flame. Dedalo, immagino tu abbia capito di cosa sto parlando. Che consigli?
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Modificato da - Lessa in data 23/06/2011 13:38:38 |
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Baballotto
Moderatore
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Inserito il - 23/06/2011 : 13:48:59
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| DedaloNur ha scritto:
aiuti per coloro i quali trasferiscono la propria residenza |
qualche anno fa avevo già tutto organizzato per trasferirmi ma RESIDENZA NEGATA dal sindaco in persona... siccome mio cognato sta all' opposizione aveva paura che i due voti in più andassero dalla parte opposta...... quindi, visto che la maggior parte dell' isola interna è fatta di piccoli paesini dove la situazione è pressapco uguale.... scarterei l'idea.
Invece potenzierei i collegamenti, 131 parte non ci sono altre strade di collegamento che vadano a raccordare veocemente le varie zone, se ci fosse una rete stradale ad alto scorrimento e metti pure a pagamento ma che diano la possibilità alle persone e alle merci di metterci meno tempo a viaggiare da un capo all'altro della regione. Esempio, se un carico di merci deve andare da Oristano ad Alghero allo sato attualedeve deve salire fino a Sassari e poi fino ad Alghero, ma questo è il meno, prendiamola orizzontalmente, da Arborea a Arbatax, che giro deve fare? e quanto tempo ci mette? Di conseguenza poi tutti i paesi e paesini intermedi ne trarrebbero vantaggio e a loro volta e piano piano si svilupperebbero.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 23/06/2011 : 13:53:22
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| Dedalo, immagino tu abbia capito di cosa sto parlando. Che consigli?
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Lessà mi sopravvaluti, sinceramente non ho capito a cosa alludi...anche se suppongo sia qualcosa attinente all'archeologia!
spinto anche da questa discussione e poi da un libro di Settis, in questo periodo cerco di leggere qualcosa in tema di Economia della Cultura, ma la cosa và per le lunghe perchè ho poco tempo.
appena ci capisco di più posto qualcosa inerente a questa discussione (i maggiori siti archeologici sardi si trovano nell'interno, penso ai santuari) e magari anche a quanto tu alludi....Lessà
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Modificato da - DedaloNur in data 23/06/2011 13:55:08 |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 23/06/2011 : 14:04:24
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| Baballotto ha scritto: . siccome mio cognato sta all' opposizione aveva paura che i due voti in più andassero dalla parte opposta......
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Cavolo! sinceramente non pensavo a casi del genere, più che altro supponev che distribuire aiutini a pioggia per invogliare la gente a rimanere nell'Interno, sia più che altro o una mossa populista o una mossa dovuta alla disperazione.
Di certo una qualsiasi persona, di fronte alla scelta: disoccupazione + aiutino ....o.... lavoro in costa - aiutino, sceglierà sempre quest'ultima opzione perchè dubito che l'aiutino promesso (ancora non sono neppure poste di bilancio mi pare..) dalla regione possa mai superare una busta paga, per quanto penosa essa sia.
cmq con i casi del tipo di quello segnalato da Baballotto, il discorso in effetti si complica ancora di più . a me pare una scelta davvero poco lungimirante.
Paolo Mieli nell'ultimo Ballarò ha detto: - chi attualmente propone sgravi fiscali, fa demagogia. - chi propone la costruzione di infrastrutture è un governante serio.
poichè sono d'accordo con Mieli sono ancor più che d'accordo sul restante intervento di baballotto circa i trasporti.
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Modificato da - DedaloNur in data 23/06/2011 14:08:05 |
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 23/06/2011 : 23:54:17
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| DedaloNur ha scritto:
| Dedalo, immagino tu abbia capito di cosa sto parlando. Che consigli?
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Lessà mi sopravvaluti, sinceramente non ho capito a cosa alludi...anche se suppongo sia qualcosa attinente all'archeologia!
spinto anche da questa discussione e poi da un libro di Settis, in questo periodo cerco di leggere qualcosa in tema di Economia della Cultura, ma la cosa và per le lunghe perchè ho poco tempo.
appena ci capisco di più posto qualcosa inerente a questa discussione (i maggiori siti archeologici sardi si trovano nell'interno, penso ai santuari) e magari anche a quanto tu alludi....Lessà
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Sicuramente mi hai capito, anche perchè in questi giorni succede una cosa che succede una sola volta all'anno.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 24/06/2011 : 15:35:27
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recepito Lessà.
cmq non avevo capito davvero...sono un tantino stordito e stanco in questi mesi...
ad ogni modo, anche quelli sono "pretesti" per attrarre gente. Ripeto appena posso, posto qualcosa di economia culturale. chissà che non si riesca ad avere qualche buona idea.
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Modificato da - DedaloNur in data 24/06/2011 15:35:57 |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 25/06/2011 : 13:49:13
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oggi per puro caso, poco prima di mangiare, ho visto un servizio sul famoso Ozzastru di Karana (Luras) http://www.florablog.it/2009/09/03/...i-carana-ot/
non so se le datazioni siano certe o incerte, però il servizio raccontava di come l'area fosse dismessa: la cooperativa che prese in gestione il sito, non rientrava nelle spese del personale, e dunque, alla fine, ha mollato.
se non erro il servizio parlava, oltre ai lavori di potatura e restauro de s'Ozzastru (per costi pari a 80.000€) anche di un nuovo appaltoper la gestione del sito, paventando che, alla gara parteciperanno anche imprenditori non sardi.
un occasione persa?
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Modificato da - DedaloNur in data 25/06/2011 13:49:35 |
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spargi
Nuovo Utente
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Inserito il - 26/06/2011 : 10:02:59
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| Messaggio di Paradisola
Idee per sviluppo zone interne della Sardegna e o quantomeno per evitare lo spopolamento
Ne avete? e quali sono?
Io come Paradisola pensavo di offrire la presenza gratuita nella sezione vacanze del nostro sito a quelle strutture delle zone interne che si sono distinte per qualità e per impegno nella promozione del proprio territorio, se avete avuto esperienze positive in questo senso e volete consigliarne qualcuna sono qui
evitiamo di dire che non c'è niente da fare
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Salve a tutti, è molto che non partecipo a discussioni e come molti altri non ho soluzioni in tasca. Vorrei però dare un risposta iniziale al quesito di Paradisola: al quesito da te posto inerente lo sviluppo delle zone interne per evitarne lo spopolamento, sarebbe prima utile analizzare le cause, che alcuni nei post successivi hanno in parte sottolineato. La RAS pare dal tuo scritto di alcune settimane fa, pensa che con un piccolo sostegno economico a chi decida di stabilirsi in certe aree a bassa densità antropica della regione, erogherà contributi. A mio avviso non è questa la leva che farà propendere, a chi lo desidera, lo spostamento verso zone bellissime ma talvolta con oggettive difficoltà nell'usufruire di servizi anche essenziali per una piccola comunità. Poi se ci sono figli di mezzo è ancora più complicata la questione, già obbligare la mia famiglia a vivere in un ambiente con scarsi servizi, significa chiedere loro sacrifici che forse non dovrebbero sopportare. Allora cosa fare? Qualcuno lo ha scritto e lo condivido : dotare la ns. regione di un sistema viario e di collegamenti al pari di molte altre regioni dell'Italia. I sardi da sempre vivono il problema dell'insularità che divide e non aggrega con il resto d'Europa tanto che ci viene riconosciuto a livello europeo questa difficoltà. La dotazione infrastrutturale di un sistema viario migliore sarebbe il primo passo verso la riduzione dello spopolamento delle aree interne, a cui poi potrebbe seguire un programma strutturato di identificazione di tutti gli eventi che ricondono alle tradizioni, alla storia, all'archeologia e alla natura delle aree dell'entroterra, per poi confezionare ujna serie di iniziative turistiche da diffondere con azioni di marketing efficaci. Oggi avviene che la regione Sardegna decide di partecipare ad una manifestazione fieristica sul turismo in italia o all'estero, percui cosa fà coionvolge un numero "x" di comuni della copsta e dell'entroterra chiedendo loro di fare una sosrta di aggregazione per inviare marreiale pubblicitario della loro area/sito. Non serve a nulla tutto ciò se non ad inviare in giro per il mondo alcune persone di questi comune e della regione. Con quale risultato? a voi le risposte
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Spargi
Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. E. Roosvelt
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DedaloNur
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Utente Master
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Inserito il - 26/06/2011 : 12:34:25
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ciao Spargi,
d'accordissimo sul sistema infrastrutturale. ma io credo anche che per quanto lo si possa favorire, il turismo nelle zone interne non creerà mai livelli occupazionali tali da arrestare lo spopolamento delle zone interne.
bisogna riuscire ad immaginare una politica energetica e industriale in grado di sfruttare, valorizzandole, le risorse dell'interno. anche perchè mi pare, che le grandi industrie energivore del petrolchimico ecc. siano sempre in maggiore difficoltà, ed occorre pensare ad una alternativa.
l'altro giorno ho anche visto un servizio allarmante dul prezzo del latte e sui pastori sardi,che alla ricerca di visibilità si sono sentiti costretti ad andare da Briatore.
io non sono certo esperto, ma un consorzio sardo, modellato su quello del grana padano, non potrebbe raddrizzare le sorti di quel settore? c
he la pastorizia si rafforzi è questione centrale per evitare lo spopolamento interno.
mi piacerebbe sentire cosa pensano gli altri, al riguardo.
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spargi
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/06/2011 : 09:24:21
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Ciao DedaloNur, la questione che stai sollevando è corretta ma inerente un capitolo diverso di quelle che potrebbero essere le attività per evitare lo spopolamento delle zone interne. Il mio discorso era riferito alla creazione di un possibile circuito di eventi, siti, ecc., strutturato in maneira completa per dare ai turisti/viaggiatori la possibilità di vivere un'esperienza diversa e unica. Già, perche oggi chi viaggia per piacere in ogni parte del mondo, fa uso di internet e quindi si informa ha due obiettivi: fare un viaggio che presenti esperienze uniche e non replicabili e che il tragitto di viaggio non sia troppo lungo o impervio (questo è per la gran parte dei turisti/viaggiatori); tutti gli altri sono turismi di nicchia per persone consapevoli di quale esperienza andranno a fare e dei tempi di viaggio che potrebbero essere lunghi. Perche ho scritto questo? vedi se si parla del turismo come fonte di sostentamento per zone da ripopolare, è necessario che queste locations che aspirano a flussi turistici di una certa rilevanza si rivolgano al primo target di turismo che ho descritto e non certo a quello di nicchia che non potrà mai rappresentare una fonte di sostentamento stabile per le comunità dell'interno. Completamente diverso è il tuo discorso che hai indirizzato verso operazioni che potrebbero dare benessere alle comunità locali come ad esempio le energie da fonti rinnovabili o la pastorizia per l'industria del latte e dei formaggi tipici sardi. Partiamo da un presupposto: fare business in aree mal collegate e che sono soggette a numerose altre difficoltà dal punto di vista della composizione del prezzo di una categoria di prodotti è estremamente difficile, soprattutto oggi che siamo in era di globalizzazione, che la ricchezza media della popolazione si è ridotta, o meglio continua ad ampliarsi la forbice fra coloro che hanno tanto (che sono pochi) e i moltissimi che tendono ad avere sempre meno, delle difficoltà che comporta oggi fare lavori che comportano grandi sacrifici (perche nessuno o pochi vogliono fare certi lavori). Cio detto di esempi che in Sardegna hanno fallito se non con grandi iniezioni di capitali pubblici ne abbiamo molti. La questione è che i capitali pubblici falsano la bontà dell'operazione. Quindi, cosa da noi nelle zone dell'entroterra potrebbe essere, per così dire, sostenibile? Gli investimenti in energie rinnovabili sono una questione delicata perche c'è a torto o ragione chi vuole che la terra non sia utilizzata solo per quello, o perchè dal punto di vista ambientale il progetto può essere fortemnte impattante. Aggiungerei poi che la Regione Sardegna, ad oggi solo a parole ha iniziato un percorso virtuoso e di investimento verso le rinnovabili. Da ultimo ma non meno importante è che le fonti da energia rinnovabile possono creare business ma per pochi e non per molti e bisogna considerare la reale efficienza delle varie rinnovabili che non è argomento da poco. Insomma di criticità ne ho esposte non poche e soluzioni come si chiedeva, pare non ne abbia, però il conmfronto su alcune di questi problemi potrebbe portare a possibili soluzioni percorribili
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Spargi
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sarrabus72
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Utente Maestro
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Inserito il - 27/06/2011 : 10:05:58
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Mhhhh la vedo un pó dura, nei paesini si tende a stroncare sul nasce qualsiasi iniziativa ... anche se forse gente che viene da fuori "potrebbe" avere una possibilitá ... all´incontrario delle persone di paese che vivono fuori e tornano per fare qualche attivita !!
Ci vorrebbe una radicale abolizione della gelosia e dei pregiudizi ... un pó (molto) collaborazione colletiva ... e la situazione potrebbe migliorare !!
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Valle di Oddoene
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna
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trakkadda
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 27/06/2011 : 11:49:48
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| sarrabus72 ha scritto:
Mhhhh la vedo un pó dura, nei paesini si tende a stroncare sul nasce qualsiasi iniziativa ... anche se forse gente che viene da fuori "potrebbe" avere una possibilitá ... all´incontrario delle persone di paese che vivono fuori e tornano per fare qualche attivita !!
Ci vorrebbe una radicale abolizione della gelosia e dei pregiudizi ... un pó (molto) collaborazione colletiva ... e la situazione potrebbe migliorare !!
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concordo al mille per mille, il problema dei paesi piccoli è esattamente quello che hai descritto tu. Conosco molti miei compaesani che una volta "usciti fuori" hanno potuto aprire delle attività che in paese, per il solito motivo della gelosia, nn avrebbero avuto successo...
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Una volta un uomo chiese a Chuck Norris se il suo vero nome fosse Charles, Chuck Norris non rispose, si limito' a fissare l'uomo fino a farlo esplodere!!!
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 27/06/2011 : 16:27:57
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| spargi ha scritto: Da ultimo ma non meno importante è che le fonti da energia rinnovabile possono creare business ma per pochi e non per molti e bisogna considerare la reale efficienza delle varie rinnovabili che non è argomento da poco.
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In realtà questo dipende da noi e dall'idea di sviluppo che abbiamo in mente. Se cioè, rimaniam fermi all'idea che tutto sia ambientalmente impattante e controproducente, non faremo nulla.
così come, non faremo nulla se guarderemo con diffidenza alle rinnovabili pensandole come la fonte di ricchezza di pochi e non delle comunità. avevo discusso proprio degli effetti di queste due "diverse visioni" in questo post: http://www.gianfrancopintore.net/in...na&Itemid=34
si tratta di abbandonare il modello Ulassai, e abbracciare il modello Peccioli.
in questo forum avevo segnalato quest'altro caso: http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=17206 centrale solare costruita tra l'altro da Sardi (il che ci da un idea del fatto che le capacità da noi ci sono e che andrebbero sfruttate pure qui..). il caso val Sabbia è esemplare almeno quanto dquello di Peccioli:
perchè come riporta l'articolo: | Fatto sta che il 28 dicembre l'impianto era finito. Pronto per essere allacciato alla rete elettrica. E da allora fornisce energia per 7,8 milioni di kilowatt all'anno. Il che consente un ricavato annuale di circa 5 milioni di euro: «Uno e otto lo diamo alla banca per restituire il mutuo, uno e qualcosa se ne va per la gestione e l'assicurazione e due tornano ai comuni che non pagano più un centesimo per tutta l'illuminazione pubblica. Tutti soldi di risparmio sulla partita corrente. Quella che toglie il sonno ai sindaci», ride Ermano Pasini. «Abbiamo fatto o no un affarone?».
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Peccioli, e Val Sabbia costituiscono esempi di come, amministratori lungimiranti e votati al bene comune possano fare molto per favore la crescita interna.
certo, se davvero la Sardegna fosse mortalmente lacerata da gelosie intestine che precludono addirittura l'apertura di esericizi commerciali, è finita: perchè iniziative in grande come quelle di Peccioli e val sabbia, necessitano di collaborazione a tutti i livelli.
ma io non penso in generale che il problema della Sardegna, siano la ripicca e la invidia tra bidde. Credo che si presentassero dei progetti concreti e capaci di portare ricchezza diffusa, queste faide, cederebbero il posto alla collaborazione: un utile comune fa gola a tutti.
P.s. ovviamente la produzione di energia non è finalizzata a se stessa. permette di incamerare utili, abbassare le tasse, e reinvestire gli utili, magarnelle stesse infrastrutture, creando ulteriore occupazione ed economia.
Ps2: d'accordissimo con qualsiasi genere di turismo capace di creare un flusso turistico ancheall'nterno. ma ripeto: non credo sia questa la medicina.
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Modificato da - DedaloNur in data 27/06/2011 16:33:33 |
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