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Nota Bene: Il dolmen Sa Coveccada di Mores (Sassari) e' il più imponente dell'intero mediterraneo:
Il monumento conserva tre enormi lastre fitte a coltello ed una grande lastra di copertura. La lastra che ne costituisce la facciata presenta un piccolo portello ben ritagliato nel masso: La maggior parte degli studiosi ascrive l struttura all'Eneolitico.



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Paradisola

Amministratore




Inserito il - 31/03/2011 : 18:25:29  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Paradisola Invia a Paradisola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Idee per sviluppo zone interne della Sardegna e o quantomeno per evitare lo spopolamento

Ne avete? e quali sono?

Io come Paradisola pensavo di offrire la presenza gratuita nella sezione vacanze del nostro sito a quelle strutture delle zone interne che si sono distinte per qualità e per impegno nella promozione del proprio territorio, se avete avuto esperienze positive in questo senso e volete consigliarne qualcuna sono qui

evitiamo di dire che non c'è niente da fare






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 9778  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 30/11/2020

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milly73
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 31/03/2011 : 18:41:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nel mio piccolo, io una piccola idea l'avrei...
a volte,per quanto mi riguarda, è difficile muovermi e individuare delle zone interessanti da esplorare se non conosci il luogo.
Quindi perchè non organizzare dei percorsi con una guida ???
Magari con sosta pranzo in un agriturismo con la cucina tradizionale del luogo?
Tempo fa con il wwf organizzavamo spesso delle gite, quello che a me aveva colpito molto era la partecipazione non solo del turista
ma anche delle persone che vivevano nel circondario della meta da esplorare.








  Firma di milly73 
Pro tue fortuna
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chi no appa mai dolore,
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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 31/03/2011 : 19:15:27  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Intanto fornisco questo indirizzo (dal Weblog "nonsolobaronia") in cui compaiono alcuni veri primati sardi, nella speranza che possano essere utili:
http://marcocamedda.blog.tiscali.it...78756-shtml/
Mancano, per quello che so, il lago Omodeo, inteso come più grande invaso artificiale d'Europa; la Civiltà Nuragica, intesa come prima grande civiltà del Mediterraneo Occidentale.

Qualche nominativo è dato da aziende private, anche se la maggior parte (in una lista interessante e confortante) non lo sono.

So - dallo stesso blog - che il premio Italiano "Ercole Oleario" è stato vinto, quest'anno, da una azienda eccellente di Orosei, quella di Sandro Chisu. Altri esempi di eccelsa qualità, sono certo arriveranno da altre parti della Sardegna, da parte altri forumisti.

Mi piace l'idea di postare piccole tessere di mosaico di una guida turistica dell'interno, se interpreto correttamente l'idea di Milly. Mi sembrerebbe estremamente interessante ed utile per il turista, che vi figurassero insieme i punti d'interesse paesaggistico e naturalistico, i siti archeologici, le aziende o gli artigiani d'eccellenza, i richiami letterari ed altro ancora, oltre agli agriturismo, i ristoranti e gli alberghi. Ed i percorsi che li uniscono.







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

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ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 31/03/2011 : 19:31:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Abbiamo una risorsa enorme secondo me in Sardegna che non viene sufficientemente sfruttata, o meglio, non viene sfruttata per niente.

Vorrei che magari prendessero qualche lezione dagli americani in questo senso, dato che ogni cantina qui (principalmente in California, terra dei vini, ma ora anche qui a New York nella zona dei vigneti), sono sorte delle vere e proprie strutture turistiche che praticamente offrono il cosidetto 'tour dei vini'.
A parte ovviamente vitto e alloggio, vengono organizzate delle visite ai vari vigneti, si tengono llezioni sulle uve, sulla metodologia usata per fare i vini, delle degustazioni in loco e a seconda del periodo, si mettono persino le persone a 'vendemmiare' , tutte attivita' alle quali poi si possono aggiungere escursioni archeologiche e via dicendo.
Gli americani impazziscono per queste cose.....e un'iniziativa del genere attirerebbe molti di loro in terra sarda (se saputa organizzare e pubblicizzare a dovere), cosi come forse attirerebbe parecchi altri turisti da altre parti del mondo.
Si riuscirebbe davvero a creare nuovi posti di lavoro e soprattutto ad incentivare il turismo durante tutto l'anno e non soltanto nel periodo estivo.
Abbiamo una miniera d'oro. Sfruttiamola.







Modificato da - ziama in data 31/03/2011 19:33:43

  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

 Regione Estero  ~ Città: new york  ~  Messaggi: 9847  ~  Membro dal: 12/12/2006  ~  Ultima visita: 30/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

milly73
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 31/03/2011 : 19:50:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Intanto fornisco questo indirizzo (dal Weblog "nonsolobaronia") in cui compaiono alcuni veri primati sardi, nella speranza che possano essere utili:
http://marcocamedda.blog.tiscali.it...78756-shtml/
Mancano, per quello che so, il lago Omodeo, inteso come più grande invaso artificiale d'Europa; la Civiltà Nuragica, intesa come prima grande civiltà del Mediterraneo Occidentale.

Qualche nominativo è dato da aziende private, anche se la maggior parte (in una lista interessante e confortante) non lo sono.

So - dallo stesso blog - che il premio Italiano "Ercole Oleario" è stato vinto, quest'anno, da una azienda eccellente di Orosei, quella di Sandro Chisu. Altri esempi di eccelsa qualità, sono certo arriveranno da altre parti della Sardegna, da parte altri forumisti.

Mi piace l'idea di postare piccole tessere di mosaico di una guida turistica dell'interno, se interpreto correttamente l'idea di Milly. Mi sembrerebbe estremamente interessante ed utile per il turista, che vi figurassero insieme i punti d'interesse paesaggistico e naturalistico, i siti archeologici, le aziende o gli artigiani d'eccellenza, i richiami letterari ed altro ancora, oltre agli agriturismo, i ristoranti e gli alberghi. Ed i percorsi che li uniscono.



si hai capito perfettamente la mia idea







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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 31/03/2011 : 19:50:39  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Ziama, è una splendida idea!
Analogo discorso si potrebbe effettuare per il pane carasatu, per il torrone di Tonara, per i formaggi e per molte altre cose sarde. Pensa ai vari tipi di miele delle zone differenti... Trovare argomenti non è il problema. Il problema vero è la cernita, cioé limitare il discorso qualità a pochi eccellenti.
Se deve essere l'interno della Sardegna, abbiamo già almeno un limite geografico approssimativo.

Il percorso dei vini è già stato fatto, dalle case vinicole. Ma purtroppo - come fai notare tu - non è stato pubblicizzato abbastanza, né sviluppato fino in fondo: ci sono solo depliants e qualche articolo sui giornali. I "corsi" di degustazione ed accoppiamento con vari cibi (formaggi! carni!) sarebbero certamente molto apprezzati anche dagli italiani.
Forse Paradisola potrà essere uno stimolo trofico in più alla creazione di queste iniziative e strutture, con relativi posti di lavoro, ma temo non possa determinarne direttamente la nascita...







  Firma di maurizio feo 
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quattromori

Utente Master



Inserito il - 31/03/2011 : 22:06:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di quattromori Invia a quattromori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mi riallaccio agli ottimi suggerimenti di zia Ma e maurizio: nel 2000 ho partecipato ad un progetto promosso dal Consorzio Sa Corona Arrubia rivolto alla "Educazione degli Adulti" che consisteva appunto nell'organizzare questo tipi di turismo, ovvero coinvolgere principalmente le università della terza età italiane ed europee proponendo loro di partecipare ad una vacanza nella quale si svolgessero corsi di gastronomia con i quali avrebbero imparato a fare i nostri dolci, i nostri pani, pasta e quant'altro e contemporaneamente proponendo visite ed escursioni in Marmilla. Siamo stati formati da una società specializzata che ci ha portato addirittura un mese in giro in Gran Bretagna dove queste attività sono realtà da decenni.
Il progetto finanziato dal Leader II della comunità europea si avvaleva di un contributo di 500 milioni di lire. Purtroppo, terminati i fondi, il Consorzio non ha avuto la capacità di continuare a sostenere l'idea e certamente non era pensabile che dei ragazzi squattrinati seppur con tanta buona volontà, potessero portare avanti un'attività del genere che appunto come sostenete voi necessita di investimenti promozionali. qual'è l'imprenditore che investirebbe in tali iniziative?

un consiglio che mi sentirei di rivolgere ai piccoli produttori: vivo l'estate a Palau da diversi anni, la sera nelle bancarelline del mercato all'aperto vedo solo chincaglierie straniere e contemporaneamente in tv assisto alle proteste dei pastori e agricoltori sardi che si sentono oppressi dagli industriali. Avete mai visto un mercato di prodotti tipici nostrani nelle località turistiche dell'isola promosso dalle associazioni di categoria? in conclusione, se la montagna non va da Maometto, dev'essere il contrario: bisogna promuovere e portare i propri prodotti dove c'è il turismo, farglieli consumare nei ristoranti locali, le colazioni negli alberghi non devono essere di produzione della grande distribuzione straniera e poi magari qualcuno di questi che assaggerà i nostri prodotti sarà inevitabilmente spinto a visitare i luoghi di provenienza







  Firma di quattromori 
_____________________non disprezzare gli altri; potrebbero avere qualcosa da insegnarti
www.bandierasarda.it

 Regione Sardegna  ~ Città: villanovaforru  ~  Messaggi: 2013  ~  Membro dal: 12/04/2006  ~  Ultima visita: 27/08/2013 Torna all'inizio della Pagina

Janahome
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 01/04/2011 : 00:06:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Janahome Invia a Janahome un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ziama,
in Sardegna questa cosa si fa e anche bene:
cito per tutti Jerzu, Calici di Stelle, in agosto, un tour fra le cantine col calice in mano e tante cose da apprendere sul vino.

Per rispondere al post:
io suggerisco Sa Portiscra, sono una buona cooperativa di Urzulei,
che hanno riqualificato una zona "dimenticata" della Sardegna:
agturismo non tradizionale, preparano quello che c'è (salumi, formaggi e carne arrosto, olio e pane carasau, casu marzu o callu)
davanti alle tipiche capanne pastorali di quella zona;
si curano del ripopolamento dei cervi e dei mufloni;
ti guidano in un isolito itinerario che dalle antiche capanne nuragiche (oltre 100!) ti porta sino alla gola sopra la codula di luna
e solo per questo panorama vale la pena arrivarci!
Non mancano anneddoti e storie...
L'ospitalità di questa cooperativa è davvero un bell'esempio per chi vuole conoscere l'aspetto meno popolare e più tipico della nostra Sardegna.
Ci vado praticamente ogni anno e sti ragazzi sono davvero speciali!
Direi coraggiosi...
qui il sito
http://www.saportiscra.it








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^:^Jana
http://www.janahome.com

 Regione Sardegna  ~ Città: Santu Idu  ~  Messaggi: 506  ~  Membro dal: 29/04/2008  ~  Ultima visita: 03/08/2012 Torna all'inizio della Pagina

ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 01/04/2011 : 00:18:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Jana,

no che non si fanno come dico io.
Io parlo della varie cantine che hanno a disposizione un albergo o degli alloggi stile agriturismo e le cantine stesse sono incaricate di organizzare la settimana o quello che sia per i turisti.
Esiste una cosa del genere da noi? No!
Non parlo di una giornata, parlo proprio di una vacanza intera! Con ristoranti, negozianti, guide turistiche, esperti e compagnia varia che partecipano (insomma, si lavora un po' tutti).

Giusto per darti un'idea, guarda qua giusto uno dei tanti link per NAPA VALLEY, che e' la regione dei vigneti in California.
E questo e' solo uno! E come vedi, non e' soltanto la cantina coinvolta, ma tutta una serie di business locali.
E si possono scegliere che tipo di tour fare; addirittura c'e' un tour in bicicletta, per chi lo volesse!!!
E la Sardegna ha il clima adatto per tutti questi tipi di attivita' (che fanno pagare fior di quattrini pure!)


http://napavalley.com/wineries/

o guarda un po' la mappa interattiva:

http://napavalley.com/maps/

ad ogni click, ti dice esattamente cosa c'e' intorno ad ogni vigneto/cantina: negozi, ristoranti, attrazioni, turistiche, saloni di bellezza e via dicendo.
Tutto a disposizione dei 'villeggianti'.
Non sarebbe male se si riuscisse a fare una cosa del genere anche in Sardegna? Le cantine ci solo, gli alberghi in prossimita' pure....bisognerebbe che si organizzassero per bene fra di loro e fare una bella pubblicita' stile NAPA!







Modificato da - ziama in data 01/04/2011 00:38:57

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Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
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Janahome
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 01/04/2011 : 02:34:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Janahome Invia a Janahome un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh Ziama, tutto è proporzionato:
la California è immensa, la Sardegna fa le cose in piccolo.
qui fanno la settimana del novello, Alghero, a fine ottobre:
il problema è che ovviamente non ci va nessun turista un'intera settimana, è costoso
e fuori stagione. E' roba per gli appassionati.
Jerzu vive la settimana dedicata al vino, ma ovviamente la cosa non è come da te:
coinvolti tutti, pure il trenino ci hanno messo una volta, col tour dei tacchi ogliastrini,
infatti si fa ogni anno ad agosto, non è lontano dal mare e ha un patrimonio ambientale intorno lodevole,
ma in quella settimana rende soprattutto il sabato sera (Infatti calici di stelle è il clou del sabato)
e a quanto pare è già citato nelle guide enologiche (così mi disse chi la organizza)
Ma si muovono un anno intero per mettere su una settimana di manifestazioni!
Un fazzoletto di terra come il nostro ha buon vino valorizzato,
quello che c'è si fa al massimo in una settimana, tour e gite comprese:
Alghero ha il primato ma Jerzu in una settimana sta davvero interessando i tour operator
senza contare i comuni dell'Ogliastra che ne prendono vantaggio anche senza cantina.
Comunque,
la cantina aperta significa norme di sicurezza, volontari, percorsi:
il discorso è che se non entrano i soldi per rimborsare la giornata, a voglia di organizzare: sei in perdita e non continui.
per confrontare con un'altra regione italiana,
in Toscana ci fai parecchio, ma lì ovviamente le cantine sono mooooolte di più e i paesi storici... di queste cose ci campano tutto l'anno!








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Janahome
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 01/04/2011 : 03:41:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Janahome Invia a Janahome un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quattromori ha scritto:
un consiglio che mi sentirei di rivolgere ai piccoli produttori: vivo l'estate a Palau da diversi anni, la sera nelle bancarelline del mercato all'aperto vedo solo chincaglierie straniere e contemporaneamente in tv assisto alle proteste dei pastori e agricoltori sardi che si sentono oppressi dagli industriali. Avete mai visto un mercato di prodotti tipici nostrani nelle località turistiche dell'isola promosso dalle associazioni di categoria? in conclusione, se la montagna non va da Maometto, dev'essere il contrario: bisogna promuovere e portare i propri prodotti dove c'è il turismo, farglieli consumare nei ristoranti locali, le colazioni negli alberghi non devono essere di produzione della grande distribuzione straniera e poi magari qualcuno di questi che assaggerà i nostri prodotti sarà inevitabilmente spinto a visitare i luoghi di provenienza


Allora, non mi dilungo su Cortes Apertas e l'autunno in Barbagia.
c'è il sito della Camera di Commercio di Nuoro che gli dedica ampiamente spazio, visto che è lui il motore di tutto.
Ci sono anche mercatini organizzati dalla Coldiretti e quelli pro-Km 0.
Mi spiace se a Palau non ne hai visto...

Il discorso dei ristoratori però lo faccio:
la grande distribuzione è una piaga sociale, irrisolvibile, visto che non puoi effettivamente imporne il divieto!
I ristoranti locali, come le brave massaie, diffcilmente hanno voglia di comprare un buon prodotto quando sanno che possono comunque offrire un buon piatto spendendo la metà,
a meno che non rincarino il menu e attirino meno clienti.
Il discorso dei pastori e agricoltori
non è che si sentono oppressi dagli industriali: il fatto è che il prodotto importato costa meno: ci vuole tanta quantità per produrlo, manovalanza per farlo e tanti soldi per mantenere la manovalanza, in Italia sono costi insostenibili. Un piccolo non ce la fa!
Se io ci devo rimettere di tasca, il mio prodotto non lo produco più.
Se io ci devo rimettere di tasca, il ristorante lo chiudo.
Per vendere il mio prodotto "a norma" (sopratutto alimentari) devo fabbricarlo in un certo modo.
Negli hotel dovrò distriburlo seguendo scrupolosamente la legge,
diventa costoso solo confezionarlo.
Pensa che nei B&B è vietato esplicitamente servire "alimenti" fatti in casa, devono essere ben confezionati e contenere le varie indicazioni.
cioè, se io faccio una torta non posso darla a colazione ai miei affittuari!
Sono passibile di denuncia.
Un altro discorso sono gli agriturismi,
che per legge devono servire a tavola almeno la metà (se non sbaglio) dei prodotti di produzione propria, fatti ovviamente rispettando le norme.
Cioè, se io faccio un maialetto arrosto, a parte la certificazione di provenienza, quel maialetto deve essere allevato in situazioni a norma.
Ora,
sarà da ridere, ma prova a parlare con chi ha avuto dei controlli e qualcosa non era esattamente a norma...
C'è un ragazzo che ha chiuso il suo locale perchè non ha rispettato le dimensioni cucina, non aveva tutta la certificazione della cella frigo (e pensa che la carne la sceglieva lui, vedendo la bestia viva!) e chissà quanto altro gli hanno contestato... magari un cavolo di cartello esposto male!
Sta ancora pagando a rate un salasso di multa
altro che bancarella di formaggi, era una trattoria, una piccola trattoria che metteva in tavola il prodotto sardo, fesco e che faceva guadagnare anche ai piccoli produttori locali...

In ultimo,
ti cito il simpatico episodio di Mc Puddu's di Santa Maria Navarrese? Lo ricordi?
Chi ha perso la causa... il piccolo ovviamente.
Mettiamoci contro la grande distribuzione: chi boicotta il Mc Donald's???
A Cagliari, l'Algida (Unilever) ha chiuso la fabbrica dei gelati: portata all'estero. Abbiamo evitato di mangiarne per questo?

E' sempre facile dire spesso "ci si lamenta ma non si fa niente..." agli altri,
non lo starai dicendo tu ora, ma chissà quante volte lo hai pensato...

A proposito, gente! controllate per curiosità che acqua confezionata
in bottiglia bevete... è sarda?








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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 01/04/2011 : 08:32:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In trentino gia da molti anni ci sono le "strade del vino" una sorta di giro fra le varie aziende vinicole nelle cui vicinanze sono nate delle trattorie che propongono piatti locali e vino dell'azienda. Non mi sembra molto difficile soprattutto nelle zone dove si possono avere vini diversi creare questo tipo di circuito. Le trattorie, come succede in altre parti, potrebbero dare gratuitamente il piatto dove si è mangiato, piatto ovviamente creato in qualche laboratorio di ceramica locale. fare in modo che le varie realtà produttive cooperino per una visibilità comune all'eventuale turista. Se non sbaglio in Trexenta esiste già la "via del pane". Queste cose che in fondo non hanno bisogno di grandi organizzazioni.






  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

Janahome
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 01/04/2011 : 11:09:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Janahome Invia a Janahome un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lasciamo il tempo necessario per divulgarlo anche in Sardegna,
ma il popolo del vino e della birra si sta dando da fare...
un sito per tutti:
http://www.lestradedelvino.com/
Sperimo che le strade del vino e della birra siano sempre più lunghe!


PS: dimenticavo: click sugli eventi!







Modificato da - Janahome in data 01/04/2011 11:16:46

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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 01/04/2011 : 11:22:59  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Messaggio di Paradisola

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Potreste creare degli Eventi come è uso fare su Facebook: posti sperduti e sconosciuti a molti ma non ai sardi locali, magari all'insegna del maialino sardo piuttosto di altre specialità legate al luogo.
Dare una data e un ora di ritrovo con piccola escursione inclusa.

Prima però dovreste creare una ampia rete di contatti con i potenziali turisti italiani ed esteri, penso ai circoli e associazioni di vario genere.







 Regione Piemonte  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 661  ~  Membro dal: 22/11/2010  ~  Ultima visita: 24/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 01/04/2011 : 13:04:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo sia necessario costituire in ogni provincia un coordinamento che si preoccupi di coinvolgere tutti i rispettivi comuni (proloco, associazioni di categoria, scuole, ecc.) nel raccogliere tutte le peculiarità locali, archeologiche, culturali, enogastronomiche, artigianali, paesaggistiche, ecc, così da costituire tanti e articolati pacchetti che possano attirare le attenzioni delle diverse esigenze turistiche, abbracciando il maggior numero possibile di persone. Per la promozione rivolgerei particolare attenzione alle centinaia di circoli sardi in penisola e all'estero, in grado di sviluppare in loco e fisicamente eventi che possano informare e rendere appetibile l'offerta turistica. A riguardo, stamperei inoltre un opuscolo patinato ufficiale di 100 pagine, con foto, siti internet, appuntamenti, ricettività, ecc, da distribuire in tutte le agenzie di viaggio d'Italia. Abbiamo un patrimonio immenso, dobbiamo "solo" promuoverlo, renderlo visibile e competitivo. Personalmente non perdo mai occasione di promuovere la Sardegna sconosciuta e chi mi ha dato retta è tornato innamorato, felice di aver scoperto un paradiso nel paradiso...






  Firma di jomaru 
Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo...

 Regione Marche  ~ Prov.: Pesaro-Urbino  ~ Città: Fano  ~  Messaggi: 536  ~  Membro dal: 09/03/2011  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/04/2011 : 15:26:49  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Mi sembra di capire che tutti intendiamo e speriamo, per " sviluppo" una crescita qualificata, che non perda mai di vista specialmente la salvaguardia dell'ambiente, il divario sociale che la crescita crea etc., oltre al rispetto dei valori collettivi e alla realizzazione delle istituzioni adeguate. Sono tutti fattori che insieme costituiscono non solo un imperativo etico da perseguire, ma anche delle condizioni che sostengono il processo di sviluppo rendendolo regolare nel tempo. E' a tal proposito si parla anche di sviluppo sostenibile. Il rapporto tra caratteri quantitativi e aspetti qualitativi della crescita economica è infatti un rapporto biunivoco, d'interdipendenza reciproca: la qualità della crescita influisce sulla sua quantità e d'altronde più ampia è la formazione di nuova ricchezza, più si avranno risorse per migliorarne la qualità.
Belle parole, forse, ma solamente parole.
Forse però, tutti insieme, dati i nostri numeri - che non sono bassi - e le nostre differenti e varie dislocazioni, potremmo - anche grazie alla visibilità offerta generosamente dal Forum - dare i primi impulsi per un disegno così grande.
Mi sembra che fino a qui alcune idee siano molto interessanti.
Servirebbe un manager capace che cominci a mettere ordine e a pensare a che cosa effettivamente possa costituire l'inizio di questa "nova fabrica sarda" (o comunque la si voglia chiamare, magari proprio in Limba)...











  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina
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