Forum Sardegna - Nucleare Si o No? Esperti a confronto
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Nota Bene: Domus de Janas Il nome popolare significa letteralmente "case delle fate" ma in realtà esse sono delle tombe scavate nella roccia dalle popolazioni che vissero in Sardegna nel Neolitico, prime fra tutte quelle della cosiddetta "cultura di Ozieri", che fiorisce nel periodo compreso fra il 4000 e il 3000 a.C.



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 Nucleare Si o No? Esperti a confronto
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Autore Discussione
Pagina: di 21

jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/03/2011 : 14:55:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ziama ha scritto:

Sono andata a cercare interventi di esperti del settore che dicono NO al nucleare, perche ovviamente e' interessante ed educante sentire entrambe le parti.
Ovviamente non si tratta di 'semplici' cittadini, ma di scienziati, di gente del mestiere che si oppone a tale possibilita.
Premesso che io ho ancora tanto da leggere e da imparare, pensavo fosse giusto riportare, in maniera non polemica, il pensiero di queste persone.
Questo e' il link, troppo lungo per fare un copia ed incolla. Riportero' alcune parti salienti del discorso, ma chi volesse leggerlo tutto deve soltanto cliccarci sopra.

http://www.energiaperilfuturo.it/?cat=8

1) Mentre i costi delle energie rinnovabili scenderanno certamente nei prossimi 10 anni, i costi del nucleare sono per loro natura non ben definiti e destinati ad aumentare, tanto che probabilmente la costruzione delle centrali, se mai inizierà, dovrà essere molto probabilmente sospesa perché fra dieci anni il nucleare non sarà più economicamente conveniente.

2) L’enorme ulteriore vantaggio di una scelta in favore delle energie rinnovabili sta nel fatto che un euro di investimento oggi può cominciare a produrre energia e a contribuire all’indipendenza energetica in pochi mesi. Nel caso del nucleare, invece gli enormi investimenti di oggi porteranno a produrre nuova energia nel migliore dei casi tra dieci o quindici anni.

3)In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008. In realtà, quindi, il nucleare è in declino, semplicemente perché non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato.

4) A causa dei lunghi tempi per il rilascio dei permessi e l’individuazione dei siti (3-5 anni), la costruzione delle centrali (5-10 anni), il periodo di funzionamento per ammortizzare gli impianti (40-60 anni), i tempi per lo smantellamento alla fine della operatività (100 anni), la radioattività del combustibile esausto (decine o centinaia di migliaia di anni), il nucleare è una scommessa che si protende nel lontano futuro, con un rischio difficilmente valutabile in termini economici e sociali.

Gruppo di scienziati capitanato da Vincenzo Balzani (Presidente), Università di Bologna




Cara Ziama, il motivo per cui ho aperto la discussione era proprio spingere chi come te non ha la presunzione di possedere verità rivelate, a cercare i motivi di coloro i quali sottolineano criticità nel ritorno al nucleare.

Mi permetto di farti notare alcune cose sui punti da te evidenziati:

1)Se è vero come dici che il nucleare fra dieci anni non sarà più conveniente, non si capisce come in tutto il mondo, Stati Uniti compresi, siano in costruzione 34 nuove centrali che si aggiungeranno alle 439 già in funzione.

2)Contapporre energia rinnovabile e energia nucleare, non è corretto: sono le facce della stessa medaglia rispetto alla sfida per l'approvvigionamento energetico mondiale. L'investimento in entrambe le direzioni deve rubare terreno alla produzione di energia da idrocarburi, ancora preponderante e causa del problema principale che mette a rischio la salute dell'intero ecosistema: l'effetto serra e il conseguente surriscaldamento del pianeta.

3)La diminuzione di produzione alla quale fai riferimanto è dovuta principalmente ai tempi necessari per progettazione, entrata in funzione e rispetto delle normative di sicurezza delle nuove centrali. L'approvvigionamento di uranio con le tecnologie attuali è garantito per un altro millennio, valutandole in 200 Gtep (miliardi di tonnellate di petrolio equivalenti), contro i 300 Gtep complessivi di petrolio e gas naturale.

4)I tempi ai quali fai riferimenti corrispondono al vero: anche noi quando facciamo un mutuo per comprare una casa ci mettiamo trent'anni a pagarla, non per questo rinunciamo a fare l'investimento, che diventerà eredità dei nostri figli. Un paese ragiona allo stesso modo. Le scorie non hanno mai causato problemi (lo stesso non si potrebbe dire delle emissioni da idrocarburi), esiste la tecnologia per stiparle in sicurezza e si lavora già alle centrali di quarta generazione, che fra trenta anni a detta degli addetti ai lavori saranno in grado di sfruttarle come ulteriore fonte di energia.

Detto ciò allego un altro contributo che spero aggiunga ulteriori spunti riflessivi:

TRIESTE Dal Pd non arrivi una «chiusura preventiva» al ritorno del nucleare in Italia: questo l'appello rivolto al segretario Pierluigi Bersani da 72 scienziati, intellettuali, manager, ai quali si sono aggiunti sei parlamentari Democrat. Ma il segretario del Pd risponde di no, ribadendo il suo giudizio negativo sul Piano del governo; un piano «velleitario» perché non affronta alcuni nodi decisivi. I 72 firmatari, fra i quali Umberto Veronesi, Margherita Hack, Edoardo Boncinelli, affermano che «non è in alcun modo giustificabile» l'avversione del Pd al nucleare. È poi «incomprensibile la sbrigatività e il pressapochismo» con cui spesso nel partito «vengono affrontati temi che meriterebbero una discussione informata». La lettera sottolinea anche «il rischio che nel Pd prenda piede uno spirito antiscientifico, un atteggiamento elitario e snobistico che isolerebbe l'Italia, non solo in questo campo, dalle frontiere dell'innovazione». Anche perché «molti leader dei governi di sinistra e progressisti puntano sul nucleare» da Lula a Obama.

A creare disagio nel Pd è anche la presenza di sei parlamentari del partito tra i firmatari (Erminio Quartani, Francesco Tempestini, Enrico Morando, Tiziano Treu, Pietro Ichino, Andrea Margheri), appartenenti a tutte e tre le componenti interne (area Bersani, Franceschini e Marino).
Il primo a respingere l'appello è stato Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, per il quale esso «è figlio di ideologie del passato». Realacci ha chiesto che l'Assemblea nazionale del partito, il 22 maggio, dica una parola chiara «evitando il rischio di apparire confusi e deboli».
Bersani ha risposto a chi temeva una virata pro-nucelare del Pd ribadendo le ragioni di un «no» che, ha detto, non è «assolutamente ideologico», ma è uno stop a un «piano velleitario». Il segretario dei Democratici ha rielencato le ragioni delle perplessità del suo partito verso il nucleare proposto da Berlusconi: il governo non ha pensato all'Agenzia nazionale, non ha identificato il sito unico nazionale; per non parlare «della gestione del vecchio nucleare che non è affrontata, a partire dal 'decommissioning' delle vecchie centrali, che potrebbe rappresentare una chance per le nostre aziende, fino al ritorno delle vecchie scorie dalla Francia». E poi le procedure di localizzazione delle centrali «sono state messe su un binario incerto». Stesso discorso per i costi. Insomma, conclude Bersani, «nella situazione italiana, e senza riserve ideologiche, il Piano del governo ci distrae da tutto quello che potremmo e dovremmo fare», cioè un massiccio investimento nella green economy.

«La centrale di Krsko rappresenta per la nostra regione tutta una serie di potenziali svantaggi senza alcun vantaggio». E allora, per Margherita Hack non ci sono dubbi, «tanto vale costruire un impianto in Friuli Venezia Giulia». Il nodo chiave, insiste l'astrofisica, è quello dei rischi: «La nostra regione ha la centrale slovena a un passo, il nostro Paese è circondato dalla centrali francesi e svizzere. Accadesse qualcosa, subiremmo le stesse conseguenze dei confinanti. E allora perché continuare a pagare l'energia più che gli altri Paesi europei? Con la premessa che bisognerebbe sfruttare meglio le energie rinnovabili - prosegue la Hack -, la soluzione dei problemi energetici italiani non può prescindere dalla costruzione delle centrali nucleari».
Ritornando ai rischi, assicura infine la scienziata, «le centrali di ultima generazione sono altamente sicure. Va senz'altro risolto con attenzione il problema delle scorie, ma demonizzare a prescindere il nucleare non ha alcun senso».







  Firma di jomaru 
Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo...

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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 16/03/2011 : 14:56:26  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
IENE ( boicottaggio a danno del mercato delle rinnovabili )


http://www.video.mediaset.it/video/...-s1-c1-o1-p1






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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/03/2011 : 15:49:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Marco Ricotti è docente di impianti nucleari al Politecnico di Milano e fa parte dell’Agenzia nucleare italiana:

In Italia il 12 giugno si vota il referendum per il nucleare. Secondo lei come andrà?
«Questa è una domanda politica. Io faccio un altro mestiere. Dico solo che non dobbiamo confondere. È sbagliato scegliere sull’onda dell’emotività».

Cosa risponde a chi ha paura dei rischi?
«Ciò che fa la differenza è la percezione del rischio. Anche andare al lavoro in bicicletta è pericoloso, ma nessuno ci pensa. La nostra cultura ha sempre voluto dare alla parola “nucleare“ un significato spaventoso. La paura non è razionale. E per la scienza non è cambiato nulla».







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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/03/2011 : 15:54:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trovo molto interessanti i contributi sulle rinnovabili e sulla necessità di investire anche in quella direzione, ma faccio notare che in questa discussione si cerca di approfondire il dibattito sul nucleare per giungere al referendum con serenità e cognizione di causa.

Grazie a tutti comunque







  Firma di jomaru 
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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 16/03/2011 : 16:09:53  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
jomaru ha scritto:

Trovo molto interessanti i contributi sulle rinnovabili e sulla necessità di investire anche in quella direzione, ma faccio notare che in questa discussione si cerca di approfondire il dibattito sul nucleare per giungere al referendum con serenità e cognizione di causa.

Grazie a tutti comunque


Prego ! Figurati per così poco... Sempre a disposizione !!


http://www.facebook.com/profile.php...000602469588
Vito Brullo


CONFRONTO NUCLEARE ED ENERGIE RINNOVABILI!
pubblicata da Vito Brullo il giorno mercoledì 16 marzo 2011 alle ore 0.11


HO PROVATO A FARE UN PO' DI CONTI, ALLA BUONA PER CONFUTARE I NUCLEARISTI CHE SOSTENGONO CHE LE RINNOVABILI COSTEREBBERO PIU'... DEL NUCLEARE:

IPOTESI DI N° 20 CENTRALI NUCLEARI DA 1500 MEGAVATT CIASCUNA, PARI A 30.000 MEGAVATT:

- COSTO COMPLESSIVO IPOTIZZATO, IN ITALIA, DAI 150 AI 200 MILIARDI DI € ;

- PIU' IL COSTO DELLA CORRUZIONE, E DELLE INFILTRAZIONI MAFIOSE;

- PIU' IL COSTO DEL CARBURANTE RADIOATTIVO (Uranio; Plutonio; ..) IN CONTINUO RINCARO;

- PIU' IL COSTO DELLA DIREZIONE E MANUTENZIONE CONTINUA;

- DISPONIBILITA' ENERGIA DOPO ALMENO 4 - 8 ANNI SE VA BENE;

- PIU' IL COSTO DELLO STOCCAGGIO DELLE SCORIE RADIOATTIVE (che ancora non sanno come fare):

- E IL COSTO IN TERMINI DELLA SALUTE DEI CITTADINI LIMITROFI ALLE CENTRALI?

- E SE SUCCEDE COME IN GIAPPONE CHE QUALCOSA NON VA' PER IL VERSO GIUSTO?

- E IL SENSO DELLA SICUREZZA PSICOLOGICA, (obiettivi per terroristi, esplosione x imprevisti, ecc..);

- QUANTO COSTERA' SMONTARE UNA VECCHIA CENTRALE E SMALTIRLA?????????????

- LE MULTINAZIONALI X L'ENERGIA CONTINUEREBBERO AD AVERE IL MONOPOLIO E AD IMPORRE IL PREZZO DELL'ENERGIA!

IPOTESI DI ENERGIA ALTERNATIVA A FOTOVOLTAICO CON INCENTIVO DI 60.000 MEGAVATT:

- COSTO COMPLESSIVO IMPIANTI DAI 200 AI 250 MILIARDI DI €:

- PIU' L'INCENTIVO (che abbiamo gia' pagato da tempo in bolletta) dai 100 ai 150 miliardi di € in 20 anni;

- MENO IL COSTO DI MANUTENZIONE CHE E' QUASI NULLO;

- MENO IL COSTO DELL'ENERGIA PRODOTTA E UTILIZZATA IN LOCO (nelle case, industrie ecc..);

- E N E R G I A P U L I T A R I N N O V A B I LE al 100 % ;

. NESSUN RISCHIO PER LA SALUTE DEI CITTADINI (RISPARMIO PER LA SANITA')

- ENERGIA DISPONIBILE NEL GIRO DI POCHI MESI ;

- CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO DA SUBITO SPALMATI SU TUTTO IL TERRITORIO;

- LAVORO SOPRATTUTTO PER LE PICCOLE IMPRESE DEL SETTORE E DELL'INDOTTO;

- SICUREZZA PSICOLOGICA PER MANCANZA DI QUALSIASI TIPO DI PERICOLO;

- FACILE SMALTIMENTO DEI PANNELLI USURATI (E' VETRO, basta fonderlo e riutilizzarlo);

- NESSUN RISCHIO ANCHE SOTTO L'AZIONE DEL PIU' TERRIBILE DEI TERREMOTI;

- DOPO 25 - 35 ANNI (durata dei pannelli) SICURAMENTE la RICERCA e la TECNOLOGIA si SARA' EVOLUTA e i PANNELLI POTRANNO FACILMENTE ESSERE SOSTITUITI CON ALTRI A PIU' ALTA EFFICIENZA;

- CON IL SURPLUS GIORNALIERO DI ENERGIA SI PUO' POMPARE ACQUA NEI BACINI IDROELETTRICI E SFRUTTATI NELLE ORE NOTTURNE; OPPURE PRODURRE IDROGENO DA USARE LA NOTTE PER CREARE ENERGIA ELETTRICA;

- E NON CONTA NIENTE IL PRESTIGIO DI ESSERE UN PAESE CHE VIAGGIA AD ENERGIA RINNOVABILE ???

- SONO ALLO STUDIO PANNELLI FOTOVOLTAICO CHE RIESCONO A PRODURRE ENERGIA ELETTRICA ANCHE LA NOTTE SFRUTTANDO LE RADIAZIONI INFRAROSSE EMESSE DALLA TERRA, QUINDI .......! ?

- LA NOTA DOLENTE E' PER LE MULTINAZIONALI PRODUTTORI DI ENERGIA ELETTRICA CHE PERDEREBBERO L'ENORME POTERE DEL MONOPOLIO !







 Regione Piemonte  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 661  ~  Membro dal: 22/11/2010  ~  Ultima visita: 24/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 16/03/2011 : 16:26:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nostalgia,

i moderatori ti hanno gia' detto piu volte che non dovresti scrivere in maiuscolo.







  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

 Regione Estero  ~ Città: new york  ~  Messaggi: 9847  ~  Membro dal: 12/12/2006  ~  Ultima visita: 30/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 16/03/2011 : 16:37:57  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
ziama ha scritto:

Nostalgia,

i moderatori ti hanno gia' detto piu volte che non dovresti scrivere in maiuscolo.




E' stato scritto così su facebook !!!

Vaglielo a dire tu !! Ho solo copiato !!






 Regione Piemonte  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 661  ~  Membro dal: 22/11/2010  ~  Ultima visita: 24/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 16/03/2011 : 17:21:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nostalgia ha scritto:

ziama ha scritto:

Nostalgia,

i moderatori ti hanno gia' detto piu volte che non dovresti scrivere in maiuscolo.




E' stato scritto così su facebook !!!

Vaglielo a dire tu !! Ho solo copiato !!



Il fatto che l'intervento è stato copiato da facebook non ti esime dal rispettare le regole del forum, che prevedono di scrivere in minuscolo... Quindi dovresti trasformare il tutto in minuscolo oppure astenerti dal praticare il coppia e incolla.







  Firma di Tzinnigas 


... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Predazzo /Villa S. Antonio  ~  Messaggi: 4940  ~  Membro dal: 27/08/2008  ~  Ultima visita: 04/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 16/03/2011 : 17:26:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Interessante punto di vista in questo sito che mette a confronto i pro e i contro: ( in rosso i miei commenti)

PRO:

Il nucleare presenta indubbiamente dei vantaggi:

* Una centrale nucleare non emette CO2

Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco nell'ozono e dell'effetto serra.

(della serie ci preoccupiamo tanto della possibilita' di un incidente nucleare e nel frattempo stiamo uccidendo il pianeta in altre maniere!)

* Vantaggio nella bilancia dei pagamenti

La produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull'economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale.


* Maggiore stabilità politica

Le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (Medio Oriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall'import del petrolio. L'uso del nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.



Ed ecco gli svantaggi:

* Conseguenze in caso di incidente
La storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dall'incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione.

(e ovviamente il problema principale e' la sicurezza, dato che penso che se fosse garantito un 100% di sicurezza che non ci siano incidenti, probabilmente in tanti cambierebbero idea. La preoccupazione principale sono proprio le radiazioni)


* Le scorie nucleari

Purtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.

(e se e' vero che costerebbe un patrimonio lo stoccaggio delle scorie, e' ancora possibile quindi parlare di risparmio?)


* Localizzazione centrali nucleari e proteste locali

Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.


* Il terrorismo

Viviamo in un'epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all'umanità. Il ricordo della tragedia dell'11 settembre 2001 ai grattacieli del World Trade Center è stato un duro shock per l'intera società occidentale. Il rischio che le centrali nucleari siano prese come obiettivi per atti di terrorismo o come bombe sporche è quindi molto realistico. E' lecito e razionale preoccuparsi. Le nuove centrali nucleari dovranno includere questo aspetto fin dalla fase di progettazione.

(e qui torniamo al problema della sicurezza garantita)


* Il trasporto di materiale nucleare

Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.


http://www.ecoage.it/energia-nuclea...vantaggi.htm







Modificato da - ziama in data 16/03/2011 17:29:30

  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

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ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 16/03/2011 : 17:53:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gli Ecologisti dicono SI al Nucleare!


IL DIFFICILE CAMMINO DEL NUCLEARE TRA PRO E CONTRO

Il Movimento Ecologista Europeo, FareAmbiente, ha ufficializzato pubblicamente il 30 aprile scorso, nella Conferenza Stampa tenutasi presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio, la propria posizione sull’energia nucleare.


In quella occasione il Presidente Nazionale, Vincenzo Pepe e il Coordinatore del Lazio, Piergiorgio Benvenuti, hanno affermato che la posizione ufficiale di FareAmbiente è quella di essere favorevole ad un mix energetico includendo, anche, l’utilizzo dell’energia nucleare. Vincenzo Pepe, ha sottolineato poi che: “serve un ambientalismo maturo e responsabile di tipo europeo che non sia nè di destra nè di sinistra, nè tantomeno relegato ai partiti cosiddetti verdi”. “Fareambiente, ha precisato Pepe, intende coniugare lo sviluppo con il rispetto delle risorse naturali e per questo ritiene che il nucleare sia un’energia pulita, economica e sicura”.

Si all’energia nucleare, dunque, per tutelare gli interessi nazionali e promuovere uno sviluppo economico verde. Insomma, vogliamo un’Italia al passo con i tempi e un ambiente più pulito per tutti.

http://www.fareambiente.it/index.ph...s&Itemid=131







Modificato da - ziama in data 16/03/2011 18:00:49

  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/03/2011 : 18:31:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ziama ha scritto:

Interessante punto di vista in questo sito che mette a confronto i pro e i contro: ( in rosso i miei commenti)

PRO:

Il nucleare presenta indubbiamente dei vantaggi:

* Una centrale nucleare non emette CO2

Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco nell'ozono e dell'effetto serra.

(della serie ci preoccupiamo tanto della possibilita' di un incidente nucleare e nel frattempo stiamo uccidendo il pianeta in altre maniere!)

* Vantaggio nella bilancia dei pagamenti

La produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull'economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale.


* Maggiore stabilità politica

Le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (Medio Oriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall'import del petrolio. L'uso del nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.



Ed ecco gli svantaggi:

* Conseguenze in caso di incidente
La storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dall'incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione.

(e ovviamente il problema principale e' la sicurezza, dato che penso che se fosse garantito un 100% di sicurezza che non ci siano incidenti, probabilmente in tanti cambierebbero idea. La preoccupazione principale sono proprio le radiazioni)


* Le scorie nucleari

Purtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.

(e se e' vero che costerebbe un patrimonio lo stoccaggio delle scorie, e' ancora possibile quindi parlare di risparmio?)


* Localizzazione centrali nucleari e proteste locali

Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.


* Il terrorismo

Viviamo in un'epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all'umanità. Il ricordo della tragedia dell'11 settembre 2001 ai grattacieli del World Trade Center è stato un duro shock per l'intera società occidentale. Il rischio che le centrali nucleari siano prese come obiettivi per atti di terrorismo o come bombe sporche è quindi molto realistico. E' lecito e razionale preoccuparsi. Le nuove centrali nucleari dovranno includere questo aspetto fin dalla fase di progettazione.

(e qui torniamo al problema della sicurezza garantita)


* Il trasporto di materiale nucleare

Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.


http://www.ecoage.it/energia-nuclea...vantaggi.htm


Cara Ziama a te e a tutti gli amici della discussione propongo un documento per sottolineare che il discorso sulle scorie è tra i punti cardine della ricerca scientifica per aumentare sensibilmente la sicurezza sul nucleare:

Il progetto di ricerca denominato n_Tof (neutron Time of Flight), ha come scopo la misura, con precisioni mai raggiunte, di sezioni d’urto per cattura neutronica, e sfrutta una facility situata al CERN di Ginevra. Tali nuove misure aprono scenari interessanti, anche per quanto riguarda l’energia nucleare.

È in corso di studio un impianto per l’incenerimento (o riciclaggio) delle scorie, che si basa su un sistema detto ADS (Accelerator Driven System) proposto per la prima volta, all’inizio degli anni ’90, dall’americano Bowman e dall’italiano Rubbia; tale procedimento potrebbe essere utilizzato sia per smaltire scorie già esistenti provenienti da centrali nucleari, o anche da testate in via di smantellamento, sia in nuove generazioni di reattori nucleari per la produzione di energia più sicura e meno inquinante.

Un tipico ADS consisterebbe di due apparati, connessi tra loro: un normale reattore nucleare sottocritico (nel quale cioè la reazione a catena non è capace di autoalimentarsi) accoppiato ad un acceleratore di particelle, designato all’immissione, nel core del reattore, di un quantitativo di neutroni atti ad alimentare la reazione stessa. Il numero di neutroni con cui sarebbe possibile irraggiare è elevato, grazie al metodo che si utilizza per produrli (spallazione).

Uno dei vantaggi che si otterrebbe da un simile apparato è il possibile utilizzo di nuovi e più convenienti combustibili, ad esempio basati sul ciclo del Torio (Uranio 233, fissile, viene ricavato da Torio 232 per cattura neutronica). L’utilizzo di reazioni che sfruttano tale elemento presenta diverse agevolazioni: le scorie hanno una quantità molto inferiore di attinidi minori, che notoriamente rappresentano la parte più radiotossica dei prodotti di fissione; in natura il torio è più abbondante dell’uranio; non esiste infine il problema della proliferazione, cioè non è possibile ricavarne testate nucleari.

Addentrandoci un po’ più a fondo nel problema delle scorie, dividiamole per chiarezza in due gruppi: gli attinidi minori (Curio, Americio, Plutonio, Nettunio…) e frammenti di fissione (Cs, Se, I, Tc…). I primi, come detto, sono i più radiotossici a causa dei loro lunghissimi tempi di dimezzamento, e ciò che si pensa di fare è trasmutarli (cattura neutronica) in elementi più pesanti che siano di nuovo fissili, in modo da poterli reintrodurre nel reattore, in aggiunta al combustibile standard, per produrre altra energia. Per i secondi il procedimento si basa ancora sulla cattura neutronica, ma stavolta i nuclei che si raggiungerebbero, a partire da tali frammenti, sono stabili o con tempi di dimezzamento più brevi. Per questi dunque, uno stoccaggio, anche di tipo geologico, sarebbe una soluzione non irrealizzabile (si parla di vite medie “ragionevoli”).

Alcuni problemi restano, per ora, insoluti: occorre costruire acceleratori di nuova generazione, che producano correnti abbastanza elevate da fornire un numero adeguato di neutroni; le misure di sezioni d’urto devono essere migliorate (questo è il lavoro che stanno svolgendo i ricercatori di n_Tof); si devono studiare soluzioni per consentire all’acceleratore di accedere al core (finestra di accesso) ed infine individuare il combustibile più adeguato e gli elementi per i quali è possibile, teoricamente e tecnicamente, la trasmutazione. Nessuno dei suddetti ostacoli sembrerebbe insuperabile, anzi è opinione di diversi ricercatori coinvolti nel progetto n_Tof che il progetto sia realizzabile, con l’ausilio di fondi e tempo.







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milly73
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Inserito il - 16/03/2011 : 18:47:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@ jomaru

da ciò che leggo sei una persona preparata sull'argomento quindi ti chiedo,
è vero che per sicurezza una centrale nucleare deve essere costruita lontano dal centro abitato almeno 50 km?







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jomaru
Salottino
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Inserito il - 16/03/2011 : 18:50:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il premio Nobel per la Fisica Carlo RUBBIA ha ipotizzato l’utilizzo di centrali nucleari che utilizzano come combustibile non l’URANIO 232 ma il TORIO.
Tali centrali , oltre ad essere meno costose, in quanto non utilizzano un combustibile come l’uranio, si provvederebbero di un elemento di cui la nostra Madre Terra è notevolmente ricco come il TORIO.
Il nostro Nobel per la Fisica afferma che una centrale nucleare, che utilizza come combustibile il TORIO, produce, a parità di combustibile, duecentocinquanta volte l’energia prodotta da una centrale nucleare ordinaria, quindi con un notevole risparmio sul prezzo del carburante.
Inoltre una centrale nucleare al TORIO non ha bisogno dei sistemi di sicurezza, che sono necessari per una centrale nucleare ordinaria.
Infatti, mentre in una centrale che utilizza l’uranio come combustibile, la cui energia viene prodotta grazie alla fissione del combustibile, che è un processo che tende ad essere esplosivo e deve essere controllato per evitare incidenti, come quello di Three Miles Island o Chernobyl, nel caso del TORIO il processo deve essere continuamente stimolato, inviando neutroni nel materiale e rendendo, quindi, impossibile che la reazione sfugga al controllo e che vi sia una esplosione con uscita di materiale radioattivo nell’atmosfera.

Il funzionamento di una centrale nucleare al TORIO può essere descritto nel seguente modo:
“Un acceleratore di particelle attiva un flusso di protoni che colpiscono un certo quantitativo di Piombo, attivando una reazione nucleare che libera neutroni.
I neutroni colpiscono il combustibile nucleare, che contiene il TORIO, trasformandolo in uranio-233, che si scinde in nuclei più leggeri, producendo energia e quindi calore. Uno scambiatore di calore, immerso in un liquido refrigerante, alimenta una turbina a vapore che genera energia elettrica.”

I vantaggi dell’utilizzo di una centrale nucleare al TORIO sono molteplici e si possono enumerare nel seguente modo:

• -La reazione viene innescata da un flusso di protoni e può essere interrotta nel momento in cui si dovesse avvertire un qualsiasi pericolo, bloccando cosí la reazione nucleare;

• -Usando il TORIO, con lo stesso quantitativo di carburante nucleare si avrebbe il vantaggio di produrre una energia di 200 volte superiore rispetto a quella dell’uranio;

• -Inoltre il TORIO è molto più abbondante dell’uranio, quindi il costo sarebbe di gran lunga inferiore;

• -La fertilizzazione del carburante al TORIO produrrebbe scorie radioattive inferiori a quelle prodotte dall’uranio e con un tempo di decadimento notevolmente inferiore rispetto a quello delle normali centrali nucleari a fissione, che utilizzano uranio arricchito;

• -In un reattore al TORIO anche le scorie generate dalla fissione dell’uranio possono essere utilizzate per produrre energia, quindi smaltite all’interno dello stesso;

Per tutti questi motivi una centrale nucleare al TORIO non avrebbe bisogno degli stessi sistemi di sicurezza di una centrale nucleare all’uranio. Occuperebbe meno spazio e costerebbe notevolmente di meno, non dovendo utilizzare luoghi preposti per lo stoccaggio di materiale fissile, od essere costretti ad utilizzare, come con l’uranio, siti in cui lo scarto della reazione ha un tempo di decadimento dell’ordine di poche centinaia di anni.

Lo stesso Carlo Rubbia stima che per la realizzazione di un reattore al TORIO ci vorrebbero da cinque a dieci anni con un investimento di gran lunga inferiore ai 5 miliardi delle centrali tradizionali

http://www.youtube.com/watch?v=8xrqu4GeU1c







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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 16/03/2011 : 19:22:02  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Ribadisco che è indegno, intollerabile, indecente e soprattutto pazzesco che si possa solo e dico solo ipotizzare ancora l'uso del nucleare !

Ci sono state milioni di persone contaminate per Chernobil, stragi immani per Hiroshima e Nagasaki, e tante altre fuoriuscite di materiale radioattivo (troppe) nelle varie centrali del mondo che non hanno fatto grande scalpore... tutto si è messo a tacere in fretta e furia.. tanto è tutto innoquo e sano !

Sono accaduti gravissimi incidenti e nessuno e sottolineo nessun Dio sceso in terra può rendere il nucleare sicuro e non inquinante al cento per cento.

Solo per rispetto alle numerosissime vittime del nucleare (passato e presente) dovremmo solo cancellare dalla faccia della Terra il nucleare come fonte di energia.

Perchè siamo esseri dotati di una stupefacente intelligenza che può studiare e applicare altre forme di energia e deve farlo per salvare il pianeta (o Italia).


Proprio perchè non si possono prevenire e fermare calamità naturali o meno avremmo sempre una bomba a orologeria pronta a scoppiare senza alcuna possibilità di controllo come se non peggio di Fukushima e Chernobil.

Chi si sente di compromettere la vita presente e futura del pianeta... non ha una coscienza degna di questo nome.







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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 16/03/2011 : 19:25:41  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Tzinnigas ha scritto:

Nostalgia ha scritto:

ziama ha scritto:

Nostalgia,

i moderatori ti hanno gia' detto piu volte che non dovresti scrivere in maiuscolo.




E' stato scritto così su facebook !!!

Vaglielo a dire tu !! Ho solo copiato !!



Il fatto che l'intervento è stato copiato da facebook non ti esime dal rispettare le regole del forum, che prevedono di scrivere in minuscolo... Quindi dovresti trasformare il tutto in minuscolo oppure astenerti dal praticare il coppia e incolla.


Si vede benissimo che non è una cosa voluta.. mentre numerosi insulti ricevuti da numerosi partecipanti erano più che doverosi, leciti e sacrosanti ??? !! (domanda retorica)






Modificato da - Nostalgia in data 16/03/2011 19:28:36

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