Nota Bene:Ales - Piccolo centro della Sardegna centrale. Situato ai piedi del Monte Arci su una depressione naturale attraversata da un fiume (ora incanalato), ha sempre rivestito un ruolo determinante nell'economia della Marmilla ospitando scuole, sedi di importanti enti pubblici e privati, di forza pubblica e uffici vari. E' probabilmente la più piccola sede Vescovile d'Italia . Il paese è noto a livello internazionale soprattutto per aver dato i natali ad Antonio Gramsci.
Sono senza parole, da endurista non parlo, ma come frequentatore della montagna non solo in moto non posso che essere arrabbiato, sconcertato. Mi sono venuti i brividi alla schiena.
riporto dal sito: Attenzione! Attenzione! Attenzione! Leggete…… Ho scritto un titolo che attiri l’attenzione per avvisare chi frequenta l’Iglesiente e non solo, nel senso che questo episodio potrebbe capitare in qualunque zona. Sabato, di primo pomeriggio, insieme all’amico d’avventura Jarhead(Federico) e Mattia, nuova leva dell’all mountain, siamo usciti per provare un nuovo single track, un collegamento che parte da Cuccu Mannu per ricollegarci nel single track di Genn’e Rutta (ben conosciuto dagli iglesienti); il quale collega a monte Scorra. Lungo il single Genn’e Rutta abbiamo avuto, in particolare Federico, visto che era davanti, un incontro ravvicinato con filo spinato a circa 1m, 1,20 m da terra, destino ha voluto che il giorno si stesse percorrendo il sentiero a bassissima velocità, sia per le ruote piene di fango, sia per attendere Mattia, visto che era appena caduto a causa di una sfregiata di rovo in pieno viso. Se la velocità fosse stata la solita, Federico non avrebbe mai potuto fermarsi, visto che, come ben visibile nel video, si è bloccato a pochi cm. Menomale che abbiamo il vizio di realizzare video dei nuovi single, così abbiamo potuto documentare in presa diretta l’accaduto ed utilizzarlo come prova per i carabinieri e forestale, adesso vediamo se recarci anche dalla polizia. Il video caricato è relativo solo alla parte interessata (l’incontro col filo spinato), più avanti Federico caricherà quello completo. Il cavo era saldamente legato in tre punti, in modo da formare due attraversamenti, in pratica un triangolo mortale, tale che se il primo filo, invece di tranciarti, ti ribalta, vai a finire sul secondo filo, il posizionamento è ben visibile nelle foto e nel video. Abbiamo impiegato circa 30 minuti per riuscire a slegare la trappola mortale, eravamo sprovvisti di tronchesine, i nodi nei tre alberi erano veramente ben fatti, tali da non far cedere minimante il filo in caso di urto; le conseguenze sarebbero devastanti. Al termine del single Genn’e Rutta, quindi nell’uscita per la sterrata di monte scorra, è presente un cartello con scritto: VIETATO L’ACCESSO ALLE MOTO…..infatti il sentiero è praticato sia da bikers che enduristi, se non erro transitano anche a cavallo, perché diverse volte ho visto le impronte. Presumo che il movente di un simile gesto criminale sia causato proprio per colpire gli enduristi, visto che c’è l’avviso di non transitare, forse qualcuno si è indispettito ed ha pensato bene di farsi giustizia in questo modo spregevole. Non so se riuscirò a percorrere i sentieri immersi nel bosco con la tranquillità e spensieratezza di sempre, visto l’episodio…….prestate massima attenzione e non usate mai gli occhiali scuri nel sottobosco, sarebbe impossibile vederlo; anche se, vederlo ad una certa velocità, diventa inutile, sarebbe impossibile evitare l’impatto!
Modificato da - Roby74 in Data 22/11/2010 12:51:39
meno male che è stato avvistato in tempo... pensare alle gravissime conseguenze che questi gesti stupidi comportano è troppo per menti così imbecilli.. (e sto sul delicato, altrimenti devo ammonirmi da sola)...
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La stupidità della gente non ha limite. Fortunatamente non si è fatto male nessuno e spero tanto che gli agenti preposti riescano a scoprire al più presto gli autori di questo gesto vigliacco. Vergogna.
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che bestie....pure filo spinato??? ma perchè non lo usano al posto di quello interdentale , per non dire altro..... il giorno che ci passano loro e non se ne accorgono e magari rimane un occhio nel filo non lo fanno più...
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Un comportamento veramente deplorevole!!!
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sono rabrividita a vedere questo gesto folle,,,,,chi lo ha messo ,,,,,,, non so come definirlo,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, tempo fa un amante della moto quelle che si usano in montagna ((non so come si dicano))ma ricordo bene l'episodio ,,,venne decapitato a causa di un filo spinato posizionato cosi ,,,,non voglio nemmeo pensare che sia stato messo a posta x ucidere ,,,ma che sia uno scherzo di cativo gusto e che non pensassero alla tragedia che si sarebbe consumata a causa di quel gesto ,,,,,,,
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Nick, le moto che si usano in montagna si chiamano enduro, io sono un endurista e per quello che ho postato il link, quel filo non era per i ciclisti ma per noi enduristi e tu parli di Marco, il povero Marco che lasciò 2 figli e tanti amici perchè lui era amico di tutti.
Comunque a prescindere se fosse finalizzato a colpire sopratutto gli enduristi, quel filo poteva causare danni a chiunque, anche ad eventuali bikers o semplicemente podisti un po' sbadati.
Mi ricordo che da piccolo mentre scendevo in un pendio vicino ad una villetta fui colpito al collo da un filo metallico che qualcuno aveva collocato impunemente e che io non avevo visto perchè stavo passando lì la sera.
Quindi chiunque ha posto quel filo poteva causare degli incidenti veramente grossi. Speriamo che la giustizia faccia davvero il suo corso..
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Purtroppo questi episodi arrivano puntuali con l'apertura della caccia al cinghiale. Gli enduristi sono visti male da molte persone, non solo dai cacciatori. Con il casco , l'abbigliamento da alieni (non sono altro che protezioni) siamo visti tutti alla stessa maniera. Noi in zona durante il periodo della caccia al cinghiale usciamo solo il sabato perchè altrimenti rischi di stare a discutere con "l'uomo con il fucile". Io rispetto tutte le passioni e gli sport degli altri (sempre se la caccia la si può chiamare sport), ma non capisco perchè io per quei 3 mesi all'anno devo essere privato di frequentare la montagna. Lasciamo perdere la moto e l'enduro, ma se decidessi di andare al monte con degli amici o con la mia famiglia non potrei perchè rischierei davvero grosso. L'anno scorso è capitato di trovare uno spago legato ad altezza collo in una mulattiera che di solito si percorre in discesa, ma che per nostra fortuna il giorno stavamo facendo in salita. Fosse capitato di farla in discesa come minimo il primo sarebbe stato disarcionato dalla moto o dalla bici. Indagando, chiedendo ad altri enduristi della zona siamo venuti a sapere che la stessa mattina, di sabato, hanno visto delle persone con tanto di spaghi in mano uscire fuori da un sentiero in zona. Erano cacciatori che il giorno prima erano andati a mettere queste trappole in modo da far del male a qualche endurista o ciclista e dissuadere tutti gli altri a frequentare la zona. L'ultimo episodio mi è capitato 2 domeniche fa sul Grighine, sapendo della caccia al cinghiale aperta abbiamo deciso si percorrere delle strade belle larghe, strade principali sterrate lungo il parco eolico. Ragazzi sembrava una guerra, battute di caccia in ogni angolo, neanche una segnalata, nessun auto della forestale presente, qualcuno si girava di spalle, alcuni gonfiavano il petto come per intimidirci ad abbandonare subito la zona, poi alla fine è arrivato il superuomo. Sull'incrocio di questa strada principale un cacciatore è uscito fuori facendoci segno di fermarci e di star zitti, io gentilmente gli ho detto che saremmo tornati indietro anche se il gps mi dava il segnale che quella fosse una strada principale e poi sempre gentilmente ho chiesto come mai la battuta non fosse segnalata, mi è stato risposto "li leggi li so io, non li sai tu, andatevene e fatte silenzio che ce sa battuta in corso, ma non lo vedete?" tutto con tono arrogante e fucile in mano. Non so che dire, ho inviato anche una mail al corpo forestale, mi hanno risposto che purtroppo ricevono centinaia di mail da persone che si trovano in mezzo a una battuta senza neanche saperlo. Scusate il romanzo e lo sfogo.
meno male che è stato avvistato in tempo... pensare alle gravissime conseguenze che questi gesti stupidi comportano è troppo per menti così imbecilli.. (e sto sul delicato, altrimenti devo ammonirmi da sola)...
Penso che tutti (o quasi) avremmo bisogno di un'ammonizione , se esprimessimo quello che pensiamo degli autore del ........gesto! Punto. l.
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Nick, le moto che si usano in montagna si chiamano enduro, io sono un endurista e per quello che ho postato il link, quel filo non era per i ciclisti ma per noi enduristi e tu parli di Marco, il povero Marco che lasciò 2 figli e tanti amici perchè lui era amico di tutti.
Carbonia Un cavo teso ad altezza d'uomo gli ha provocato una ferita al collo suturata con cinquanta puntiRischia di essere decapitato dal filo spinatoMotoclista finisce in ospedale durante un'escursione in campagnaGiovedì 13 dicembre 2001 Un cavo teso ad altezza d’uomo gli ha provocato una ferita al collo suturata con cinquanta punti Rischia di essere decapitato dal filo spinato Motoclista finisce in ospedale durante un’escursione in campagna Ha rischiato di venire decapitato mentre faceva motocross da un filo spinato teso ad altezza d’uomo.
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