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Perdixeddu
Utente Medio
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Inserito il - 08/09/2011 : 00:36:53
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| NuragheBlu ha scritto:
Splendido esemplare, molto tipico e armonico. Mi incuriosisce una cosa: la maschera nera della faccia. Mi sembra la prima che vedo in questi cani, ma forse perché ne ho visti pochi.
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la maschera nera è normale, guarda i cuccioli che ho postato, assolutamente non imparentati con il tigrato
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Perdixeddu
Utente Medio
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Inserito il - 09/09/2011 : 22:44:45
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Incredibile cucciolata di 12 levrierini sardi (il padre è il tigrato dell'altra pagina).
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 10/09/2011 : 12:43:23
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| Perdixeddu ha scritto:
Incredibile cucciolata di 12 levrierini sardi (il padre è il tigrato dell'altra pagina).
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Sono troppo belli, non vedo l'ora di avere anche io i miei levrieri... ormai è questione di poco!
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 11/09/2011 : 21:19:11
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| Perdixeddu ha scritto:
| NuragheBlu ha scritto:
non pensavo proprio, anzi ero convinto che i levrieri in generale sono timidi. Non ne ho mai avuto anche se in futuro mi piacerebbe allevarne uno.
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io a casa ho sia doghi sardi (4) che il levriero...posso dirti che il levriero è il cane più dolce ma anche più suscettibile che io abbia mai avuto, così i parenti...non hanno nessuna paura a buttarsi su un'altra bestia...non sono territorialissimi, questo è vero, non lo metterei mai a guardia del possedimento...ma stai tranquillo che una volpina sarda te la spenna in poco tempo...quando bisticcia è una specie di biscia, si divincola e aggredisce con la dentuatura iper sviluppata che ti garantisco fa molto male...lo so, uno vede un levriero e pensa a fragilità, cagnolone da compagnia...niente di più falso! adoro il loro lato selvatico che li rende così interessanti
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È verissimo ciò che dice Perdixeddu... alcuni anziani mi hanno detto che il levriero veniva un tempo usato per la caccia al cinghiale affiancandolo al fonnese (a Posada, ad esempio c'era tutto un discorso legato alla tradizione intorno al levriero, tanto che al mio paese i vecchi lo chiamano "cane 'e Posada" o "cane pasatinu")... pare fosse il levriero ad atterrare il cinghiale il più delle volte, forse per la maggiore velocità. Mi hanno detto che era più facile perdere un fonnese nella mischia col cinghiale, il fonnese fa affidamento sulla forza bruta, ma tende ad essere impulsivo... il levriero è più "tecnico", cmq è un cane tutt'altro che fragile!
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guido80SS
Nuovo Utente
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Inserito il - 19/09/2011 : 17:22:37
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Buona sera a tutti, mi intrufolo in questa discussione che per certi versi mi incuriosisce e mi affascina, ieri sono andato a Caccia , nelle zone di Ploaghe , la mattina il pastore caro amico ci viene a dare il benvenuto con i suoi cani da pastore , grandi piccoli di tutte le taglie e come si dice in certi casi tutti cani di Bertula , apparte un bellissimo esemplare di Levriero non troppo grande color sabbia, sono andato a caccia e son tornato a casa......... e mi son messo a cercare, ieri per la prima volta ho visto un levriero sardo .......Bellissimo, adesso chiedo a voi esperti cinofili, anche se la legge lo vieta , che ne pensate di allevarlo e affiancarlo al mio mix Setter-springer, non perchè il mio non vada bene anzi, ma per portare avanti la trazione Sarda .........ah x gli animalisti ieri non ho preso nulla apparte un bell attacco da parte delle vespe !!!Saluti a tutti !!!
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 11/10/2011 : 07:13:50
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Ciao Guido, credo ti sia risposto da solo... il levriero è il cane da caccia per eccellenza e veniva (e viene) usato prevalentemente per la caccia... oggi la legge lo discrimina per la sua attitudine predatoria particolarmente sviluppata. Allo stato conviene di più incassare le tasse sul porto d'armi che consentire un tipo di caccia efficace e silenzioso che non necessiti di armi da fuoco! È proprio a causa di tali discriminazioni che il nostro Levriero Sardo ha rischiato la totale estinzione. Per quanto mi riguarda ti direi di prenderlo tranquillamente, ma devi essere ben consapevole dei rischi di natura legale che la cosa comporta! | guido80SS ha scritto:
Buona sera a tutti, mi intrufolo in questa discussione che per certi versi mi incuriosisce e mi affascina, ieri sono andato a Caccia , nelle zone di Ploaghe , la mattina il pastore caro amico ci viene a dare il benvenuto con i suoi cani da pastore , grandi piccoli di tutte le taglie e come si dice in certi casi tutti cani di Bertula , apparte un bellissimo esemplare di Levriero non troppo grande color sabbia, sono andato a caccia e son tornato a casa......... e mi son messo a cercare, ieri per la prima volta ho visto un levriero sardo .......Bellissimo, adesso chiedo a voi esperti cinofili, anche se la legge lo vieta , che ne pensate di allevarlo e affiancarlo al mio mix Setter-springer, non perchè il mio non vada bene anzi, ma per portare avanti la trazione Sarda .........ah x gli animalisti ieri non ho preso nulla apparte un bell attacco da parte delle vespe !!!Saluti a tutti !!!
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Modificato da - Sardo Randagio in data 11/10/2011 07:14:47 |
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 11/10/2011 : 07:20:04
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Immagine:
86,42 KB Ecco una piccola levrierina sarda di circa 6 settimane, è la "new entry" nel mio branco di cani sardi!
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 11/10/2011 : 07:21:53
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La piccola viene dalla super cucciolata di cui Perdixeddu ha postato le foto di recente! | Sardo Randagio ha scritto:
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86,42 KB Ecco una piccola levrierina sarda di circa 6 settimane, è la "new entry" nel mio branco di cani sardi!
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 11/10/2011 : 23:58:29
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Cucciolata di levrieri di Ploaghe (Ploaghe 04.10.11) ad un mese di età
I miei due levrierini: Nora e Sirai
Nora, la femminuccia Turritano
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 12/10/2011 : 00:16:54
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che toghi
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri |
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 13/10/2011 : 08:00:25
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| NuragheBlu ha scritto:
non so se il "segugio di Carloforte" corrisponde al "levriero del Sulcis", anzi penso che siano (state) due realtà diverse e distinte. Tuttavia permettetemi un altro ragionamento. Il concetto di razza è un'idea relativamente recente (diciamo di alcune decine di anni fa) mentre prima, se è vero che venivano considerate razze in realtà si cercava anche di fare incroci tra razze diverse perchè si sapeva che spesso gli incroci di prima generazione hanno delle qualità migliori. E' quindi possibile che un tempo si facessero incroci per esempio tra fonnese e dogo sardo, tra fonnese e levriero e così via.
Ma cerchiamo di fare un po' di chiarezza: quante e quali sono le razze di cani sardi che vogliamo salvare? Proviamoa fare un elenco: 1) Cane Fonnese, con più di un migliaio di esemplari ed è prossimo al riconoscimento da parte dell'ENCI con l'apertura del libro dei riconosciuti LIR) 2) il Levriero sardo, con circa 200 esemplari e di cui non è mai cominciato l'iter di riconoscimento 3) il Dogo sardo , con più di 300 esemplari e purtroppo spesso incrociati con il fonnese 4) l'Alano di Ogliastra, molto raro e forse con poco più di 20 esemplari e anche questo purtroppo confuso e incrociato con il fonnese 5) il Levriero del Sulcis , con pochissimi esemplari (forse meno di 10) 6) il Segugio di Carloforte, rarissimo (forse meno di 5)
Allora, se disperdiamo le energie per 6 razze probabilmente non otteniamo un bel niente. Invece concentriamoci su ognuna, una dopo l'altra e magari riusciamo a salvarne almeno 3 o 4. Cosa ne pensate?
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Un' altra razza che aggiungerei all' elenco è il Volpino Sardo; non ha origini antichissime, probabilmente il volpino è arrivato in Sardegna nel '700, ma è rimasto rustico come allora e oggi si distingue molto bene dal volpino italiano iper-selezionato. Credo che la popolazione di volpini sardi sia molto numerosa, io ne vedo ovunque in Sardegna e fenotipicamente sono molto omogenei. Tutti considerano gli esemplari di Volpino in giro dei semplici "bastardini", ma di fronte ad una tale omogeneità fenotipica io ritengo si possano considerare una ulteriore razza sarda da poter recuperare. Credo che il recupero del volpino sarebbe utile per tutti coloro che sognano un cane sardo ma non possono o non vogliono tenere un cane grosso e impegnativo come il fonnese. La foto che segue è di una femmina di volpino con quella che io considero una buona genealogia (i suoi ascendenti noti sono tutti simili a lei); sono sicuro che vedendo questa foto in molti ricorderanno di aver visto altri cagnetti molto simili anche al proprio paese... questo perchè è un cane abbastanza comune in Sardegna. Con una buona selezione si potrebbe ripulire dalle contaminazioni dei terrierini isterici (yorkshire e simili) che hanno invaso la Sardegna e non solo e riottenere il volpino rustico. Allego anche il particolare di una foto scattata a Dorgali nel 1923; sono in possesso di tante altre foto storiche di volpini e la loro somiglianza con i volpini di oggi è sorprendente!
Immagine:
48,12 KBQuesta è Briciola (5 anni)
Immagine:
14,49 KBVolpino a Dorgali (1923)
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lucio
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Inserito il - 14/10/2011 : 17:05:03
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Nuraghe Blu 1) Cane Fonnese, con più di un migliaio di esemplari ed è prossimo al riconoscimento da parte dell'ENCI con l'apertura del libro dei riconosciuti LIR) 2) il Levriero sardo, con circa 200 esemplari e di cui non è mai cominciato l'iter di riconoscimento 3) il Dogo sardo , con più di 300 esemplari e purtroppo spesso incrociati con il fonnese 4) l'Alano di Ogliastra, molto raro e forse con poco più di 20 esemplari e anche questo purtroppo confuso e incrociato con il fonnese 5) il Levriero del Sulcis , con pochissimi esemplari (forse meno di 10) 6) il Segugio di Carloforte
Ciao! Molto interessante questo tuo elenco. Come hai trovato le notizie per l'alano, il levriero del Sulcis e il segugio di Carloforte? Hai qualche foto che consenta di identificarli e magari diffonderne le caratteristiche? Io per esempio ho avuto parecchi anni fa un segugio di piccola taglia, pelo forte, fulvo e con le caratteristiche morfologiche del segugio italiano, (muso, orecchie, profilo generale) ma molto meno pronunciate. Allora questo tipo di cani lo chiamavano s.di Carloforte. Non ho purtroppo alcuna foto
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L. |
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 14/10/2011 : 23:33:14
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Si, avete ragione. E' possibile che anche il volpino sardo sia una vera e propria razza. Tornando indietro nel tempo con la memoria, ricordo anche io che spesso un po' in tutti i paesi dell Sardegna c'erano questi cagnetti che vivevano o dentro casa o in cortile. Venivano chiamati "callelleddus" e la loro funzione era quella di avvisare quando arrivavano visite. Non esistevano infatti i campanelli e nei portoni c'erano delle grosse maniglie di metallo da sbattere. Quando però, come accadeva quasi sempre, i portoni rimanevano aperti, questi callelleddus avvisavano con un abbaio leggermente stridulo, che è poi quello tipico dei volpini. Erano insomma dei cani da compagnia, molto apprezzati dai bambini e anche sopratutto dagli anziani. La loro alimentazione consisteva in resti del pranzo o della cena o qualche tozzo di pane duro. Una delle loro attività preferite era quella di allontanare i gatti dal cortile perchè venivano visti come concorrenti per prendere il cibo. Non è tuttavia da escludere che servissero anche per cacciare topi (come avveniva anche per razze di piccola taglia orientali come il pechinese o lo shitzu). Considerando che nei cortili quasi sempre venivano tenute delle galline e che queste spesso subivano gli attacchi assassini notturni delle donnole, molto probabilmente questi callelleddus venivano tenuti anche per fare da guardia alle galline, perchè le donnole non si avvicinano se sentono cani nella zona. Il termine "callelleddus" era un po' vezzeggiativo ma forse anche leggermente dispregiativo nel senso che i veri cani erano quelli di grossa mole o quelli da caccia, mentre questi venivano quasi considerati come "cani giocattolo". Infatti il termine callelleddu si usa anche per persona insignificante, stupidotta, priva di carattere e anche fastidiosa. Per esempio è frequente questa espressione: "ma ita ses narendi, si tui sesi unu callelleddu ?" Speriamo di poter raccogliere materiale per salvare questa razza.
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Sardo Randagio
Utente Medio
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Inserito il - 15/10/2011 : 11:21:49
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| NuragheBlu ha scritto:
Si, avete ragione. E' possibile che anche il volpino sardo sia una vera e propria razza. Tornando indietro nel tempo con la memoria, ricordo anche io che spesso un po' in tutti i paesi dell Sardegna c'erano questi cagnetti che vivevano o dentro casa o in cortile. Venivano chiamati "callelleddus" e la loro funzione era quella di avvisare quando arrivavano visite. Non esistevano infatti i campanelli e nei portoni c'erano delle grosse maniglie di metallo da sbattere. Quando però, come accadeva quasi sempre, i portoni rimanevano aperti, questi callelleddus avvisavano con un abbaio leggermente stridulo, che è poi quello tipico dei volpini. Erano insomma dei cani da compagnia, molto apprezzati dai bambini e anche sopratutto dagli anziani. La loro alimentazione consisteva in resti del pranzo o della cena o qualche tozzo di pane duro. Una delle loro attività preferite era quella di allontanare i gatti dal cortile perchè venivano visti come concorrenti per prendere il cibo. Non è tuttavia da escludere che servissero anche per cacciare topi (come avveniva anche per razze di piccola taglia orientali come il pechinese o lo shitzu). Considerando che nei cortili quasi sempre venivano tenute delle galline e che queste spesso subivano gli attacchi assassini notturni delle donnole, molto probabilmente questi callelleddus venivano tenuti anche per fare da guardia alle galline, perchè le donnole non si avvicinano se sentono cani nella zona. Il termine "callelleddus" era un po' vezzeggiativo ma forse anche leggermente dispregiativo nel senso che i veri cani erano quelli di grossa mole o quelli da caccia, mentre questi venivano quasi considerati come "cani giocattolo". Infatti il termine callelleddu si usa anche per persona insignificante, stupidotta, priva di carattere e anche fastidiosa. Per esempio è frequente questa espressione: "ma ita ses narendi, si tui sesi unu callelleddu ?" Speriamo di poter raccogliere materiale per salvare questa razza.
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È vero, erano per lo più piccoli cani da cortile, ma venivano usati anche per la caccia per la quale hanno una innata predisposizione. Io sto portando avanti una piccola ricerca e sono sempre a caccia di esemplari, devo dire che ne sto trovando tanti. Ovviamente mi baso sui soli tratti fenotipici e non sono in grado di accertarne il grado di purezza; specie se consideriamo il fatto che nessuno li considera cani di razza e la maggior parte degli esemplari vivono totalmente liberi di vagare per i centri abitati (fenomeno molto diffuso qua in Sardegna). Mi sto organizzando per i primi accoppiamenti mirati, per cui presto avrò giovani Volpini Sardi da affidare a persone volenterose che vogliono collaborare a questo lavoro di recupero e salvaguardia!
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lucio
Salottino
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Inserito il - 15/10/2011 : 13:57:35
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Non c'è risposta possibile alla mia domanda?
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L. |
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