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topozizzo
Utente Normale
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 Inserito il - 14/01/2007 : 19:11:39
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Ela non so che dirti a me sembra così, poi magari leggendo tutto il libro la frase assume un altro significato.
meureddu certo che conosco Della Noce, li ho provati e stavo per comprarli, ma poi ho optato per un Baffetti.. Come si chiama il tuo maestro?
non mi viene in mente nessuno di monserrato
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meurreddu
Salottino
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Gonnesino Doc
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:15:51
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io sono ancora agli inizzi ... per ora sò suonare solo su passu torrau .. ( difficilisimo !) su ballu de is muccadoris .. is goccius , qualche pezzo della pastorella e iandemidonare .. è stò inizziando a fare anche su passe e trese ...
questo è l'organetto che uso..
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:20:19
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purtoppo no, però magari l'ho sentitto suonare e non mi ricordo..
Suono anche io e questo è mio organetto.. 
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meurreddu
Salottino
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:21:31
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di sicuro tu sei più bravo dimè ... 
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:22:42
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| topozizzo ha scritto:
Ela non so che dirti a me sembra così, poi magari leggendo tutto il libro la frase assume un altro significato.
[b
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Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:27:22
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E da cosa lo dici? dall'organetto? :-)
Ela non ci sono problemi, il fatto che io suoni l'organetto e che mi sia documentato a riguardo non fa di me un guru del folklore sardo, mi piacerebbe comunque dare uno sguardo al libro in questione.
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meurreddu
Salottino
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:28:34
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bhè ci vuole poco .. e ad ssere più bravo di mè .. sò suonare poche cose .. tu che suoni ? ? ? ? ? di che zona sei ??
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:40:33
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Suono un po tutti i balli, sia quelli della mia zona(baronia) che quelli del resto dell'isola, anche se i balli campidanesi non mi riescono benissimo. Una volta Mondo Vercellino mi disse che l'organetto per i balli campidanesi serve poco, servono la fisarmonica o le launeddas.
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Bakis
Salottino
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:40:49
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Proprio questi giorni ho avuto in prestito per ascoltarlo un cd a titolo “fantasia isolana”,cd di soli balli sardi esecutori sono Totore Pio all'organetto e alle fisarmoniche il duo congia, N.serra di logudoresu,campidanesu,crabarissu,ect
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Modificato da - Bakis in data 14/01/2007 19:47:02 |
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meurreddu
Salottino
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Inserito il - 14/01/2007 : 19:43:10
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guarda ... nngli dò torto .. infatti prima si ballava con le launeddas ,... ( anticamente nel mio paese si ballava per i matrimoni carnevale, e per le feste nel piazzale della chiesa .. appunto con le launeddas.. ) però il campidanese suonato con l'organetto .. lo preferisco .. a quello suonato con la fisarmonica ...
cmq hai visto che sei più bravo !
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Modificato da - meurreddu in data 14/01/2007 19:56:56 |
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 14/01/2007 : 20:12:43
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Gia che ci sono vorrei fare una piccola mappa delle zone e dei rispettivi accompagnamenti o almeno quelli che so io.
barbagia, baronia, nord ogliastra,
parte del goceano ---> organetto diatonico (prima a tenore)
logudoro, parte del goceano, nurra--->canto e chitarra
marghine, planargia, parte del mandrolisai ---> semidiatonico
Campidano Sarcidano, Trexenta, Marmilla,
Arborea Sulcis Iglesiente---> Fisarmonica(prima Launeddas pippiolu solittu)
Chiaramente il mio è uno spunto di carattere generale.
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meurreddu
Salottino
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Inserito il - 14/01/2007 : 20:19:21
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nel sulc come nel campidano si usava accompagnare le launeddas anche son in ltiangolo e con su solittu ... e tamburello ...
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Bakis
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 14/01/2007 : 20:30:29
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C’è anche il canto corale che nel centro e nel nord della sardegna ha certa tradizione e seguito
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 14/01/2007 : 21:41:58
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Cara Ela, vorrei aggiungere qualcosa a quello che hai riportato.
Sicuramente la più grossa collezione di strumenti tradizionali e quella del parroco di Tadasuni, don Giovanni Dore, autore anche di una bellissima monografia sull'argomento corredata da numerose illustrazioni; l'opera è facilmente reperibile in commercio e nelle biblioteche pubbliche; mi pare ci sia stata anche una recente ristampa. Il museo conserva strumenti che abbracciano un arco di tempo dal periodo nuragico fino ai giorni nostri. Per vedere la collezione si può contattare direttamente il sacerdote e prendere un appuntamento: è una persona deliziosa che si presta a fare da guida e ad illustrare, e ooviamente suonare, gli strumenti in suo possesso. Ci sono alcuni strumenti veramente unici ed esclusivi della Sardegna. Due parole su quello che è considerato lo strumento più strano presente nel museo visto che è stato citato: mi riferisco al trimpanu, noto anche come skorriu, tunkiu e, in Gallura, traicogghju. Esso emette dei sub-suoni percecbili solo da alcuni animali, in questo caso cani e cavalli, che vanno in delirio totale e si imbizzarriscono. Nell'antichità, come giustamente hai riportato, veniva usato dai nuragici per contrastare i punici e i romani invasori. Al suono dello strumento i cavalli si imbizzarivano e disarcionavano i cavalieri, per cui è facile immaginare il seguito. In tempi più recenti veniva usato allo stesso modo dai latitanti contro i carabinieri a cavallo. Per questo motivo è l'unico strumento del quale Don Dore non rivela la provenienza, però mi ha assicurato che era stato usato per lo scopo suddetto. E' costituito da un cilindro di sughero sul quale vi è alloggiata, come un tamburo, una pelle di cane morto di fame, al centro della quale è alloggiata una cordicella costituita da peli di coda di cavallo maschio intrecciati, che sfregati con un tessuto producono un suono che, effettivamente, non è tanto gradevole anche per l'orecchio umano. Attualmente tale strumento è utilizzato nelle sfilate di carnevale dai merdules di Ottana, paese nel quale vi sono anche artigiani che lo costruiscono. Anche a Gavoi esiste qualcuno che li fa; tempo fa ne ho conosciuto uno che ha il laboratorio vicino al campo sportivo del paese. Il prezzo di vendita dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 €. Lo strumento è stato utilizzato dal musicista tempiese Sandro Fresi in alcuni concerti eseguiti solo con strumenti tradizionali come benas, iskeliu, serraggiu, launeddas ecc.
A questo punto per ora chiudo, perché un discorso sulle tradizioni musicali della Sardegna sarebbe troppo lungo, data la vastità delle espressioni presenti. Non vorre annoiare troppo i forumisti. a presto.
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 14/01/2007 : 22:18:19
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Caro petru2007 sono d'accordo con te, don Dore è uno dei più grandi esperti nell'isola in quanto a strumenti musicali sardi.
Ho avuto l'occasione di ascoltarlo parlare qualche anno fa in occasiane di una rassegna a cui dovevo suonare, è veramente dotto in materia..
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