Forum Sardegna - No all' Archeocondono
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Nota Bene: L'isola Serpentara-Villasimius è una piccola isola situata 4 km a sud-est della Sardegna. La superficie è di 134 ettari ed è disabitata. Le rocce dell'isola sono granitiche ed il nome deriva dalla forma della costa orientale, che ricorda un serpente. Sul punto più alto dell'isola (54 m s.l.m.) si trova la Torre di San Luigi, usata durante la dominazione spagnola per l'avvistamento delle navi saracene che infestavano le coste del Sarrabus.



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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 06/07/2010 : 13:03:19  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho trovato questa petizione...
In Italia potrebbe succedere un gravissimo danno per il patrimonio archeologico!

http://www.petizionionline.it/petiz...condono/1591

"Una norma contenuta nella Finanziaria, "Disposizioni in materia di emersione e catalogazione di beni archeologici, nonché revisione delle sanzioni penali", il cosiddetto “archeocondono”, depenalizzerà il possesso illecito dei beni archeologici consegnando il patrimonio archeologico italiano nelle mani di chi sino ad oggi lo ha depredato.

Negli anni scorsi più volte proposta e poi ritirata per le proteste del mondo della cultura, questa volta la norma finirà nella legge finanziaria, che sarà sottoposta in Parlamento al voto di fiducia in blocco e, quindi, con tutta probabilità approvata.
Il fine dichiarato è quello di far emergere un patrimonio sommerso e di consentirne la catalogazione. In realtà la norma di fatto si rivelerà un enorme regalo ai tombaroli e alle organizzazioni criminali dedite agli scavi clandestini e ai traffici illeciti internazionali di antichità, le cosiddette archeomafie.

Non si tratta, infatti, del condono del coccio o del vasetto di ceramica comune che il contadino ha fortuitamente trovato nel suo campo o che l’appassionato può aver incautamente acquistato, ma di una indiscriminata legalizzazione dei beni archeologici frutto di scavi clandestini e dunque illecitamente sottratti alla collettività, con irrimediabile danno per i reperti stessi e soprattutto per i contesti di provenienza.

Se la norma sarà approvata, chiunque detenga beni archeologici, anche se provenienti da scavi clandestini, potrà ottenere dallo Stato una "concessione in deposito" della durata di trent'anni, rinnovabili. Basterà dichiarare di possedere questi beni archeologici già prima del 31 dicembre 2009 e pagare una modesta sanzione. I beni così “legalizzati” probabilmente potranno anche essere trasferiti in eredità e persino venduti.
La competente Soprintendenza potrà solo eventualmente contestare la valutazione fatta e chiedere un'integrazione.

Da un giorno all’altro la legge trasformerà, dunque, ope legis i “tombaroli” e gli “archeomafiosi” cui le nostre forze dell’ordine e la magistratura danno la caccia, in collezionisti e manager dei beni culturali, che con le opere sottratte al patrimonio pubblico, a tutti noi, potrebbero mettere, legalmente, attività commerciali, musei e gallerie d’arte.

Dal momento di approvazione della legge sino al termine di presentazione delle richieste di condono, si scatenerebbe, inoltre, la più grande mai vista “caccia alle antichità” e devastazione delle aree archeologiche del Paese, con un epocale ed irrimediabile danno al nostro patrimonio culturale.

Invitiamo tutto il mondo dei beni culturali e della cultura, tutta la cittadinanza italiana e tutti coloro i quali, in Italia e all’estero, hanno a cuore il patrimonio archeologico e artistico italiano, che costituisce l’identità culturale stessa della nostra Nazione e un patrimonio di tutta l’Umanità, tutelato dalla nostra Costituzione, alla mobilitazione contro questa norma, che renderebbe vana nel nostro Paese qualsiasi attività lecita di tutela e di ricerca archeologica.

Noi sottoscritti, facciamo appello al Presidente della Repubblica, a tutte le forze politiche e a tutti gli uomini di buona volontà a fermare questo colpo mortale al patrimonio culturale italiano."







 Firma di MirkoZaru 
Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 1349  ~  Membro dal: 31/12/2007  ~  Ultima visita: 21/06/2013

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 06/07/2010 : 13:26:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
in altri forum la pubblicità a questa petizione è gia stata fornita da tempo. anche qui male non fa. ho firmato anche se son sicuro che servirà a molto poco (il governo metterà la fiducia) come per altre petizioni del genere.

ciao.







  Firma di DedaloNur 
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“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 06/07/2010 : 23:08:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Messaggio di MirkoZaru

Ho trovato questa petizione...
In Italia potrebbe succedere un gravissimo danno per il patrimonio archeologico!

"Una norma contenuta nella Finanziaria, "Disposizioni in materia di emersione e catalogazione di beni archeologici, nonché revisione delle sanzioni penali", il cosiddetto “archeocondono”, depenalizzerà il possesso illecito dei beni archeologici consegnando il patrimonio archeologico italiano nelle mani di chi sino ad oggi lo ha depredato.
.............."

Il principio della protesta è giusto, ma noto che si generalizza troppo: ci sono casi particolari che vanno valutati: "il contadino che trova un coccio" mentre ara il suo terreno; il bagnante che ne trova un altro sulla spiaggia o nell'acqua; un oggetto trovato nella cantina del nonno e tanti altri casi del genere. Oggi, chi viene trovato con qualcuno di questi "pezzi", va a finire dritto dritto in galera come un "tombarolo" ... è giusto?
Turritano






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Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 07/07/2010 : 02:32:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No.
avere un coccio non significa andare in galera.
Io so di persone che hanno regolarmente denunciato i reperti, e alcuni, essendo di scarsissimo valore e importanza relativa, son stati lasciati ai loro scopritori.
Tutto documentato ovviamente.
C'è più a gudagnarci nel fare le cose legalmente che a perderci.







Modificato da - Lessa in data 07/07/2010 02:32:54

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 07/07/2010 : 11:37:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io però conosco il caso di diverse persone, che per pochi cocci o monete antiche sono finite in galera, altre che hanno fatto la stessa fine per qualcosa di più sostanzioso: bronzetti e roba simile. E' la legge. In tutti i casi non si trattava di trafficanti, ma di veri amatori di cose sarde, che mai e poi mai si sarebbero sognati di vendere i loro (pochi) reperti a nessun prezzo.
Denunciare i reperti di proprietà: so che non è cosa semplice e si rischia, quantomeno, il sequestro.
La mia opinione è, maturata da molto tempo, e non inventata lì per lì solo per il gusto di essere il solito “Bastiancontrario”:
Colpire i tombaroli e i trafficanti, ladri o semplici “vandali” severamente e duramente è cosa giusta e doverosa.
Questi personaggi senza coscienza e senza scrupoli, provocano dei danni incalcolabili e alla conoscenza della nostra Storia, distruggono patrimoni archeologici di valore inestimabile e vendono fuori di Sardegna preziosi (anche dal punto di vista culturale) reperti fuori della Sardegna e se ne perdono le tracce per sempre. Sono esseri spregevoli, devono essere braccati senza tregua (ma non sempre è così, in barba alla legge!)
Ma diverso è il caso di una persona onesta, che trova casualmente qualcosa, nel suo terreno, in un muretto o in mare, magari sulla spiaggia, perché deve complicarsi la vita denunciando quanto trovato e detenuto? e se i reperti li trova nella cantina del nonno? Ecco, secondo me dovrebbe avere la garanzia di poterli tenere come propri, ma con il dovere di custodirli con la massima cura e responsabilità, con il divieto di cederli ad altri o di venderli fuori della Sardegna e, comunque, con l'obbligo di denunciarli e di ottenere il permesso prima di ogni cambio di proprietà. Così questi beni sarebbero sempre reperibili e disponibili per gli studiosi nella loro terra d'origine. Perciò penso che questa legge troppo (e inutilmente repressiva), vada riveduta e modificata, ma in meglio
Turritano






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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/08/2010 : 17:22:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
giro da altro forum:
FERMATO L'ARCHEOCONDONO. UNA VITTORIA DELLA SOCIETA' CIVILE.

Inserito il 12 luglio 2010


L'Associazione Nazionale Archeologi esprime soddisfazione per l'annuncio ufficiale, da parte di ambienti della maggioranza parlamentare, in risposta ad un duro attacco mosso dall'On. Ghizzoni, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che l'archeocondono non sarà inserito nella finanziaria.

Contro questo pericolo, paventato dalle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi sulla stampa, l'Associazione si è fatta promotore di un Appello che in pochissimi giorni ha raccolto l'adesione, tra gli altri di associazioni quali Legambiente, i Gruppi Archeologici d'Italia, Assotecnici, di numerosi autorevoli esponenti del mondo della cultura e di migliaia di cittadini.

"Ancora una volta l'opposizione del mondo della cultura e della società civile ha fermato un attacco al patrimonio culturale italiano - dichiara il Presidente ANA Tsao Cevoli -. Il mondo politico non ha potuto, infatti, ignorare un appello nato dal basso e che in pochi giorni ha dilagato in internet, raccogliendo migliaia di adesioni da parte di esponenti del mondo accademico e istituzionali, degli enti locali e delle associazioni, ma anche di tantissimi cittadini italiani e stranieri, che si sono sentiti subito mobilitati. E' una vittoria di tutti noi".

"Il pericolo non è tuttavia del tutto cessato - continua il Presidente Cevoli -. L'archeocondono, infatti, resta ancora depositato in Parlamento sotto forma di proposta di legge. Insieme a tutti coloro i quali in questi giorni ci hanno sostenuto continueremo a vigilare affinchè questo provvedimento non passi e a batterci per una corretta gestione dei beni culturali nel nostro Paese"

http://www.patrimoniosos.it/rsol.ph...cle&id=72748

Vittoria? i cittadini devono esser spinti a collaborare con la Legge e non sentirsene solo oppressi o minacciati.
Come dice Turritano, la legge presenta delle storture...nell'attesa di una riforma calibrata questo è comunque un buon risultato.








  Firma di DedaloNur 
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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 01/08/2010 : 17:48:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
GRANDIIIIIIIIII!!!!!





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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire.

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Giancomita

Nuovo Utente


Inserito il - 01/08/2010 : 21:17:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giancomita Invia a Giancomita un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per fortuna un potenziale disastro è stato evitato. Però Turritano non ha torto, perché in molti casi, ahinoi, chi ha denunciato il ritrovamento di qualche reperto di piccolo o grande valore nel proprio campo, mostrando le migliori intenzioni, è andato incontro a lunghe odissee giudiziarie, personalmente ne ho sentito raccontare di ogni colore. La normativa attuale non è tutta da buttar via, tutto dipende dall'atteggiamento dei soprintendenti, che in alcuni casi risponde al buon senso, in altri è perlomeno discutibile e sicuramente è stato controproducente, causando una generale sfiducia della gente verso la soprintendenza, da cui la sistematica omissione dei ritrovamenti archeologici per paura, la loro distruzione o la vendita fuori dell'isola, o reazioni distruttive più gravi, come nel caso di Nurdole e in altri simili.





Modificato da - Giancomita in data 01/08/2010 21:19:48

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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 02/08/2010 : 13:08:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giancomita ha scritto:

Per fortuna un potenziale disastro è stato evitato. Però Turritano non ha torto, perché in molti casi, ahinoi, chi ha denunciato il ritrovamento di qualche reperto di piccolo o grande valore nel proprio campo, mostrando le migliori intenzioni, è andato incontro a lunghe odissee giudiziarie, personalmente ne ho sentito raccontare di ogni colore. La normativa attuale non è tutta da buttar via, tutto dipende dall'atteggiamento dei soprintendenti, che in alcuni casi risponde al buon senso, in altri è perlomeno discutibile e sicuramente è stato controproducente, causando una generale sfiducia della gente verso la soprintendenza, da cui la sistematica omissione dei ritrovamenti archeologici per paura, la loro distruzione o la vendita fuori dell'isola, o reazioni distruttive più gravi, come nel caso di Nurdole e in altri simili.


Diciamo che Nurdole lo abbiamo pagato con il sangue...c'era qualcosa di irripetibile!






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luca56

Utente Attivo


Inserito il - 03/08/2010 : 21:28:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
14:48 - Notizie ANSA Archeologia: stroncato traffico Sardegna-Lombardia (ANSA) - CAGLIARI, 3 AGO -

Un traffico di reperti archeologici fra la Sardegna e la Lombardia e' stato individuato dagli agenti del Corpo forestale di Cagliari e Senorbi'. Sono stati sequestrati, nel caveau di una villa a Cologno Monzese e in una abitazione a Domusdemaria oltre 3.000 reperti di epoca nuragica, romana, punica, imperiale e denunciate tre persone (un imprenditore milanese e due sardi) all'autorita' giudiziaria per ricettazione, scavi clandestini, danneggiamento e appropriazione di beni dello Stato. Sequestrata anche l'attrezzatura per gli scavi, fra cui 2 metal detector. (ANSA).


http://www.regione.sardegna.it/j/v/...00_103526079

Questi dovrebbero andare in galera !!






Modificato da - luca56 in data 03/08/2010 21:29:06

  Firma di luca56 
Proverbio cinese
Lo sciocco ha mille certezze, il saggio non ne ha alcuna.

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Giancomita

Nuovo Utente


Inserito il - 03/08/2010 : 22:19:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giancomita Invia a Giancomita un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MirkoZaru ha scritto:

Giancomita ha scritto:

[...] La normativa attuale non è tutta da buttar via, tutto dipende dall'atteggiamento dei soprintendenti, che in alcuni casi risponde al buon senso, in altri è perlomeno discutibile e sicuramente è stato controproducente, causando una generale sfiducia della gente verso la soprintendenza, da cui la sistematica omissione dei ritrovamenti archeologici per paura, la loro distruzione o la vendita fuori dell'isola, o reazioni distruttive più gravi, come nel caso di Nurdole e in altri simili.


Diciamo che Nurdole lo abbiamo pagato con il sangue...c'era qualcosa di irripetibile!


La verità, sebbene assurda, di Nurdole, è che quello che abbiamo pagato col sangue non è la presenza di un tesoro, ma l'atteggiamento inflessibile con cui è stata perseguita una ragazzata: purtroppo, sebbene sembri un luogo comune, i barbaricini sono vendicativi e hanno ricambiato il piatto. La distruzione di Nurdole con le ruspe ha dimostrato qual è la percezione che noi stessi abbiamo del nostro patrimonio storico: non è roba nostra, ma di un ente astratto e lontano dal territorio, la soprintendenza, e per punire quest'ultima siamo pronti a distruggere i nostri nuraghi. Con questo non voglio generalizzare il problema, perché tra i soprintendenti ci sono ottime persone, ma c'è ancora da superare un abisso per far sì che si arrivi ad un rapporto normale tra i rappresentanti dello Stato e il territorio.






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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 04/08/2010 : 00:19:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao giancomita...

perchè non parlare di ciò che è avvenuto al Nurdole? Io sono poco informato al riguardo.
quando ho fatto domande, ho sempre ricevuto risposte vaghe e generiche da cui non ho capito granchè le vicissitudini.

Se la cosa è troppo spinosa ed infangante per qualcuno... puoi pure mandarmi un messaggio privato...

stessa cosa se ne ha voglia può fare Mirko.

m'interessano le vicende di quel nuraghe perchè è vero che fosse unico....sotto tanti punti di vista. ora invece è solo maceria..







Modificato da - DedaloNur in data 04/08/2010 00:20:37

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tholoi
Salottino
Moderatore



Inserito il - 04/08/2010 : 01:00:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tholoi Invia a tholoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao DedaloNur, se ti fai un giro a Su Tempiesu, oltre ad essere accolto cortesemente da chi gestisce l'area, puoi vedere delle belle foto di Nurdole e chiedere lì notizie. Il discorso barbaricino a mio parere non ha niente a che vedere con la vendicatività, la stessa sorte è avvenuta per Monte Sant'Antonio di Siligo e non mi pare che ci fossero barbaricini nei dintorni. Chi ha fatto i danni a mio parere non ha colto l'importanza del significato profondo di quei siti per semplice ma ahimè scellerata ignoranza.






  Firma di tholoi 
tholoi - neroargento.com

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Giancomita

Nuovo Utente


Inserito il - 04/08/2010 : 11:06:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giancomita Invia a Giancomita un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
tholoi ha scritto:

Ciao DedaloNur, se ti fai un giro a Su Tempiesu, oltre ad essere accolto cortesemente da chi gestisce l'area, puoi vedere delle belle foto di Nurdole e chiedere lì notizie. Il discorso barbaricino a mio parere non ha niente a che vedere con la vendicatività, la stessa sorte è avvenuta per Monte Sant'Antonio di Siligo e non mi pare che ci fossero barbaricini nei dintorni. Chi ha fatto i danni a mio parere non ha colto l'importanza del significato profondo di quei siti per semplice ma ahimè scellerata ignoranza.

I fatti accaduti a Nurdole e quelli di Monte sant'Antonio sono del tutto diversi. Premettendo che io parlo per cose che ho sentito dire rispettivamente a O. e a S., ma che non sono ovviamente verificabili con certezza: il primo è stato una vendetta intenzionale contro la Sopr. per un fatto pregresso, ed è stata compiuta da persone del luogo (per questo parlo di vendicatività auto-distruttiva, che è un fenomeno che non ci si può aspettare in una zona che abbia un rapporto equilibrato con le autorità statali), il disastro di Siligo è stato compiuto da un contadino che non è neppure originario del paese, con una pala meccanica, alla ricerca di bronzetti, e infatti questo fatto viene fortemente stigmatizzato dalla gente di Siligo che è cosciente di aver perso una parte del proprio patrimonio.






Modificato da - Giancomita in data 04/08/2010 11:13:25

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