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Rita Niffoi
Utente Medio
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Inserito il - 06/08/2012 : 16:28:12
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Più che altro, devo dire, in quella e in altre simili occasioni mi pesava il giudizio altrui, magari diretto, e ingiustamente, verso tutti i sardi. Spesso i più malvisti siamo noi della Barbagia, ricordo per esempio nei miei anni universitari a Sassari, ai tempi della superanomina sequestri, degli apprezzamenti negativi, espressi senza tanti complimenti, e da sardi come me, che però ritenevano di essere superiori per civiltà e cultura. Così una volta una mia collega di corso mi sbattè letteralmente in faccia il suo odio verso i nuoresi che le avevano rapito il padre, ma che cosa aveva a che fare con me tutto questo? Io mi sento ferita da tutti gli atti di violenza, e in particolare da quello inqualificabile del sequestro di persona, ma non più e non meno se l'autore è sardo invece che di un altro paese.
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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 07/08/2012 : 01:06:37
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Io credo che la responsabilitá sia personale, quella tua collega dell'universitá si é comportata male; nel nuorese, accanto a chi si comporta male, ci sono tante brave persone oneste. Io sono mezzo campidanese e mezzo barbaricino, e vado orgoglioso di entrambe e le considero come due nature che fanno parte di me.
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Agostino Zoroddu |
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Oneye
Nuovo Utente
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Inserito il - 07/08/2012 : 08:47:44
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per me uno che si vergogna di essere sardo non può essere un amante della patria , sarebbe un controsenso , e poi la responsabilità di un gesto (giusto o sbagliato che sia) è solo di chi lo compie non di tutto il suo popolo . Questo senso di inferiorità è una di quelle cose che mettono a rischio la lingua , e più in generale l'identità della nostra popolazione .
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Tzinnigas
Salottino
Moderatore
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Inserito il - 07/08/2012 : 09:22:19
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A chi mi dice che dopo 45 anni che vivo lontano dalla Sardegna ho perso poco o niente della mia "cadenza" sarda, rispondo: Ne sono felice ed orgoglioso, sono riuscito nel mio intento!
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 07/08/2012 : 22:07:27
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| Gonariu ha scritto:
Io credo che la responsabilitá sia personale, quella tua collega dell'universitá si é comportata male; nel nuorese, accanto a chi si comporta male, ci sono tante brave persone oneste. Io sono mezzo campidanese e mezzo barbaricino, e vado orgoglioso di entrambe e le considero come due nature che fanno parte di me.
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La responsabilità penale è personale, è vero, ma l'omertà è responsabilità di una comunità!! Sappiamo tutti benissimo che le persone oneste sono maggioranza anche ad Orgosolo o Orune, ma è anche vero che in alcuni paesi del nuorese la subcultura del pastore balente è assai diffusa e condivisa anche se spesso e volentieri sfocia nella criminalità. Non nascondiamoci dietro un dito: vi ricordate le vicende di Lula? Non si trovavano candidati per fare il sindaco, o per paura o per menefreghismo, omertà ed addiruttura appoggio ai criminali. Non ci facciamo un favore negando la verità. Credo che le nuove generazioni si stiano omologando ai giovani del resto della Sardegna, ma nel passato anche recentissimo, moltissimi giovani di alcuni paesi della Barbagia erano implicati in atti criminosi con una percentuale enormemente maggiore che negli altri comuni dell'isola. Tutt'oggi, quando c'è qualche rapina, al 90% sono implicati individui provenienti da paesi del Nuorese. Questo è un problema: perchè le forze dell'ordine non sono mai venuti a capo di tanti sequestri? Eppure, chi fossero gli autori, lo sapevano tutti, ma non c'era controllo sociale, non c'era e forse non c'è ancora, l'emarginazione civile dei gruppi e famiglie criminali. L'emarginazione della "balentia"!! Ancora oggi le schioppettate da dietro un muretto e relativi morti ammazzati non sono infrequenti seppure in diminuzione. Ecco, io di questo mi vergogno, anche se non sono penalmente responsabile e, come cagliaritano di buona famiglia, lontano anniluce da quel tipo di mentalità, e lo sono perchè, come comunità isolana, non siamo ancora del tutto riusciti ad eradicare quella subcultura che anzi, a volte, viene identificata come la vera sardità!!! Io dei balenti mi vergogno eccome!!! E la "balentia" intellettuale ed ideologica di alcuni autori della LSC è stata la maggiore responsabile del fallimento di quella proposta di politica linguistica. p.s. sono stato un po' provocatorio, ma è il mio stile
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Modificato da - robur.q in data 07/08/2012 22:15:22 |
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 07/08/2012 : 22:46:36
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I post di cui sopra mi hanno fatto venire in mente un quesito:
Dal punto di vista storico-linguistico a quando risale la prima documentazione del termine "balentia" in relazione alle citate tipologie di fatti e in relazione alle citate zone?
O magari, pur essendo un termine documentato già in antico (probabilmente), indicava nel passato concetti e valori sostanzialmente differenti da quelli odierni?
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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 08/08/2012 : 15:44:18
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A robur.q: io sono vissuto a Cagliari fino a 36 anni e solo questi ultimi 9 vivo nel nuorese (ne ho quasi 45), ad Orotelli, in quanto insegno a Nuoro; perció la penso completamente come te; in linea teorica e a rigore hai perfettamente ragione, ma per rompere il muro d'omertá che c'é nel nuorese ci vuole molto coraggio e chi lo fa sicuramente paga di persona prima o poi. Per quanto riguarda la LSC, spero, per il bene della lingua sarda, che qualcuno faccia veramente una proposta equilibrata che accontenti tutti, sia chi parla logudorese sia chi parla campidanese, come dice il detto latino spes ultima mori! Per conto mio io, parlando sia nuorese che campidanese, non ho problemi (a quando il prossimo corso di sardo di Lepori, visto che a Nuoro non ne fanno neanche uno ?).
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Rita Niffoi
Utente Medio
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Inserito il - 08/08/2012 : 19:21:55
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Per Robur: ti rispondo punto per punto: "La responsabilità penale è personale, è vero, ma l'omertà è responsabilità di una comunità!!"Credi forse che certe cose si facciano alla luce del sole? Ieri come oggi, chi è disonesto è abbastanza furbo da non mostrare le proprie azioni in piazza! "Sappiamo tutti benissimo che le persone oneste sono maggioranza anche ad Orgosolo o Orune, ma è anche vero che in alcuni paesi del nuorese la subcultura del pastore balente è assai diffusa e condivisa anche se spesso e volentieri sfocia nella criminalità". Perchè sempre il pastore? Non lo sai che è molto più impegnato a sopravvivere, considerati i problemi della campagna? "Non nascondiamoci dietro un dito: vi ricordate le vicende di Lula? Non si trovavano candidati per fare il sindaco, o per paura o per menefreghismo, omertà ed addiruttura appoggio ai criminali". E' un semplificare eccessivo, pensa a cosa sta succedendo a Ottana o a Bonorva, che non si trovano in Barbagia, spesso dietro ci sono storie di terre e denaro. "Non ci facciamo un favore negando la verità. Credo che le nuove generazioni si stiano omologando ai giovani del resto della Sardegna, ma nel passato anche recentissimo, moltissimi giovani di alcuni paesi della Barbagia erano implicati in atti criminosi con una percentuale enormemente maggiore che negli altri comuni dell'isola. Tutt'oggi, quando c'è qualche rapina, al 90% sono implicati individui provenienti da paesi del Nuorese." Ma non credo che questa statistica sia esatta, e poi esistono solo le rapine? Droga, furti, violenza sulla persona ecc ecc sono cose che a Cagliari non vedi? "Questo è un problema: perchè le forze dell'ordine non sono mai venuti a capo di tanti sequestri? Eppure, chi fossero gli autori, lo sapevano tutti, ma non c'era controllo sociale, non c'era e forse non c'è ancora, l'emarginazione civile dei gruppi e famiglie criminali." Come dicevo prima, certe cose non si fanno alla luce del sole, è interesse di chi delinque tenere ben nascoste le proprie azioni e, oggi come ieri, i propri guadagni illeciti. "L'emarginazione della "balentia"!! Ancora oggi le schioppettate da dietro un muretto e relativi morti ammazzati non sono infrequenti seppure in diminuzione". Ecco, io di questo mi vergogno, anche se non sono penalmente responsabile e, come cagliaritano di buona famiglia, lontano anniluce da quel tipo di mentalità, e lo sono perchè, come comunità isolana, non siamo ancora del tutto riusciti ad eradicare quella subcultura che anzi, a volte, viene identificata come la vera sardità!!! Io dei balenti mi vergogno eccome!!!" E perchè devi vergognarti delle azioni degli altri, siano nati a due passi o a duecento chilometri da te? "E la "balentia" intellettuale ed ideologica di alcuni autori della LSC è stata la maggiore responsabile del fallimento di quella proposta di politica linguistica". Sono due cose diverse, non credi? p.s. sono stato un po' provocatorio, ma è il mio stile. PS Sono stata un poco puntigliosa, ma come disse un tempo il mio professore di pediatria, sono una barbaricina maledetta!
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 08/08/2012 : 22:38:40
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Ahahahah Ritixedda: bella risposta! Non so se riuscirò a risponderti punto per punto ma ci tenterò: le azioni criminali si fanno di nascosto, è la tua teoria: vero, ma nelle campagne della Barbagia c'erano occhi dappertutto, vedevano ma non parlavano, la maggior parte delle volte perchè, come ha detto Gonario, ciò avrebbe comportato la pena di morte diretta o trasversale!! Ahhhhh maledetto Pigliaru, quasi illegibile, ma grandemente intuitivo sull'applicazione del cosiddetto "codice barbaricino" alle comunità a prevalente economia pastorale. Oggi ridotta alla Barbagia, morente, ma prima estesa anche a gran parte del Logudoro, dell'Ogliastra, della Gallura, del Gerrei. La questione non è "lombrosiana" ma antropologica e socio-economica: tanto è vero che non tutti i paesi sono uguali, Aritzo non è Desulo, Orgosolo non è Dorgali, Gavoi non è Fonni. Perchè me ne vergogno? Non saprei risponderti, forse per un malinteso amor di patria, che viene tradito da delitti efferati come tagliare un orecchio ad un bimbo. Il tasso di criminalità del Nuorese è inferiore a quello del Sassarese o del Cagliaritano, ma c'è delitto e delitto: l'omicidio non è lo spaccio, il sequestro di persona non è l'evasione fiscale o lo scippo o lo sfruttamento della prostituzione!! Ci sono delitti gravi e delitti meno gravi. Che influenza hanno sulla qualità della vita? Molta, in ambedue i casi; bisogna anche dire però che la situazione dell'ordine pubblico in Sardegna è molto migliorata negli ultimi decenni: sequestri di persona non ce ne sono più, omicidi da dietro il muretto a secco sono sempre meno, ma anche la criminalità urbana è stata rintuzzata parecchio: i furti in appartamento, umanamente devastanti, sono diminuiti, così gli scippi, i furti d'auto ecc. E bada bene, Rita, io mi vergogno ugualmente di Sant'Elia, di San Michele e degli altri quartierini "bene" di Cagliari, e non giustifico certo con la povertà materiale la miseria morale che alberga in quelle comunità. Sono casteddaio da generazioni, ho fatto in tempo a vedere famiglie vivere nelle grotte di Tuvixeddu, o in condomini con un bagno in comune per tre o quattro famiglie. Vorrei che la mia patria eliminasse queste comunità criminali, balentes o gaggius che siano!! Ma vorrei eliminasse anche tutte le povertà, vecchie nuove, moderne e tradizionali. Però, tagliare l'orecchio a un bambino..... Questo ormai vecchio libro sembra interessante: http://www.cuec.it/recensioni/rec_bardane2.html
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Modificato da - robur.q in data 08/08/2012 22:41:57 |
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Oneye
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Inserito il - 08/08/2012 : 23:33:55
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Siamo andati abbastanza fuori tema ma dico un'altra cosa , l'omertà è lealtà , la gente non evita di fare la spia per paura(forse qualcuno) , ma perchè è sleale . Io la vedo così
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robur.q
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Inserito il - 09/08/2012 : 09:30:22
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Hai detto tutto Oneye: l'omerta è lealtà, si, ai criminali però, non alla tua comunità: secondo te è essere leali al proprio paese non denunciare i delinquenti? Secondo me no, anzi, è alto tradimento!!!! E hai ragione anche perchè siamo off-topic, in teoria. Ma io penso che se non conosciamo a fondo la nostra comunità isolana, cercando di comprendere anche le realtà locali diverse dalla nostra, alla lingua unitaria non ci arriveremo mai. In proposito ai pregiudizi tra sardi, pochi giorni fa mi sono divertito molto a leggere un commento ad un'opera pubblica realizzata a Cagliari: credo fosse una piazzetta realizzata in basalto; il commento è stato "Basalto a Cagliari? Che c'entra il basalto a Cagliari? Cagliari è fatta di calcare e granito: ecco, Zedda e i suoi amici vogliono nuoresizzare Cagliari!!!!!" Emblematico.....
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Modificato da - robur.q in data 09/08/2012 09:44:35 |
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Rita Niffoi
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Inserito il - 09/08/2012 : 17:37:05
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No, per me l'omertà non è lealtà, è connivenza. Il bambino mutilato di un orecchio, e l'adulto mutilato di un orecchio o di una parte della sua vita, tenuto segregato come un cane, con l'angoscia del tempo che passa, della violenza che incombe...sono cose terribili e imperdonabili. Anche lo spaccio di droga a volte è omicidio: pensiamo a chi coinvolge nel giro ragazzini che poi rimarranno invischiati a vita, e ricordiamo che i ragazzi sono i figli di tutti noi, non solo dei loro genitori.
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Modificato da - Rita Niffoi in data 09/08/2012 17:39:21 |
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robur.q
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Inserito il - 09/08/2012 : 17:47:42
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| Rita Niffoi ha scritto:
No, per me l'omertà non è lealtà, è connivenza. Il bambino mutilato di un orecchio, e l'adulto mutilato di un orecchio o di una parte della sua vita, tenuto segregato come un cane, con l'angoscia del tempo che passa, della violenza che incombe...sono cose terribili e imperdonabili. Anche lo spaccio di droga a volte è omicidio: pensiamo a chi coinvolge nel giro ragazzini che poi rimarranno invischiati a vita, e ricordiamo che i ragazzi sono i figli di tutti noi, non solo dei loro genitori.
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Ti quoto in tutto e per tutto: i sedicenti poveri pescatori di Sant'Elia, con la casa pubblica,, gratis perchè non pagano nemmeno il piccolo canone, col televisore gigante ultima generazione tecnologica, che vendono il loro "pescato" ai giovani tossici per rivenderla ad altri giovani tossici, sono personaggi che getterei nelle pubbliche galere e lancerei la chiave della loro cella in fondo al canale di Mammarranca. Non in mare, che il nostro bel mare non se lo meritano!!!
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Rita Niffoi
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Inserito il - 12/08/2012 : 17:22:20
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Ho letto uno studio riguardante l'apprendimento di alcune materie in bambini bilingue, confrontati con bambini monolingua (in particolare, un gruppo di sardi e un gruppo di scozzesi). I test di apprendimento per la matematica e la logica erano superiori nei bambini bilingue (devo dire che i bambini scozzesi che parlavano anche gaelico hanno avuto risultati statisticamente migliori dei sardi che parlavano dialetto e lingua italiana...). Non posso dire che per me questi studi siano oro colato, ma ritengo possano avere un significato. La possibile spiegazione è la maggiore adattabilità di chi ha, come dire, studiato di più, fin da piccolo, per imparare una lingua diversa dalla propria di partenza. Cosa ne pensate?
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 13/08/2012 : 22:48:53
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Penso che sia un'ipotesi probabile: tralasciando il fatto dell'inefficienza della scuola italiana, in Scozia insegnano due lingua a scuola, i bambini sardi invece imparano una lingua a scuola e un dialetto orale nella loro comunità. La differenza è fondamentale perchè i sardi non sono in grado di effettuare paragoni e capire i rapporti e le differenze tra due grammatiche. Insomma, sono bilingui non consapevoli! Gli scozzesi no, complice anche il fatto che Gaelico e Inglese sono due lingue molto diverse. Io credo che, al di là delle attitudini personali, essere educati in due, tre lingue, alleni il cervello a percepire differenze e apra la mente ad accettare situazioni culturali ed educative differenti. Bisogna anche dire che tuttavia i tentativi di rivitalizzare il Gaelico in Scozia e Irlanda ha avuto esiti modesti, non facendo aumentare granchè i bilingui effettivi. Ma la concorrenza dell'inglese è dirompente, è una lotta totalmente impari.
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