Forum Sardegna - Sa Limba Sarda, in perigulu o nono?
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Nota Bene: Capoterra durante la dominazione Spagnola fu fondato nell’attuale paese di Capoterra un primo nucleo abitativo chiamato villa di Sant’ Efisio; fu il nobile Gerolamo Torrellas che si impegnò di fondare il nuovo villaggio nella sua baronia invitando a popolarlo dei fuoriusciti del Logudoro e della Gallura. Da qui la leggenda che vede Capoterra fondata da banditi (ex carcerati). Certo che, per i primi abitatori dell’attuale Capoterra non fu semplice affrontare i sacrifici per la bonifica del territorio da tempo abbandonato anche a causa del terreno paludoso e della malaria che già allora mieteva molte vite.



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Oneye

Nuovo Utente


Inserito il - 23/07/2012 : 11:47:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Oneye Invia a Oneye un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
si mi riferivo a quelle , ma so che è impossibile , gia è quasi impossibile che si riesca a farne studiare una nelle scuole







 Regione Sardegna  ~ Città: Sinnuri  ~  Messaggi: 35  ~  Membro dal: 10/03/2012  ~  Ultima visita: 22/08/2013 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 23/07/2012 : 19:30:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo non è detto: coloro che studiano il sardo nei master universitari o comunque all'interno dell'università, al di là della loro variante materna, sono in grado di scrivere e parlare in ambedue le varianti. Certo, a scuola di dovrebbe utilizzare come lingua veicolare una delle due (e secondo me dovrebbero essere i comuni a scegliere, parlo di quelli di mesania), ma insegnare a leggere anche la seconda che, anzi, serve ad aiutare gli studenti a capire le differenze per potersi comprendere reciprocamente. Certo, è complicato ma non così assurdo.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Oneye

Nuovo Utente


Inserito il - 23/07/2012 : 19:47:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Oneye Invia a Oneye un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
certo , non è impossibile farle apprendere , ma fare in modo che la scuola accetti che vengano studiate si







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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 23/07/2012 : 22:20:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo che il progetto dello studio della lingua sarda nelle scuole, ad iniziare dall'anno scolastico 2013/2014, sia un'occasione importante, anche se è prevista come materia facoltativa. Ho visto che i singoli Comuni ci stanno già lavorando. A breve vedremo i primi programmi...








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: ...  ~  Messaggi: 154  ~  Membro dal: 27/06/2012  ~  Ultima visita: 16/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 24/07/2012 : 11:11:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A Rita: sarebbe interessante vedere questi programmi, sai dove si puó guardare ?







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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 24/07/2012 : 18:53:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I comuni sardi dell'ANCI stanno chiedendo formalmente alla Regione di procedere all'introduzione dell'insegnamento della lingua sarda nelle scuole, in rispetto della legge regionale del 1997 e del riconoscimento del governo Monti del marzo 2012 sulle lingue minoritarie. I genitori all'atto della domanda di iscrizione potranno chiedere per i loro figli l'insegnamento del sardo come materia facoltativa (tipo Religione, per intenderci). Come verrà fatto, ancora non si sa. Presumo che studieranno la storia, la grammatica e la sintassi, credo che impareranno a scrivere in limba sarda comuna, ma ci sarà senz'altro spazio per le iniziative volte a valorizzare le parlate locali. Stanno riaprendo molti sportelli della lingua sarda (per esempio, il nostro ha appena riaperto) e questo è un bene. Per fare un esempio, so che a Tula hanno svolto un corso di sardo fra giugno e luglio. Tottu est a fàchere!







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: ...  ~  Messaggi: 154  ~  Membro dal: 27/06/2012  ~  Ultima visita: 16/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 25/07/2012 : 03:16:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A Rita: queste notizie non le sapevo, spero che molti genitori scelgano per i loro figli l'insegnamento della lingua sarda. Spero anche che facciano qualche corso di sardo, se non a Orotelli almeno nei comuni vicini, sto aspettando da tempo che esca qualche corso di sardo per seguirlo ma non esce mai niente.







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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 25/07/2012 : 12:58:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oneye ha scritto:

certo , non è impossibile farle apprendere , ma fare in modo che la scuola accetti che vengano studiate si

Questo e' purtroppo assolutamente vero, perché la scuola e' materia di competenza statale e a Roma non gliene frega niente del sardo, tanto più in tempi di vacche magre. E non sento nessuno in Regione reclamare la competenza in materia scolastica. Inoltre i docenti specializzati sono molto pochi e gli altri avranno ben poca gana di rimettersi a studiare. Non ne sapevo niente comunque di questo progetto regionale. Meglio di niente, ma se vogliono insegnare la LSC prevedo fulmini e saette.








Modificato da - robur.q in data 25/07/2012 12:59:33

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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 25/07/2012 : 21:55:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bisognerà però adattarsi ad un compromesso. Personalmente apprezzo per esempio i verbali del consiglio comunale tradotti in limba, ma mi urtano, non posso farci niente, i cartelli tipo Cresia (cesa) di San X, metti solo cesa che è il vocabolo che usiamo noi, tanto si vede che non è un ospedale, no? Ma forse soffro di eccessivo sentimentalismo, bisogna andare oltre i propri interessi personali!







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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 26/07/2012 : 12:24:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma Rita, si può adattare un alfabeto con nuove lettere, digrammi e segni diacritici,però, io credo, solo ad uso letterario. I cartelli e le indicazioni stradali sono per gli estranei, non per i residenti. Altro discorso per i toponimi, quelli si, sarebbero più genuini nella varietà locale.







Modificato da - robur.q in data 26/07/2012 12:25:30

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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 27/07/2012 : 21:37:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Forse hai ragione. I sentimentalismi mi condizionano e forse mi rendono intollerante!







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Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 28/07/2012 : 14:24:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha detto:
"Ma Rita, si può adattare un alfabeto con nuove lettere, digrammi e segni diacritici,però, io credo, solo ad uso letterario."
Cosa intendi per solo uso letterario ?








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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 28/07/2012 : 22:21:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gonariu ha scritto:

robur.q ha detto:
"Ma Rita, si può adattare un alfabeto con nuove lettere, digrammi e segni diacritici,però, io credo, solo ad uso letterario."
Cosa intendi per solo uso letterario ?

Intendo per l'uso che ne fa Rita, per scrivere con la propria lingua dell'anima. In fondo, credo sia giusto non tanto per trasmettere questi suoni alle nuove generazioni quanto per permettere alle persone di poter scrivere le cose più intime coi suoni più intimi. Se si riesce anche a trasmetterlo alle nuove generazioni, tanto di guadagnato. Però si deve distinguere, in senso sociologico, le funzioni di una "lingua" dalle funzioni di un "socioletto" se non addirittura di un "idioletto": quelle di una lingua sono aggreganti e "centripete", quelle di un socioletto sono disaggreganti e "centrifughe". All'interno di qualsiasi sistema linguistico sono presenti e pressanti entrambe le forze, che lavorano contemporaneamente in senso uguale e contrario, solo che al sardo manca la varietà che occupi le funzioni di "lingua". Manca la varietà aggregante, la cosiddetta "lingua tetto". Sempre sociologicamente intendo, non sto parlando di linguistica o dialettologia: queste ultime scattano una foto, la sociolinguistica gira un....filmino








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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 30/07/2012 : 18:36:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vorrei provare a riformulare la domanda che costituisce il titolo di questa discussione: Sa limba sarda, in perìculu o no? Forse dobbiamo chiederci: Sa limba sarda, est in perìculu o est morta interrada? Oggi sono andata a Cagliari: non ho sentito nessuno, dico nessuno, parlare in dialetto, solo italiano e per il 99% un pessimo italiano. Sono tornata a casa e mi sono consolata sentendo che anche i miei randagi miagolano in dialetto. La situazione è seria davvero!







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Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 30/07/2012 : 19:51:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo a Cagliari. Al mio paese, 350 abitanti, perlopiù vecchi parlano ancora il sardo ( solo i vecchi) i giovani parlano rigorosamente in italiano (approssimativo visto che spesso è una semplice traduzione dal sardo) o un sardo molto diverso di quello che parlo io con mia mamma. Io parlo il sardo di 50 anni fa...(quello che ho appreso dai miei genitori dalla nascita perchè la prima parola d'italiano l'ho appresa a scuola).
Quello che parlano adesso è fortemente storpiato. I miei nipoti non conoscono molti termini che uso io nella parlata normale.









  Firma di Tzinnigas 


... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Predazzo /Villa S. Antonio  ~  Messaggi: 4940  ~  Membro dal: 27/08/2008  ~  Ultima visita: 04/06/2020 Torna all'inizio della Pagina
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