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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 26/01/2011 : 13:41:51
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Io lo spero Santo: in fondo dalla LSU alla LSC un passo considerevole è stato fatto; manca però un vero progetto articolato di politica linguistica e bisogna chiarire a livello di pubblica opinione (e spesso anche a livello di studiosi di linguistica) la differenza tra linguistica e sociolinguistica: sono due materie diverse e hanno due concetti di "lingua" ben diversi!! Io credo che le cose stiano maturando, ma lentamente, troppo lentamente per il mio carattere e la mia passione.
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santobevitore
Utente Medio
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Inserito il - 28/01/2011 : 19:19:30
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Be, Robur, non hai idea di quanto mi abbia fatto piacere leggere la tua ultima riga:mi fa ben sperare per il futuro sapere che ci sono persone che si appassionano al sardo e per il sardo! Voglio credere che tu non sia una rara avis e che, come te, anche altri si sentano desiderosi di fare materialmente qualcosa per la nostra lingua. Credo che sia necessario tenere presente che il tempo passa veloce e trascina via ciò che non si riesce a salvare. Saluti
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 29/01/2011 : 08:31:11
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grazie Santo io considero l'estinzione della nostra lingua una tragedia culturale e civile: è come se con una ruspa buttassimo giù tutti i nuraghi; una perdita irrecuperabile; non tutti però, nella pubblica opinione, colgono la stretta relazione tra la consapevolezza culturale di una comunità politica e la sua capacità di difendere i propri interessi. Tutti si fregiano del motto Forza Paris, ma cali paris? Centu concas e centu berrittas, purtroppo o forse.....per fortuna
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zeneize
Utente Normale
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Inserito il - 31/01/2011 : 23:22:43
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Buonasera a tutti, vorrei a questo punto inserirmi per dire la mia e chiedervi un parere. Premetto che, da non sardo, ho comunque seguito il dibattito sulla LSC, sulla quale non posso dirmi né favorevole né contrario. In altre parole, bisogna tener conto di due fatti. Anzitutto, ogni lingua "minoritaria" che abbia raggiunto uno stato di dignità e ufficialità ha dovuto passare per la standardizzazione, almeno a livello formale: ne è un chiarissimo esempio il catalano. La fissazione di una lingua standard è l'unico modo per non perderla nel corso degli anni come probabilmente avverrà per il sardo e per tutte le lingue regionali se non si farà qualcosa per tutelarle. D'altra parte, è pur vero che così facendo si decreta la morte della lingua genuina che varia da paese e paese e si rimarcherebbe la differenza tra "dialetto" e "lingua" restringendo il campo dei termini, ma con lo stesso significato. Una proposta secondo me verosimile è quella di chi sostiene la LSC per le occasioni ufficiali, e lascia a ciascuno la libertà di parlare il proprio idioma conservato secondo la tradizione del posto pur conoscendo ed essendo in grado di parlare la "koiné". Il parere che vi chiedo è questo: se la LSC cerca bene o male di tutelare tutte le varianti sarde, che ne è delle isole linguistiche tabarchina e algherese? Si devono tutelare da soli? O il progetto LSC comprende qualcosa anche per loro? Stæ alegri (come direbbero a Genova e a… Carloforte )
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 07/02/2011 : 15:54:46
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| zeneize ha scritto:
Buonasera a tutti, vorrei a questo punto inserirmi per dire la mia e chiedervi un parere. Premetto che, da non sardo, ho comunque seguito il dibattito sulla LSC, sulla quale non posso dirmi né favorevole né contrario. In altre parole, bisogna tener conto di due fatti. Anzitutto, ogni lingua "minoritaria" che abbia raggiunto uno stato di dignità e ufficialità ha dovuto passare per la standardizzazione, almeno a livello formale: ne è un chiarissimo esempio il catalano. La fissazione di una lingua standard è l'unico modo per non perderla nel corso degli anni come probabilmente avverrà per il sardo e per tutte le lingue regionali se non si farà qualcosa per tutelarle. D'altra parte, è pur vero che così facendo si decreta la morte della lingua genuina che varia da paese e paese e si rimarcherebbe la differenza tra "dialetto" e "lingua" restringendo il campo dei termini, ma con lo stesso significato. Una proposta secondo me verosimile è quella di chi sostiene la LSC per le occasioni ufficiali, e lascia a ciascuno la libertà di parlare il proprio idioma conservato secondo la tradizione del posto pur conoscendo ed essendo in grado di parlare la "koiné". Il parere che vi chiedo è questo: se la LSC cerca bene o male di tutelare tutte le varianti sarde, che ne è delle isole linguistiche tabarchina e algherese? Si devono tutelare da soli? O il progetto LSC comprende qualcosa anche per loro? Stæ alegri (come direbbero a Genova e a… Carloforte )
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Allora, riguardo il tuo dubbio circa l' incompatibilità tra LSC e lingue locali va detto che lo standard è esclusivamente ORTOGRAFICO e viene lasciata libertà di pronuncia. Cito dal documento ufficiale:
http://portal-lem.com/images/fr/sar...a_comuna.pdf
| La Limba Sarda Comuna, da utilizzarsi in via sperimentale per la redazione dei documenti della Regione sarda, rivolti a tutti i Sardi, non è una nuova lingua che si sostituisce alle varietà parlate, ma semplicemente una norma scritta di riferimento ad esse complementare, che propone una mediazione tra le differenze che costituiscono la irrinunciabile ricchezza e multiformità della lingua sarda, la sua base viva e naturale. [...] Tutte le lingue sono caratterizzate da variabilità dialettale, sia prima della elaborazione e definizione di un modello scritto comune, sia dopo. L'esistenza di una norma di riferimento, di un modello, può, anzi deve, convivere con le speci#64257;cità orali presenti nel nostro territorio, con funzioni diverse. L'operazione compiuta non intende costituire una proposta di uni#64257;cazione della lingua, perché la lingua è già “una”, ma semplicente una proposta di un modello scritto comune cui ci si possa riferire e che possa essere utilizzato per la traduzione di alcuni atti e documenti dell’Amministrazione regionale. La scelta operata infatti si è mossa nella direzione di considerare alcune soluzioni più compatibili con l’insieme del sardo, quelle ritenute più capaci di “mediazione” |
Perciò il problema non si pone: si continua a parlare il proprio dialetto dialetto e lo si riscrive secondo le norme dello standard. Io faccio così e per i prossimi due-tre secoli non ho alcuna intenzione di modificare la mia pronuncia del sardo. Di più: sono capace di leggere lo standard secondo la mia pronuncia perciò l' utilizzo della LSC nulla ha tolto al mio sardo, ha soltanto aggiunto la possibilità di essere capito meglio dagli eventuali lettori. L' idea di una lingua "alta" avulsa dal contesto reale è tipica dell' impostazione culturale italiana (vedasi gli spot per il 150esimo anniversario...) e oggettivamente pesa come un macigno sull' unificazione ortografica del sardo, dato che non si riesce ad immaginare un modello alternativo alla scomparsa dei dialetti in favore della lingua tetto. L' alternativa è questa ed è già utilizzata dalla lingua più diffusa al mondo: quella inglese. E' una scelta che spetta ai nostri rappresentanti, se e quando si opterà per l' insegnamento obbligatorio della lingua sarda.
Per quanto riguarda le lingue alloglotte (non solo tabarchino e catalano ma anche la fascia sardo-corsa settentrionale) già oggi nella legislazione della Regione Sardegna sono parificate alla lingua sarda, ma la LSC può fare poco per la loro salvaguardia trattandosi di un sistema linguistico differente. Le condizioni di questi gruppi sono molto diverse perciò non si può fare un discorso unico ma se la lingua sarda, numericamente più importante, non inizierà il cammino per evitare la scomparsa sarà molto difficile che questo possa succedere a loro.
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
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zeneize
Utente Normale
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Inserito il - 08/02/2011 : 19:10:07
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Dunque. Sulla porcata degli spot Rai sono pienamente d'accordo (tant'è che aderisco a un gruppo su FB nato in segno di sdegno dopo la messa in onda dei suddetti spot). Che però la lingua "ufficiale" debba essere l'inglese non sono d'accordo. Non sono d'accordo perché continuiamo, in un'epoca che ci chiama progrediti ed evoluti, a imporre, imporre, imporre. La lingua "franca", o internazionale che dir si voglia, è la diretta espressione di questo tipo di società, marcatamente commerciale e capitalista, che pone le sue sedi nei Paesi anglofoni. Preferisco piuttosto una lingua artificiale come l'Esperanto. E non vedo tutto sommato perché sia così necessario usare un linguaggio "alto" che sia diverso da un linguaggio ordinario comunemente adoperato dalla gente.
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 08/02/2011 : 20:33:29
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| zeneize ha scritto:
Dunque. Sulla porcata degli spot Rai sono pienamente d'accordo (tant'è che aderisco a un gruppo su FB nato in segno di sdegno dopo la messa in onda dei suddetti spot). Che però la lingua "ufficiale" debba essere l'inglese non sono d'accordo. Non sono d'accordo perché continuiamo, in un'epoca che ci chiama progrediti ed evoluti, a imporre, imporre, imporre. La lingua "franca", o internazionale che dir si voglia, è la diretta espressione di questo tipo di società, marcatamente commerciale e capitalista, che pone le sue sedi nei Paesi anglofoni. Preferisco piuttosto una lingua artificiale come l'Esperanto. E non vedo tutto sommato perché sia così necessario usare un linguaggio "alto" che sia diverso da un linguaggio ordinario comunemente adoperato dalla gente.
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Calma. Non intendevo dire che l' inglese debba essere ufficiale ma che il "modello linguistico" da seguire debba essere quello, ovvero un' unica ortografia e tante pronunce differenti.
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zeneize
Utente Normale
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Inserito il - 10/02/2011 : 23:02:32
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| Donovan ha scritto:
| zeneize ha scritto:
Dunque. Sulla porcata degli spot Rai sono pienamente d'accordo (tant'è che aderisco a un gruppo su FB nato in segno di sdegno dopo la messa in onda dei suddetti spot). Che però la lingua "ufficiale" debba essere l'inglese non sono d'accordo. Non sono d'accordo perché continuiamo, in un'epoca che ci chiama progrediti ed evoluti, a imporre, imporre, imporre. La lingua "franca", o internazionale che dir si voglia, è la diretta espressione di questo tipo di società, marcatamente commerciale e capitalista, che pone le sue sedi nei Paesi anglofoni. Preferisco piuttosto una lingua artificiale come l'Esperanto. E non vedo tutto sommato perché sia così necessario usare un linguaggio "alto" che sia diverso da un linguaggio ordinario comunemente adoperato dalla gente.
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Calma. Non intendevo dire che l' inglese debba essere ufficiale ma che il "modello linguistico" da seguire debba essere quello, ovvero un' unica ortografia e tante pronunce differenti.
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Ah ok avevo frainteso :) Però secondo me anche questa strada non è così semplice... Mi pare che in qualsiasi situazione linguistica le differenze dialettali (nel senso scientifico del termine) siano tali che a volte è praticamente impossibile uniformare la grafia, per non parlare della stessa struttura grammaticale, che in sardo mi pare piuttosto variegata...
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Perdixeddu
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Inserito il - 01/03/2011 : 14:54:24
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sono un operatore della lingua sarda da anni, autore di più testi, lavoro in tantissimi comuni del sud sardegna, credo di avere tutte le carte per dire la mia...
non è assolutamente vero che la LSC è una forma che media...infatti è semplicemente logudorese comune (identificabile con quello "mesanu"), la famigerata LSU limba sarda unificada, ampiamente bocciata dai sardi, appena ritoccata dagli stessi autori della LSU! insomma...una truffa bella e buona dei soliti ignoti...
poi, altra menzogna...è una varietà in uscita per qualche documento regionale...balle balle balle...infatti i pochi sostenitori della LSC, molto aggressivi e scorretti, cercano di imporla nelle scuole, nei comuni etc etc...fregandosene delle proteste e gettando fango su chi non la sostiene (celeberrime le frasi...chi non sostiene la LSC vuole dividere i sardi, i nazisti della campidania...e altre idiozie simili). Per non parlare degli abusi di potere di qualcuno che, facendosi forza di alcune posizioni amministrative prese con leccaculiusmi disgustosi, boicotta il lavoro di chi non segue il verbo LSC! (tutto documentato e prossimamente verrà sputtanato in consiglio regionale...).
Insomma, basta con le bugie e con alcuni loschi individui che seminano zizzania e menzogne...la LSC è semplicemente il prodotto del campanilismo di alcuni "de su cabu de susu" terrorizzati dal pensiero che il campidanese letterario possa avere la meglio sulla loro varietà che cercano di imporre sugli altri dagli anni 70!
in sardegna ci sono due varietà scritte letterarie dal medio evo, la campidanese e la logudorese...vocabolarti dal 1800, libri tecnici dal 1700, poesia, documenti...tutto o in campidanese o in logudorese...come si può avere la faccia di negare l'esistenza di questo tesoro letterario di 1000 anni??? mhaaaaaa
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Turritano
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Inserito il - 01/03/2011 : 19:58:02
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| Perdixeddu ha scritto:
.................. in sardegna ci sono due varietà scritte letterarie dal medio evo, la campidanese e la logudorese...vocabolarti dal 1800, libri tecnici dal 1700, poesia, documenti...tutto o in campidanese o in logudorese...come si può avere la faccia di negare l'esistenza di questo tesoro letterario di 1000 anni??? mhaaaaaa
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Ithokor
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Inserito il - 28/05/2011 : 12:28:43
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Saludos a totu... bella discussione! io credo che molte incomprensioni su questo progetto si sarebbero superate agevolmente (almeno nei confronti di chi in buona fede ha avuto dififcoltà e remore a comprendere la portata del progetto medesimo) se avessimo chiamato questa proposta GSC - Grafia sarda Comuna - perchè di questo si tratta: di uno standard grafico ad uso amministrativo per mediare fra le varie grafie della lingua sarda. Chi invece approccia in mala fede (e vi giuro che ce ne sono tanti, in particolare tra quelli che del sardo non gliene fotte niente e anzi vorrebbero che si estinguesse rapidamente per loro somma gioia... e dunque godono delle controversie in atto instillando ai meno informati che ciò sia un modo per imporre una lingua comune a tutti i sardi a discapito di quelle natie.... insomma il solito divi&impera nel quale cascano molti ingenui). Io dico invece che è un buon e necessario progetto di standardizzazione grafica, suscettibile ancora di perfezionamenti... ma un buon progetto di base!! sono il primo a dire che di certo continuerò a PARLARE la variante natia e a LEGGERE nella variante natia, ma quando SCRIVERO' userò la LSC... pardon GSC! Tenìde.bos contu! ;)
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«Se non sai dove stai andando, girati per vedere da dove vieni» |
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Perdixeddu
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Inserito il - 01/06/2011 : 22:56:15
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la grafia comune consiste nello scrivere gli stessi suoni con gli stessi grafemi e quindi...tutti i sardi al suono ts utilizeranno tz, alla "i lunga" corrisponderà la j...la LSC è uno standard non solo grafico ma MORFOLOGICO, quindi, non spacciamolo per quello che non è, questa si che è malafede...oppure ignoranza
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Su foristeri
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Inserito il - 27/12/2011 : 20:02:15
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A proposito di LSC, qual'è oggi la situazione del standard sapendo che l'inizio del progetto risale al 2006 ?
Unu saludu mannu a tottu sos sardos in custha fin'e annu.
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robur.q
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Inserito il - 18/01/2012 : 20:37:44
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Mortu e interrau, gratzias a Deus!!!
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Su foristeri
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