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mariella montis
Nuovo Utente
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Inserito il - 26/07/2010 : 17:29:16
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ciao a tutti sono mari, è la prima volta che scrivo su un forum quindi perdonate se troverete qualche errore, sono una cittadina di gonnosnò che sta cercando di documentarsi circa il costume tradizionale dei nostri antenati e anche a me come altre persone del paese interesserebbe sapere se esiste qualche documentazione o qualche persona anche esterna che conosce elementi interessanti circa il costume di questa zona. noi attraverso testimonianze di anziani e foto relative alla fine del 900 e fino al 1920/30 abbiamo ricostruito le gonne di bodràu, bodràtiu e callancau così come ci hanno suggerito gli anziani( se hai informazioni facci sapere di più su questi tessuti) poi is papixeddas di broccato azzurro come ritrovate nel luogo, abbiamo invece pochissime informazioni sulla camicia ( ne è stata trovata una più recente che molto probabilmente si usava sotto su gippoi ed è molto povera ed ha soprattutto le maniche molto strette vorremmo se possible qualche informazione in più sulle camicie e sull'abbigliamento il generale del nostro paese se riesci a trovarlo. se potrai darmi una risposta ti ringrazio anticipatamente. ciao
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 28/07/2010 : 14:39:32
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musta la specialità di sostro e' il punto raso ( o punto pittura) ... tornando alla ricostruzione di abiti tradizionali ed ai metodi, permettetemi alcune osservazioni.. noi sappiamo che non pochi centri gia alla fine del 1800 avevano già perso il "costume" ,, quando nel 1899 si organizzo' la prima cavalcata sarda,, molti centri risposero all'appello degli organizzatori dicendo che non possedevano più costumi... alle prime" cavalcate fisse" 1951 e seguenti, non si riusciva a rafdunare più di 60 località.. oggi non c'è quasi paese che non abbia il "costume" e chi non lo posdsiede lo vorrebbe avere a tutti i costi.. perdonate l'esempio brutale... e' un po' come chi ha incenerito un uliveto e ne vorrebbe entro breve tempo un altro già con le ulive pronte per l'olio.. voglio dire che il possesso di un sistema vestiamentario tipico non si improvvisa e non si ottiene rapidamente.. ve lo dice uno che ha fornito consulenza per numerose ricostruzioni e per moltissime se ne e' pentito amaramente.. e' difficile riannodare tradizioni scomparse... occorre che esse siano calate sull'humus giusto.. esempi: a che serve rifare un abito certosinamente( ne parlero' più avanti) se quell'abito non viene conservato bene.. entro qualche mese le gonne si stazzonano perdono la pieghettatura..se le persone che lo indossano non sono capaci di avere una camicia ben stirata, se non si sa allacciare il busto, se chi lo indossa non sa assumere neppure una posizione ed un passo corretti? a che serve costruire certosinamente dei prototipi se poi vengono fatte riproduzioni al risparmio, con stoffe scadenti e sintetiche, mal eseguire e "abbellite"" con cose pacchiane e inusuali... ???? comunque... quando si decide di ricostruire,,occorre partire da un poresupposto che e' : se non trovo quanto necessario per la ricostruzione non ricostrisco,,, scartando assolutamente questo ( più usiale) debbo trovare tutto per ricostruire assolutamente... che da luogo al pericolosissimo " anche se non ho tutto ricostruisco"
occorre mettersi in testa che si tratta di operazioni dificilissime, delicate, attuate sul filo del rasoio e che non tutti le possono eseguire" infatti non si tratta di ricopiare uno o più acquerelli oppure foto o ispirarsi a descrizioni o semplicimente di rifare indumenti... l'esame e l'interpretazione delle fonti e' un lavoro complesso che presuppone, infatti, una grandissima esperienza.. occorrre infatti non solo ricostruire delle semplici fogge ma una realtà vestimentaria che spesso e' fluida, articolata, sfaccettata... e poi.. trovare le stoffe giuste ( cosa non facilissima) gli artigiani giusti.. non cadere in alcune trappole ( stoffe sintetiche, il gioiello a bottone perchè tanto e' sardo... l'applicazione di sistemi di taglioo "moderni")
la finisco: e' difficile.. non occorre aver fretta.. fermarsi quando si hanno dubbi.. non accontentarsi del"" si assomiglia" nessuna improvvisazione... ponderare tutto e seguire la guida di ricercatori e persone esperte nella materia... altrimenti si fanno certi carnevali che si vedono in giro!!! ciau
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mariella montis
Nuovo Utente
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Inserito il - 28/07/2010 : 15:34:42
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mi scusi ma non ho ben capito se si riferiva a ciò che le avevo chiesto io, oppure rispondeva ad altre persone. se la risposta era per le informazioni che ho chiesto io ne deduco che non può aiutarci ? o che non si fida delle ricostruzioni che vengono eseguite ? posso anche essere d'accordo che in molti paesi si è lasciato perdere per quasi un secolo l'abbigliamento tradizionale e che ora sia difficile recuperarlo per intero in maniera meticolosa, ma è anche vero che è meglio tardi che mai! e noi con quello che abbiamo ritrovato e le testimonianze di anziani, qualcuno ormai deceduto, ci proveremo. la cultura deve essere di tutti, e se vogliamo che i nostri ragazzi e bambini si avvicinino alle tradizioni dobbiamo portarli a conoscere, se poi riusciamo anche a farli indossare il costume del proprio paese (anche se ricostruito) penso sia ancora meglio. questa è la nostra idea! senza presunzione di trovare tutto e conoscere i minimi dettagli vogliamo provarci .......
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 28/07/2010 : 17:22:43
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mariella,, non avevo capito che nel tuo penultimo intervento ti rivolgevi a me ( o mi sbaglio??? )e nel mio precedente intervento non mi riferivo a te, alla situazione del tuo paese e al locale tentativo di ricostruzione, ma parlavo di una situazione generale e di qualche mia esperienza e delusione in proposito... inanzitutto non volevo scoraggiarti ne dirti che le tue intenzioni sono da buttare al macero..
guarda, Mariella ,sfondi una porta aperta con me... credo di essere l'unico ricercatore " strutturato"che sia sceso ( in realtà non ci sono mai stato) dalla torre d'avorio per dare una mano nelle ricostruzioni ,, per cui capisco chi le vuole, ne capisco e ne condivido i motivi e gli scopi ecc... e non ho detto che assolutamente che non si debbono fare.. ( anche se cono convinto che qualche volta non ci siano gli elementi per farle)e non ho detto che si debbano fare in ogni minimo dettaglio,, perchè sono consapevole che l'originale" sopravvissuto o perduto e' irripetibile e non può essere confuso ne' paragonato con le ricostruzioni.. l'originale infatti e' il prodotto "naturale" di un gruppo sociale dentro una realtà ben precisa la ricostruzione e' un atto " artificiale" creato da singoli, non più dentro la realtà a cui si riferisce, ma in una realtà in "ritardo".. capisco che non ti interessino queste "filosofie" ma che tu-voi, punti-puntiate ad avere un costume.. dei costumi bene: non sarà l'originale ( questo si deve tener presente) ma quantomeno si deve avvicinare facendo ogni sforzo perchè questo avvenga.. in tutto quel che e' possibile.. altrimenti avrai un abito-abiti magari anche "bello" ma non una cosa che appartenga a te e alla tua "storia"... fare questi sforzi significa: attenzione, cura, prudenza, lavoro di documentazione, interpretazione e confezione e tutto querl che comporta " portare bene il costume" . . non importa se altri non lo hanno fatto "fregandosene" .. e "figurano" ( non e' vero , i "profani " manifestano i loro errori ") ma credo che tu-voi , onestamente, lo dobbiate fare bene !! ecco, vedi, non ti dico: possiedo questi documenti,,so di questa o quella fonte .. ma preferisco metterti sull'avviso su questioni di metodo, credimi, fondamentali .. e sto già facendo qualcosa per te.. in definitiva, pero', confesso che non so quasi niente del vostro"costume" ,ma credo di potervi aiutare a interpretare quello che avete raccolto, indirizzarvi su alcune decisioni e darvi dritte per il reperimento dei materiali e la confezione... credo di possedere una visione generale del costume sardo che mi consente questo..ciao, fammi sapere..
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mariella montis
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/07/2010 : 23:42:44
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ringrazio per la risposta data e mi scuso per non non aver inserito nessun nome nel primo messaggio inviato ...ma pensavo a lei perchè prima di scrivere ho letto della sua esperienza circa i costumi della nostra terra....mi scuso anche per aver frainteso la risposta data e aver pensato che fosse relativa a ciò che avevo chiesto io. ringrazio per la risposta precedente e per la disponibilità e spero che in qualche modo possa darci qualche suggerimento. ripartendo da capo ......ora le racconto un pò il travaglio per questo costume....posso dirle che non è la prima volta che a gonnosnò si tenta di ricostruire il costume del luogo ci provarono con un progetto specifico gli insegnanti e i ragazzi della scuola media mi pare nel 96 e in quell'occasione vennero ricostruiti due costumi (uno maschile e uno femminile ) che ora si trovano nel museo del comune.....ma questi non riscontrarono tutta l'approvazione da parte degli anziani perchè non erano state rinvenute le stoffe adeguate per il costume femminile ..e quindi venne riprodotta una gonna degli anni 30 (circa ) che in quel caso era credo una stoffa misto seta.... si continuò allora la ricerca e si tentò di riprodurre secondo questa ricerca effettuata da un'insegnante dei costumi con delle gonne fatte in bodràu, bodratìu e callancàu con un progetto attuato presso la scuola primaria e con la collaborazione di alcuni genitori.. ma con delle stoffe anche qui non originali ( come riteneva questa insegnante ) l' abbiamo scoperto dopo... perchè nessuna di noi conosceva le stoffe originali. l'anno scorso io e la mia collega ( che aveva attuato il progetto nella scuola primaria ) e che dice di aver fatto la ricerca da trent'anni abbiamo aderito a un progetto di circolo relativo alla lingua e cultura sarda......e lei si è resa disponibile ad aiutare le mamme ad attuare il costume per i bambini della scuola dell'infanzia di gonnosnò. in quell'occasione ci siamo rese conto della difficoltà a riconoscere le stoffe adeguate.... lei ha fatto acquistare del rasatello di cotone ( semisintetico) per le gonnelline anzichè su callancàu originale che poi noi abbiamo trovato a oristano ( perchè anche io e le collaboratrici scolastiche ci siamo fatte il costume ) . comunque in seguito a questa manifestazione.... nonostante le tante difficoltà e le imperfezioni ci siamo appassionate maggiormente e con noi tante altre persone che in quest'anno hanno provato a realizzare altri costumi cercando di migliorare la qualità...con stoffe come per is papixeddas azzurre quasi identiche alle originali ( che ancora si conservano a gonnosnò ) acquistate a samugheo ... e a samugheo si è trovata anche la stoffa rifatta nel luogo di bodràu e bodràtiu..anche se molte persone avevano già fatto la gonna con un tessuto simile ( almeno nel colore). ma la ricerca continua ......e se anche lei ci darà una mano intendiamo formare un gruppo anche con giovani e bambini....si vedrà .... ora interrompo perchè credo di essermi dilungata anche troppo nel raccontare la nostra storia .....ci sentiamo ...arrivederci
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 30/07/2010 : 08:28:11
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sono a vosytra disposizione: ci sentiamo presto e.. non scusarti.. chi e' nuovo del forum.. a volte non sa come regolarsi.. zau
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folklorearbus
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Inserito il - 05/09/2010 : 13:02:27
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Salve a tutti, sono ancora in vacanza, il silenzio è derivato dal fatto che non ci siamo, comunque la presentazione del nostro lavoro è stata spostata a fine anno. Su cossu della foto è identito ad uno trovato e fotografato quì da noi, a presto ciao. Per mustayoni la ricostruzione risalirà dal 1850 e non dai primi del 900, ciao
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Modificato da - folklorearbus in data 05/09/2010 13:05:33 |
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