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crea
Nuovo Utente
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Inserito il - 22/03/2011 : 09:07:31
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Ciao Nugoresu!Partiamo da una considerazione: tutto ciò che viene realizzato con impegno e passione merita riconoscimento. Devo però evidenziarti alcune imprecisioni che ho riscontrato nel tuo lavoro. Per quanto riguarda "su Coro" il disegno lo trovo più adatto ad una camicia maschile (non l'ho mai riscontrato di simili in tutte quelle che ho potuto visionare dal vivo e in fotografia, e sono tante). Poi perchè rifinirlo con la fettuccia bianca se lì andranno attaccati i pizzi?Poi, "sas ispunzas" che hai lasciato nella parte inferiore mi sembrano eccessive. Cmq visto che sei di Nuoro sarei disponibile a farti vedere tutto ciò che potrebbe servirti. Spero di esserti utile in qualche modo!
| Nugoresu ha scritto:
Finalmente dopo tante peripezie sono riuscito a finire la famosa camicia.... senza i pizzi di rifinitura però eh?....... comunque non mi sento molto soddisfatto di cio che ho fatto.... ma ogni critica è utile per migliorarsi....
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crea
Nuovo Utente
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Inserito il - 22/03/2011 : 09:11:39
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Ciao!ho provato a buttare giù delle istruzioni per realizzare "sos ventalleddos", ma il risultato è stato troppo confuso: quando vuoi vieni a trovarmi!!
| sartinocchja ha scritto:
@ Grazie Crea, io sono qui quando vuoi … a presto.
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maria
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 22/03/2011 : 09:18:17
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| Nugoresu ha scritto:
Finalmente dopo tante peripezie sono riuscito a finire la famosa camicia.... senza i pizzi di rifinitura però eh?....... comunque non mi sento molto soddisfatto di cio che ho fatto.... ma ogni critica è utile per migliorarsi.... |
Nugoreeeeeeeeeeeee e finalmente bi sese arribau a che la finire sa camisa de sa nipodedda Intanto sara piu che fiera di portarla meda meda bella
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Redentore - Monte Ortobene
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Nugoresu
Utente Attivo
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Inserito il - 22/03/2011 : 09:49:21
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[quote]crea ha scritto:
Ciao Nugoresu!Partiamo da una considerazione: tutto ciò che viene realizzato con impegno e passione merita riconoscimento. Devo però evidenziarti alcune imprecisioni che ho riscontrato nel tuo lavoro. Per quanto riguarda "su Coro" il disegno lo trovo più adatto ad una camicia maschile (non l'ho mai riscontrato di simili in tutte quelle che ho potuto visionare dal vivo e in fotografia, e sono tante). Poi perchè rifinirlo con la fettuccia bianca se lì andranno attaccati i pizzi?Poi, "sas ispunzas" che hai lasciato nella parte inferiore mi sembrano eccessive. Cmq visto che sei di Nuoro sarei disponibile a farti vedere tutto ciò che potrebbe servirti. Spero di esserti utile in qualche modo!
Ciao Crea, ti ringrazio tantissimo per le tue preziose osservazioni, un piccolo sospettino che qualcosa non andava lo avevo e l'ho detto anche che non ero molto soddisfatto.... posso darti molte spiegazioni e chiederti parecchie cose ma non vorrei dilungarmi qua.. ti invito a leggere il messaggio privato ok?
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Nugoresu
Utente Attivo
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Inserito il - 22/03/2011 : 09:51:15
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| maria ha scritto:
| Nugoresu ha scritto:
Finalmente dopo tante peripezie sono riuscito a finire la famosa camicia.... senza i pizzi di rifinitura però eh?....... comunque non mi sento molto soddisfatto di cio che ho fatto.... ma ogni critica è utile per migliorarsi.... |
Nugoreeeeeeeeeeeee e finalmente bi sese arribau a che la finire sa camisa de sa nipodedda Intanto sara piu che fiera di portarla meda meda bella
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Grazie Marì finas si non soe meda cuntentu de comente este issia ma tira a manca e tira a destra toccat de ligare su poleddu ube cheret su mere.....
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maria
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 22/03/2011 : 10:34:05
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| Nugoresu ha scritto:
| maria ha scritto:
| Nugoresu ha scritto:
Finalmente dopo tante peripezie sono riuscito a finire la famosa camicia.... senza i pizzi di rifinitura però eh?....... comunque non mi sento molto soddisfatto di cio che ho fatto.... ma ogni critica è utile per migliorarsi.... |
Nugoreeeeeeeeeeeee e finalmente bi sese arribau a che la finire sa camisa de sa nipodedda Intanto sara piu che fiera di portarla meda meda bella
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Grazie Marì finas si non soe meda cuntentu de comente este issia ma tira a manca e tira a destra toccat de ligare su poleddu ube cheret su mere.....
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Tenese raisone pro su poleddu hahah Pero io se arriverei a fare cio che hai fattu tu sarei piu che felice si d'essere sempre contenti di quel che si e riuscito a fare tenedo presente i buon consigli degl'esperti beru ti saludo dae su Belgio frittu ma kin su sole
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 23/03/2011 : 08:15:45
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| crea ha scritto:
Ciao!ho provato a buttare giù delle istruzioni per realizzare "sos ventalleddos", ma il risultato è stato troppo confuso: quando vuoi vieni a trovarmi!!
| sartinocchja ha scritto:
@ Grazie Crea, io sono qui quando vuoi … a presto.
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Ciao Crea, grazie per la disponibilità volentieri così ne approfitto non solo per vedere le splendide camicie ma anche per vedere da vicino il costume di Nuoro (bellissimo).
Posso chiederti visto che ho ipotizzato come secondo me si possono realizzare “sos ventalleddos”, se nel procedere mi sono allontanata tanto dalla realizzazione vera.
Anche perché ho provato a realizzare i triangoli mostrati nella foto “ricamo ultimato” e posso dire che è molto simile a quello che hai realizzato te … così mi sembra (anche se ho apportato delle modifiche alla spiegazione data in precedenza). Che cotone/filo usi? Grazie a presto
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“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry “Osare è la forza più grande …” Selene
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 23/03/2011 : 08:35:00
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@ Ciao Nugoresu, le “critiche costruttive” molto pertinenti le lascio a Crea che è esperta (sia perché di Nuoro sia perche le realizza con le sue mani).
Complimenti per l’impegno, la passione e l’amore per la tradizione che traspare dal tuo lavoro .
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 23/03/2011 : 09:05:35
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@ ciao Maria anche tu da queste parti, buona giornata
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“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry “Osare è la forza più grande …” Selene
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 28/03/2011 : 09:07:24
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Da internet: : Costume femminile di Nuoro (www.ortobene.it/articolo_24.htm) “(…) La camicia, camisa o linza era sempre bianca di cotone, oppure di lino, detto tela o tela ‘e filu, quello più fine. Non infrequentemente il davanti e le maniche erano di lino e le spalle di cotone. Alle camicie femminili si fa il cuore (su coro) come si esegue anche in talune camicie maschili. Il cuore è una specie di ricamo ad ago sulla larga increspatura (sas ispunzas) che raccoglie l’immenso volume della tela sul collo e sui polsi …. Il nome di coro proviene dal fatto che la figura del ricamo è composta di cuori, più o meno finiti, più o meno fioriti e piccoli. C’è il "cuore di sette" , "il cuore di nove" ecc. Fra gli altri trapunti del collettino è notevole la spichilla in forma appunto di sottilissima spiga e un piccolo merletto eseguito tutto ad ago, a punto d'occhiello (o asola)”.
Nella camicia femminile di Nuoro è presente: • Il ricamo ad ago sulla larga increspatura sas ispunzas de su coro realizzata con la tecnica del punto filza su tela arricciata (punto smock sardo, punto antico su tela arricciata o antico ricamo sardo su tela pieghettata) … ha origine aristocratica (dal 1400 si e' diffuso in tutta Europa a livello anche popolare costumi spagnoli e slavi ad esempio) ... in Sardegna aveva largo impiego e raggiunge particolare raffinatezza (in che periodo arriva nell’isola????).
• Il ricamo delle strisce della pettina, polso e collo: a puntoeno, nodo ed erba, o con lo sfilato (punte è mosta, stramando opportunamente la tela in modo da ottenere con fermature di filo una piccola rete,sopra,con minuscoli punti filza verticali, orizzontali e obliqui si ricama il motivo... tecnica in parte analoga quella del filet, di raro impiego nelle camicie). • Il merletto realizzato a punto in aria che profila il ricamo eseguito con lo sfilato sulla pettina, polso e collo.
Da Internet: Il punto in aria (www.museocaprai.it) Tra le varie tecniche di merletto, quella ad ago è senza dubbio l'invenzione più straordinaria e di pregio. Intorno al 1450, a Venezia, non si realizzava ancora il merletto vero e proprio, ma si trattava di ricamo su sfilature della tela: da una tela di base si sfilavano un certo numero di fili di trama, mentre i restanti fili di trama e ordito erano ricoperti a punto occhiello. Una sorta di ricamo a giorno. Verso l'inizio del XVI secolo, il desiderio di ottenere maggiore trasparenza, spinse le ricamatrici a produrre sempre maggiori sfilature della tela (la tecnica, all’inizio, fu quella del reticello, che è la base di ogni merletto ad ago), finché non si giunse alla fortunata intuizione. Perché perdere tempo a disfare un lavoro già fatto e non partire direttamente ex-novo, eseguendo il reticolato di fili necessario al lavoro? In questo modo, non c'era più bisogno di una base di supporto su cui ricamare sopra: sia la rete di fondo che gli elementi decorativi si realizzavano contemporaneamente al progredire della lavorazione. Dal reticello, ancorato al tessuto, al punto in aria il passaggio è stato molto naturale. Era nato il merletto ad ago. Il Punto in Aria fu proprio il risultato della rinnovata esigenza di creare un manufatto dal nulla, solo con ago e filo, come una preziosissima ragnatela. Ci sono due tipi di merletto ad ago: 1. Uno è fatto con ago, filo, e il modello, questo è realizzato su un supporto provvisorio composto da un cartoncino e da un disegno, su cui si appoggia un foglio di carta da lucido per non sporcare il lavoro. Su questa base si creano dei “punti di appoggio” che permettono di condurre il filo nella lavorazione. I principali punti usati sono: il punto festone, il punto chiaro ed il punto cordoncino. Spesso il merletto è accompagnato e impreziosito da piccoli decori, come i pippiolini. 2. L'altra categoria comprende tutti i pizzi che è fatto con un ago, ma senza un motivo.
Si può ipotizzare che per realizzare “son ventaledos” che profilano sa camisa o linza si utilizzi la tecnica ad ago senza il modello. Sarebbe interessante capire se come per Venezia anche qui si è passati dallo sfilato (reticello) della tela per realizzare le strisce, al punto in aria senza base di supporto per i “sos ventaledos” ????? Se si, dove e in che periodo questo è avvenuto.
Resta da capire : Cos’è il puntoeno? Il punto nodo appartiene ai punti annodati (come il punto nodini, vapore, palestrina)? Se il punto punto’e nù e punt'a broru (punto teulada) appartengono alla categoria dei punti annodati?
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crea
Nuovo Utente
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Inserito il - 02/04/2011 : 08:01:34
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| sartinocchja ha scritto:
Da internet: : Costume femminile di Nuoro (www.ortobene.it/articolo_24.htm) “(…) La camicia, camisa o linza era sempre bianca di cotone, oppure di lino, detto tela o tela ‘e filu, quello più fine. Non infrequentemente il davanti e le maniche erano di lino e le spalle di cotone. Alle camicie femminili si fa il cuore (su coro) come si esegue anche in talune camicie maschili. Il cuore è una specie di ricamo ad ago sulla larga increspatura (sas ispunzas) che raccoglie l’immenso volume della tela sul collo e sui polsi …. Il nome di coro proviene dal fatto che la figura del ricamo è composta di cuori, più o meno finiti, più o meno fioriti e piccoli. C’è il "cuore di sette" , "il cuore di nove" ecc. Fra gli altri trapunti del collettino è notevole la spichilla in forma appunto di sottilissima spiga e un piccolo merletto eseguito tutto ad ago, a punto d'occhiello (o asola)”.
Nella camicia femminile di Nuoro è presente: • Il ricamo ad ago sulla larga increspatura sas ispunzas de su coro realizzata con la tecnica del punto filza su tela arricciata (punto smock sardo, punto antico su tela arricciata o antico ricamo sardo su tela pieghettata) … ha origine aristocratica (dal 1400 si e' diffuso in tutta Europa a livello anche popolare costumi spagnoli e slavi ad esempio) ... in Sardegna aveva largo impiego e raggiunge particolare raffinatezza (in che periodo arriva nell’isola????).
• Il ricamo delle strisce della pettina, polso e collo: a puntoeno, nodo ed erba, o con lo sfilato (punte è mosta, stramando opportunamente la tela in modo da ottenere con fermature di filo una piccola rete,sopra,con minuscoli punti filza verticali, orizzontali e obliqui si ricama il motivo... tecnica in parte analoga quella del filet, di raro impiego nelle camicie). • Il merletto realizzato a punto in aria che profila il ricamo eseguito con lo sfilato sulla pettina, polso e collo.
Da Internet: Il punto in aria (www.museocaprai.it) Tra le varie tecniche di merletto, quella ad ago è senza dubbio l'invenzione più straordinaria e di pregio. Intorno al 1450, a Venezia, non si realizzava ancora il merletto vero e proprio, ma si trattava di ricamo su sfilature della tela: da una tela di base si sfilavano un certo numero di fili di trama, mentre i restanti fili di trama e ordito erano ricoperti a punto occhiello. Una sorta di ricamo a giorno. Verso l'inizio del XVI secolo, il desiderio di ottenere maggiore trasparenza, spinse le ricamatrici a produrre sempre maggiori sfilature della tela (la tecnica, all’inizio, fu quella del reticello, che è la base di ogni merletto ad ago), finché non si giunse alla fortunata intuizione. Perché perdere tempo a disfare un lavoro già fatto e non partire direttamente ex-novo, eseguendo il reticolato di fili necessario al lavoro? In questo modo, non c'era più bisogno di una base di supporto su cui ricamare sopra: sia la rete di fondo che gli elementi decorativi si realizzavano contemporaneamente al progredire della lavorazione. Dal reticello, ancorato al tessuto, al punto in aria il passaggio è stato molto naturale. Era nato il merletto ad ago. Il Punto in Aria fu proprio il risultato della rinnovata esigenza di creare un manufatto dal nulla, solo con ago e filo, come una preziosissima ragnatela. Ci sono due tipi di merletto ad ago: 1. Uno è fatto con ago, filo, e il modello, questo è realizzato su un supporto provvisorio composto da un cartoncino e da un disegno, su cui si appoggia un foglio di carta da lucido per non sporcare il lavoro. Su questa base si creano dei “punti di appoggio” che permettono di condurre il filo nella lavorazione. I principali punti usati sono: il punto festone, il punto chiaro ed il punto cordoncino. Spesso il merletto è accompagnato e impreziosito da piccoli decori, come i pippiolini. 2. L'altra categoria comprende tutti i pizzi che è fatto con un ago, ma senza un motivo.
Si può ipotizzare che per realizzare “son ventaledos” che profilano sa camisa o linza si utilizzi la tecnica ad ago senza il modello. Sarebbe interessante capire se come per Venezia anche qui si è passati dallo sfilato (reticello) della tela per realizzare le strisce, al punto in aria senza base di supporto per i “sos ventaledos” ????? Se si, dove e in che periodo questo è avvenuto.
Resta da capire : Cos’è il puntoeno? Il punto nodo appartiene ai punti annodati (come il punto nodini, vapore, palestrina)? Se il punto punto’e nù e punt'a broru (punto teulada) appartengono alla categoria dei punti annodati?
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Salve buona giornata Allora quando vuoi io ti aspetto per farti vedere la camicia nella sua realizzazione.
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sartinocchja
Salottino
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Inserito il - 31/12/2011 : 09:29:39
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| sartinocchja ha scritto:
Riflettevo sulla realizzazione dei “Sos" ventalleddos” ...
Partiamo dalla foto “ricamo ultimato” credo che per realizzare questi triangoli iniziali che profilano il ricamo a “puntu a mosta” si possa procedere così: si realizza una prima base si 6 piccoli archetti e si lavorano a punto festone. Terminati i primi 6 archetti, il lavoro procede con la realizzazione degli archetti successivi che sovrastano questi primi 6, prima altri 5 poi 4,3,2,1. Ultimato questo primo triangolo si passa a quello successivo, e si procede allo stesso modo.
Ora se la realizzazione è questa, sarebbe interessante sapere ogni archetto quanti giri di filo a punto festone bisogna eseguire (quanto ampio è l’archetto di base, che va a regolare tutto il disegno), e il tipo di filato utilizzato.
Per quanto riguarda la foto “lavorazione degli archetti” possimo individuare due esempi di Sos" ventalleddos”, quello con i triangoli e quello a mezza luna o semicerchio. Per quanto riguarda quello con i triangoli questo è più complesso di quello che profilava la foto “ricamo ultimato”, anche se la base iniziale forse è la stessa. Mi chiedo se anche qua si realizzi prima il triangolo di archetti ( mi sembra si parta da 7, poi 6,5,4,3,2,1 via via a scalare), si passi poi alla parte centrale di barrette che allungano il ventaglio e alla fine si proceda con il semicerchio conclusivo sovrastato da triangoli di archetti a gruppi di tre, 2,1 sempre a punto festone. O se si debba realizzare tutto strada facendo? Per quello a mezza luna o semicerchio, non so se si parte dal centro con queste 5 barrette, la cui base è realizzata intrecciando il filo a punto rammendo (come per eseguire un ragno nello sfilato), su cui poi far partire il semicerchio di archetti conclusivo … mi sembra di contarne 11/12 su quattro file. Mi sembra che questo valga anche per la foto “Lavorazione degli archetti, (particolare)” e la foto “lavoro finito”.
Naturalmente sto ipotizzando/fantasticando, non so se realmente si realizzi così.
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Piccolo esperimento realizzato seguendo le indicazioni da me ipotizzate: la tecnica del punto in aria o Aemilia Ars senza supporto (punto festone, punto chiaro e punto cordoncino). Il filo utilizzato è quello da cucito.
Ora mi piacerebbe sapere se si può avvicinarsi al merletto che si realizza nell’area barbaricina.
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“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry “Osare è la forza più grande …” Selene
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sartinocchja
Salottino
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Inserito il - 01/01/2012 : 10:56:55
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| sartinocchja ha scritto:
Riflettevo sulla realizzazione dei “Sos" ventalleddos” ...
Piccolo esperimento realizzato seguendo le indicazioni da me ipotizzate: la tecnica del punto in aria o Aemilia Ars senza supporto (punto festone, punto chiaro e punto cordoncino). Il filo utilizzato è quello da cucito.
"Sos ventalleddos"???????
Ora mi piacerebbe sapere se si può avvicinarsi al merletto che si realizza nell’area barbaricina.
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Errata corrige: Aemilia Ars (merletto ad ago chiamato storicamente punto in aria, perché non si realizza direttamente sul tessuto ma su un supporto di cartone che viene eliminato alla fine). Punti ricamo utilizzati: punto festone, punto chiaro, archetto, doppio archetto, triangolo, pallino, ovalino, punto rammendo, incordonatura … ecc. In realtà quindi come si fa presente nel sito (www.museocaprai.it), è sempre necessario un supporto quando parliamo del punto in aria. Ora nel caso dei “Sos ventalleddos” in realtà io non ho utilizzato un supporto, i punti impiegati sono il punto chiaro per ogni singolo archetto rifinito una prima volta a punto festone. Alla fine dei sei di base si riprendono con un altro giro a punto festone poi si ricomincia la serie di 5 poi quella di 3 ecc. Quindi si può ipotizzare che per la realizzazione dei “Sos ventalleddos” si utilizzi una variante del punto in aria cioè senza supporto ????????? …
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itria
Salottino
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Inserito il - 27/10/2013 : 15:11:42
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salve a tutti voi, vorrei mostrarvi un campione ricamato e vorrei chiedervi se lo conoscete, non trovo nessuna spiegazione sui libri... lo facevano le signore che per prime hanno realizzato la camicia del nostro costume.non mi ricordo come si inseriscono le foto chi mi aiuta? posso metterla sulla pagina facebook?
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Marina68
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Inserito il - 19/05/2017 : 21:08:53
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Ciao a tutti stavo leggendo e cosi mi sono incuriosita. Bello tutto io ho il costume sardo di mia nonna che ora indossa una mia nipote che è nel gruppo folk dei bambini grandi e lo indossa benissimo. Avete descritto benissimo tutto ma de isi burcitoso chiamiamo noi nel vostro paese non so come li chiamate le maniche della camicia. Sapete come si fanno? Potete spiegarmi i punti e il modo che si fanno? Saluti a tutti Marina
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Demelas Marina |
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