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sostro
Utente Medio
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Inserito il - 29/03/2010 : 16:34:35
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Spero di fornire come per il convegno di sabato un contributo esauriente e chiaro sulle tecniche di ricamo utilizzate in differenti maniere, in maniera più o meno estesa negli abiti tradizionali sardi. La storia del ricamo è lunga… penso primitiva. Di certo posso dire che i ricami in Seta ed in Oro hanno, come babborcu avrà modo di confermare, un origine ecclesiastica tanto che i primi disegni impiegati sui nostri abiti trovano una chiara ispirazione nei paramenti sacri.
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sostro
Utente Medio
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Inserito il - 29/03/2010 : 16:49:43
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IL RICAMO IN SETA Parto dal presupposto che non sono un decano del ricamo, che la mia tecnica non è universale e che il mio vuole essere una piccola delucidazione a tutti coloro privi di basi in materia. Alle base del ricamo ci dovrebbe essere un’accurata stesura del tessuto in un supporto come un telaio, in quanto per essere lavorato senza che il risultato finale risulti pieno di “bolle” o “agganzadu “ il tessuto deve risultare teso come la pelle del tamburo. Il telaio utilizzato è un telaio a staggia, con due aste ad altezza regolabile e due fisse con una fettuccia fissata al legno che serve proprio per cucire la stoffa da tirare. I tessuto prediletto per il ricamo in seta è un tessuto a trama fitta e compatta come il raso in seta (utilizzato per esempio nella maggior parte dei busti di ittiri, nelle balze di Osilo, Sennori e Oliena) il damasco o la seta operata (come per esempio il grembiule di Maracalagonis o lo splendido scialle fotografato da musthayoni) ma anche il panno (come il grembiale di Nuoro, Orgosolo o uno dei copri capi di Samugheo). Il filato utilizzato è la seta da ricamo, non ritorta e morbida, sempre più difficile da reperire; infatti Il problema del materiale che affronta chi si accinge a realizzare un ricamo oggi è proprio, oltreché la qualità della filato stesso, la mancanza qualora si trovi di tutte le sfumature necessarie per realizzare un lavoro. Si utilizzano normali aghi da ricamo, con una cruna sufficientemente larga da evitare lo sfilacciamento del filo di seta. Una volta che sulla stoffa viene riportato il disegno mediante della carta ricalcabile, viene fissato il tessuto sul telaio,per essere poi tirato. I punti maggiormente utilizzati sono: il punto raso e il punto erba. PUNTO RASO: A livello tecnico, si procede delimitando il disegno con una imbastitura fitta. Successivamente, lavorando dall'esterno all'interno del disegno, uscendo con l'ago all'interno e puntando l'ago lungo il bordo si eseguono partendo da sinistra o da destra a seconda della propensione di chi ricama, una prima fila di punti lanciati a diverse lunghezze, corti e lunghi senza seguire un modello preciso che renderebbe la sfumatura schematica, gli uni vicini agli altri, in modo da non far trasparire il tessuto sotto; le file successive sono formate da altri punti lanciati, lunghi e corti, che si inseriscono in quelli della fila precedente. Viene utilizzato per ricamare foglie, petali e grandi superfici che richiedano l’effetto del chiaroscuro. Il punto raso, chiamato anche punto pittura, può essere considerata come l'arte di dipingere con un ago per la particolare attenzione riposta nell'accostamento dei colori ottenendo effetti pittorici. Vengono riprodotti negl’abiti sardi, sostanzialmente soggetti floreali, anche se non mancano puttini, cesti e fiocchi, con l'idea basilare di riprodurre attraverso la sfumatura in seta l'oggetto raffigurato il più realistico possibile, anche se essendo un lavoro di creatività è importante che l’interprete lavori di fantasia. Prima di provare a ricamare un fiore, particolare attenzione dovrebbe essere data alle caratteristiche di quella pianta.
PUNTO ERBA: punto erba è il ricamo più semplice da eseguire. viene utilizzato per ricamare gambi, i contorni e le linee più sottili del disegno. Si lavora da sinistra a destra. Tecnicamente si esegue al dritto del tessuto un punto leggermente obliquo, puntarlo nel rovescio del tessuto a breve distanza dal primo punto,si riporta l'ago sul diritto del lavoro e si punta all’altezza della metà della lunghezza del punto precedente. Alla prossima puntata il ricamo in oro… a voi le domande!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 29/03/2010 : 17:30:40
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Wau.... il mio insegnante di punto raso Colgo l'occasione per ringraziarti pubblicamente per avermi insegnato questa bellissima tecnica di ricamo non rendendola sterile tenendola tutta per te, ma condividendola con chi coltiva le tue stesse passioni. In questo caso, considerata la tua bravura ahimè dovrò dire che non sarà possibile ricordare il proverbio "l'alunno ha superato il professore" anche perchè ti conosco e so bene quanto sii preciso e minuzioso nell'eseguire i tuoi lavori. GRAZIE GRAZIE GRAZIE
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Non importa quanto si da, ma quanto amore si mette nel dare! |
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 29/03/2010 : 18:05:13
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Che bello sentir parlare un uomo (anzi più di uno) in maniera così appassionata di un'arte considerata praticamente solo femminile!!
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nik
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 29/03/2010 : 20:59:56
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| Nevathrad ha scritto:
Che bello sentir parlare un uomo (anzi più di uno) in maniera così appassionata di un'arte considerata praticamente solo femminile!!
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che bello sarebbe vedere anche qualche foto, che ne dici maestra?
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 29/03/2010 : 21:13:44
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avrai le foto... si: sostro dice bene quel tipo di ricamo ( oliena,osilo,sennori, ittiri,dorgali) e' stato trasmesso alle donne sarde da laboratori annessi agli asili di monache,, prima era in uso un ricamo geometrico ( rimasto in alcuni costumi barbaricini) o fortemente stilizzato ed elementare.... molto affasciante ,ma di minore impegno..
qui ( ma non solo qui)ci sono abilissimi sarti e ricamatori maschi.. ( ne esistevano nei paesi anche in passato) i maschi affrontano la cosa a volte per "esperimentare" ma credo ci sia un motivo sociologico dietro: come nel rinascimento ed in altre epoche i ricami( soprattutto quelli in oro associati alle vere e proprie oreficerie) erano eseguiti da artefici maschi perchè ritenuti importanti e socialmente rilevanti,,cosi' oggi queste opere di nicchia evidentemente sono divenute rilevanti.... in realtà e' vero che nessun lavoro ha per natura un destinazione stretta per sesso .. sono le abitudini delle comunità a scegliere ,a volte ... in sardegna nessun uomo filava ed in oriente i maschi filano,nessun uomo tesseva e in oriente, nelle valli alpine gli uomini( e i bimbi!!) tessono... ciau
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 30/03/2010 : 09:30:36
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| ampuriesu ha scritto:
Wau.... il mio insegnante di punto raso Colgo l'occasione per ringraziarti pubblicamente per avermi insegnato questa bellissima tecnica di ricamo non rendendola sterile tenendola tutta per te, ma condividendola con chi coltiva le tue stesse passioni. In questo caso, considerata la tua bravura ahimè dovrò dire che non sarà possibile ricordare il proverbio "l'alunno ha superato il professore" anche perchè ti conosco e so bene quanto sii preciso e minuzioso nell'eseguire i tuoi lavori. GRAZIE GRAZIE GRAZIE
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Piccoli alunni crescono e l'augurio è che diventino a loro volta maestri Sarà facile con queste mani d' oro
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L'Oro di ampuriesu
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 30/03/2010 : 10:21:45
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| nik ha scritto: che bello sarebbe vedere anche qualche foto, che ne dici maestra?
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Visto nik? Hanno iniziato ad accontentarci!!!!
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 30/03/2010 : 10:25:58
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ecco un tipico ricamo in oro, come desritto da sostro.. lo ha pazientemente composto il nostro ampuriesu, credo per un parato ecclesiatico o per qualche destinazione religiosa.. la figura della croce stella,del cuore e dei rami con spighe sono eseguite con canuttiglio,, una specie di molletta di filo dorato ( in pratica quella che si usa per rifinire alcune collane vicino al moschettone , il canuttiglio ( spagnolo canutillo = cannuccia) e' stato tagliato con le forbici in tanti segmenti e infilato con ago e filo,come una perlina ( pero' elastica) fissandolo al supporto bianco,ripetendo come il punto erba del ricamo con fili normale ( a volte all'interno si fa ina filza di filo per accentuare il rilievo. l'inteno del cuore e' ottenuto con una serie di fili dorati applicati a griglia ( tecnicamente si chiama "rete di corde) fermati agli incroci con pezzetti di canuttiglio... il tutto e' arricchito con paste vitree e strass metallici che impreziosiscono il tutto..
il tubicino di canuttiglio esiste: dorato, argentato, a fili lisci o zighirianti che danno oro opaco o brillante.. e si disverse quali e grossezze.. quello d'oro fino e sottilissimo e' il più pregiato e costoso..
sostro corregga ed integni
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sabry
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Inserito il - 30/03/2010 : 10:50:21
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bellissimi ricami! non avevo idea di questa tecnica, è molto interessante.
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sostro
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Inserito il - 30/03/2010 : 11:30:17
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I RICAMI IN ORO Riprendo quello che è gia stato detto da babborcu riguardo alla lavorazione del filo d’oro. Vorrei inoltre dire che ampuriesu ha solo captato piccole nozioni da me… il resto viene spontaneo vista l’immensa passione che ha! Tornando al nostro ricamo, Il materiale utilizzato è chiamato canutiglia. La canutiglia è una sorta di filo dorato o argentato tubolare, a forma di molla. Viene utilizzato, quando si infilano le collane per chiuderle e in hobbistica in genere. Esistono diversi spessori e qualità (lucida liscia, liscia opaca e riccia lucida). È un materiale molto delicato che richiede un attenzione particolare. Infatti oltre a deformarsi con una leggera pressione, può subire un ossidazione che ne altera il colore se entra in contato con le mani umide, profumi e umidità in generale. Il ricamo in oro richiede pazienza e precisione. il disegno, su stoffe prive del pelo come il raso, viene riportato con carta ricalcabile mentre sul velluto il disegno viene riportato posando la carta velina sulla stoffa, e si esegue un imbastitura seguendo le linee del disegno e una volta ripreso tutte le linee si strappa la carta e vengono rimossi tutti i pezzetti e rimane il disegno imbastito. Sul disegno si eseguono con del filo di cotone dei ricami sostanzialmente a punto erba che costituiscono l’imbottitura utile per dare rilievo al lavoro. Si procede utilizzando un ago sottilissimo e un filo apposito (resistente alla tensione) , vengono tagliati piccoli pezzi del filo, della misura che occorre, e vengono fermati sulla base imbottita alternando la qualità di filo liscio con quella riccia a gusto di chi esegue il ricamo.
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Marialuisa
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Inserito il - 31/03/2010 : 09:56:16
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Particolare Sennori alla Mostra di Ittiri
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maria
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Inserito il - 31/03/2010 : 10:09:59
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Stupendi ricami
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Nevathrad
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Inserito il - 31/03/2010 : 11:09:53
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Deliziosi nella loro semplicità e raffinatezza i due particolari di ampuriesu e un'esplosione di oro in tutta la sua magnificenza la foto di Marialuisa... Bellissime.
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Nugoresu
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Inserito il - 31/03/2010 : 11:22:13
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| sostro ha scritto:
I RICAMI IN ORO
.............. sul velluto il disegno viene riportato posando la carta velina sulla stoffa, e si esegue un imbastitura seguendo le linee del disegno e una volta ripreso tutte le linee si strappa la carta e vengono rimossi tutti i pezzetti e rimane il disegno imbastito. Sul disegno si eseguono con del filo di cotone dei ricami sostanzialmente a punto erba che costituiscono l’imbottitura ....... |
E se si deve riempire una foglia, un fiore o un gambo grosso ci va sempre il punto erba o altro punto?
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Nugoresu
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Inserito il - 31/03/2010 : 11:23:22
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E' inutile.. la mia curiosità non ha limiti.. VOGLIO IMPARARE ANCHE QUESTO TIPO DI RICAMO !!!!
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