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robur.q
Utente Senior
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 Inserito il - 31/12/2009 : 18:01:50
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Si certamente Giuseppe, non immagino certo Lager per animali!!
Ma non bisogna sottovalutare lo scopo educativo dei giardini zooologici, perchè spesso è l'unica possibilità per tante persone e soprattutto tanti bambini di vedere le meraviglie della natura.
Io immagino un parco con ampi spazi dove far vedere con percorsi informativi, in mezzo al verde e senza reti, le principali specie della nostra fauna selvatica e anche delle razze tradizionali delle specie allevate. D'altro canto, tutt'oggi, si possono vedere cervi e daini nei recinti di ripopolamento delle foreste regionali.
Anche mia mamma mi raccontava del piccolo zoo dei giardini pubblici
Ovviamente non voglio mancar di rispetto alle anziane signore: Cagliari città peraltro ha una popolazione anziana molto elevata che non può o non vuole andare nei centri commerciali: i miei suoceri si dividono tra mercato di San Benedetto e Le Vele
volevo peraltro segnalare due dati (da fonte indiretta: Calendario Atlante De Agostini 2010 - forse ISTAT) relativo all intera Sardegna ma in cui certo Cagliari e le altre città fanno la parte de leone: si tratta del possesso di beni tecnologici; nella nostra regione il 54,5 % delle famiglie possiede un PC (contro il 50,1 % nazionale, il 57,2 del Trentino A.A, il più alto, e il 41,1 % della Puglia); il 44,2 % ha accesso a Internet (nazionale 42 %, 49,5 Lazio, il max, e 31,2 sempre Puglia).
Questo è un indicatore molto importante per la diffusione delle nuove tecnologie e delle informazioni;
forse noi sardi dovremmo smetterla di lagnarci sempre: ci sono problemi, certo, ma non stiamo così male, non siamo disperati senza speranza, ci sono squilibri territoriali e sociali, ma la nostra è una società vivace, che cresce e vuole crescere, che progetta, che ha punte di eccellenza nella sanità e nell'università, con una solida classe media, e che non conosce i problemi assai più grandi delle regioni del sud;
vedere per credere: fate un salto da Frosinone in giù, sembra un altro paese
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Zio Eu
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 01/01/2010 : 14:19:38
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Peccato che ultimamente l'amministrazione regionale, come ribadito anche dallo stesso sindaco della città, se ne sia sbattuta altamente le uova del destino di Cagliari. Fino a poco tempo fa, infatti, i progetti erano ben diversi e dalla aspirazione a diventare una nuova Valencia in casa nostra, con progetti di respiro internazionale, siamo tornati ai soliti interessi baronali e spartitivi del territorio della città con spregio evidente delle potenzialità di sviluppo non solo turistico ma intellettuale e culturale non solo dei cagliaritani ma dei sardi tutti.
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 01/01/2010 : 19:07:36
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| Zio Eu ha scritto:
Peccato che ultimamente l'amministrazione regionale, come ribadito anche dallo stesso sindaco della città, se ne sia sbattuta altamente le uova del destino di Cagliari. Fino a poco tempo fa, infatti, i progetti erano ben diversi e dalla aspirazione a diventare una nuova Valencia in casa nostra, con progetti di respiro internazionale, siamo tornati ai soliti interessi baronali e spartitivi del territorio della città con spregio evidente delle potenzialità di sviluppo non solo turistico ma intellettuale e culturale non solo dei cagliaritani ma dei sardi tutti.
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in effetti, visto che il colore delle amministrazioni regionali e comunali sono concordanti ci si aspetterebbe un po' più di movimento
purtroppo temo, al di là delle idee politiche, che questo Sindaco e questo Governatore non abbiano grande fantasia e neppure progettualità politica; mi sembra che navighino a vista senza colpi d'ala.
In particolare il sindaco perde decisamente il confronto con chi l'ha preceduto ;
tutte le grandi opere che dovevano partire sono al palo, e a questo punto, la giustificazione del conflitto con Soru non regge più!
Che fine ha fatto il parcheggio interrato in via Roma????
Perchè la stazione delle crociere non è sta ancora inagurata? dicono che i fondali del porto in quel punto non possono accogliere le navi
e le rotatorie progettate nel piano di mobilità? Piazza d'Armi, San Benedetto, Sant'Avendrace ecc
solo il parco della musica sembra avviato a conclusione, speriamo bene
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Giuseppe
Utente Attivo
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Inserito il - 03/01/2010 : 18:08:05
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| robur.q ha scritto:
| Zio Eu ha scritto:
Peccato che ultimamente l'amministrazione regionale, come ribadito anche dallo stesso sindaco della città, se ne sia sbattuta altamente le uova del destino di Cagliari. Fino a poco tempo fa, infatti, i progetti erano ben diversi e dalla aspirazione a diventare una nuova Valencia in casa nostra, con progetti di respiro internazionale, siamo tornati ai soliti interessi baronali e spartitivi del territorio della città con spregio evidente delle potenzialità di sviluppo non solo turistico ma intellettuale e culturale non solo dei cagliaritani ma dei sardi tutti.
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in effetti, visto che il colore delle amministrazioni regionali e comunali sono concordanti ci si aspetterebbe un po' più di movimento
purtroppo temo, al di là delle idee politiche, che questo Sindaco e questo Governatore non abbiano grande fantasia e neppure progettualità politica; mi sembra che navighino a vista senza colpi d'ala.
In particolare il sindaco perde decisamente il confronto con chi l'ha preceduto;
tutte le grandi opere che dovevano partire sono al palo, e a questo punto, la giustificazione del conflitto con Soru non regge più!
Che fine ha fatto il parcheggio interrato in via Roma????
Perchè la stazione delle crociere non è sta ancora inagurata? dicono che i fondali del porto in quel punto non possono accogliere le navi
e le rotatorie progettate nel piano di mobilità? Piazza d'Armi, San Benedetto, Sant'Avendrace ecc
solo il parco della musica sembra avviato a conclusione, speriamo bene
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Tratto da ILSOLE24ORE.COM
I più contenti sono i cagliaritani
di Antonio Noto
Così ha scritto l'autorevole quotidiano della Confindustria e avrà certamente le sue buone ragioni.
Dagli interventi (finora) non emerge - apparentemente - un quadro di grande felicità o, almeno, di grande soddisfazione. Escluderei l'ipotesi che siamo una città capace di accontentarsi di tutto quello "che passa il convento".
Semmai è vero il contrario.
Siamo una popolazione cittadina che "non si accontenta", che aspira al meglio, che preme sugli amministratori pubblici ( e sui privati) per migliorare, per progredire, per fare e avere di più. Perciò siamo facili al mugugno, alla ricerca di ciò che si potrebbe e dovrebbe fare.
Però sappiamo cosa rappresenta la nostra città (assieme alle altre, ovviamente) nella economia, nella cultura, nella ricerca scientifica, nella storia letteraria,....della nostra isola.
Sappiamo d'essere rinati dalla morte urbanistica e sociale della guerra, sappiamo di avere avuto ottimi (anche grandi) amministratori, sappiamo di avere ospitato, accolto, valorizzato, onorato sardi provenienti da tutte le parti. Sappiamo che nelle nostre Università sono venuti (spesso volentieri) e sono restati (anche volentieri) o sono transitati scienziati di grande rilevanza delle scienze, dell'arte, della letteratura...Tutti (o quasi tutti) hanno dato e hanno avuto qualcosa dalla città.
Cagliari (e così pure Sassari e le altre città) possiede associazioni culturali, organizzazioni e manifestazioni teatrali, un grande quotidiano e un grande stabilimento tipografico, editori, televisioni e mostre di libri e d'arte.
Segnalo, per tutti l'EXMA' e il futuro dell'ex-Manifattura, la Scuola comunale di Musica e la Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria con le sue prestigiose presentazioni.
Perciò, io credo, diciamo d'essere e siamo contenti.
Anche se vogliamo altro, molto altro, dal nuovo Stadio ai parcheggi, da liste d'attesa più brevi in Ospedale a una maggiore pulizia.
E il Parco della Musica. E qualche Vigile urbano (come si chiamavano una volta) nelle nostre strade.
E altro ancora.
Giuseppe
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Modificato da - Giuseppe in data 03/01/2010 18:14:40 |
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 03/01/2010 : 19:20:26
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Hai ragione Giuseppe, ho l'età sufficiente per ricordare gli enormi miglioramenti della nostra città, soprattutto nella qualità e livello della vita!! Senza dimenticare le devastanti distruzioni di una guerra che sembra lontana ma le cui ferite ancora non si sono totalmente rimarginate.
Vogliamo e pretendiamo di più? certo, perchè la maggior parte di noi percepisce le enormi potenzialità di questa città e dell'intera Sardegna.
E' bastata che una nota compagnia low-cost sbarcasse ad Elmas per riempire gli alberghi cittadini come non si era mai visto!! Segno che le potenzialità le vedono anche gli altri!!
Ci sono per Cagliari due ordini di problemi, uno di cultura politica, e uno di cultura "nazionale"
- la cultura politica che vedeva e ancora vede nell'idea che il piccolo e piccolissimo è bello e democratico e popolare ha amputato il Comune di Cagliari di una gran parte del territorio e della popolazione. Parlo del distacco delle ex frazioni di Elmas, Monserrato e Quartucciu; forse le frazioni erano trascurate (ne più ne meno di altri quartieri periferici), forse avevano una tradizione contadina diversa da Casteddu (ma dovè è finita questa tradizione? sotto le migliaia di case e relativi immigranti non "autoctoni"?) ma anzichè cercare una soluzione per unire le forze bilanciando gli interventi sul territorio, si è pensato a dividere!! Il risultato è che Cagliari è una realtà urbana di quasi mezzo milione di persone gestita da un piccolo comune di 150.000!!! Il quale, per forza di cose, non può pensare troppo in grande!!! nè gestire i problemi di una (piccola) capitale.
- la cosiddetta cultura "nazionalista" sarda ha sempre visto Cagliari non come la principale città sarda, ma come una città dei vari dominatori circondati da sardi furbi e sottomessi!! Il luogo comune è talmente diffuso che lo credono persino molti cagliaritani!!
Qualche intelligentone aveva pensato, dopo la guerra, essendo la città distrutta, di fare il capoluogo regionale a Bauladu o giù di lì
Perchè, secondo questa sub-cultura, per essere sardi veri bisogna avere un retroterra puramente pastorale; i sardi che fanno altro sono un po' burdi
per queste ragioni, politici di ambo le parti, si vestono di velluto, per essere più.....autoctoni
in più i Cagliaritani sono anche molto imborghesiti.....poco rivoluzionari votano sempre a destra
per questo sono state fatte varie proposte di località sarde per essere iscritte nel patrimonio mondiale dell'Unesco, ma a nessuno è venuto in mente di proporre il gigantesco sistema difensivo cittadino, con mura bastioni e torri!!!
a già, le torri le hanno fatte i pisani sporchi dominatori
sono stato abbastanza.... stimolante?
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Modificato da - robur.q in data 03/01/2010 19:28:44 |
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Giuseppe
Utente Attivo
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Inserito il - 12/01/2010 : 15:09:56
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ROBUR ha scritto:
"la cosiddetta cultura "nazionalista" sarda ha sempre visto Cagliari non come la principale città sarda, ma come una città dei vari dominatori circondati da sardi furbi e sottomessi!! Il luogo comune è talmente diffuso che lo credono persino molti cagliaritani!!"
Hai ragione, ma è la nostra forma di "resistenza" passiva.
Perciò, forse, siamo felici.
I dominatori passano, i cagliaritani restano, anche se la maggior parte vive a Cagliari ma proviene da tutte le zone della Sardegna.
Ma, a Cagliari, si cagliaritanizzano tutti.
In fondo la città è la sintesi di diverse culture (e tradizioni e linguaggi e...difetti) molte delle quali hanno lasciato un ricordo, un gene, una traccia, un documento, un'impronta.
E noi abbiamo assimilato, omologato, tutto e tutti.
Persino i (molti) sassaresi continuano a parlare quella loro lingua coloratissima e simpatica (anche se incomprensibile), leggono solo La Nuova Sardegna e non conoscono L'Unione Sarda, adorano Segni e Cossiga, ma vivono come cagliaritani, anche con i cagliaritani per i quali non hanno (generalmente ma inconsciamente) nessuna stima e nessuna simpatia: è un fenomeno genetico dominante ma non reciproco.
Ebbene a me, a noi, tutti i sassaresi sono simpaticissimi, ci fanno sentire internazionali, ci piace incontrarli (generalmente alla Regione), ci piace conversare con loro che ne sanno sempre quattro righe più di noi: perciò siamo felici.
Perciò Cagliari ci piace.
Dalla testa calda degli stampacini, alla cucina della Marina, al sussiego dotto dei castellani, allo stravacco godereccio di Villanova, al borghesume benestante di San Benedetto (senza offesa per nessuno e grande stima e amore per tutti): tutti, messi assieme, formano questa città, varia, eterogenea, mai noiosa, qualche volta esuberante (solo se si parla del Cagliari).
Nonostante tutto e tutti abbiamo avuto, abbiamo e avremo campioni di cultura medica e scientifica, tesori nei musei,negli archivi e nelle biblioteche, scrittori e artisti di fama internazionale, politici e amministratori che hanno partecipato alla storia patria regionale e nazionale...che altro?
Ci piace così, la nostra città, e siamo felici.
Vogliamo che possa diventare migliore, ma dipende solo da noi.
Giuseppe
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Modificato da - Giuseppe in data 12/01/2010 15:41:57 |
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 12/01/2010 : 17:50:17
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Giuseppe, il tuo è un atto d'amore quasi irrazionale
che condivido 
proprio per questo ritengo che si possa osare di più
e credo che sia il dono migliore che noi Casteddai possiamo fare all'isola intera: una grande città con tutti i servizi economici, sociali, culturali utili o necessari per una vita piacevole ai giorni nostri, che per ovvie ragioni realtà più piccole non si possono permettere;
p.s. per la verità io mi trovo molto a mio agio a Sassari: è il background culturale urbano che ci accomuna, al di là del campanilismo folkloristico.
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monte arci
Nuovo Utente
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Inserito il - 18/05/2010 : 05:20:06
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HO rivisto Cagliari, dopo piu` di 20anni. La mia impressione e` stata quella di una citta` molto piu` pulita ed ordinata, moderna ma allo stesso tempo si e`valorizzato il centro storico. Note dolenti; ci sono ancora troppe zone militari, e poi la gestione dell'area metropolitana, che conta piu` di 600000 abitanti, si dovrebbe cercare di fare un sistema simile a Londra: non esiste un comune di Londra, bensi`molti comuni indipendenti, che cooperano tra loro, avendo in comune cose come il trasporto urbano e molte altre, che vanno poi tutti a fare riferimento al Sindaco di Londra. Anche qui` non e` molto che e` stato istituito un Sindaco che si occupi della Citta` e di tutta l'area metropolitana. Penso che cosi` si potrebbe iniziare ad accettare il fatto che Cagliari e area metropolitana, sono una cosa unica, e concludo dicendo che un Inglese che mi chieda quanti abitanti ha Cagliari? Io rispondo; piu` di 600mila.
Buona giornata a tutti.
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la sardegna non e' un isola, e' un continente!
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 18/05/2010 : 16:33:51
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| monte arci ha scritto:
HO rivisto Cagliari, dopo piu` di 20anni. La mia impressione e` stata quella di una citta` molto piu` pulita ed ordinata, moderna ma allo stesso tempo si e`valorizzato il centro storico. Note dolenti; ci sono ancora troppe zone militari, e poi la gestione dell'area metropolitana, che conta piu` di 600000 abitanti, si dovrebbe cercare di fare un sistema simile a Londra: non esiste un comune di Londra, bensi`molti comuni indipendenti, che cooperano tra loro, avendo in comune cose come il trasporto urbano e molte altre, che vanno poi tutti a fare riferimento al Sindaco di Londra. Anche qui` non e` molto che e` stato istituito un Sindaco che si occupi della Citta` e di tutta l'area metropolitana. Penso che cosi` si potrebbe iniziare ad accettare il fatto che Cagliari e area metropolitana, sono una cosa unica, e concludo dicendo che un Inglese che mi chieda quanti abitanti ha Cagliari? Io rispondo; piu` di 600mila.
Buona giornata a tutti.
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Non voglio alimentare polemiche, anche perchè sul concetto del sistema sono d'accordo anch'io, ma solo avere un chiarimento sulla questione più propriamente demografica.
Dai dati in possesso (censimento del 2000), anche includendo nell'area metropolitana i comuni di Elmas, Monserrato, Selargius, Quartucciu, Quartu, Sinnai, Settimo, Sestu, Maracalagonis e addirittura Elmas e Capoterra (che non sono certo vicinissimi a Cagliari) non riesco ad avere una popolazione maggiore a 400.000 (386.208 per la precisione).
Ho sbagliato a non includere altri comuni ancora più lontani da Cagliari?
ma in quel caso magari sfuggiamo dal concetto di hinterland o di area urbana (forse neanche Assemini e Capoterra dovrebbero essere inclusi).
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| c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti.. |
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Tharros
Salottino
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Inserito il - 20/05/2010 : 10:39:00
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Probabilmente quella dove non se lo chiede nessuno e nessuno ci fa caso!
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| E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!! |
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fabmic
Nuovo Utente
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Inserito il - 09/10/2010 : 10:51:15
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Ciao a tutti,
riapro una discussione di qualche mese fa, e sono appena iscritto.
La riapro, perchè a metà novembre verrò trasferito a Cagliari e devo dire che l'ho chiesto espressamente, non so perchè, ma per una sensazione strana sono stato portato verso la Sardegna.
Sono nato a Catania (ed ho letto, e condivido totalmente i commenti negativi sullo scarsissimo senso civico dei catanesi che si riflette in tutto compreso il modo di guidare) ma sono di madre romana, e negli ultimi anni ho vissuto a Roma, a Bolzano ed a Forlì...
Adesso c'è questo passo ulteriore da fare, sto già cercando casa in affitto (anche se non so bene dove cercare) e certamente da una parte sono incuriosito, dall'altra sono spaventato dal distacco dal "continente".
E' chiaro che quando, da Bolzano o da Bologna, prendi la macchina ed in 4 ore sei in Svizzera o in Germania, hai un senso di libertà non indifferente, e certamente questo in Sardegna ha un limite oggettivo dato dalle miglia di mare ;-)
Ma al di là di questo, che si risolve con un aereo alla fine (grazie Ryanair) i miei dubbi sono sulla vivibilità, sulla sicurezza.
Mi spiego: se la mia ragazza ha voglia di andare a correre, e deve partire per esempio dal centro (che so, da San Benedetto) può farlo tranquillamente? Quanto è fruibile per esempio la città in bicicletta...?
Immagino fantastiche escursioni in bici dal Poetto verso Margine Rosso ed oltre, ma alla fine, anche se suppongo non ci sia una pista ciclabile come a Bolzano ;-) sono cose fattibili oppure, come a Catania, meglio macchina o moto altrimenti lasciare perdere...?
Ho avuto un'ottima impressione della città, che non ricorda affatto il sud Italia, ma sembra essere una realtà a sè stante, ed i cagliaritani che ho conosciuto in vita mia sono sempre risultati essere delle ottime persone, e non nascondo che la mia decisione si è basata anche su questo.
Sono forse un po' spaventato adesso da ciò che non conosco, e per questo ho bisogno di qualcuno che mi dica qualcosa "dall'interno".
(Off topic: starei anche cercando casa in affitto, se qualcuno avesse qualcosa da proporre mi mandi un messaggio qui grazie!!!)
Grazie molte
Fabrizio
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antonellocor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 09/10/2010 : 12:39:55
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Ciao Fabmic, fa sempre piacere vedere qualcuno che viene "da fuori" così entusiasta di trasferirsi in Sardegna. Se devo fare un paragone con Catania (che non conosco benissimo ma ci sono stato proprio pochi giorni fa) Cagliari a prima vista appare meno caotica. Non è una grande città ed è abbastanza vivibile, io non mi addentro nei particolari dei vari quartieri perché non li conosco bene ma ti posso dire che non necessariamente devi camminare solo in macchina e con le sicure inserite . Se poi vuoi fare un po' di footing al poetto troverai sul posto veramente tanta compagnia. Per quanto riguarda le persone, avrai sicuramente letto che l'ospitalità sarda è proverbiale. Forse qualche persona ti potrà apparire un po' burbera e riservata all'inizio ma se ti poni nel modo giusto non avrai nessun problema! Per quanto riguarda la casa probabilmente avrai diverse opzioni specialmente se il budget non è particolarmente limitato. Un consiglio che posso darti, se pensi che la vita in città non sia una necessità irrinunciabile è di guardare qualcosa anche in qualche paese di provincia. Io per esempio abito in un paese di 7000 anime, tranquillissimo (dove si lasciano macchine e case aperte per intenderci) con tutta la campagna che vuoi per corse e pedalate, e tutto questo a 20 minuti di macchina dal centro di Cagliari, 15 dall'aeroporto di Elmas e meno di dieci da una serie di centri commerciali... Paesini così ce ne sono vari e le case costano meno che a Cagliari...
Per quanto riguarda il timore di sentirsi isolato non preoccuparti... appena arrivi all'aeroporto c'è un grande cartello che dice: "Sardegna. Quasi un continente!" ed è proprio vero... Se hai voglia di visitare la Sardegna offre tantissimo dal punto di vista culturale, paesaggistico, artistico ecc... Prima di stufarti ce ne vuole!
Ovviamente una volta trasferito saranno gradite le tue impressioni .
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Non c'è rimedio ne per la nascita ne per la morte, ciò che ci resta è cercare di goderci l'intervallo |
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 09/10/2010 : 19:36:08
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| fabmic ha scritto:
Ciao a tutti,
riapro una discussione di qualche mese fa, e sono appena iscritto.
La riapro, perchè a metà novembre verrò trasferito a Cagliari e devo dire che l'ho chiesto espressamente, non so perchè, ma per una sensazione strana sono stato portato verso la Sardegna.
Sono nato a Catania (ed ho letto, e condivido totalmente i commenti negativi sullo scarsissimo senso civico dei catanesi che si riflette in tutto compreso il modo di guidare) ma sono di madre romana, e negli ultimi anni ho vissuto a Roma, a Bolzano ed a Forlì...
Adesso c'è questo passo ulteriore da fare, sto già cercando casa in affitto (anche se non so bene dove cercare) e certamente da una parte sono incuriosito, dall'altra sono spaventato dal distacco dal "continente".
E' chiaro che quando, da Bolzano o da Bologna, prendi la macchina ed in 4 ore sei in Svizzera o in Germania, hai un senso di libertà non indifferente, e certamente questo in Sardegna ha un limite oggettivo dato dalle miglia di mare ;-)
Ma al di là di questo, che si risolve con un aereo alla fine (grazie Ryanair) i miei dubbi sono sulla vivibilità, sulla sicurezza.
Mi spiego: se la mia ragazza ha voglia di andare a correre, e deve partire per esempio dal centro (che so, da San Benedetto) può farlo tranquillamente? Quanto è fruibile per esempio la città in bicicletta...?
Immagino fantastiche escursioni in bici dal Poetto verso Margine Rosso ed oltre, ma alla fine, anche se suppongo non ci sia una pista ciclabile come a Bolzano ;-) sono cose fattibili oppure, come a Catania, meglio macchina o moto altrimenti lasciare perdere...?
Ho avuto un'ottima impressione della città, che non ricorda affatto il sud Italia, ma sembra essere una realtà a sè stante, ed i cagliaritani che ho conosciuto in vita mia sono sempre risultati essere delle ottime persone, e non nascondo che la mia decisione si è basata anche su questo.
Sono forse un po' spaventato adesso da ciò che non conosco, e per questo ho bisogno di qualcuno che mi dica qualcosa "dall'interno".
(Off topic: starei anche cercando casa in affitto, se qualcuno avesse qualcosa da proporre mi mandi un messaggio qui grazie!!!)
Grazie molte
Fabrizio
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Caro Fabrizio, a Cagliari ti troverai sicuramente bene: è una città sicura e tranquilla, un po' cara specie per gli affitti, ma ha un'eccellente qualità di vita, escluse alcune zone periferiche; ma credo che sia anni luce distante dalle grandi città del sud: non esiste criminalità organizzata e anche la micro-criminalità è decisamente inferiore; ma non credere di usare la bici a Cagliari: non esistono piste ciclabili (a dire la verità i cagliaritani non se ne dolgono molto), i mezzi di trasporto pubblici sono carenti, non resta che la moto
Inoltre è una città tentacolare: ormai la gran parte dei cagliaritani non vive a Cagliari (compreso il sottoscritto) ma nei paesi vicini o meno vicini: il comune ha solo circa 150.000 abitanti ma l'area urbana, fino a 20 km dal centro ne ha quasi 500.000, e spesso arrivare in centro è complicato: ma parlo di traffico ad un catanese?
la spiaggia forse già la conosci: nei giorni di leggero maestrale assume colori che non hanno niente da invidiare a quelli di spiagge più blasonate!
Ci sono parecchi parchi pubblici, una vita culturale vivace (ma non troppo), parecchi ristoranti e pizzerie, molti centri commerciali con sale cinematografiche, uno spessore storico-artistico discreto. L'ambiente è un po' provincialotto, si sa tutto di tutti, ma alla fine ognuno si fa i fatti propri.
E' una città bella, più per la splendida posizione che per monumentalità: appena puoi sali al cosiddetto "bastione": da quella terrazza, al tramonto, ti innamorerai di questa città.
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fabmic
Nuovo Utente
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Inserito il - 10/10/2010 : 12:39:13
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In effetti ripeto, quando mi è capitato di andare a Cagliari, ho avuto l'impressione di una città non paragonabile al "sud Italia", dove la prima impressione che hai è quella di disordine, dove per prima cosa vedi i muri imbrattati e cartacce buttate per terra senza rispetto per il prossimo.
Ora non ho ricordi precisi, ma non mi sembra che Cagliari avesse caratteristiche del genere... o mi sbaglio?
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robur.q
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Inserito il - 11/10/2010 : 18:49:07
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| fabmic ha scritto:
In effetti ripeto, quando mi è capitato di andare a Cagliari, ho avuto l'impressione di una città non paragonabile al "sud Italia", dove la prima impressione che hai è quella di disordine, dove per prima cosa vedi i muri imbrattati e cartacce buttate per terra senza rispetto per il prossimo.
Ora non ho ricordi precisi, ma non mi sembra che Cagliari avesse caratteristiche del genere... o mi sbaglio?
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in genere no, ma non è la Svizzera eh!
e neppure Belluno
meleducati ci sono dappertutto, forse le amministrazioni pubbliche sono più efficienti di quelle del sud-Italia, ma la verità è che a Cagliari (e in genere in Sardegna) non ci sono, o sono poco numerosi, quegli strati sociali poveri ed emarginati, che invece sono purtroppo presenti nelle grandi aree urbane del sud, e che sono il serbatoio della criminalità organizzata e del clima comunque insicuro e disordinato.
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