Forum Sardegna - Sos ricetta Sebadas
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Nota Bene: Maria Lai, una grande, fantastica e dolcissima ARTISTA Sarda. Nasce a Ulassai il 27 settembre 1919. Nel 1939 lascia la Sardegna per iscriversi al liceo Artistico di Roma con Marino Mazzacurati. Dal 1943 al 1945 frequenta il corso di scultura dell'Accademia di Belle Arti di Venezia con Arturo Martini e Alberto Viani. Nel 2004 le viene conferita la Laurea Honoris causa in Lettere dall'Università degli Studi di Cagliari, discutendo la tesi: Sguardo, Opera, Pensiero. Con gli anni Ottanta la ricerca sui segni e sui materiali assume una più accentuata connotazione ambientale: 1981, il suo straordinario intervento ambientale: Legarsi alla montagna, Ulassai (NU);



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Barbarella

Nuovo Utente



Inserito il - 13/11/2009 : 23:07:55  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Barbarella Invia a Barbarella un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutte/i voi. Io sono golosissima d qualsiasi cosa contenga anche una minima parte di zucchero!! Ho letto le vostre ricette e visto che sembrate estremamente competenti, qualcuno saprebbe indicarmi la ricetta per preparare delle ottime Sebadas ?(O si chiamano Seadas?) Le ho assaggiate qualche anno fa in una pasticceria vicino a Sassari e ne sono rimasta rapita. Qui da noi le trovo confezionate al Supermercato nel reparto freschi, ma mi piacerebbe cucinarle con le mie manine.
Grazie.

Barbarella






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"Una donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina."

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Alida

Nuovo Utente


Inserito il - 14/11/2009 : 00:45:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Alida Invia a Alida un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ci sono due modi di fare le seadas: con la provoletta o casigiolu o con il formaggio fresco lavorato. Io di solito le faccio con la provoletta chiamata anche peretta o casigiolu perchè sono più veloci. Per la pasta: 1 kg. di semola rimacinata due cucchiai di strutto, 450 gr. di acqua tiepida. Per il ripieno: Peretta macinata (al mixer) e buccia di limone grattugiata.
Prepari la pasta violata con la semola, acqua, sale q.b. e strutto. La pasta va lavorata molto bene e fatta riposare. Se non hai l'impastatrice procedi così: amalgami bene gli ingredienti, poi prendi una pentola vuota, la metti sul fuoco e la riscaldi. Calda la metti sopra la palla di pasta che hai preparato. Dopo circa 5' togli la pentola e lavori la pasta con le mani (ciuexi). e così di seguito tante volte finchè la pasta diventa bella elastica. Poi la fai riposare una mezzoretta (io la preparo la sera e la faccio riposare tutta la notte dentro un tovagliolo bagnato). poi procedi così: fai delle sfoglie con la macchina della pasta come quando fai i ravioli. Fai le forme ragionevolmente grandi, ci metti una cucchiaiata di formaggio misto a buccia di limone grattugiato e incolli tutto il perimetro con una pennellata di bianco d'uovo. L'albume in cucina è la colla. Friggi in olio caldo ma non bollente, e perchè si gonfino bene le innaffi sopra mentre friggi con lo stesso olio caldo. Le trasferisci poi in un piatto dove le affoghi con del miele sardo amaro.






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Rosamunda

Utente Medio



Inserito il - 14/11/2009 : 07:30:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rosamunda Invia a Rosamunda un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma Barbarella "SEBADAS" o "SEADAS"? Sappi che sono 2 cose diverse, almeno da noi.Le prime sono un dessert con formaggio fresco chiuso in una sfoglia di pasta e fritta e coperta di miele. La seconda è uno scrigno di pasta contenente un impasto di formaggio ,uova, semola e limone o arancia grattugiata, cotta al forno e può essere anche di ricotta e viene chiamata in alcune zone anche " PARDULA". Tu quale hai mangiato?





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Altipiano di Golgo

Baunei (Nu)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 14/11/2009 : 08:57:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Barbarella, nel mio primo post scherzavo su quel "Sos" che immagino non volesse essere un'articolo ma una "richiesta di soccorso" (un S O S insomma )
Sul merito della ricetta, "seadas" o "sebadas" sono due parole con identico significato. Confermo quanto detto: ce n'è più di una, a secondo della località (cambia la parola: "seadas" - "sebadas" figuriamoci se può non cambiare la ricetta) ma la base è sempre la stessa. Nulla impedisce poi a ciascuno di modificarsela a modo suo, rendendola differente da quella che fanno tradizionalmente nello stesso paese, la quale a sua volta diventa "tradizionale", per cui a un certo punto, anche nella stessa località possono trovarsi seadas "differenti"
Mettiamo il caso che qualcuno di in un paese del nuorese (località dove la parola si pronuncia "sebadas") vada in una zona del logudorese settentrionale, dove la stessa parola si pronuncia "seadas" la ricetta differirà sempre un pochino, la porta nel suo paese e dirà: "ecco questa è la seada, non la sebada". Ma si tratta pur sempre sempre dello stesso dolce. Spero di aver reso l'idea
Adesso devo scappare, ne riparliamo stassera e sarò più preciso su queste ricette
Turritano






Modificato da - Turritano in data 14/11/2009 09:07:48

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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 14/11/2009 : 16:57:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rosamunda ha scritto:

Ma Barbarella "SEBADAS" o "SEADAS"? Sappi che sono 2 cose diverse, almeno da noi.Le prime sono un dessert con formaggio fresco chiuso in una sfoglia di pasta e fritta e coperta di miele. La seconda è uno scrigno di pasta contenente un impasto di formaggio ,uova, semola e limone o arancia grattugiata, cotta al forno e può essere anche di ricotta e viene chiamata in alcune zone anche " PARDULA". Tu quale hai mangiato?

strana questa cosa di Baunei, in quanto la parola è la stessa, almeno dal puntodi vista etimologico. Comunque le sebadas o seadas generalmente sono le prime mentre le seconde sono chiamate pardulas nel sud e casadinas nel nord anche se sono un po' diverse, perchè nel sud viene usata solitamente la ricotta mentre le casdinas, come dice il nome stesso, sono fatte con formaggio.






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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 14/11/2009 : 16:58:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

Rosamunda ha scritto:

Ma Barbarella "SEBADAS" o "SEADAS"? Sappi che sono 2 cose diverse, almeno da noi.Le prime sono un dessert con formaggio fresco chiuso in una sfoglia di pasta e fritta e coperta di miele. La seconda è uno scrigno di pasta contenente un impasto di formaggio ,uova, semola e limone o arancia grattugiata, cotta al forno e può essere anche di ricotta e viene chiamata in alcune zone anche " PARDULA". Tu quale hai mangiato?

strana questa cosa di Baunei, in quanto la parola è la stessa, almeno dal punto di vista etimologico. Comunque le sebadas o seadas generalmente sono le prime mentre le seconde sono chiamate pardulas nel sud e casadinas nel nord anche se sono un po' diverse, perchè nel sud viene usata solitamente la ricotta mentre le casadinas, come dice il nome stesso, sono fatte con formaggio.






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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 14/11/2009 : 23:54:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Allora: pasta e formaggio fresco sono gli ingredienti base, sempre!
La pasta con farina di semola (grano duro) lavorata come ha descritto Alida, a macchina o semplicemente col mattarello, con sale e strutto (quest’ultimo è indispensabile), pentola calda o altri sistemi si possono usare se l’ambiente è freddo.
Formaggio fresco, ma non troppo (deve essere “biskhidu”), altrimenti non “fila” o anche di “casizolu” non stagionato (e già cominciano le differenze!) tagliato in pezzettini, a scaglie o anche grattugiato. Ingredienti aggiuntivi: prezzemolo (indispensabile, sempre), poi a piacere (ma se ne può fare anche a meno) scorza di limone o arancio grattugiata. Si mischia il tutto in una ciotola grande. Si fa riposare per qualche tempo.
Si stende la pasta col mattarello (o a macchina), si tagliano dei dischi di dimensione opportuna, seghettati al margine, si mette in mezzo un cucchiaio circa di formaggio con gli altri ingredienti, si sovrapone un altro disco di pasta e si chiude. La seada è pronta per essere fritta.
Una volta fatte, si possono conservare per qualche tempo o cuocere subito.
Si mette, a fuoco lento, abbondante olio d’oliva in un tegame e, appena comincia a fumare, si buttano dentro le seadas. Quando sono dorate si tolgono, si mettono in un piatto e si servono calde, condite con zucchero o miele (di qualunque essenza) oppure al naturale, senza dolcificanti, questione di gusti. Questa è la “seada” (“sebada”) originale, poi nessuno vieta a nessuno di fare tutte le modifiche che vuole e magari chiamarla con nomi diversi.
Turritano






Modificato da - Turritano in data 14/11/2009 23:57:33

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Barbarella

Nuovo Utente



Inserito il - 15/11/2009 : 01:12:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Barbarella Invia a Barbarella un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie mille a tutti quanti!
Mi sono procurata tutti gli ingredienti necessari e questa domenica la passerò a sperimentare le varie ricette che mi avete così gentilmente inviato.Speriamo bene! Generalmente con i dolci me la cavo piuttosto bene, ogni domenica preparo qualcosa di nuovo che poi il lunedì offro come assaggino ai clienti del mio bar, magari preparerò delle mini seadas da offrire.
Un bacione e grazie ancora.






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Incantos
Salottino
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Inserito il - 15/11/2009 : 09:18:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Incantos Invia a Incantos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Turritano, il prezzemolo nelle seadas non è indispensabile Io trovo che sia indispensabile la buccia di limone






Modificato da - Incantos in data 15/11/2009 09:21:59

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La Giara

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Turritano

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Inserito il - 15/11/2009 : 09:45:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Incantos ha scritto:

Turritano, il prezzemolo nelle seadas non è indispensabile Io trovo che sia indispensabile la buccia di limone

Ci risiamo con le differenze che, a questo punto, possono essere tante quante le persone che preparano questo piatto.
Su pedrusimimula fa parte della ricetta originaria, così come lo strutto e su casu biskhidu. Non si metteva altro e, per dolcificante, si usava solo su mele (di qualunque essenza). Nei tempi andati il prezzemolo c'era sempre, in ogni orto di ogni paese, limoni ed aranci no, erano difficili da trovare (non c'erano i negozi e i supermarket di oggi) e nei paesi ognuno metteva in vendita i prodotti del proprio orto (allora c'erano "sos bandidores").
Essendo sas seadas un dolce tradizionale di gente di paese, la cui economia si basava sulla pastorizia e su una agricoltura essenziale, le sedas non potevano che essere così. Restail fatto che c'era sempre quello che preferiva più strutto o meno strutto, formaggio di un certo tipo anziché di un altro, si usava olio di lentischio anziché di oliva e così via. Così, se a qualcuno non piaceva il prezzemolo non lo metteva, ma stai tranquilla:è quell'erba aromatica che faceva parte della ricetta originale, non il limone o l'arancio
Saluti
Turritano






Modificato da - Turritano in data 15/11/2009 09:46:56

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Incantos
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Inserito il - 15/11/2009 : 09:54:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Incantos Invia a Incantos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Turritano io non ho detto che il prezzemolo non rientrasse negli ingredienti della ricetta originale.. ho detto che non è indispensabile






Modificato da - Incantos in data 15/11/2009 09:55:34

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 15/11/2009 : 20:24:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hai ragione, Incantos, bisogna intendersi sul significato o sul senso delle parole. Con "indispensabile" io non intendevo dire che senza il prezzemolo non si possono fare le seadas, per le quali gli ingredienti base sono solo "pasta e formaggio". Intendevo dire invece che il prezzemolo, pur non essendo un elemento base, è indispensabile come aggiuntivo per il sapore particolare che da alle seadas, il sapore originale, antico di questo nostro dolce. Se poi uno ne vuol fare a meno e aggiungere qualche altro condimento, può farlo benissimo. Sempre di seadas si tratta, anche se allora, non si potrà dire che siano quelle originali
Adesso permettetemi una osservazione, una stranezza: in origine il titolo di questa discussione era (almeno così mi sembra di ricordare) "Sos ricetta seadas", adesso è diventato "Sos ricetta sebadas"!
Pur avendo i termini "seadas" e "sebadas" uguale identico significato e la stessa origine etimologica, "seadas" (come già detto) è la dizione del Logudorese Settentrionale e Occidentale, "sebadas" quella del Logudorese Centro/orientale (per capirci: nel nuorese)
E allora, dirà qualcuno, dov'è la "stranezza"?
Nel fatto che, avendo assaggiato Barbarella questo piatto "in una pasticceria vicino a Sassari", il termine da usare dovrà essere necessariamente "seadas" e non "sebadas".
Pignolo? e sì, lo ammetto, ma senza nessun intento polemico: a volte mi piace precisare, anche per evitare confusione fra gli utenti, alcuni dei quali potrebbero non conoscere determinati particolari delle cose sarde
Turritano






Modificato da - Turritano in data 15/11/2009 20:25:49

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