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Discussione |
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sonos
Utente Attivo
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 Inserito il - 07/11/2009 : 16:16:06
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Poco distante da Carbonia, nel territorio comunale di Tratalias, si trova questo complesso nuragico che mi ha stupito per grandiosità anche se l'azione dei tombaroli è stata nefasta
L'archeologia non è una mia passione per cui eventuali notizie storiche le lascio agli esperti
Inizio con la muraglia megalitica nordoccidentale
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poco prima più in basso ho incontrato questo piccolo bacino di cui ignoro l'origine
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arrivo al nuraghe composto da tre torri (almeno quelle che ho contato io!)...la torre occidentale
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l'interno della torre occidentale
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alcune immagine della torre centrale
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quel che rimane nella sommità
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ed infine la torre a nord
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Bidus
Utente Medio
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Inserito il - 07/11/2009 : 17:06:52
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Miseriaccia, un altra meraviglia oltraggiata e sepolta!
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 07/11/2009 : 18:22:57
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belle foto...peccato per il sito devastato....
complimenti per l'opera divulgativa comunque....apprezzo sempre
p.s.
il cielo della Sardegna non ha paragoni...
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 07/11/2009 : 18:59:50
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Fabio oltre al nuraghe (complimenti per le foto!) c'è qualcos'altro di interessante nei paraggi?
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| c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti.. |
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dogs
Utente Medio
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Inserito il - 07/11/2009 : 19:03:12
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Il complesso di Sirimagus dovrebbe avere anche un paio di fonti sacre e un altare, lungo il tragitto che porta alla vetta del colle (interessantissimo perchè è a forma di piramide)... così avevo letto su internet in qualche sito che ne parlava....
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 07/11/2009 : 23:28:28
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| Aschy ha scritto:
Fabio oltre al nuraghe (complimenti per le foto!) c'è qualcos'altro di interessante nei paraggi?
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Recentemente sono state ruspate due tombe dei giganti vicino a quella zona! La soprintendenza è stata già allertata!
Si Dogs hai ragione, c'è una vasta area cultuale!
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 08/11/2009 : 10:40:00
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| dogs ha scritto:
Il complesso di Sirimagus dovrebbe avere anche un paio di fonti sacre e un altare, lungo il tragitto che porta alla vetta del colle (interessantissimo perchè è a forma di piramide)... così avevo letto su internet in qualche sito che ne parlava....
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caspita!complimenti anche da parte mia...notizie ulteriori dell'altare?!
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/11/2009 : 11:36:49
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bhe ho fatto una breve googlata, per reperre qualche info in più su Sirimagus.
Dunque l'altare piramidale per adesso non esiste anche perch+è nulla 8ahimè) è stato scavato. qualcuno in un altro forum ha definito altare piramidale la montagna su cui sorge il Sirimagus.
era cmq prevista una campagna di scavi:
| Giovedì 14 aprile 2005
G li archeologi stanno torneranno anche quest'estate sul pianoro di Monte Sirai. Piero Bartoloni archeologo dell'Università di Sassari ha già predisposto una campagna di scavi che interesserà due siti a Monte Sirai e Sant'Antioco alla ricerca di nuove testimonianze sulla vita di nuragici, fenici e punici. A scavare insieme a lui dal prossimo 20 giugno e fino al 30 luglio, oltre ai suoi assistenti, ci saranno 80 studenti universitari di Sassari, Bologna, Padova, Verona. Viterbo, Barcellona e Siviglia. Divisi in due turni scaveranno ai piedi del Nuraghe Sirai, nella Necropoli della cittadella fortificata e nel cronicario di Sant'Antioco, ovvero nella città fenicia più antica della Sardegna. Una squadra di archeologi stavolta si spingerà verso l'interno. Si scaverà e si faranno nuove prospezioni nell'area (ritenuta magica) di Sirimagus. In quella zona, dove gli studiosi ritengono che un oracolo avesse il suo santuario, Piero Bartoloni compirà studi approfonditi. «Ci siamo già stati 41 anni fa ? racconta l'archeologo ? ci torniamo in cerca di conferme alle nostre teorie». Ma non solo. Tra setacci, piccozze, paletti e pennelli gli esperti passeranno le loro giornate a cercare le prove dell'esistenza di nuove vie commerciali. Lo stagno dell'oracolo, tremila anni fa, è possibile che non fosse importante solo dal punto di vista magico e religioso ma anche da quello commerciale. «Dal Nord Africa e dalla Spagna si importavano olio e vino. Ma dall'Isola partivano grandi quantità di frutta secca, pigne, pesce, e carne conservata sotto vino», spiega Piero Bartoloni. Insomma il Sulcis non esportava solo metalli preziosi ma anche beni di altro tipo ricercati in ogni angolo del mondo allora conosciuto. Ma non per questo si trascurerà di scavare in siti più tradizionali come la Necropoli, il Cronicario e il Nuraghe. «Proprio dalla Necropoli giungono notizie interessanti», dice il professore. Sono quelle raccolte nel corso dell'ultima campagna di scavi da un'antropologa che aveva il compito di scoprire la causa più frequente della morte dei fenici di Sulcis. (m. v |
http://giornaleonline.unionesarda.i...colo=1123339
mah! tanti soldi e giustamente per Sirai, e poco tempo e soldi per Sirimagus (e più che altro in funzione della campagna al Sirai) 
L'unione sarda riconferma la notizia della campagna al sirimagus
| 2 – L’Unione Sarda
Pagina 24 – Sulcis
Carbonia Gli archeologi tornano sul pianoro di Monte Sirai
Gli archeologi sono tornati a scavare a Monte Sirai. Da ieri armati di piccozze e pennelli cercheranno di strappare altri preziosi segreti alle rovine della cittadella fenicio punica di tremila anni fa. Fino al trenta luglio, guidati dal professor Piero Bartoloni, archeologi e studenti di diverse Università italiane e straniere lavoreranno fianco a fianco e sotto il sole in alcuni cantieri. La campagna organizzata dall'Università di Sassari con il Consiglio nazionale delle ricerche e la Soprintendenza archeologica di Cagliari partirà dalla necropoli di Monte Sirai e dal nuraghe omonimo. Un altro cantiere servirà per approfondire l'esplorazione del cronicario a Sant'Antioco. La novità più importante è che dopo decenni di assenza gli archeologici torneranno a Sirimagus. Nel sito tra le colline dietro Carbonia, in cui si pensa esistesse il tempio di un oracolo, gli archeologi compiranno nuovi saggi. Serviranno a conoscere meglio la storia del luogo avvolto da leggende popolari |
http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?...iso=280&is=7
ecco cosa si dice nel sito comnale
| Complesso Nuragico di Sirimagus
Il complesso Nuragico di Sirimagus è ubicato in un contesto archeologico molto vario. E' situato in cima all'omonima montagna di 367 m s.l.m. che domina la sottostante pianura costellata da numerosi nuraghi, villaggi e tombe dei giganti. E’ posto a controllo della via di penetrazione costituita dalla valle del Rio Corrovotus, ma impediva anche l’accesso di eventuali invasori che potevano risalire il monte dal versante che guarda il territorio dell’attuale Carbonia. Da questa parte infatti si raggiunge abbastanza facilmente il pianoro del laghetto artificiale di Sirimagus che ha dato il nome alla località (letteralmente laghetto del mago o del diavolo: toponimo che in paese ha fatto si che si tramandi, di generazione in generazione, la leggenda secondo la quale in quei luoghi avvengano apparizioni soprannaturali). Col termine “irì” gli abitanti di Tratalias designano infatti alcuni laghetti forse originariamente naturali, ma che l’uomo col tempo ha modificato lungo il perimetro con opere atte a contenere la fuoriuscita dell’ acqua e ad aumentarne la capienza: non è infrequente trovarli presso insediamenti di età preistorica ma anche punica e romana. L’insediamento nuragico è costituito da un nuraghe complesso: due corpi di fabbrica semicircolari si addossano al paramento meridionale della torre centrale, collegata a nord e ad ovest con due torri minori per mezzo di cortine murarie rettilinee; in questo settore sono ingentissimi i danni operati dagli scavatori abusivi alla ricerca di inesistenti tesori. Un altro muro ad andamento sinuoso, costruito a strapiombo lungo il bordo orientale del pianoro sommitale, parte dalla torre centrale verso nord. Questo settore più alto è chiuso a NO da una muraglia megalitica, oltre la quale è visibile l’imboccatura di un pozzo, più in basso sono i resti di un grosso villaggio e di un’altra muraglia megalitica, ancora oltre un antemurale turrito. Numeroso frammenti ceramici pertinenti ad anfore puniche assieme a forme di impasto miniaturistiche e a ceramica nuragica, sono visibili, anche in sezione, negli squarci operati dagli scavatori abusivi: trova così parziale conferma la notizia dell’archeologo Paolo Bernardini che segnalava nel sito della fortezza nuragica una frequentazione di età fenicia. |
http://www.comune.tratalias.ca.it/i...k=view&id=30
e qui si da un importante "notizia":
| CAGLIARI - Nella zona del Sulcis, in Sardegna, erano attivi e indipendenti insediamenti nuragici in piena età fenicia (prima metà del VI secolo A.C.). E’ la scoperta inedita fatta durante una serie di scavi che hanno portato alla luce una vasta area sacra dedicata a una divinità femminile e 230 tombe dell’età fenicia. I rilevamenti archeologici sono stati effettuati da un pool di studiosi italiani e stranieri nel Cronicario di Sant’Antioco e nella necropoli fenicia e punica di Monte Sirai.
Gli importanti risultati sono stati ottenuti in collaborazione tra il Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, la sezione per la Civiltà fenicia e punica ’Sabatino Moscatì dell’Istituto di Studi sulle Civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Cnr e la Soprintendenza archeologica di Cagliari e Oristano. I lavori, effettuati tra il 21 giugno e il 31 luglio, sono stati diretti dal prof. Piero Bartoloni dell’Università di Sassari e dal dott. Paolo Bernardini della Soprintendenza cagliaritana. Hanno partecipato un’ottantina di giovani studiosi e studenti delle Università di Bologna, Cagliari, Padova, Roma, Sassari, Verona, Viterbo e Urbino e anche quelli provenienti da Barcellona e Tunisi.
Le indagini nel Cronicario di Sant’Antioco, coordinate dalla dott.ssa Lorenza Campanella, si sono svolte nell’area dell’antica città fenicia. I lavori hanno interessato livelli di età fenicia (VIII-VII secolo A.C.), ellenistica (II-I A.C.) e primo imperiale (I-II D.C.). Il rinvenimento di un ampio spazio aperto, un cortile pavimentato con al centro un pozzo, unitamente alla presenza di nuovi materiali votivi, sembrano confermare l’ipotesi, formulata dagli studiosi l’anno scorso, di un’area sacra dedicata a una divinità femminile (Cibele o Demetra). Un secondo pozzo, più solido e sicuro, è stato rinvenuto al di sotto di una struttura di età tardo-ellenistica. Ritrovati anche materiali per la lavorazione di alimenti e scarti di lavorazione del pescato, a conferma del ruolo rilevante del pesce come risorsa alimentare nella colonia fenicia.
Nella necropoli di Monte Sirai, nei pressi di Carbonia, i lavori, diretti dal prof. Massimo Botto, hanno messo in luce circa 230 tombe, permettendo di apportare nuove conoscenze ai rituali funebri. I numerosi e ricchi corredi delle sepolture attestano che l’insediamento di Monte Sirai era ben inserito nei circuiti commerciali dell’epoca. Eccezionale - secondo gli studiosi - il rinvenimento di una tomba di età fenicia contenente una grande urna di produzione nuragica.
La prospezione archeologica, condotta dal dott. Stefano Finocchi, ha confermato la presenza di grandi stanziamenti nuragici nella zona a sud di Carbonia (Area di Tzirimagus) e nell’Isola di Sant’Antioco (Area di Gruttiacqua) |
Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.itdel 24 agosto 2004
dunque nel 2004 han fatto la prospezione per verificar l'esistenza di insediamenti nuragici...nel 2005 avrebbero dovuto scavare e poi non si sa più nulla...
esiste cmq un intervento sul Sirimagus:
S. PINOCCHI, Fenici e indigeni nel Sulcis: il complesso nuragico di. Sirimagus. » 69. S
http://www.lerma.it/D_Scheda.asp?ID=65638
che dire? desolante davvero...
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 08/11/2009 : 13:04:35
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Ded, ogni nuraghe a mio avviso è fondamentale.
più che pensare che abbiano ingiustamente dirottato i fondi verso un altro nuraghe (magari secondo altri meno "fondamentale") bisogna pensare al fatto che in tutti questi anni non si sia fatto quasi nulla in proporzione al numero di siti archeologici che vengono continuamente depredati.
è una lotta contro il tempo, contro gli agenti naturali e atmosferici, e contro i tombaroli.
ed è una cosa che continua anche adesso, magari in questo momento tizio o caio stanno pensando come smerciare il bronzetto che hanno trovato.
E chi dovrebbe combattere questi "ladri di memoria" cammina con il freno a mano tirato!
Se penso ad alcuni archeologi, che si stupiscono di non trovare nulla dentro i siti che scavano (sentito dalla loro bocca) mi vien quasi da ridere...e da piangere.
OGNI sito che è conosciuto e visibile è stato ALMENO una volta scavato dai tombaroli.
E son spariti bronzetti (alcuni di dimensioni ragguardevoli stando alle voci) e molto altro...meno appariscente ma sicuramente più fondamentale.
pensa a cosa sarebbe successo se qualcuno avesse visitato la famosa tomba di Monti Pramma con dentro lo scaraboide "egittizzante".
Purtroppo noi possiam fare ben poco.
Apprezzo solo e ammiro l'immane lavoro di catalogazione e divulgazione messo in atto da Mirko, Tholoi e Aschy.
Io nel mio piccolo, mi occupo della mia zona...
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/11/2009 : 14:10:08
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Per carità! meglio che chiarisca....corro ai ripari...sennò qui scoppia l'ennesima polemica...;
non intendevo dire che abbiano "dirottato" i fondi dal sirimagus al sirai. Mi par di capire (più semplicemente) che la volotnà di scavare al sirimagus ci fosse (sennò perchè tanti annunci?) ma evidentemente per un motivo o per l'altro i soldi il Sirai se li è ciucciati tutti e al sirimagus son rimaste le briciole.
adesso però m'aspetterei che più che riniziare dal sirai...si facesse il procedimento opposto: prima al srimagus e se ne avanzasse (  ) al sirai... così pian pianino abbiamo una visione globale del rapporto indigeni-fenici
peccato non poter mettere le mani su quell'articolo...
per il resto (a malincuore) ti quoto tutto ...Lessà...
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Modificato da - DedaloNur in data 08/11/2009 14:11:30 |
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 08/11/2009 : 14:27:19
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Il sirai è già stato scavato?
Beh, allora si...perfettamente logico...
anche se penso che una volta che il sito venga scavato, debba esser (se non prima) messo in sicurezza e lasciato nelle condizioni di poter essere preso da una cooperativa e reso visitabile...
ho visto troppi siti scavati e lasciati a sè...per poi esser di nuovo nascosti dalla vegetazione in meno di 3-4 anni
Guardiamo l'Antigori per esempio...nuraghe importantissimo, con ritrovamenti eccezionali...praticamente "rinselvatichito" in qualche anno.
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Modificato da - Lessa in data 08/11/2009 14:29:20 |
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/11/2009 : 02:11:05
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Non posso essere d'accordo con quanto detto da Lessa, oggi ad esempio ho visto il Cuccurada di Mogoro.. fa impressione vedere un sito archeologico potenzialmente visitabile da migliaia di visitatori purtroppo chiuso al pubblico..
Comunque grazie al buon Fabio sto pensando di inserire anche il sito di Sirimagus nelle mie esplorazioni pro tesi...
@ Lessa anche il tuo lavoro nel tuo "piccolo" è apprezzato, specie per quanto riguarda la visita guidata che mi facesti al nuraghe Biancu e dintorni!
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 09/11/2009 : 08:52:45
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| Lessa ha scritto:
Ded, ogni nuraghe a mio avviso è fondamentale.
più che pensare che abbiano ingiustamente dirottato i fondi verso un altro nuraghe (magari secondo altri meno "fondamentale") bisogna pensare al fatto che in tutti questi anni non si sia fatto quasi nulla in proporzione al numero di siti archeologici che vengono continuamente depredati.
è una lotta contro il tempo, contro gli agenti naturali e atmosferici, e contro i tombaroli.
ed è una cosa che continua anche adesso, magari in questo momento tizio o caio stanno pensando come smerciare il bronzetto che hanno trovato.
E chi dovrebbe combattere questi "ladri di memoria" cammina con il freno a mano tirato!
Se penso ad alcuni archeologi, che si stupiscono di non trovare nulla dentro i siti che scavano (sentito dalla loro bocca) mi vien quasi da ridere...e da piangere.
OGNI sito che è conosciuto e visibile è stato ALMENO una volta scavato dai tombaroli.
E son spariti bronzetti (alcuni di dimensioni ragguardevoli stando alle voci) e molto altro...meno appariscente ma sicuramente più fondamentale.
pensa a cosa sarebbe successo se qualcuno avesse visitato la famosa tomba di Monti Pramma con dentro lo scaraboide "egittizzante".
Purtroppo noi possiam fare ben poco.
Apprezzo solo e ammiro l'immane lavoro di catalogazione e divulgazione messo in atto da Mirko, Tholoi e Aschy.
Io nel mio piccolo, mi occupo della mia zona...
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Grazie Lessà,
pensiamo inoltre ai soldi che bisognerebbe mettere in conto per poter pubblicare tutto quello che si è scavato!
Anche perchè ci mancano parecchi documenti utilissimi per l'analisi.
Fortunatamente qualcosa si muove...
Piacevolmente, ho ritrovato molte affinità con i miei due articoli pubblicati su Sardegna Antica nella nuova pubblicazione della Soprintendenza per i beni archeologici della Sardegna finito di stampare nel Dicembre del 2008 e distribuito solo di recente dal titolo
La civiltà nuragica - Nuove acquisizioni II
Atti del convegno, Senorbì 14-16 Dicembre 2000
Il volume tratta:
Il "pozzo sacro" di Riu Salliu - Guasila (che tra l'altro non è altro che il "pozzo" di Gutturu Caddi.)
Il pozzo nuragico nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Guamaggiore
Il popolamento antico nel Sarrabus: Is Pirois e San Priamo
Note sul paesaggio archeologico del Gerrei: l'esempio di Silius tra Bronzo Medio e Recente.
Monumenti nuragici in territorio di Teulada
Complesso nuragico di Monte Atzei a Narcao.
Primi scavi nel villaggio nuragico di Coi Casu a Sant'Anna Arresi
I nuragici a MArganai: Su Gruttoi Mauris
La stratigrafia del nuraghe Nuracraba - Oristano
Il nuraghe Santu Miali di Pompu
L'insediamento nuragico di Brunku e s'omu - Villaverde
Il bronzo recente e finale di Su Monte - Sorradile
Il nuraghe Nolza di Meana Sardo
Il ponte nuragico di Sas Bogadas - Birori
Il nuraghe Flumenelongu
Due edifici di tipologia inedita da Monte Siseri ... (inedita? mha)
Tombe dei giganti in Gallura, nuove acquisizioni
Su un ponte nuragico a Desulo e sugli insediamenti tardoromani e altomedievali di ambito rurale nell'isola!
(spero di aver fatto cosa gradita)
Il volume non è facilissimo da trovare, e sopratutto non si trova in libreria (è della soprintendenza...gira tra gli archeologi in poche parole)
Anche l'Orolio di Silanus che ha bisogno di interventi di consolidamento urgentissimi (precauzionali intendo...da solo il nuraghe non cade) ha visto i soldi racimolati con il 5 per mille finire dirottati in Abruzzo!
Voi direte GIUSTAMENTE, però che la regione o lo stato si metta d'impegno per rifinanziare la cosa... non facciamo a scaresci :D!
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Modificato da - MirkoZaru in data 09/11/2009 09:14:58 |
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gallosu
Utente Attivo
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Inserito il - 09/11/2009 : 09:35:23
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Hai fatto cosa gradita Mirko e quindi dove si può reperire?
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Gallosu
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 09/11/2009 : 10:42:57
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| gallosu ha scritto:
Hai fatto cosa gradita Mirko e quindi dove si può reperire?
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Mi associo! sopratutto i monumenti nuragici di Teulada e i due pozzi di Guasila mi sollecitano parecchio!
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gallosu
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Inserito il - 09/11/2009 : 10:53:39
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Aschy, i pozzi non sono due, è sempre lo stesso ma chiamato in modo diverso.
Interessante anche quello di Guamaggiore che ho sempre sentito citare ma che non sono mai riuscito a vedere (nonostante sia a 2 km da casa) ne dal vivo ne in foto. Bisognerebbe andarci in occasione della festività quando la chiesa è aperta al pubblico.
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Gallosu
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