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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 21/11/2009 : 15:16:12
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non credo sia solo un motivo di tristura e alligria.. il fatto che predominino fondi scuri,ma anche uno squisitamente tecnico. quelli scuri, mascherano meglio gli aloni che l'olio di lino dei tubetti di colore poteva rilasciare mentre l'esecuzione fu fondi chiari era più "pericolosa" in questo senso.. l'alone poteva divenire sgradevolmente visibile e costringeva chi dipingeva a laboriosi escamotages,,, santo lo sa: pomice sottile, farina o borotalco per asorbire l'olio in eccesso..
direi che, soprattutto dal secondo si cerca di imitare i fazzoletti commerciali ( spesso divenuti irreperibili nei negozi9 ovviamente poi si sarà data la stura a ricerca di originalità... i due esemplari postati,comunque,per me, sono interessanti e molto ben fatti, nonchè misurati ,senza eccessi decorativi e gradevolissimi...
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santobevitore
Utente Medio
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Inserito il - 22/11/2009 : 17:09:28
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Gigi, grazie della risposta. I disegni dei fazzoletti che hai postato mi sembrano, soprattutto il primo, dei motivi inventati, che si ispirano magari ai fazzoletti a stampa ma che non copiano alcun motivo particolare (cosa che dalle mie parti, invece, quasi non esisteva). Il secondo, che è semplice ma molto gradevole, mi sembra che imiti quei fazzoletti "a fettas", abbastanza diffusi e di cui esisteranno almeno 20 tipi diversi. Sicuramente, come dice Babborcu, lo sfondo marron consentiva di mascherare meglio gli aloni del colore ad olio, cosa che si verificava se la pittrice non era esperta. Da noi però, i fazzoletti con lo sfondo marron erano per le persone mature o per quelle che si erano appena levate il lutto. Una giovane metteva sempre muccadoris pallanius, giallo pallido, o comunque alligrus, a meno che non si dovesse fare una fotografia, ma questo è un altro discorso. Era così anche da voi?
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 23/11/2009 : 11:26:56
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originariamente anche a ittiri i fazzoletti marrone connotavano lutti "leggeri" mezzo lutto e quello per la morte si neonati.. quando il lusso ne porto' di seta... si inizio' a inserirli negli abiti domenicali delle donne anziane, cosi' come i blu, i grigi i granato scurissimi.. concordo con santo per quel che riguarda il secondo fazzoletto.. per le decorazioni del primo, pur non escludendo con certessa assoluta l'imitazione di esemplari commerciali, intuisco l'influsso di cataloghi, decorazioni murali ecc. correnti dal 1920..
il meccanismo della pittura su stoffa generalmente inizia con l'imitazione dell'introvabile, poi attua piccole variazioni, poi si arriva alla necessità individuale di cose "originali e uniche) ciao
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 23/11/2009 : 11:32:06
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ah! per lo scialle dipinto postato, la mia "memoria visiva" anche se vacillante, mi porta a trovare somiglianze con uno scialle di oliena ricamato, pubblicato sul noto libro di clara samugheo.. inn una riedizione usata persino come copertina: osservate il motivo del cuoricino centrale... anche il modo con cui sono espressi determinati fiori, mi fa pensare ad un'ispirazione ulianese... alcune considerazioni mi portano ad azzardare una datazione più vicina a noi per quell'esemplare ( mi sbagliero'?)
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carletto
Nuovo Utente
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Inserito il - 03/03/2010 : 15:43:41
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| matyson ha scritto:
si ma infatti Manu indendevo ovviamente con lo scialle in seta o anche con lo scialle ricamato che a Selargius era meno utilizzato ma esistente... di questi ultimi ne sono arrivati pochi a dispetto di quelli in seta molto numerosi e uno lo sto facendo ricostruire da una bravissima ricamatrice dopo averlo fatto restaurare visto che mi occupo di restauri e so come si svolgono certe ricerche.
oltre ad amici cari che ho a Villasor mia nonna materna è di Serramanna con parenti a Villasor e ho anche io foto di quella zona che sto cercando di portarle via...
però dovete capire che io non contesto le vostre analisi o ricerche... anzi...altrimenti sembra una discussione di obbiezzioni senza crescita... quello che si vede più frequentemente è lo scialle con sa baskina o come lo volete chiamare... ma io da ricercatore e resturatore non precluderei mai l'altra opzione... parlerei di casi rari in cui si poteva nn utilizzare la giacca sempre evidenziando che le conclusioni alle quali si arriva sono le fonti fotografiche e memorie che rispetto a quel tempo sono sempre minime e quasi nulle rispetto ad un certo periodo storicobasta pensare alla prima metà dell'800. da noi già a fine ottocento e primi del novecento l'utilizzo dell'abito treadizionale era ormai ridotto a pochi e solo per certe occasioni come matrimoni o eventi importanti! continuavano a confezzionarlo e aveva quasi solo una funzione simbolica al contrario dell'uomo che ormai lo aveva abbandonato del tutto.
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CIAO MATYSON.. NEL CURIOSARE HO INTRAVISTO IL NOME VILLASOR..SICCOME IO SONO DI VILLASOR E VERAMENTE LA STORIA DEI COSTUMI MI AFFASCINA..MI FAREBBE PIACERE POTER VEDERE QUALCHE FOTOGRAFIA DEL MIO PAESE .. IN CAMBIO TI POSSO DARE ALTRO MATERIALE FOTOGRAFFICO..E SE TI INTERESSANO COSTUMI NN CI SONO PROBLEMMI .ASPETTO UNA TUA RISPOSTA ..CIAO A PRESTO
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