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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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Andros
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 15/10/2009 : 20:42:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Andros Invia a Andros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
musthayoni ha scritto:

.. ciao Andros … in questo ritaglio di tempo riprendo un po il discorso sollevato d furittu .. e precisato da te.
.. si anche per me il problema della folclorizzazione della tradizione ai fini di consumo o se meglio preferiamo la banalizzazione della stessa a scopi turistici tout court .. non è un problema che riguarda più specificatamente una determinata area geografica piuttosto che un’altra .. o qualche gruppo di qua piuttosto che qualche altro di la. Oggi .. ma a mio parere lo era anche già da ieri .. se vogliamo lasciare l’avantieri un po integro .. il problema è appunto generalizzato a tutte le area regionali .. e riguarda indistintamente gruppi del sud .. del centro .. del nord e della costa … anche se cmq è bene precisare che le generalizzazioni in termini assoluti sono sempre distorsive della realtà e non danno giustizia a chi persegue in una concezione di tradizione seria e quanto meno possibile contaminata da elementi di folclorizzazione di consumo e di spettacolo fini a se stessi.
D’altronde le sempre scarse risorse finanziarie disponibili nelle casse dei gruppi (anche se non per tutti è così) espongono le associazioni culturali e folcloristiche a questo rischio di banalizzazione della cultura tradizionale, finendo così nei circuiti del consumo del folclore … che infine svilisce l’essenza stessa nostra cultura identitaria. Accade così .. che i balli perdono la loro essenzialità originaria .. in funzione di coreografie sempre più articolate e spettacolari .. che devono avere lo scopo di entusiasmare chi assiste allo spettacolo .. mentre l’abbiglimento tradizionale assume la forgia di una divisa omologante (tipo squadra di calcio .. basket ecc.) .. o viene semplificato al massimo per consentire una maggiore libertà di movimento nel ballo .. snaturando così la sua vera funzione e connotazione sociale ….
.. come ho già detto la Contu .. è venuta a Sestu per parlare di abbigliamento tradizionale .. e dico che la sua relazione al riguardo è stata molto accurata e soddisfacente per ogni specifica tematica affrontata in materia di vestiario tradizionale .. sia per quanto riguarda taluni specifici indumenti della nostra zona .. e sia per altri pertinenti ad altre parti dell’isola.
Il problema della folclorizzazione e conseguente banalizzazione della tradizione è stato sollevato dopo .. in seguito all’intervento di una persona competente che ha posto espressamente una domanda al riguardo .. da ciò una piccola discussione .. che ha generato anche l’intervento piccato di qualche isolato componente di un gruppo folk presente al dibattito .. che forse riconoscendosi nel mazzo .. ha spiegato le motivazioni di un questo modo d’essere .. in funzione di sussitenza economica tout court … un mezzo che al parere di tanti certamente non convice del tutto e soprattutto non giustifica il fine per il quale è stato preposto .. mi fermo qui.



Ciao Musthayoni, sono d'accordo con te su tutto e aggiungo: un gruppo folk onesto deve essere in grado di rimanere tale anche di fronte ai turisti! Anche andando a fare un'esibizione negli hotel!!! Il problema, secondo me, stà alla base del gruppo folk, dagli scopi che, questo, si prefigge, dalle basi culturali che esso possiede e dal rispetto per se stessi e per l'abito che si indossa e, ancora, per la propria storia e per il rispetto per il prossimo! Solo i gruppi con scarse conoscenze culturali sono capaci di banalizzare!
Devi fare i miei complimenti... per il coraggio a chi si è sentito di affermare che questo modo d'essere (scarsi), trova spiegazione nella ricerca di sussistenza economica...!

Ciao Mustha e ciao a tutti, Andrea





  Firma di Andros 
Andrea L.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Quarto Josso  ~  Messaggi: 645  ~  Membro dal: 26/03/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2017 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 16/10/2009 : 19:20:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.. non ne dubitavo visto ciò che hai espresso al riguardo nei post precedenti ...



 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Campidano di Cagliari  ~  Messaggi: 927  ~  Membro dal: 25/08/2009  ~  Ultima visita: 19/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

Andros
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 18/10/2009 : 10:42:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Andros Invia a Andros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
musthayoni ha scritto:

.. non ne dubitavo visto ciò che hai espresso al riguardo nei post precedenti ...







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Andrea L.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Quarto Josso  ~  Messaggi: 645  ~  Membro dal: 26/03/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2017 Torna all'inizio della Pagina
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