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mujer
Salottino
Nuovo Utente
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 Inserito il - 24/08/2009 : 22:39:08
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| crazyscedda ha scritto:
| bigio ha scritto:
Che vergogna!!!!
Quoto Aschy e aggiungo che i comuni dovrebbero fare qualche campagna di sensibilizzazione, come quelle del WWF : Puliamo il mondo.
Periodicamente si potrebbero organizzare delle "battute di caccia" per raccogliere i rifiuti delle spiagge o anke seminari sulla spiaggia per istruire soprattutto i bambini e attraverso loro gli adulti, al rispetto della natura.
Ma magari già si fanno?
B
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vi propongo situazioni viste quest' anno a proposito di rifiuti:
1. ho visto la stessa quantità di rifiuti di Mare Pintau a Capo Comino, sia in spiaggia che in acqua, non c' era la dentiera ma un simpatico "accessorio intimo femminile" usato e personalmente lì ed in altre località ho fatto la mia piccola raccolta rifiuti per gettarla nel bidone della pineta che si trovava a pochi metri...
E pensavo che si potrebbe prendere singolarmente l' iniziativa di ripulire se non altro lo spiazzo che ci circonda quando lasciamo la spiaggia o quando stiamo nuotando, anche solo dei pezzi piu grandi, anche solo di questa maledetta plastica...
magari qualcun' altro potrebbe copiarci...
2. Nel mare sotto Porto Flavia ci sono intere parti di imbarcazioni per non parlare di pali di ombrelloni e buste di plastica
3. A Santa Lucia arrivava il simpatico omino delle granite e non vi dico la sera cosa restava sulla spiaggia tra palettine e coperchietti (chissà perchè magari il bicchiere si porta via, ma gli altri componenti no, sono troppo ingombranti?). Perchè non appendere un sacco al carretto? o incaricare il ragazzo di invitare la gente a restituire i vuoti? o sensibilizzarlo perchè poi faccia un giro lui a raccoglierli?
Comunque voto 10 a un bagnante che ha richiamato 3 ragazzi che si stavano allontanando lasciando li 3/4 bicchieri (per la par condicio erano uno del posto e due "continentali")
4. Anche a Cala Mariolu un bel pò di pezzi di plastica in mare, l ho dovuto consegnare a mano a quelli del baretto perchè non c era traccia di bidoni...
e mi sono chiesta che ci faccia un baretto a Cala Mariolu, ma va beh...
c' è stata una signora che pensava di trovarne uno anche a Cala dei Gabbiani... SI e perchè non mettere anche i distributori automatici di bibite? o che so un negozio di souvenir?
5. il top dei top, parcheggio a putzu idu, due macchine stavano andando via e aspettiamo... i signori si ripuliscono con calma sino all' ultimo granello di sabbia, poi prendono le ultime cose dalla spiaggia tra cui un sacchetto di rifiuti e che fanno? lo lasciano dietro le macchine (lo voleva buttare nello stagno ma si sentiva osservato)...eh beh, sporcava la macchina, no?
volevo lanciarglielo dietro quando è ripartito, ma visto che non è da me gliel ho solo gentilmente urlato quando partiva....
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L'immagine si commenta da sola...... notare il mese.... si tratta di Cala Regina!
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| Ale |
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Seba
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/08/2009 : 08:58:40
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La Sardegna e lo scandalo dei rifiuti
Discariche abusive, da nord a sud
Dappertutto. La Sardegna si avvia alla conclusione dell'estate 2009 con un immenso fardello di sporcizia. Qualcuno individua la causa nel raccolta differenziata che avrebbe fatto ridurre il numero dei cassonetti. Ma non basta a giustificare gli scheletri di cucine sulla Alghero-Bosa, i frigoriferi sulla strada per la Costa Smeralda, i cimiteri di plastica e pneumatici nell'hinterland di Cagliari. E da Costa Verde alla Gallura, monta la protesta dei turisti. Che pure restano indiziati - ma non gli unici - per discarica-selvaggia.
Unionesarda.it
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 01/09/2009 : 17:15:06
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E non solo Mare Pintau.......
Dall'Unione Sarda:
L'arrembaggio dei cafoni da spiaggia
Giovedì 27 agosto 2009
L a fiera della maleducazione ha uno spazio espositivo di almeno cinquanta chilometri: sulle cunette della Statale 131 c'è la grande mostra dell'inciviltà. Dietro il guardrail si nasconde un vastissimo campionario di rifiuti: non solo sacchetti lanciati dal finestrino o lattine di coca-cola scaraventate dalle auto in corsa. In mezzo ai cespugli, ai lati delle piazzole di sosta ci sono persino frigoriferi arrugginiti, pneumatici di trattore, gomme d'auto, lavatrici, mobili vecchi e tanti materassi. Da Mogoro ad Abbasanta, esclusi ovviamente i cavalcavia, la Carlo Felice è un'enorme discarica abusiva. E oltre al danno d'immagine per la Sardegna (visto che tutti i turisti passano per questa strada), la presenza di rifiuti rischia di essere un pericolo anche per le colture. I liquidi che arrivano dai cumuli di immondezza finiscono sui campi, infestano i cespugli dove qualcuno raccoglie funghi, asparagi o lumache. La situazione peggiore si trova della parti di Paulilatino, ma anche nella zona di Bauladu, Zeddiani, Oristano e Arborea si notano le montagne di immondezza.
Pessima immagine agli occhi dei visitatori l'ha offerta a Ferragosto anche il centro storico di Oristano. Ma in questo caso la colpa non è dei cittadini che non rispettano le norme della raccolta differenziata, semmai degli operai che dovrebbero svuotare i cassonetti colorati sistemati negli angoli delle vie. Cumuli di bottiglie e lattine sono rimasti per giorni e giorni vicino alle vetrine di bar, ristoranti e negozi di abbigliamento. E soltanto lo dopo le lamentele dei negozianti i rifiuti sono stati ritirati: chi ha scattato una foto alla Torre di Mariano si ritroverà un'immagine lo sfondo dei cassonetti pieni.
Nelle coste del Sinis anche quest'anno c'è stata l'invasione dei cafoni da spiaggia. Nelle strade che portano alle spiagge di Is Arutas e San Giovanni in questi giorni sono ben visibili le tracce del loro passaggio. La puzza degli scarichi dei camper, ma anche le cicche di sigarette nascoste sotto la sabbia al quarzo e la miriade di cartacce sparse in mezzo ai cespugli di macchia mediterrane. Oltre agli immancabili bustoni di immondezza che sono stati lasciati nei dossi delle strade che collegano Cabras con le sue borgate marine.
La pineta di Torregrande è l'altra grande vetrina della maleducazione. Il polmone verde degli oristanesi si è trasformato in un enorme immondezzaio. Sui rami degli alberi sono appesi i sacchetti lasciati dalle famiglie che dopo il pic-nic non si sono neppure prese la briga di avvicinarsi al cassonetto. Tra i pini c'è anche molto di più: cumuli di calcinacci, elettrodomestici arrugginiti, sacchi di abbigliamento destinato al macero. Oltre al solito campionario di batterie esauste, pneumatici di ogni dimensione e materassi bucati. E così gli amanti del footing, che ogni sera si allenano in mezzo alla pineta, costretti a correre in mezzo all'immondezza e i turisti che vorrebbero passare qualche ora di relax all'ombra preferiscono spostarsi in una zona un po' meno inquinata.
Sotto gli alberi sono comparsi anche grandi cumuli di palle di mare: montagne di poseidonia che sono state scaricate in pineta dagli operai che si sono occupati della pulizia della spiaggia di Torregrande. Le alghe sono state scaricate in diversi punti e da qualche parte non sono state ancora ritirate dagli operai del Comune di Oristano che avuto la segnalazione dall'Assessorato all'Ambiente. Scenario più o meno identico tra i cespugli a due passi dalla foce del Tirso. Anche da queste parti sono stati scaricati grandi cumuli di immondezza di ogni tipo: sacchetti di spazzatura domestica, ma anche tanti materiali inquinanti.
Carrellata di inciviltà anche lungo i tornanti della Statale 292, la strada che parte dalla Carlo Felice (ingresso nord di Oristano) e arrivano fino ad Alghero. Nelle campagne di Nuraxinieddu, frazione di Oristano, inizia lo scandalo e fino a Bosa le cunette sono disseminate di rifiuti di ogni tipo.
NICOLA PINNA
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Modificato da - ziama in data 01/09/2009 17:15:25 |
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Santa Mariedda - Senorbi
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna
Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda. |
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Max
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 04/09/2009 : 20:40:23
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Aspettate di vedere ciò che ho fotografato a Pistis (Arbus).
Tra qualche giorno conto di pubblicare l'ennesima vergogna che puntualmente si verifica ad ogni stagione.
E non ci sono scuse e/o improbabili arrampicate sui vetri.
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Modificato da - Max in data 04/09/2009 20:41:52 |
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| I LOVE SARDINIA...FOREVER ! |
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