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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 13/09/2010 : 10:59:18
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| gallosu ha scritto:
Qualche seicento anni fà forse funzionava meglio:
De foghu in lauore. Item ordinamus:qui si alcuna persona ponneret foghu istudiosamèti a laure messadu ouer ad messare:o a vigna:o at ortu et est indi binchidu paghit pro maqui cia.llrs.l.et issu damnu a quillat auire factu:et si nò paghat ipso ouer atero pro se seghit silli sa manu destra.Et issos iura dos siant tenudos de prouare et de tenne sus malusfactores a= dicussa pena qui narat su secundu capidulu. |
Vedi, sì???? Altro che strisce tagliafuoco che le fiamme scavalcano cadendo a decine di metri in là e che servono solo a far spendere i soldi della comunità e deturpano ancora di più l'ambiente!!!!
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 18/09/2010 : 17:33:59
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Neanche a me piacciono le linee tagliafuoco. Ma mi piacciono molto meno gli incendi, che tra l'altro costano molto di più. Gallosu era semi-serio, ma troppe persone andrebbero in giro senza mani...
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 13/07/2011 : 19:27:36
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Ci risiamo: altri 400 ettari di sughereta andati in fumo. http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/228820 Ma quello che vorrei segnalare sono i commenti fatti dal pubblico all'articolo sul sito dell'Unione Sarda... Li considero negativamente: mostrano che l'atteggiamento diffuso è d'impotenza, come se si fosse di fronte ad un fenomeno Biblico inarrestabile! Di critica sterile, cattiva e sardastica (da parte di alcuni) Di ripicca aggressiva nei confronti di chi critica Ne esce il quadro desolante (mi auguro sbagliato) di disorganizzazione, di impreparazione, di mancanza di volontà, di propositività e di attività.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 14/07/2011 : 11:05:32
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| maurizio feo ha scritto:
Ci risiamo: altri 400 ettari di sughereta andati in fumo. http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/228820 Ma quello che vorrei segnalare sono i commenti fatti dal pubblico all'articolo sul sito dell'Unione Sarda... Li considero negativamente: mostrano che l'atteggiamento diffuso è d'impotenza, come se si fosse di fronte ad un fenomeno Biblico inarrestabile! Di critica sterile, cattiva e sardastica (da parte di alcuni) Di ripicca aggressiva nei confronti di chi critica Ne esce il quadro desolante (mi auguro sbagliato) di disorganizzazione, di impreparazione, di mancanza di volontà, di propositività e di attività.
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Gli ettari distrutti sarebbero già diventati 2.000! Impressionante...
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Andrea70
Utente Normale
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Inserito il - 14/07/2011 : 12:40:46
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Ieri ero a Plaghemesu, la spiaggia di Gonnesa, un Canadair ha fatto almeno quattro cinque "rifornimenti" in mare sino le tre di pomeriggio circa quando sono andato via. Altra Sardegna in fumo, lì venisse un accidente a chi l'ha appiccato! Ciao
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 14/07/2011 : 21:03:52
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La Sardegna va in fumo! Ogni giorno. http://lanuovasardegna.gelocal.it/s...ioni-4613756 Anche oggi... ma per tutto il mese... http://lanuovasardegna.gelocal.it/a...enti/incendi Si può fare qualche cosa? Protestare. Raccogliere firme. Oppure anche solo pensarci su e trovare qualche piccolo rimedio parziale, visto che un grande rimedio definitivo sembra impossibile ed inattuabile... Qualunque cosa aiuterebbe.
Che ne dite di una lettera ai Comuni, che hanno sì emanato le dovute ordinanze comunali in merito alla prevenzione incendi, ma sono colpevoli di non farle rispettare per quieto vivere? Nella lettera si dovrebbe minacciare di citarlo sulla base della responsabilità oggettiva e per inadempienza , al fine di essere rimborsati dei danni subiti eventualmente da un incendio doloso o colposo... Credo che i Comuni comincerebbero a muoversi (magari tagliando i fondi ad attività meno necessarie!)
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Modificato da - maurizio feo in data 14/07/2011 21:10:48 |
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Janahome
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 16/07/2011 : 00:49:38
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Entro qui velocemente, per dire giusto qualcosa: un'osservazione almeno. Sono anni che tante persone che conosco si fanno un mazzo gigante di lavoro per pulire i propri terreni incolti dalle erbacce: il Comune dove risiedo chiede a tutti i proprietari di farlo, per prevenire gli incendi. Al di là delle polemiche che spesso scaturiscono (io lo faccio ma il mio vicino non si degna... per fare un esempio banale) la gente scrupolosa e che presta attenzione minima a questo grave problema cerca comunque di tenere il proprio terreno senza erbacce alte, sebbene incolto e privo di qualsiasi scopo reale; non aspetta certo che scaturisca un incendio per ripulirgli tutto e causare ben conosciuti danni... Spesso sento gente lamentarsi che non ci sono interventi da parte dei Comuni, che non ci sono soldi per prevenire, non ci sono soldi quando si deve intervenire a danno fatto, ma vorrei solo ricordare a tutti che se in un terreno, coltivato o avente un'azienda agricola al suo interno, o anche solo incolto, ci si preoccupa almeno di fare il minimo necessario per evitare simili "stragi" sarebbe un gran passo avanti per la prevenzione: non si può attendere chissà cosa da un Comune o dalla Regione: un aiuto finanziario per pagarsi un collaboratore e levare le erbacce in tempo, o un aiuto per comperare quanto necessario per l'immediato intervento antincendio, certo sarebbe buono, ma ogni anno i soldi necessari non ci sono o comunque non vengono spesi al meglio dalle Amministrazioni, quindi resta sempre il fatto di rimboccarsi le maniche e fare da noi. Quanti alla fine si rimboccano le maniche e fanno da sé? Avete notato quante campagne sono infestate di erbacce ben alte e rigogliose ancora adesso??? Sino a quando la gente non percepirà sino in fondo che quel "mazzo di lavoro" serve ora per evitare un disastro poi e che il disastro poi non si può cancellare o fare finta che non esista come le erbacce non levate... Non si può solo piangere sulla disgrazia, e siccome di incendi e di boschi ne sono già andati in fumo tanti in tanti anni, almeno una parte di questi terreni potranno comunque essere salvati, basta passarci una ruspa e creare spartifuoco, premunirsi di vasche d'acqua se si possiede bestiame o orto, sistemi di irrigazione che comunque possano circoscrivere il fuoco... non si può sempre aspettare l'aiuto, non è giusto, ma a sto punto ognuno dovrebbe fare la sua parte, senza polemica su quanto si è già speso e su quanto si dovrebbe avere da parte di un Comune o dalla Regione. Siamo prima di tutto noi ad evitare il fuoco, per il nostro bene e le nostre risorse. Se la mente malata di altri la pensa diversamente, nel nostro piccolo facciamo in modo che quella mente resti isolata e circoscritta!
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 16/07/2011 : 14:27:12
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Quando ad Orosei ci fu la campagna antincendio (accompagnata da opuscoli, discussioni, informatori etc), quello fu un buon anno, per le campagne di Orosei. Già l'anno dopo, il disastro è ripreso. Oggi, dopo l'ultimo incendio, migliaia di ettari di riforestazione (vecchi di trenta anni!), di proprietà private coltivate ed alberate (più alcune case e magazzini) e di pascoli sono andati distrutti, insieme alle essenze profumate, alle p'iante endemiche rare, alla fauna comune e protetta (migliaia e migliaia).
Come fanno all'estero?
Un esempio, per capire meglio: negli USA, la maggior parte delle case (villette) ha un giardino. E' obbligatorio tenerlo in ordine. Nel caso qualcuno non lo faccia, il Comune gli manda una squadra che pulisce i rami secchi, rade l'erba e rende il giardino presentabile. Poi, presenta un conto salato (mano d'opera+multa). Il risultato ottenuto: ognuno, per non pagare la forte multa, cura il proprio giardino. Quelli che non vogliono o non possono farlo, procurano di fare sì che l'aspetto dello stesso sia gradevole, evitando però che l'erbaccia vi attecchisca (decorazioni in pietra lavica di vario colore, forma e dimensioni, etc etc.).
QUESTO è un esempio di ciò che anche i comuni sardi dovrebbero sapere fare.... Sicuramente, molte migliaia di ettari di boschi sardi e molte migliaia di animali sardi sarebbero ancora vivi. Il costo di ciò che è andato perduto (un patrimonio genetico irripetibile ed unico!) è molto più elevato di qualsiasi intervento di ripopolamento e di riforestamento si potrà mai fare (che - però - non è stato ancora deciso!).
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maurizio feo
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janasbi
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Inserito il - 21/07/2011 : 12:29:43
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| Nevathrad ha scritto:
| laier ha scritto: canadair,elicotteri, e relativi piloti ecc vengono pagati in base alle ore lavorate...quindi più incendi = più soldi! io cerco di non crederci!
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Il mio contratto lavorativo prevede un tot ore giornaliere, diciamo 6 tanto per dire, se per eventi improvvisi sono costretto a lavorare per 10 ore, porca miseria, avrò diritto sì o no alla retribuzione straordinaria????????? e lavorando nelle condizioni di rischio in cui lavorano le persone che spengono gli incendi con i mezzi aerei... o nel cielo all'interno di elicotteri, canadair ecc. ci sono degli ologrammi? Penso che tra gli addetti ai lavori siano quelli che hanno meno interesse ad appiccare incendi, visto che hanno un introito sicuro e basta una manovra impropria ci rimettono in prima persona. A chi se ne esce con queste perle di saggezza darei l'impiccagione tre volte al giorno, prima o dopo i pasti a scelta del medico curante...
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a volte la gente parla o scrive senza accendere la materia grigia tanto di cappello ai piloti di canadair per il loro pericoloso lavoro
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in sardegna l'acqua è un bene prezioso...bevete mirto |
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maurizio feo
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Inserito il - 21/07/2011 : 16:40:13
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Ma non dovremmo litigare: dovremmo spremerci le meningi per formulare proposte, trovare rimedi e misure preventive. Litigare non serve alcuno scopo, purtroppo. Anche ammesso che si dicano fesserie: le fesserie, quando sono solo scritte così - tra amici - non uccidono irrimediabilmente piante, animali e persone. Gli incendi, invece, sì. La Sardegna è un'isola. Le sue risorse sono limitate, appunto perché si tratta di un ecoambiente limitato, insulare. Proteggerle è imperativo. Dovremmo tentare di farlo, di parlarne con tutti, di rendere "di primo piano" il problema, per i mezzi di comunicazione e per tutte le autorità preposte.
Che ne dite - per favore - di criticare (anche negativamente!) in qualche modo la mia idea della lettera di richiesta di risarcimento ai Comuni inadempienti?
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 26/07/2011 : 11:08:58
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Ancora e sempre: identiche le cause, uguali gli effetti, medesima e totale assenza di misure preventive. http://lanuovasardegna.gelocal.it/ Non c'è soluzione, davvero, davvero?
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Paola Sirigu
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Inserito il - 04/08/2011 : 11:52:51
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La questione incendi rientra in un contesto molto più ampio riguardante la tutela dell'ambiente. E' innegabile che i sardi amino la loro terra, ma é altrettanto innegabile che non facciano il possibile per preservarne le bellezze naturalistiche. Basta muoversi appena per l'isola e vedere segni di incuria e degrado. Cultura ambientale, educazione, sensibilità, cosa manca? In questo momento mi vengono in mente certi paesini austriaci, perfetti, dove gli abitanti sono educati a non gettare per terra nemmeno una cartina. Che dire, forse l'amore dei sardi per la loro terra è più di forma che di sostanza. Ovvio che non generalizzo, ma dal contesto globale è questa l'impressione che se ne trae. Incendi ne vedo tutti i giorni, ieri ce n'era uno di grosso nei pressi di Calasetta e oramai vedere del fumo non fa più effetto. Tristezza!
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 09/08/2011 : 14:33:41
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Gli agenti del Nucleo investigativo del Corpo Forestale hanno arrestato la notte scorsa Francesco Piras, 70 anni, di Selegas ma residente a Monserrato, colto in flagranza di reato mentre appiccava un incendio in località Is Argiolas, fra Monserrato e Cagliari.
Il fatto è avvenuto dopo le 21:30 mentre gli agenti erano impegnati in un servizio di controllo nella zona, proprio dove da giorni si era verificata una serie ripetuta di incendi. Hanno visto Piras mentre, con un accendino, innescava le fiamme in un campo di stoppie per poi allontanarsi verso la propria abitazione. L'incendio, che ha interessato una superficie di circa cinque ettari di sterpaglie, è stato spento da due squadre di volontari e Vigili del fuoco.
L'arresto è stato effettuato in una giornata difficile sul fronte degli incendi che hanno interessato varie zone della provincia: a Teulada, in zona Tuerra e a Serrenti in località Santu Miali, quest'ultimo originatosi dalla linea elettrica e dovuto alla rottura della giuntura di un condotta di media tensione. Anche oggi, agevolati dal forte vento di maestrale, due rilevanti incendi: a Castiadas in località Villa Rey, e ad Assemini, dove, anche in questo caso, si sarebbe trattato della rottura di un cavo di una condotta della linea elettrica di bassa tensione.
Sino ad oggi gli incendi che hanno interessato la provincia di Cagliari e del Medio campidano sono stati complessivamente 701 con una superficie di 100 ettari di bosco e 4.000 ettari fra campi incolti e coltivati andati distrutti. Sinora sono 25 le persone denunciate per incendio colposo e nove gli indagati per incendio doloso, di cui quattro minorenni.
Martedì 09 agosto 2011 13.06
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Modificato da - maurizio feo in data 09/08/2011 14:34:38 |
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Tzinnigas
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Inserito il - 09/08/2011 : 15:21:18
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Lo Stato dovrebbe pignorare tutto ciò che risulta di proprietà del piromane Piras (analogo trattamento per tutta la genia dei piromani) per far fronte, almeno in parte, alle spese ed al danno che ha arrecato col suo gesto... In cambio, lo Stato, gli fornisce un alloggio ed il vitto...(un tetto nelle patrie galere e pane e acqua a vita)
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