Nota Bene: La Necropoli di Anghelu Ruju ( ALGHERO) e' il più vasto sepolcreto di " domus de janas" ( case delle fate) della Sardegna centro-settentrionale. Comprende ben 38 grotticelle artificiali pluricellulari e più di 300 stanzette scavate nella roccia. Gli ipogei vennero escavati su una collinetta di arenaria calcarea da genti del Neolitico Recente che, non conoscendo metalli, per eseguirle utilizzarono picchi di pietra scheggiata. Molti di questi picconi sono stati ritrovati all'esterno delle tombe e dentro una di esse venne in luce lo scheletro di un individuo circondato da numerose piccozze litiche. Si tratta forse di ella sepoltura di un antico scalpellino che si portò nell'oltretomba gli strumenti del suo mestiere!
... e quando lui spezzò definitivamente quel piccolo diaframma, ignaro di cosa ci fosse oltre, un vuoto enorme lo inghiottì nel buio: la lampada non illuminò tutto l'ambiente, ma bastò per capire che qualcosa di nuovo e insolito avrebbe occupato quella miniera per molto tempo. I picconi smisero di battere e un silenzio irreale misto a un odore di "spazio" invasero l'aria: era impossibile non capire la meraviglia che stava davanti... Lui chiuse tutto in fretta, risalì e segnalò la scoperta. Speleologi e esperti scesero per giorni, a illuminare quello che per millenni era buio e silenzio. Non più terra, lacrime, dolore e pianti, ma solo la meraviglia si impossessarono dei corpi che fin la sotto scesero e scendono ancora oggi.
500 milioni di anni fa iniziava l'avventura di questo posto, che oggi si chiama Grotta di Santa Barbara, sita nelle miniere di San Giovanni, a Iglesias. La scoperta è stata fatta nel 1952 da un minatore, che ancora oggi ci può accompagnare a esplorare questo fiabesco luogo e raccontarci la sua semplice e insolita esperienza: un luogo ancora attivo e che risulta essere una delle "geoidi" più grandi in Europa. Si visita solo tramite appuntamento, il numero chiuso e le poche visite consentite servono semplicemente a salvaguardare questo posto, ancora in attività carsica e quindi a evitarne l'arresto e la distruzione. Un trenino ci introduce dentro il percorso "minerario" sino ad arrivare all'ascensore che ci consente di scendere vari livelli per raggiungere le piccole scale (a chiocciola) ed entrare in questo incredibile mondo. Si notano sopratutto le pareti nere ricoprte di cristalli di barite che contrastano con le candide colonne di calcite.
Ho avuto l'occasione di poterla visitare due anni fa. Un autentico gioiello, unico nel suo genere. E' come entrare in un grande "geode", quella specie di sassi grigi che li spacchi..e voilà, un buco tempestato di cristalli! E' una visita che merita di essere fatta, incredibile il contrasto fra il brullo paesaggio esterno intorno alla miniera, e la fantasmagoria all'interno della grotta. Chi può andarci lo faccia, con il dovuto rispetto per l'estrema delicatezza dell'ambiente. Soprattutto, non fate i "furbi" a scattare foto col flash, non si tratta di un divieto per qualche inesistente diritto di copyright, ma del danno che la luce calda dei flash provoca alla colorazione delle concrezioni. Ciao Anna
io ci sono stato 3 volte, le prime 2 non era ancora aperta al pubblico e ho fatto il percorso che facevano i minatori...bellissimo! altissimi fornelli con scale arruginite e legno poco stabile!molto emozionante! l'ultima volta l'ho visitata in costume sardo...con la guida dell'igea! la grotta merita!
Ho avuto l'occasione di poterla visitare due anni fa. Un autentico gioiello, unico nel suo genere. E' come entrare in un grande "geode", quella specie di sassi grigi che li spacchi..e voilà, un buco tempestato di cristalli! E' una visita che merita di essere fatta, incredibile il contrasto fra il brullo paesaggio esterno intorno alla miniera, e la fantasmagoria all'interno della grotta. Chi può andarci lo faccia, con il dovuto rispetto per l'estrema delicatezza dell'ambiente. Soprattutto, non fate i "furbi" a scattare foto col flash, non si tratta di un divieto per qualche inesistente diritto di copyright, ma del danno che la luce calda dei flash provoca alla colorazione delle concrezioni. Ciao Anna
Perfettamente d'accordo! Non c'è stato bisogno del flash, a parte che non lo posso usare senza cavalletto, i faretti che riflettono in mezzo a tutto questo biancore abbagliante fanno già tanta luce!
La scoperta è stata fatta nel 1952 da un minatore, che ancora oggi ci può accompagnare a esplorare questo fiabesco luogo e raccontarci la sua semplice e insolita esperienza
Tutto vero , verissimo ... tranne che quel signore è deceduto alcuni anni fa ... Anch'io come laier ho visitato la grotta quando era ancora chiusa al pubblico . Stupenda unica nel suo genere ... pare sia l 'unica al mondo dove si possono reperire i cristalli in quelle forme e colori contemporaneamente ... Ero accompagnata da una guida dell 'Igea che raccontò troupe televisva che aveva accompagnato qualche tempo prima ... La guida era furibonda perchè un addetto delle riprese in un suo attimo di distrazione staccò dalla parete una lamella di concrezioni perchè adetta sua " voleva vedere come erano fatte dentro ".La guida lo cacciò a urla dalla grotta ...ma il danno della stupidità di questa persona rimarrà per sempre ...
Anna Agostini ha scritto: ...Soprattutto, non fate i "furbi" a scattare foto col flash, non si tratta di un divieto per qualche inesistente diritto di copyright, ma del danno che la luce calda dei flash provoca alla colorazione delle concrezioni...
Permettimi di dissentire...quello del danno della luce dei flash potrebbe essere vero se la grotta (o le grotte, perchè il discorso si può allargare) fosse al buio, ma quando nel sito si trovano i fari accesi (a luce continua) per diverse ore, il lampo di qualche flash diventa davvero poca cosa
Sono io che dissento (perchè sono abbastanza dentro il settore speleologico): le luci vengono accese solo durante il periodo della visita, generalmente in successione lungo il tratto di percorrenza, e sono a "luce fredda". Ciò non toglie che qualche danno lo facciano lo stesso, ma certamente meno di una eventuale mitragliata di flash di fotografi. Ciò accade nelle grotte turistiche gestite con criterio e responsabilità, di cui Santa Barbara fa parte. Per fare foto, come ha scritto Janahome, si sfrutta l'illuminazione già esistente. Il bello è esserci dentro, nessuna foto potrà mai rendere a sufficienza lo splendore. Ciao Anna
L'esistenza della grotta di Santa Barbara è un miracolo: chi conosce il lavoro minerario, soprattutto quello degli ultimi decenni, sa che è praticamente impossibile riuscire a conservare dei gioielli naturali così fragili come le concrezioni e le cristallizzazioni uniche presenti nella grotta di S.B. all'interno di un cantiere minerario; se non è l'esplosivo a distruggerne il contenuto è l'intervento diretto del cacciatore di cristalli! Nella miniera di San Giovanni possiamo ammirare un vero miracolo ... un grazie enorme ai minatori che per decenni hanno saputo preservare e finalmente rendere fruibile un simile patrimonio!
Regione Sardegna ~Prov.: Cagliari ~ Città: Villacidro ~ Messaggi: 91 ~ Membro dal: 22/04/2009 ~ Ultima visita: 19/06/2014
Anna Agostini ha scritto: ...le luci vengono accese solo durante il periodo della visita, generalmente in successione lungo il tratto di percorrenza, e sono a "luce fredda". Ciò non toglie che qualche danno lo facciano lo stesso, ma certamente meno di una eventuale mitragliata di flash di fotografi. Ciò accade nelle grotte turistiche gestite con criterio e responsabilità, di cui Santa Barbara fa parte...
Nei flash elettronici (quelli adottati ormai da tutte le fotocamere) puoi variare la temperatura del colore per ottenere lampi con luce più o meno calda e più o meno fredda, per cui si riscontrerebbero le stesse condizioni delle lampade fisse a "luce fredda" ma con tempi d'illuminazione estremamente inferiori.
P.S. può apparire curioso ma una luce calda è generata da un corpo più freddo con temperatura di colore più bassa; una luce fredda invece ha una temperatura colore più alta proveniente da un corpo più caldo
Appena ho letto pensavo a quella di Villasalto, mi stavo gia vergognando per non essere ancora andata a vederla e di non conoscerne neanche tanti particolari
Questa é bella e molto interessante ... da andare a vedere sicuramente io in quella zona ho visto solo quella di Is Zuddas che vale anche la pena di essere vista !
Mi ha colpito molto questa foto ... sembra tipo rosa del deserto !!
Grazie Janahome per le notizie dettagliate e per le belle foto !
Modificato da - sarrabus72 in data 12/07/2009 15:30:31