Nota Bene:Capoterra Durante il periodo dell’Impero Romano, il territorio di Capoterra, vive momenti di grande splendore e di importanza strategico- militare e commerciale. Lo dimostrano tracce di antiche ville romane, di fabbriche di vetro e terra cotta, che sicuramente primi sfruttamenti delle miniere sulle montagne. Dopo la caduta dell’Impero Romano e le prime invasioni barbariche, soprattutto ad opera dei Vandali la zona di Capoterra, come tutta la costa sarda, si spopola e il territorio di Capoterra perde l’antica importanza.
Adriano detestava l'affollamento, la promiscuità, gli intrighi e il caos di Roma, dove risiedette il meno possibile. La costruzione della villa tiburtina iniziò l'anno successivo alla sua ascesa all'impero, e lo accompagnò per il resto della sua esistenza.
Amante del bello, Adriano era appassionato di architettura ed intervenne direttamente nel disegno e nella progettazione degli edifici (manifestando una particolare predilezione per gli edifici a cupola), tanto che della villa non conosciamo gli architetti, mentre sappiamo che egli ne curò personalmente la progettazione e che pretendeva gli fossero sottoposti anche i problemi particolari della realizzazione e dell'ornamentazione. Scelse quindi con particolare cura, tanto per cominciare, il sito della nuova residenza imperiale: fuori dal caos di Roma, ma lontano solo 17 miglia romane dalla città, tra la via Prenestina e la via Tiburtina, sul vasto pianoro salubre che si estende ai piedi dei monti Tiburtini, ben drenato e ricco (ancor oggi) di cave di materiali da costruzione come travertino, pozzolana e tufo, verso il quale convergevano all'epoca ben quattro acquedotti (Anio Vetus, Anio Novus, Aqua Marcia e Aqua Claudia).
Qui, tra le molte ville rustiche che fin dall'età repubblicana erano sorte fra Roma e Tivoli, ne esisteva già una costruita nel periodo Sillano, ingrandita da Giulio Cesare, pervenuta all'epoca in proprietà della moglie di Adriano, Vibia Sabina, che proveniva da una famiglia di antica nobiltà italica [1]. Fu questo il primo nucleo della villa, incorporato poi nel Palazzo imperiale.
Lo studio del sistema di canalizzazione e delle fognature sembra indicare che la progettazione del complesso sia stata unitaria, anche se dai bolli laterizi ritrovati in circa metà degli edifici emergono tre fasi di costruzione particolarmente attive tra il 118 e il 121, il 125 e il 128 e il 134-138.
La complessità della residenza rappresentò la complessità della sua personalità, la magnificenza delle costruzioni la sua idea orientalizzante dell'immagine dell'imperatore nel suo tempo
Modificato da - Tharros in data 21/08/2010 19:42:12
Firma di Tharros
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!
Regione Trentino - Alto Adige ~
Prov.: Trento ~ Città: Trento ~ Messaggi: 4702 ~
Membro dal: 02/12/2006 ~
Ultima visita: 22/03/2020
per fortuna che ci siete voi che venite a roma a scattare foto..... lo dico sempre io, che roma se la godono i turisti, non noi che ci abitiamo, noi la subiamo....
per fortuna che ci siete voi che venite a roma a scattare foto..... lo dico sempre io, che roma se la godono i turisti, non noi che ci abitiamo, noi la subiamo....
complimenti per gli scatti.....
E' quello che dico sempre anche io. Chi ci vive spesso conosce meno cose di chi li visita, probabilmente perchè si è anche abituati, però fa sempre piacere quando ce li decantano
Firma di Flore
Grazia Orsù, dunque.....
Regione Lombardia ~
Prov.: Pavia ~ Città: Vigevano ~ Messaggi: 2930 ~
Membro dal: 14/01/2009 ~
Ultima visita: 10/07/2012