Nota Bene:Siddi - è posto al confine della provincia di Cagliari, nella Marmilla. La Giara di Siddi è un interessante altopiano che offre numerose testimonianze preistoriche, prenuragiche e nuragiche: lungo il margine i ruderi di 17 nuraghi e la tomba dei giganti "Sa dom’e S’orcu". Siddi ha un territorio di 11 kmq, ed è a 184 metri sul mare. Nella parte alta ci sono i rilievi "Sa conca ‘e sa cresia", "Tresnuraxis" e "Sa fogaia", dove nascono le fonti "Sa mitza ‘e s’acqua salza", "Sa mitza de Franciscu" e "Sa mitza de Bareci", da cui scendono le acque verso la prosciugata palude di Sitzamus, villaggio abbandonato nel 1728 a causa di un saccheggio che costrinse i suoi abitanti a trasferirsi a Siddi e nei centri circostanti.
che meraviglia Luisa sono simpaticissime....... Neva chiappari i drucisi......quando dai il primo morso....si sprigiona una sinfonia di sapori che continua, continua, continua e si intensifica fino all'ultimo morso.....mmmmh che meraviglia però devo dire che anche i fiori danno e regalano tantissime emozioni, io li adoro........ma su druci!!!!! si è capito che sono leggermente golosa?????sarà che sono in astinenza di dolci in questo periodo e allora soffro e almeno virtualmente faccio delle grandissime scorpaciate, naturalmente insieme a te, Luisa e a chi ndi oidi
Ho scelto Lalla Pisano e Maria Mereu perché le loro voci mi sembravano in grado di rappresentare bene «la Madre Terra», quella, appunto, che vede continuamente passare le nuvole e rimane ad aspettare che piova. È messo subito in chiaro che «si mettono lì / tra noi e il cielo»: se da una parte ci obbligano ad alzare lo sguardo per osservarle, dall'altra ci impediscono di vedere qualcosa di diverso o più alto di loro. Allora le nuvole diventano entità che decidono al di sopra di noi e cui noi dobbiamo sottostare, ma, pur condizionando la vita di tutti, sono fatte di niente, sono solo apparenza che ci passa sopra con indifferenza e noncuranza per nostra voglia di pioggia... » (Fabrizio De André )
Vanno vengono ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvo sembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche e corrono e prendono la forma dell’airone o della pecora o di qualche altra bestia ma questo lo vedono meglio i bambini che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con rumore prima di arrivare e la terra si trema e gli animali si stanno zitti certe volte ti avvisano con rumore
Vanno vengono ritornano e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai
Vanno vengono per una vera mille sono finte e si mettono li tra noi e il cielo per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
* * *
* * *
Firma di Marialuisa
Regione Sardegna ~
Città: Cagliari ~ Messaggi: 2410 ~
Membro dal: 10/11/2007 ~
Ultima visita: 05/09/2016
Nevathrad
Utente Maestro
Inserito il - 25/02/2009 : 17:12:49
Tizi ha scritto:
pistoccu de cappa......
Firma di Nevathrad
Regione Sardegna ~
Messaggi: 5815 ~
Membro dal: 13/10/2008 ~
Ultima visita: 05/04/2011
Nevathrad
Utente Maestro
Inserito il - 25/02/2009 : 17:14:16
Marialuisa ha scritto:
Le nuvole
Fabrizio De Andrè
[
Fantastico.
Firma di Nevathrad
Regione Sardegna ~
Messaggi: 5815 ~
Membro dal: 13/10/2008 ~
Ultima visita: 05/04/2011
Velo da costume tradizionale sardo, realizzato alla fine degli anni 30' come regalo di nozze per una sposa, è in cotone interamente ricamato a mano.....preziosissimo e a dir poco meraviglioso!!!!
Fazzoletto da collo, "muncadore de zugu", in crespo di seta e tulle. Si indossava piegandolo in due, da assumere la forma di un triangolo e poi poggiato sulle spalle avvolgendo morbidamente il collo, si incrociavano i bordi "is cabudusu" nella parte anteriore fissandoli alla camicia sottostante e alla gonna......