Forum Sardegna - Il racconto di un tartufaio dilettante
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Nota Bene: Scrinia Sacra è un museo d’arte sacra realizzato a Guasila presso le ex carceri mandamentali in pieno centro storico. Le opere, molte delle quali in oro ed in argento e altri materiali preziosi, sono esposte in ordine cronologico (dal XVI al XX secolo) lungo un percorso di sei ambienti tematici che raccolgono un’importante collezione di oggetti liturgici, devozionali e paramenti sacri provenienti sia dalla parrocchiale della Vergine Assunta che dalle altre chiese guasilesi.



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 Il racconto di un tartufaio dilettante
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Pagina: di 20

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 25/07/2010 : 16:30:16  Link diretto a questa risposta
La libertà sulle ali di una farfalla



Buona domenica, trifola






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Sa fàula si scoberit sempri.
Chie non iscultat consizos, andat in hora mala.
Mezus solu
che mal’accumpagnadu.

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Brescia  ~ Città: Castel Mella  ~  Messaggi: 676  ~  Membro dal: 02/01/2009  ~  Ultima visita: 07/09/2010 Torna all'inizio della Pagina

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 25/07/2010 : 20:48:27  Link diretto a questa risposta
Natura... lmente



Dedicato a tutte le donne del forum



forse son poche ma son pur sempre orchidee



trifola con Rita e Rina






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 26/07/2010 : 11:29:11  Link diretto a questa risposta
qualche giorno fa scrivevo:
"...La pazienza che deve avere un tartufaio deve essere paragonata alla pazienza di Giobbe. Cercare, approfondire, insistere, tentare, ritornare, riprovare, e alla fine i risultati non mancheranno (beninteso che egli abbia rispettato la natura),..."
I risultati poi si vedono e il palato non resiste a certe tentazioni.



Raccolti all'alba quando la maggior parte delle persone dorme.
Buon appetito da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 26/07/2010 : 13:25:13  Link diretto a questa risposta
Mi ero dimenticato nell'augurvi buon'appetito che io oggi mangio:
un pistocchu di Lanusei coperto da due uova strapazzate al burro tartufato con scaglie di tartufo e un buon bicchiere di vino rosso Grotta Rossa Garignano del Sulcis avanzato dal battesimo precedente.
Uhm che buono:



Prosit.
trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 26/07/2010 : 13:39:38  Link diretto a questa risposta
Un consiglio per un'oprazione che molti non conoscono: una volta arrivati a casa e dopo aver lavato per bene i tartufi lasciati in seguito asciugare, bisogna battezzarli, come vi domanderete? In casa dobbiamo giocoforza avere qualche bottiglia di buon vino rosso, in una scodella ne versiamo una quantità sufficente per "battezzare" i nostri tartufi che verranno immersi per una decina di secondi, questa operazione serve ad aumentare le proprietà del profumo del tubero, si lasciano asciugare e si consumano. Questa operazione viene fatta in modo particolare nei tartufi poco maturi.
Vediamo come:



Il vino che avanza serve per "bagnare" la gola secca per il lavoro che abbiamo fatto in precedenza.

A si biri.
trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 11:50:38  Link diretto a questa risposta
Nel mio peregninare di tartufaio cerco di cogliere il meglio che la natura offre e scatto diverse decine di fotografie, ieri mi sono trovato in mezzo al mucchio due foto che mi sembrano ritrarre la Listera ovata. C'è qualcuno degli esperti in botanica che possa confermare o meno se è l'orchidea menzionata?



Ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 11:56:08  Link diretto a questa risposta
Con un pò di fortuna sono riuscito ad ingrandire "l'orchiea Listera ovata", dove si evidenziano meglio i particolari.



Buon appetito.
Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 15:20:19  Link diretto a questa risposta

trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 18:44:37  Link diretto a questa risposta
Dopo aver divagato sul tema, anche il tartufaio ha un cuore e prova tutte le emozioni di un essere umano, riprendiamo il discorso sui tartufi.
Un bravo "capo branco" deve, con la semplicità che impera in questo mondo ipogeo e epigeo, insegnare ai propri amici (cani) il meglio che la scienza non scritta sulla raccolta dei tartufi, che non si studia nemmeno all'università, mette a disposizione con esperienze che durano oramai da centinaia di anni. Una volta che avrà capito il carattere del fido animale, dovrà insistere su quelle doti naturali cercando di migliorarne le caratteristiche che il Lagotto possiede nel proprio DNA e si potranno avere risultati come questi ( mi scuso per la foto un pò sfuocata):

Si potrà notare che il piccolo tartufino, in questo caso una Tuber Aestivum, ha un rapporto di grandezza di 2/3con il pisello.
Un Lagotto sapientemente addestrato non ingoierà (il cane non mastica, ingoia) il tubero ma delicatamente con le labbra lo porterà al suo "capo"
Ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 18:53:01  Link diretto a questa risposta
Ora vediamo l'opposto, un tubero di 380 grammi:



sembrano tanti tartufi attaccati insieme invece è uno solo. La conformazione del tubero è la causa del sottosuolo dove è cresciuto.

ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 18:59:49  Link diretto a questa risposta
Ma le capacità di un Lagotto non devono essere previlegiate solamente per la grandezza del tubero ma anche per la quantità, eccone un esempio:



Rita 6 mesi e mezzo, 5 ore di lavoro e il risultato è quello che avete appena visto, 219 tartufi.

Ciao da Rita e trifola






Modificato da - trifola in data 27/07/2010 19:10:19

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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 19:08:54  Link diretto a questa risposta
Se poi fra una stagione è un'altra ti capita di trovare un Tuber Melanosporum come questo, di certo non lo si lascia sul posto.
Anche in questo caso sembrano diversi tartufi, invece è uno solo, grande quanto un arancio:



Il tubero è stato raccolto nel mese di gennaio 2007

A si biri da Rita e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 19:53:15  Link diretto a questa risposta
Lo scorso 4 ottobre 2010 ho partecipato in quel di Tignale , con le mie fidate amiche, a una gara per la cerca al tartufo. Ho iscritto i due lagotti e ho aspettato il mio turno.
Nel frattempo si avvicina una signora tedesca che con quel linguaggio caratteristico mi fa capire che mi voleva dare una fotografia scattata due anni prima e l'anno successivo non me l'aveva potuta dare perchè ero assente (motivi familiari). Accetto il regalo e dentro di me cresce l'angoscia di sdebitarmi. Il tempo è tiranno i concorrenti si susseguono. Entriamo noi a gareggiare, prima la Rina e successivamente la Rita. Risultato prima la Rita vincitrice (4 partecipazioni, 4 vittorie) e seconda la Rina che viene squalificata per un assurdo regolamento. Decido, il premio lo girerò alla simpatica signora tedesca che non conosco nemmeno il nome. Mi metto d'accordo con l'interprete del luogo e quando ci premiano chiamo la signora per regalarle in ricordo della manifestazione il premio vinto da Rita:



Tifo da stadio da parte dei villeggianti tedeschi, gut, gut,... brafo, brafo .... gut...

Un tartufaio dilettante si accontenta anche di una semplice stretta di mano da persone che non parlano la nostra lingua ma dimostrano un calore che rimarrà nel mio cuore.
Brava Rita e bravissima anche la Rina, siete due lagotti eccezzionali.
Buona serata, trifola
P.s.: la signora si era "innammorata" di Rita






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 28/07/2010 : 16:52:52  Link diretto a questa risposta
Credo di essermi dimenticato di consigliare che dopo aver raccolto i tartufi gli stessi necassitano di piccole operazioni per poterli gustare al meglio.
1) una ciotola di acqua
2) una spazzola normale e un spazzolino da denti (possibilmente nuovo)
3) carta casa
4)tazza con del vino rosso possibilmente buono.
Spieghiamo meglio: la ciotola dell'acqua serve per lavare i tartufi con la spazzola grande e rifinire con una seconda lavata, con acqua pulita, utilizzandi lo spazzolino, i tartufi raccolti. L'acqua sporca deve per forza di cose gettata sulla base di certe piante ( ne parlerò in un secondo momento) per ......la carta casa serve per due motivi: 1) asciugare i tartufi lavati con l'acqua e in un secondo tempo asciugarli dal vino che noi abbiamo utilizzato per "battezzare" i tuberi.
Il taglierino serve per scagliare il tubero in una quantità sufficente a far godere il palato.
Una cosa importante: l'acqua che viene utilizzata ad ogni ricambio non deve essere buttata nei WC o negli scarichi dei lavandini. Perchè domanderete Voi.
Penso che noi tutti siamo grandi a sufficenza per capire che certe parole devono essere giocoforza utilizzate per far capire quello che per secoli è stato utilizzato senza scandalizzarsi.
Ora guardiamo gli strumenti di lavoro:



Capito?

Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 28/07/2010 : 17:07:22  Link diretto a questa risposta
nel mio intervento precedente scrivevo: "......Penso che noi tutti siamo grandi a sufficenza per capire che certe parole devono essere giocoforza utilizzate per far capire in modo semplice quello che per secoli è stato utilizzato senza scandalizzarsi......"
Domanda: perchè fino a tempi non troppo lontani c'erano tartufi in numero superiori ai "tempi di ora"?
Non scandalizzatevi ma è la verità. Le persone dei tempi moderni non fanno più la "ca..." nei campi, sotto le piante, vicino ai rigagnoli di acqua nascente. Essendo le spore tartufigena NON biodegradabili, all'interno degli stomaci delle persone o deg
gli animali germogliano per effetto di certe componenti... Qui la mia preparazione medico scentifica si deve fermare per non sbagliare termini.
trifola






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