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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 03/01/2009 : 20:34:42
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Asinella80
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 03/01/2009 : 22:40:16
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Che ricordi questa strada....
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 04/01/2009 : 11:31:55
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 06/01/2009 : 09:57:14
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Forse piove....
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 06/01/2009 : 10:43:51
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Diverse strade della Sardegna hanno una caratteristica: ad un tratto terminano e non si va da nessuna parte. Ovviamente non parlo delle strade più importanti. Succede spesso di trovare un bivio, una strada asfaltata che per esempio va verso destra poi dopo qualche centinaio di metri o qualche chilometro finisce… Allora dietrofront.. Per noi è diventato un fatto normale mentre percorriamo una qualsiasi strada; se vedo qualche stradina che si diparte mi viene di prenderla per vedere dove va e, siccome so come potrebbe andare a finire, spero nei santi protettori dei fuori di testa..ma non funziona quasi mai, io comunque insisto. Con questo sistema nei miei primi anni, più o meno venti , arrivai in posti come Cala Domestica, l’ Argentiera, Capo Comino, Punta Molentis, Pedra Longa, Piscinas ed altri. Un paio di volte questa modo di viaggiare ci ha portato sulla riva di qualche lago, un’ altra volta fui costretto a qualche chilometro in retromarcia non avendo posto per girarmi. Forse nessuno ha mai fatto caso che se in mezzo ad altre auto ce ne una di un pastore si nota subito: è piena di strisciate orizzontali. Il mio van non è ancora così ma sono sulla buona strada. Ricordo che alcuni anni fa, allora giravo da solo, imboccai una stradina sterrata che percorsi fino a quando non finii presso una valle dai declivi molto dolci, in fondo un lago. Le colline tutto intorno erano di terra rossa macchiate di prati quasi verdi il tutto in un ampio orizzonte. Sulla mia destra c’era un classico ovile: casa in pietra e muretto a secco circolare. Era passato mezzogiorno quindi mi accinsi a prepararmi il pranzo e mentre stavo cuocendo la pasta sentii un motore un po’ imballato ed apparve un vecchio pick up bianco. Quando si fermò ne scese un tale che si avvicinò salutandomi e chiedendomi, molto cortesemente, cosa ci facessi lì. Risposi al suo saluto e dissi che ero arrivato lì per caso e che considerata l’ora ed il posto avevo deciso di fermarmi a mangiare e che sarei ripartito subito dopo. Mi chiese dove ero diretto al che risposi che non avevo mete. Scambiammo ancora qualche parola, poi mi salutò, salì sul suo pick up e si allontanò con un cenno della mano lasciando dietro di se una nuvola di fumo nero. Ovviamente mentre chiacchieravo col pastore, perché quello era, la pasta andò per i fatti suoi. Mangiare quella specie di pappa non mi andava proprio. Non vado mai in giro con molte provviste. Mi piace entrare nei negozietti di paese e comperare quello che mi serve. Non mi restava che farmi un panino con quello che avevo quando risentii il rumore del pick up. Quando arrivò mi avvidi che non era solo come prima, il pastore; aveva portato con se altre due persone e un cane. Gia mi vedevo nelle mani dell’anonima sarda, sperduto in qualche grotta del Supramonte; due cose mi vennero in mente: primo che non avevo una lira (erano ancora in voga…le lire) e secondo che non sono de Andrè e quindi non avrei potuto farci nemmeno una canzone “in memoria”. Scesero dal pick up, e notai non con un po’ di vena comica, che davanti stava seduto il guidatore, il pastore della prima volta col cane, nel cassone le altre due persone e pensai che in certi casi in Sardegna non si spara prevalentemente ai cani. Si avvicinarono e uno di loro aveva un contenitore in mano. Questa volta ci presentammo. Ricordo ancora i nomi di uno di loro, Antonio. Si sedettero e mi chiesero se avevo mangiato. Spiegai loro la triste fine che aveva fatto la pasta. Fecero un sorrisetto, forse di compatimento, quindi estrassero dal contenitore una pentola, una forma quasi intera di formaggio dei pezzi di pane e un tre bottiglie di vino e mi invitarono a mangiare con loro. Naturalmente tutte le mie perplessità erano solo stupidaggini, questa gente sa essere gentile, ospitale… e anche molto, forse troppo ospitale, considerato come finì. Mentre mangiavamo osservai che il cane se ne stava sdraiato in disparte allora chiesi se potevo dargli la pasta che io non avevo mangiato e Antonio mi disse che andava benissimo. Andò nel pick up prese una vecchia scodella di alluminio per metterci la pasta. Stavo per portarla al cane quando mi fermò, tolse il coperchio dalla pentola che avevano portato, prese due pezzi di carne, che poi scoprii essere carne di pecora bollita, li mise nella scodella. Insomma mi trovai a pasteggiare con tre pastori sardi, molto gentili ed a parlare dei fatti nostri come se ci conoscessimo da anni. Raccontai dei miei vagabondaggi per l’isola, del fatto che mai ho avuto problemi con chicchessia e che erano gia diversi anni che facevo così ecc ecc. Mi raccontarono che il lago che si vedeva sotto era stato fatto una ventina di anni prima e che aveva costretto parecchie famiglie del posto ad andarsene in quanto l’acqua aveva invaso i prati usati per il pascolo delle pecore. Mi dissero che loro avevano in custodia greggi di altri e che giravano per i vari pascoli. Non ricordo bene come finì questo incontro. Sta di fatto che non so come mi addormentai, forse a causa di quell’ultimo bicchiere di vino, e mi svegliai che stava scendendo il sole. Ero solo, attorniato dal silenzio e dai profumi che solo la Sardegna sa dare. Ero un po’ intontito, ad essere sincero. Comunque mi feci un caffè per tentare di riprendermi e notai che, su un vassoio di sughero mi avevano lasciato mezza forma di formaggio e una bottiglia di vino..con un bigliettino..” buon viaggio e lascia bere a chi lo sa fare ”. Ma, tornando a noi, se qualcuno pensa che le strade della Sardegna fanno un po’ pena ha ragione, ma solo per quanto riguarda il percorso all’interno di paesi o città. Forse lasciano buche avvallamenti e altri ostacoli per far si che si vada piano. Ho fatto moltissime strade nell’isola e non ho trovato niente di meglio o di peggio che in altre regioni. Ma una cosa è sicuramente diversa..la panoramicità e la varietà del paesaggio che si attraversa percorrendole. La strada più bella in assoluto è la SS 125, panoramica su tutti gli aspetti dell’Isola: parte da Palau ed arriva a Cagliari dopo circa 360 Km. Si può percorrere comodamente in tre giorni facendo delle tappe Si possono osservare straordinari panorami sulla costa est fino ad Orosei; si sale verso il Sopramonte dopo aver passato Dorgali, si prosegue su un tratto di altopiano dal quale si scorge il paese di Urzulei e, volendo , deviare sulla SP 37 passando sotto il paese di Talana e raggiungere Lotzorai. Continuando si arriva a Baunei, e poi Lotzorai. Si prosegue verso Tortolì, Barìsardo. Più avanti si incrocia la strada che porta a Jerzu, dove vale la pena deviare per vedere i famosi Tacchi Proseguendo si transita vicino a Tertenia, Quirra dove si trova il castello di Medusa, di seguito Villaputzu, S. Vito e Muravera. Si raggiunge poi S. Priamo da dove si lascia la fascia costiera e si procede verso l’ interno. Sulla strada si scorge sulla destra un nuraghe chiamato Asoru. Circola una voce su questo “ Reperto”; che sia stato costruito velocemente in occasione di una visita del fu sig. Benito Mussolini che ne voleva vedere uno ma nessuno aveva piacere che girasse per la Sardegna curiosando nei fatti dei Sardi. Qui lo dico e qui lo nego!! Dopo S. Priamo il paese di S. Gregorio, arrivati al lago di Simbrizzi si incrocia Viale Europa che porta al Margine Rosso e a Quartu S. Elena. Altra strada molto bella e tutta in costa è la SP 105 Alghero - Bosa che dopo una ventina di Km diventa SP 49. Si percorre comodamente in qualche ora e, con un po’ di fortuna verso il pomeriggio intorno alle 16 – 16.30 si possono scorgere i grifoni, se non piove. La SP 292 o Scala Picada che parte da Alghero e dalla quale si ha un panorama mozzafiato su Porto Conte e sulla costa Ovest per un lungo tratto verso sud Prosegue per Villanova Monteleone, raggiunge il Lago del Temo sopra il quale su una collina si può scorgere Monteleone Roccadoria. Proseguendo si raggiunge il paese di Mara poi Padria dove si imbocca la SP 20 per Montresta non prima di essere entrati sulla SP 20, e quindi Bosa. Da Mara si può anche deviare sulla SS292 che arriva a Pozzomaggiore. Si esce dal paese sulla SS 292 Dir per Cossoine e poi la SS 131. A sud vale la pena percorrere la SS 128 che parte all’altezza di S Priamo, in provincia di Cagliari, si imbocca una decina di chilometri dopo Torre Salinas lasciando la SS125 proseguendo a sinistra; seguendo la costa si arriva a Cagliari. La SS 195 ( o Sulcitana) che parte da Cagliari e seguendo la costa sud arriva a S. Antioco: transitando per Domus de Maria, Teulada, S. Anna Arresi, si taglia a sinistra sulla SP 109 quindi a destra sulla SP 73 verso Canigonis, poi Villarios da dove si riprende la SS 195 per S. Giovanni Suergiu, volendo si può anche tagliare per la SP 77 che si congiunge alla SS 126 che proviene da S. Giovanni, quindi S. Antioco. Strada diversa ma non meno bella è la SS 129 che parte all’ altezza di Macomer e si dirige verso l’interno costeggiando la catena del Marghine. Raggiunto Silanus sulla destra si può visitare il Nuraghe S. Sabina con annessa Chiesetta. 1000 anni di storia intercorrono fra l’una e l’altra costruzione. Continuando sulla stessa strada o ci si immette nella SS131 oppure si gira a sinistra nel pressi di Bottidda sulla SS128 Bis e si arriva a Buddusò. In Sardegna non è difficile sentir chiamare le strade col loro numero. Molto spesso invece la SS131, che poi è la spina dorsale dell’ Isola, l’attraversa tutta e porta il nome di Carlo Felice perché è costui che l’ ha voluta. Da Cagliari fino a Porto Torres, dopo Abbasanta la diramazione a destra si chiama sempre SS131 ma anche diramazione centrale Nuorese vale a dire SS131dcn, perché è li che porta per poi proseguire fino ad Olbia, La statua del suddetto campeggia in una piazza di Cagliari con il braccio puntato verso Nord…da lì parte la Carlo Felice. ( Mentre io credo che ben poco felici siano quelli costretti a percorrerla visto che i lavori di riammodernamento sono assai lenti e pare sarà completata non prima del 2011) Una volta si chiamava S.S. 131 Alborense perché collegava a Cagliari quel territorio. Dopo il 1928 in poi la strada a tratti fu portata fino a Porto Torres. La SS131 pur essendo molto simile ad una autostrada non lo è. La velocità consentita è di 90 Km all’ora essendo una strada extraurbana di II° categoria. Ma non mi pare che questo, il limite di velocità, impensierisca alcuni velocisti che mi hanno sorpassato di gran carriera. Tutto il mondo è paese, c’è sempre qualcuno che va più veloce di un altro.
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silvana
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 06/01/2009 : 15:37:24
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Strada facendo . . . . . . Da Seulo per Gadoni sul ponte nuovo. Notare : montagna a sinistra Gadoni,montagna a destra Seulo e in lontananza al centro i monti di Aritzo.
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Panorama
Gadoni (Nu)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/01/2009 : 18:05:50
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Una bella strada fra le sughere...
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 09/01/2009 : 08:32:32
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La carlo felice nei pressi di Zeddiani
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 09/01/2009 : 14:35:34
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 11/01/2009 : 10:37:51
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| Tharros ha scritto:
Pale Eoliche...
Ue ragazzi...finite le foto delle strade? dai dai su..cercatele
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apixedda
Salottino
Utente Normale
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Inserito il - 11/01/2009 : 11:17:33
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Strada per Monte Limbara.
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Punta Is Molentis
Villasimius (CA)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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apixedda
Salottino
Utente Normale
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Inserito il - 11/01/2009 : 11:22:10
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Strada per Tula- Lago Coghinas
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Punta Is Molentis
Villasimius (CA)
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apixedda
Salottino
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Inserito il - 11/01/2009 : 11:31:54
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Che strada è?
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Punta Is Molentis
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Aschy
Salottino
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Inserito il - 11/01/2009 : 11:51:30
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| apixedda ha scritto:
Che strada è?
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Se questa è la roccia dell'Elefante in quel di Castelsardo, anche se non ci sono andato ti dico che la strada è quella della SS134.
Ritornando al tema degli elementi estranei nelle strade, io e un amico paradisolano amante delle pastine durante un'escursione abbiamo visto questa coppietta familiare nella strada che dal cimitero di Teulada porta verso l'Arco di Basileddu prima e a siti archeologici importanti come il nuraghe Is Orbais e il nuraghe Sa Perdaia...
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c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti.. |
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apixedda
Salottino
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Inserito il - 11/01/2009 : 12:01:46
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In quanto a elementi estranei nelle strade....che a mio avviso sono anche pericolosi, ne racconto una tragicomica. Due ragazzi in scooter, anni fa, e in periodo autunnale, quindi buio abbastanza presto, stavano rientrando da Costa Rei a Villasimius. Passato il bivio che porta a Punta Molentis, sotto curva si sono trovati davanti una mucca, proprio sulla loro traiettoria. Conclusione: frontale con la pancia del bovino, uno è rimbalzato finendo nel fossato, ha sbattuto la testa ed è morto, l'altro alla guida ha avuto la prontezza di chinarsi per riuscire a passare sotto la pancia della mucca, si è passato ma si è scassato tutte le ossa e ne porta ancora le conseguenze. Niente risarcimento perchè la mucca non era assicurata. Perciò dico che sono pericolosi questi animali liberi al pascolo. Scusate se mi sono divulgata.
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Punta Is Molentis
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