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linomereu
Utente Medio
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Inserito il - 27/06/2006 : 18:47:08
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Or i sardi pastori,all'indorarsi dei cieli,mentre van con tintinnio dolce le greggi a ricercar gli sparsi rivi,levan le fronti e adoran Dio.
Rapiti,quasi sentano levarsi la luce in seno,fremono ad un pio sgomento,come querce,su per gli arsi greppi, dei venti roridi al desio.
Poi vanno lungo il risonante mare, fra prati d'asfodelo e per le rupi; vanno fantasmi d'una antica età:
torbidi e soli nel fatale andare, il cuore schiavo di pensieri cupi, l'occhio smarritonell'immensità.
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Agresti
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Inserito il - 11/07/2006 : 12:07:02
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Lino da dove hai tratto questa poesia??
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linomereu
Utente Medio
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Inserito il - 11/07/2006 : 15:02:06
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ciao Agrè,la poesia ALBA,è tratta da "canti barbaricini" editto da "il nuraghe" Cagliari. questa,se ti può far piacere,è la presentazione che ne fa la casa editrice,credo.
"spicca la solitudine dei pastori,ritti in tacita adorazione al primo apparire dell'alba,e poi erranti come ombre che racchiudono cupi pensieri"
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