V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Turritano |
Inserito il - 07/04/2008 : 21:27:16 Apro questa discussione con una poesia(?), poi ne seguiranno altre, anche in Campidanese, naturalmente non scritte da me. Dato l'argomento, chiunque può intervenire e inserirne di sue. Tutti i commenti e le critiche sono ben accetti, a condizione che non si scada né nell'intolleranza nè nella volgarità. Saruddi a tutti Turritano |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
callas |
Inserito il - 19/02/2009 : 17:41:40 certo che mi accontento..grazieeee.... e grazie anche a Tizi... |
Titti |
Inserito il - 19/02/2009 : 17:17:41 bravissimo graziano lo stavo per fare io complimenti.. TIZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII e bellissimaaaaaaaaaa |
Tizi |
Inserito il - 19/02/2009 : 15:48:07 Grazie Graziano.....
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Tzinnigas |
Inserito il - 19/02/2009 : 15:45:32 | callas ha scritto:
..Tizi..non è che hai la traduzione...sto provando a leggerla...ma
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Questa è una traduzione molto libera, ma rispecchia esattamente il senso del testo originale.... Callas accontentati!
Sardo-emigrante una parola sola. Sparso in ogni angolo del mondo Ha fatto bella fronda, tutt’intorno Ed i successi gli sono di conforto.
Tu sei partito, all’avventura, in cerca del lavoro sospirato, con coraggio, inizi la tua lotta nel bel mezzo della gioventù.
All’improvviso ti sei ritrovato, fra tanta, tanta gente sconosciuta, impaurito cominci la tua lotta e tra i migliori tu ti sei distinto …
Hai conosciuto mondi differenti, gente di ogni razza, e provenienza. Inverni freddi e bianchi dalla brina, Alte montagne e campagne fresche.
Tu stai bene ma non sei contento, perché hai lasciato i tuoi cari, i tuoi amici Ti mancano quei sapori antichi, che mettono il cuore in tormento.
Quando ritorni al paese natio, il tuo cuore s’inonda di allegria, Sembri rinato e sembra anche che Cambi persino il tuo colorito.
Ho fisso un desiderio nella mente, Spero che Dio lo possa esaudire…. Più nessuno, sia costretto a partire Per cercare lavoro in Continente.
Tutti qui, trovino il lavoro, e vivano con dignità e decoro.
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Tizi |
Inserito il - 19/02/2009 : 15:14:34 grazie della tua testimonianza magnum, deve essere stato veramente dura emigrare in quel periodo....chissà quante sofferenze, quanti sacrifici e duro lavoro per portare avanti la famiglia......da quanto tempo vivi in Belgio? Ma la cosa più dura da superare penso sia stata l'emarginazione e l'intolleranza.....non dovrebbe esistere ma purtroppo non è così....si spera sempre che le cose cambino...ma....
un saluto ciao Tiziana |
callas |
Inserito il - 19/02/2009 : 15:11:45 ...grazie..ho capito quello che mi vuoi dire...e apprezzo.... ...per molti italiani è stato duro vivere all'estero...non sempre erano visti bene...bisognerebbe pensare...a quello che succede in Italia... |
magnum |
Inserito il - 19/02/2009 : 14:32:46 Ciao Callas, C' è realmente la verità che tu a scritto là! sono un uomo con la testa duro ed il cuore duro nella mia vita io n' non hanno pianto molto ma questa qualche parola il mio dare gli strappi allo occhi. alcune parole per descrivervi l' emmigration italiana in Belgio
Una delle più grandi difficoltà incontrata dagli immigrati fu l'alloggio. Per molto c'erano gli " mense " , ma d' altri cercavano altrove poiché le condizioni degli " mense " erano intollerabili e lontano dalle promesse fatte dalla miniera di carbone. Trovare una casa ad affittare era quasi missione impossibile, poiché alcuni proprietari belgi non volevano affittare agli stranieri; su alcuni cartelli di casa da affittare, era iscritto " né animali, né straniero ". Si può dunque capire che l' integrazione n' a non stato facile all'inizio. Alla miniera, l' intesa tra minatori belgi e n' italiani; non era la migliore, poiché i minatori italiani riportavano più carbone, dunque guadagnavano più dei belgi. Spesso gli ingegneri delle miniere aggiungevano alla tensione tra lavoratori belgi e stranieri.
il mio genitore si vissuto tutto quello ed ancora più!!! vivo in Belgio da tempo, sono j' avete sempre un permesso di soggiorno, non carte ditentité. è bella il Belgio, dopo tutti i sacrifici. |
Tizi |
Inserito il - 19/02/2009 : 10:04:23 per mè è difficile fare la traduzione, la capisco tutta ma tradurla come si deve non sono capace.....proviamo a chiedere a qualcuno che lo faccia al posto mio.....avanti un volontario..... |
callas |
Inserito il - 19/02/2009 : 10:00:29 ..Tizi..non è che hai la traduzione...sto provando a leggerla...ma |
Tizi |
Inserito il - 19/02/2009 : 09:53:58 non l'ho scritta io ma trovo sia bellissima.....
A S’EMIGRANTE
Sardu-emigrante est’unu faeddu solu Isparsu, in d’onzi cuzzu ‘e su mundu Frunda bella hat fattu tot’in tundu Chi sos suzzessos li sunis de consolu.
Partidu, ti che ses a s’aventura In chirca, ‘e su bramadu tribagliu Cun corazzu, e unu miseru bagagliu In su menzus de sa tua gioventura.
Improvvisu, ti che ses zappadu In mesu de zente isconnotta Impauridu, incuminzas sa lotta Tra sos menzus ti ses’ischeriadu.
Connottu as mundos diferentes Zente, de ogni-arrazza e zenia Ierros de astraore e chilighia Artos montes e friscos padentes.
Istas bene, ma non ses cuntentu C’has lasssadu, parentes e amigos Ti mancant, sos sabores antigos Chi ti ponent, su coro in turmentu.
Cando torras, a su logu nadiu S’inundat su coro de allegria Torradu a naschet, pares ebbia Cambiande, subitu su coloriu.
Unu disizzu, appo firmu in mente Ispero chi Deus, lu pottat esaudire Pius niunu, siat custrettu a partire Po chircare tribagliu in continente.
Tottus, zappent inoghe lavoru E bivant, cun dignidade e decoru.
Deligia Salvatore
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errante |
Inserito il - 19/02/2009 : 07:25:43 | callas ha scritto:
L'odore della tua terra
Il cuore più pesante della valigia stessa. Gli occhi persi nella nuova realtà e ancora l'odore della tua terra addosso. Aspetti forse una mano amica forse il tuo domani e guardi ancora il tuo ieri... e vorresti fuggire ma il biglietto di sola andata è una catena di ferro che ti toglie il respiro... e l'urlo ti muore in gola. La guardi la terra che ami come tua madre come tua sorella come tua figlia come tua amante, tra le lacrime giuri che tornerai chissà... forse resterà un sogno il sogno che ti farà vivere la speranza di non essere dimenticato di non dimenticare. E l'odore della tua terra puntuale ti riempirà il cuore di lacrime.
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La terra che ami, come tua madre, tua figlia,tua amante, chissà... foorse resterà, un sogno. callas! Grazie per avvermi riempito il cuore di lacrime, Antonio È bellisima!!!
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Nuragica |
Inserito il - 18/02/2009 : 21:23:41 Molto bella veramente la tua poesia Callas.... Per molti anni anche io ho sofferto per il distacco dalla mia terra, ma soprattutto per la lontananza dai miei cari.... poi piano piano la famiglia il lavoro le preoccupazione per l'avvenire dei figli han fatto si che mi concentrassi di piu' sulla realta' milanese.. Ora che i figli son grandi cerco di andare piu' volte l'anno in Sardegna.. e grazie a Dio la sofferenza atroce degli anni passati non la provo piu'... Ne' piu' mi fa venir le lacrime una nave che si allontana dal porto di Cagliari |
Titti |
Inserito il - 18/02/2009 : 20:46:55 callas grazie e bellissimia.
La guardi la terra che ami come tua madre come tua sorella come tua figlia come tua amante, tra le lacrime giuri che tornerai chissà... forse resterà un sogno
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Tizi |
Inserito il - 18/02/2009 : 19:24:47 la nostalgia, il ricordo, le persone che hai lasciato, più il tempo passa più senti il desiderio di ritornare da dove sei partita...... Callas triste ma vera la tua poesia..... |
callas |
Inserito il - 18/02/2009 : 19:00:12 ..si ho pensato prima ai sardi...e poi a tutti gli altri... |
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