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Nota Bene: Gonnosnò - è localizzato nella parte della Marmilla ai piedi dell'altopiano della Giara..Situato a m. 175 sul livello del mare si stende per 15,45 Km quadrati. Comprende la borgata di Figu, frazione di Gonnosnò
Il toponimo del paese pare derivi dall'unione dalla radice "gonnos" significante collina, con il termine "nò" genitivo di "nèos" significante "del tempio". Un'altra teoria ci porta alla conclusione che il nome Gonnosnò significa "colle nuovo".



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
ombra Inserito il - 17/09/2007 : 20:15:03
ciao a tutty mi presento sono ombra scusate ma qualcuno sa aiutarmi?
per aiutare in casa visto i tempi che i soldi nn bastano + arrivi si e no a metà mese o deciso di lavorare ma aime lavoro zero e si sono assistente domiciliare e si cerco lavoro ad ore a fare pulizie ma niente allora o deciso di fare una cosa che mia madre mi ha insegnato molto bene visto che faccevo il pane fatto in casa e sino all'anno scorso tutto ok xvenderlo ma ora vorrei regolarizzare la cosa mi fa paura tutto in nero la finanza ha dichiarato guera agli evasori giustamente ma come si fa x avere informazioni x fare il pane fatto 8in casa è un mestiere antico sapete come posso fare x regolarizzare la cosa e magari inventarmi un vero e proprio lavoro?
grazie da ombra
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
cedro del Libano Inserito il - 19/09/2007 : 09:27:45
http://www.pianetapane.it/noe/servi...de_service=8





tutto quello che ci vuole,per legge.

Ciao,vorrei sapere la documentazione per aprire un forno alegna diretto per il pane,perchè già ce la mia madre,ce l aveva mia cugina una tradizione di pane di circa 60 anni,ed ora io sono disoccupato,da tanto che aiuto mia madre e ne vorremmo fare uno nuovo anche usuendo di qualche finanziamento.Dico questo perchè sto incontrando qualche problema,perchè si dice che non sono in regola.Noi ci troviamo a SCILLA provincia di Reggio Calabria.Grazie e tanti saluti,spero che mi potete aiutare.

Domanda effettuata sabato 14 luglio 2007 da Guardavaglia Domenico (aiuto fornaio,diplomato Geometra)

Non capisco quale problema le stiano creando, considerato che l’apertura di nuovi panifici è stata notevolmente semplificata dal Decreto Bersani e i forni a legna sono consentiti. Per sua informazione Le riporto di seguito ciò che prevede tale normativa: Testo del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 coordinato con la Legge di conversione 4 agosto 2006, n. 248, recante: «Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale.». Art. 4. Disposizioni urgenti per la liberalizzazione dell'attività' di produzione di pane 1. Al fine di favorire la promozione di un assetto maggiormente concorrenziale nel settore della panificazione ed assicurare una più ampia accessibilità dei consumatori ai relativi prodotti, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono abrogate la legge 31 luglio 1956, n. 1002, e la lettera b), del comma 2 dell'articolo 22 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. 2. L'impianto di un nuovo panificio ed il trasferimento o la trasformazione di panifici esistenti sono soggetti a dichiarazione di inizio attività da presentare al comune competente per territorio ai sensi dell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241. La dichiarazione deve essere corredata dall'autorizzazione della competente Azienda sanitaria locale in merito ai requisiti igienico - sanitari e dall'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, dal titolo abilitativo edilizio e dal permesso di agibilità dei locali, ((nonché dall'indicazione del nominativo del responsabile dell'attività' produttiva, che assicura l'utilizzo di materie prime in conformità alle norme vigenti, l'osservanza delle norme igienico- sanitarie e di sicurezza dei luoghi di lavoro e la qualità del prodotto finito. 2-bis. E' comunque consentita ai titolari di impianti di cui al comma 2 l'attività' di vendita dei prodotti di propria produzione per il consumo immediato, utilizzando i locali e gli arredi dell'azienda con l'esclusione del servizio assistito di somministrazione e con l'osservanza delle prescrizioni igienico -sanitarie. 2-ter. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministro della salute, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, emana un decreto ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, volto a disciplinare, in conformità al diritto comunitario: a) la denominazione di «panificio» da riservare alle imprese che svolgono l'intero ciclo di produzione del pane, dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale; b) la denominazione di «pane fresco» da riservare al pane prodotto secondo un processo di produzione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento, alla surgelazione o alla conservazione prolungata delle materie prime, dei prodotti intermedi della panificazione e degli impasti, fatto salvo l'impiego di tecniche di lavorazione finalizzate al solo rallentamento del processo di lievitazione, da porre in vendita entro un termine che tenga conto delle tipologie panarie esistenti a livello territoriale; c) l'adozione della dicitura «pane conservato» con l'indicazione dello stato o del metodo di conservazione utilizzato, delle specifiche modalità di confezionamento e di vendita, nonché delle eventuali modalità di conservazione e di consumo.)) 3. I comuni e le autorità competenti in materia igienico -sanitaria esercitano le rispettive funzioni di vigilanza 4. Le violazioni delle prescrizioni di cui al presente articolo sono punite ai sensi dell'articolo 22, commi 1, 2, 5, lettera c), e 7, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.








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paola Inserito il - 18/09/2007 : 22:58:25
annika ha scritto:

Io insisto.. devi andare alla Camera di Commercio di Cagliari.... parte tutto da quegli uffici....

L'informagiovani non centra niente col volere aprire un'attivita' ... a meno che non hai meno di 25 anni...

e in ogni caso se deve iniziare un'attivita' qualsiasi: Commercio,Artigianato,industria,piccola imprenditoria,etc...

Devi rivolgerti alla Camera di Commercio della tua zona...hai scritto che sei di Quartucciu.... quindi Cagliari..

Puoi andare anche direttamente al sito...scaricare eventuali moduli da compilare....

a si biri !


oppure al comune di residenza, perchè ogni comune ha i suoi ordinamenti..... assessorato al commercio....

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paola
annika Inserito il - 18/09/2007 : 22:41:16
Io insisto.. devi andare alla Camera di Commercio di Cagliari.... parte tutto da quegli uffici....

L'informagiovani non centra niente col volere aprire un'attivita' ... a meno che non hai meno di 25 anni...

e in ogni caso se deve iniziare un'attivita' qualsiasi: Commercio,Artigianato,industria,piccola imprenditoria,etc...

Devi rivolgerti alla Camera di Commercio della tua zona...hai scritto che sei di Quartucciu.... quindi Cagliari..

Puoi andare anche direttamente al sito...scaricare eventuali moduli da compilare....

a si biri !
carusoandfriends Inserito il - 18/09/2007 : 22:16:13
Ciao Ombra .....e in bocca al lupo....sono io stesso di Quartucciu...ormai in Francia...a presto nel tuo negozio....

carusoandfriends
carol Inserito il - 18/09/2007 : 15:03:53
riassumendo......vai all'informagiovani e poi in camera di commercio e in bocca al lupo!!!
Agresti Inserito il - 18/09/2007 : 10:55:16
Inoltre credo che occorra un libretto sanitario che attesti il tuo buono stato di salute

e l'assenza di malattie contaggiose ,tipo tifo,epatiti varie,tubercolisi etc.

Non spaventarti perché è piu' semplice di quanto tu creda,per questo ci si rivolge al medico sanitario del paese,che provvedera' a farti i vaccini


In Sardegna, come in altre regioni, non è più necessario
è stato sospeso diversi anni fa..


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***LIBRIDISARDEGNA***
cedro del Libano Inserito il - 18/09/2007 : 08:56:41
http://www.confesercenti-sardegna.it/



Qui puoi trovare delle notizie utili.

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Crilo Inserito il - 18/09/2007 : 08:40:49
ciao ombra!ci sono persone molto efficenti,che puoi trovare agli sportelli " informagiovani",ci sono tutte le opportunita' di scelta,per chi intende avviare un'attivita' in proprio;ti daranno i consigli giusti!


cedro del Libano Inserito il - 18/09/2007 : 08:32:57
Per esercitare l'attività è necessaria l'iscrizione al Rec, il registro degli esercenti presso le Camere di commercio territoriali, che si ottiene superando un esame specifico. Per l'apertura del laboratorio, infine, sono necessarie un'autorizzazione comunale e una sanitaria, che viene rilasciata dalle Asl. Informazioni specifiche si possono avere presso le Camere di commercio del proprio Comune. Invece per richiedere informazioni sulle procedure amministrative, le normative specifiche e gli eventuali finanziamenti ci si può rivolgere allo sportello Punto nuova impresa allo 02.851.553.42. Esistono anche link specifici sull'imprenditoria femminile: www.osservatoriodonna.igol.it, per esempio, è il sito del Ministero per le Pari Opportunità, con informazioni e normative per fare impresa. Propone percorsi tematici per verificare la propria idea di business. www.legge215.regione.lombardia.it è invece il sito sulla legge della regione Lombardia che riguarda i finanziamenti alle attività femminili. Opportunità, servizi e risorse per chi vuole avviare un'attività o sviluppare progetti aziendali innovativi. Infine si segnala www.cid.er.cna, ovvero il sito del Comitato impresa donna dell'Emilia Romagna. Indispensabile la parte dedicata alle consulenze dove è possibile trovare tutto quello che bisogna sapere riguardo alle procedure di avvio per le nuove imprese, le normative europee e il progetto operativo. Oltre a informazioni e case history di imprese "al femminile" già avviate con successo in diversi Paesi europei.





Ho trovato questo applicato alla lombardia e alla E.romagna,ma credo valga anche per la sardegna,essendo comunque territorio italiano.

puo' dare uno sguardo nei siti segnalati,quelli sottoliniati




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cedro del Libano Inserito il - 18/09/2007 : 07:40:38
credo che quello che tu vuoi fare si chiami catering.

credo che Annika abbia ragione ci si deve rivolgere alla camera del commercio.

Inoltre credo che occorra un libretto sanitario che attesti il tuo buono stato di salute

e l'assenza di malattie contaggiose ,tipo tifo,epatiti varie,tubercolisi etc.

Non spaventarti perché è piu' semplice di quanto tu creda,per questo ci si rivolge al medico sanitario del paese,che provvedera' a farti i vaccini

necessari.

comunque provo a vedere se trovo qualcosa in internet e poi vedo di informarti al piu' presto.

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skywalker57 Inserito il - 17/09/2007 : 23:25:14
Ciao Ombra benvenuta e buona permanenza


La forza sia con te
afabica Inserito il - 17/09/2007 : 23:04:27
ciao ombra , benarrivata

non molto tempo fa ho fatto un corso di panificazione organizzato dall'ERSAT, io l'ho fatto per passione ma c'erano delle ragazze che intendevano farne una professione e ricordo che il tecnico che ci faceva lezione ci disse che l'ente aiutava nelle pratiche burocratiche le allieve che avrebbero voluto appunto farne un lavoro.
se la cosa interessa ti do il nome e come trovare questo tecnico.

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http://www.coquinaria.it/


DEU SEU "very" sarda
ritacarla Inserito il - 17/09/2007 : 22:32:10
ciao benvenuta...
chiedi un po' penso che puoi fare una ricevuta dove dichiari una qualche collaborazione e ricevi la somma di.....e non devi neppure versare niente.....devi solo avere una partita iva...chiedi a qualche consulente...
annika Inserito il - 17/09/2007 : 22:29:24
ciao Ombra ! benvenuta,per il tuo quesito devi rolgerti alla Camera di Commercio di Cagliari,riceverai tutte le informazioni possibili,
per la tua attivita'. In comune ci andrai successivamente per le autorizzazioni comunali per l'eventuale apertura di un locale, sia commerciale che artigianale.

A si biri !
Alexa Inserito il - 17/09/2007 : 22:24:31
Benvenuta Ombra!

Alessandra

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