V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Anatra Fenice |
Inserito il - 21/10/2011 : 16:33:01 Salve a tutti. Mi sono appena iscritta e dopo aver pubblicato questo 3D scriverò un messaggio nelle presentazioni. Dal mio nick si capisce che sono spesso in sintonia con Pollo Mannaro. Vorrei lanciare un argomento che secondo me non è mai stato preso in considerazione e che riassumo. La torre nuragica è la sintesi di due elementi fondamentali, la tholos e la scala di accesso alla piattaforma superiore. Secondo me la scala di accesso alla piattaforma è la vera novità delle torri e deriva direttamente dai nuraghi a corridoio dove è già presente in scala più piccola. Anche la tholos era presente ma è la necessità della scala e di una piattaforma soprelevata il punto di partenza delle torri, il motivo per la loro costruzione. Dunque il primo scopo è militare anche se ci sono pure altri significati.
Stiglitz Ciò produce tensioni sociali all’interno delle comunità tra ceti emergenti e massa produttiva, e tensioni territoriali per la necessità dei vari gruppi di acquisire spazio per la crescita economica. Da qui il sorgere di strutture di tipo difensivo e di avvistamento,
essi oggi sono interpretati come strutture complesse di uso pubblico; cosa significa? Sebbene molto resti ancora da indagare si può affermare che il nuraghe sia una struttura con una pluralità di funzioni, da quella abitativa, anche se non primaria, a quella, più significativa, di luogo di espressione dei rapporti sociali e delle strutture di potere, in particolare quelle legate all’accumulazione di beni come alimenti e materie prime e alla loro redistribuzione sociale. Resta ovviamente anche una funzione militare da non interpretare come risposta a uno stato di guerra continua, ma come strutture volte al controllo del territorio, delle sue risorse e a definire le gerarchie di potere tra i vari gruppi.
|
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
pollo mannaro |
Inserito il - 27/10/2011 : 19:38:14 | Istranzu ha scritto:
A chi interessa: sono responsabile del FAI (Fondo per l'ambiente italiano) per la sezione di Alghero, Delegazione di Sassari, ed il 30 facciamo una gita a Teti, Tiana ed Austis per visitare museo, s'Urbale, tomba di giganti ecc ecc, con guide esperte nel settore. Possiamo parlare di quello che si sta dibattendo sul Forum. 3391941996.
|
Apri un topic appositooooooooooooooooooooooo |
Istranzu |
Inserito il - 27/10/2011 : 19:22:55 A chi interessa: sono responsabile del FAI (Fondo per l'ambiente italiano) per la sezione di Alghero, Delegazione di Sassari, ed il 30 facciamo una gita a Teti, Tiana ed Austis per visitare museo, s'Urbale, tomba di giganti ecc ecc, con guide esperte nel settore. Possiamo parlare di quello che si sta dibattendo sul Forum. 3391941996. |
pollo mannaro |
Inserito il - 27/10/2011 : 15:47:21 | maurizio feo ha scritto:
"E se ti facessi una proposta indecente???? Visto che sei un frequentatore assiduo di GdS (come del resto altri illustri nick che non nomino per paura di dimenticarne qualcuno che poi si offende) perché non dai inizio al “Progetto WIKI di Paradisola”? Poniamoci l’obiettivo di modificare la voce “nuraghe” inserendo una descrizione ordinata e completa degli opportuni riferimenti: che ne dici?? (Ma non rispondere che sarebbe solo un litigio e basta perché non vale). Da parte mia garantisco la disponibilità al lavoro bruto (quello che mi si addice, con una sola e due ‘t’). Per la parte più SW, mi pare che l’amministratore se la cavicchi… Inutile che cerchi di scantonare: sii uovo e dai il via alle danze! (Il massimo sarebbe la voce nuraghe in inglese, accidenti, e in tedesco!!!!)"
Non sapevo che L'amministratore guidasse una Station Wagon (o sparasse con una Smith & Wesson?).
In che cosa consiste la tua proposta esattamente: dovremmo aprire un "Topic" sul quale scrivere tutti insieme il testo: "voce Nuraghe destinato a Wiki", prima di trasferirlo su Wikipedia? Dobbiamo contarci e vedere in quanti siamo disposti a partecipare, oppure cominciamo e basta, con partecipazione libera?
Se dovesse comparire il nome di Paradisola, abbiamo certamente bisogno dell'autorizzazione di Domenico. Ma non credo che il nome dell'autore figuri in chiaro, sui contributi di Wiki...
|
Eja: apri un topic e facci una proposta (faccia a quelli che vogliono contribuire). Comincia da un testo che ti soddisfa e poi managia (come manager) l'attività del gruppo. A Paradisland potresti chiedre come diamine si aggiorna Wiki (tu lo sai??? Io no!). Dai! |
maurizio feo |
Inserito il - 27/10/2011 : 15:27:39 "E se ti facessi una proposta indecente???? Visto che sei un frequentatore assiduo di GdS (come del resto altri illustri nick che non nomino per paura di dimenticarne qualcuno che poi si offende) perché non dai inizio al “Progetto WIKI di Paradisola”? Poniamoci l’obiettivo di modificare la voce “nuraghe” inserendo una descrizione ordinata e completa degli opportuni riferimenti: che ne dici?? (Ma non rispondere che sarebbe solo un litigio e basta perché non vale). Da parte mia garantisco la disponibilità al lavoro bruto (quello che mi si addice, con una sola e due ‘t’). Per la parte più SW, mi pare che l’amministratore se la cavicchi… Inutile che cerchi di scantonare: sii uovo e dai il via alle danze! (Il massimo sarebbe la voce nuraghe in inglese, accidenti, e in tedesco!!!!)"
Non sapevo che L'amministratore guidasse una Station Wagon (o sparasse con una Smith & Wesson?).
In che cosa consiste la tua proposta esattamente: dovremmo aprire un "Topic" sul quale scrivere tutti insieme il testo: "voce Nuraghe destinato a Wiki", prima di trasferirlo su Wikipedia? Dobbiamo contarci e vedere in quanti siamo disposti a partecipare, oppure cominciamo e basta, con partecipazione libera?
Se dovesse comparire il nome di Paradisola, abbiamo certamente bisogno dell'autorizzazione di Domenico. Ma non credo che il nome dell'autore figuri in chiaro, sui contributi di Wiki... |
maurizio feo |
Inserito il - 27/10/2011 : 11:58:52 @ Tholoi: ...né compreso come stiano in realtà le cose dalla tua fotografia... Un conto è vederle dal vero, le cose.. Non è certamente "colpa" della tua foto, di qualità, quanto delle limitazioni del mezzo tecnico in sè e dell'apparato recettivo chiamato a valutarlo (io) . |
tholoi |
Inserito il - 27/10/2011 : 09:33:51 | maurizio feo ha scritto: Quello che mi fa male è che non ho mai visto (né sospettato!) i mensoloni di Barumini, dove andai una volta soltanto, anni fa e controvoglia: ci metterò molto tempo a riavermi da questa ferale notizia.
Ma gli altri li ho visti tutti: e non è che quelli ti diano un'idea sicura del fatto che il perimetro intero dei nuraghi fosse tutto decorato così...
|
Eppure in tempi non sospetti ti indicai il link http://www.neroargento.com/page_gal..._gallery.htm
Barumini al centro, due mensoloni in marna bianca...
Nel link puoi vedere anche quelli di qualche monotorre, al Majore puoi vederne uno rotolato sulla scala che porta al primo piano... |
Anatra Fenice |
Inserito il - 26/10/2011 : 21:02:50 | pollo mannaro ha scritto:
perché non dai inizio al “Progetto WIKI di Paradisola”?
|
Dai! Divertimento allo stato puro! |
pollo mannaro |
Inserito il - 26/10/2011 : 20:14:13 | maurizio feo ha scritto:
Vedi? tu affronti molto meglio di me la spiegazione di quello che avevo in mente di dire.
In realtà, desideravo ritornare in tema, prendendo una solo presunta "definizione" da Wiki (e mi interessava rilevare che molti la considerano fonte di Verità, mentre invece è spesso vero proprio il contrario) e facendone spunto per accennare al metodo del tutto simile ed approssimativo che seguono alcune discussioni (talvolta anche calde) tra appassionati del tutto profani di fronte a certe scienze... Mi interessava anche puntualizzare che anche su Wiki, se non si ricorre ad un'esposizione ordinata e separata per categorie (Dati scientifici / opinioni di esperti / ipotesi personali) non si cava un ragno dal buco, oppure si scrivono belle favole. Perdonami: è una mia piccola fissazione.
Mi fa piacere anche che tu parli di "falso problema" in relazione ad alcuni argomenti che io definisco problemi e che "questione di principio" non ti piaccia perché inappropriato.
Io non conosco affatto la scienza delle costruzioni e la mia stessa statica è un po' stitica, ma per alzare una pietra grande io userei una grossa bilancia, con un piatto pieno di terra e sassi più piccoli, fino a bilanciare il peso della pietra. Oppure userei un paranco ed un traino di buoi, a seconda.
|
E se ti facessi una proposta indecente???? Visto che sei un frequentatore assiduo di GdS (come del resto altri illustri nick che non nomino per paura di dimenticarne qualcuno che poi si offende) perché non dai inizio al “Progetto WIKI di Paradisola”? Poniamoci l’obiettivo di modificare la voce “nuraghe” inserendo una descrizione ordinata e completa degli opportuni riferimenti: che ne dici?? (Ma non rispondere che sarebbe solo un litigio e basta perché non vale). Da parte mia garantisco la disponibilità al lavoro bruto (quello che mi si addice, con una sola e due ‘t’). Per la parte più SW, mi pare che l’amministratore se la cavicchi… Inutile che cerchi di scantonare: sii uovo e dai il via alle danze! (Il massimo sarebbe la voce nuraghe in inglese, accidenti, e in tedesco!!!!)
| maurizio feo ha scritto: Quello che mi fa male è che non ho mai visto (né sospettato!) i mensoloni di Barumini, dove andai una volta soltanto, anni fa e controvoglia: ci metterò molto tempo a riavermi da questa ferale notizia.
Ma gli altri li ho visti tutti: e non è che quelli ti diano un'idea sicura del fatto che il perimetro intero dei nuraghi fosse tutto decorato così (poi non so se aggiungere che - anche nei mensoloni - le dimensioni contano: non vorrai paragonare quelli dell'Albucciu a quelli del Losa, vero? Il risultato estetico è totalmente diverso, come certamente anche quello funzionale [e stiamo sempre parlando solo di mensoloni]). A Sa Linnarta / Osana c'è un mensolone, (forse anche due), abbattuto. Il rendimento grafico del nuraghe intero, credo, resta sempre un'ipotesi...
Ma mi riprenderò e - appena potrò - tornero a Barumini con questo preciso nuovo scopo che mi hai dato.
|
Due cose: la prima riguarda Barumini. Senza voler offendere nessuno, credo che dovresti cercare un “amico di un amico” che ti accompagni e ti spieghi (a me è successo, non me ne vanto perché non è giusto, però dato che Su Nuraxi è diventato – credo correttamente – prima di tutto una fonte di reddito, bisogna necessariamente separare la visita tipo “Gioconda al Louvre” dagli aspetti più specialistici, sebbene a livello amatoriale). La seconda. Non credo che i nuraghi fossero tutti uguali. Esistono tipologie e categorizzazioni, però ciascuno doveva avere un aspetto diverso (come tutti gli edifici di questo mondo che non vengano costruiti identici per motivi precisi), anche nella parte sommitale. In ogni caso non puoi confrontare Albucciu e Su Nuraxi (sono due edifici del tutto diversi).
|
maurizio feo |
Inserito il - 26/10/2011 : 19:12:43 Vedi? tu affronti molto meglio di me la spiegazione di quello che avevo in mente di dire.
In realtà, desideravo ritornare in tema, prendendo una solo presunta "definizione" da Wiki (e mi interessava rilevare che molti la considerano fonte di Verità, mentre invece è spesso vero proprio il contrario) e facendone spunto per accennare al metodo del tutto simile ed approssimativo che seguono alcune discussioni (talvolta anche calde) tra appassionati del tutto profani di fronte a certe scienze... Mi interessava anche puntualizzare che anche su Wiki, se non si ricorre ad un'esposizione ordinata e separata per categorie (Dati scientifici / opinioni di esperti / ipotesi personali) non si cava un ragno dal buco, oppure si scrivono belle favole. Perdonami: è una mia piccola fissazione.
Mi fa piacere anche che tu parli di "falso problema" in relazione ad alcuni argomenti che io definisco problemi e che "questione di principio" non ti piaccia perché inappropriato.
Io non conosco affatto la scienza delle costruzioni e la mia stessa statica è un po' stitica, ma per alzare una pietra grande io userei una grossa bilancia, con un piatto pieno di terra e sassi più piccoli, fino a bilanciare il peso della pietra. Oppure userei un paranco ed un traino di buoi, a seconda.
Quello che mi fa male è che non ho mai visto (né sospettato!) i mensoloni di Barumini, dove andai una volta soltanto, anni fa e controvoglia: ci metterò molto tempo a riavermi da questa ferale notizia.
Ma gli altri li ho visti tutti: e non è che quelli ti diano un'idea sicura del fatto che il perimetro intero dei nuraghi fosse tutto decorato così (poi non so se aggiungere che - anche nei mensoloni - le dimensioni contano: non vorrai paragonare quelli dell'Albucciu a quelli del Losa, vero? Il risultato estetico è totalmente diverso, come certamente anche quello funzionale [e stiamo sempre parlando solo di mensoloni]). A Sa Linnarta / Osana c'è un mensolone, (forse anche due), abbattuto. Il rendimento grafico del nuraghe intero, credo, resta sempre un'ipotesi...
Ma mi riprenderò e - appena potrò - tornero a Barumini con questo preciso nuovo scopo che mi hai dato. |
pollo mannaro |
Inserito il - 26/10/2011 : 18:40:33 | maurizio feo ha scritto:
| .machiavelli. ha scritto:
| pollo mannaro ha scritto:
@Feo prometto che ti rispondo in maniera articolata più tardi. Ora sono di corsa.
Bye
|
... preparazione fisica o lavoro?
|
No: semplice fuga dai debitori!
|
Informo entrambi che ho dato mandato al mio sciamano di fiducia di lanciarvi una terribile maledizione! Se ora verrete colti da papingio al ... sappiate che ve l'ho mandato io!
|
maurizio feo |
Inserito il - 26/10/2011 : 18:39:36 | Trambuccone ha scritto:
@Brauronia. Neanche a me non risulta abbia scritto qualcosa. Giusto per curiosità, quali sue frasi ti fanno pensare sia un archeologo? T.
|
Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il tempio di Brauroneion, dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta Arkteia che percorreva i 24,5 km di distanza col santuario. A Brauron (oggi Vravronia) le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come arktoi ("orse", vedi il mito di Callisto) e trascorrevano il tempio in danze sacre, indossando vesti color zafferano, correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo Aristofane alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.
E un po' orsa la nostra Brauronia deve essere (oppure molto impegnata: le ho scritto un mp e non mi ha ritenuto degno di risposta): non vorrei che - nel caso riesca a trovare questo presunto archeologo dal nome improbabile - meglio noto come GAP lo voglia proprio sbranare, insieme ai suoi allegri amici... |
pollo mannaro |
Inserito il - 26/10/2011 : 18:38:38 | maurizio feo ha scritto:
Per tornare al tema iniziale, (struttura del Nuraghe) riporto una delle definizioni presenti nel Web (ricordando naturalmente che nel Web non c'è "tutto", bensì è presente "solo" quello che ci si è presi la briga di inserirvi. A rigore, quindi, anche cose sbagliatissime sono riportate - magari anche in grande quantità, come pure studi importanti sono del tutto assenti, se ignorati dal grande pubblico e se gli autori non si curano di farveli comparire). La fonte è considerata di credibilità scientifica medio-bassa (Wiki), perché in genere vi scrive più spesso chi non ha accesso a pulpiti migliori, ma possiede forti motivazioni a diffondere le proprie idee.
"Alte spesso fino a 20 metri, le torri sorgono spesso in posizione dominante, su un cucuzzolo, ai bordi di un altopiano o all'imboccatura di una valle od in prossimità di approdi lungo le coste. Le mura che le compongono sono sempre poderose e possono arrivare ad uno spessore di quattro o cinque metri, con un diametro esterno fino a trenta-cinquanta metri alla base, diminuendo poi con l'aumentare dell'altezza, formando un tronco di cono la cui inclinazione è più accentuata nelle torri più antiche. La particolare forma è dovuta alla singolare tecnica di costruzione che prevede solide fondazioni con grossi blocchi di pietra squadrati e sovrapposti a secco, in maniera circolare, senza utilizzo di leganti e tenuti insieme dal loro stesso peso. Man mano che si procede in altezza - si pensa utilizzando terrapieni inclinati, particolari leve e tronchi sui quali far scivolare i massi - i filari si restringono progressivamente e diminuisce anche la proporzione dei massi, ora sempre più piccoli e meglio lavorati. La parte superiore era occupata da una terrazza munita di parapetto, alla quale si accedeva tramite una scala elicoidale, illuminata nel percorso ascendente da feritoie ricavate nelle spesse mura. Dalla base della torre questa girava internamente tra la struttura portante esterna e quella interna delle camere voltate, sovrapposte una sull'altra, alle quali dava accesso per poi proseguire verso la sommità. La porta di ingresso è posizionata quasi sempre a mezzogiorno ed immette su un largo corridoio (ai cui lati si aprono sovente delle nicchie) che porta ad una camera rotonda, la cui volta è formata da anelli di pietre che si restringono progressivamente, andando a chiudersi secondo la tecnica della volta a tholos".
Nel tempo, ho constatato che talvolta si accendono dispute interminabili su questioni di principio - ad esempio: sul fatto se la "tholos" sia una cupola vera, oppure sia davvero una "falsa cupola", come spesso si ripete - ma di scarso interesse per i profani.
Così come - si noterà - in questo paragrafo sopra riportato si fa riferimento a "piani inclinati", che sono certamente inapplicabili in alcuni casi specifici (che ognuno di noi ha in mente, per cui non ne faccio qui l'elenco). Vi si fa anche riferimento alla disposizione e localizzazione generale dei Nuraghi, che nasconde un'opinione dell'autore (evidentemente un sostenitore della tesi del Controllo Militare). Si dà per certa la forma della parte superiore del nuraghe, mentre non esiste alcun nuraghe in cui tale parte sia stata rinvenuta intatta: meglio sarebbe dichiarare che tale forma è dedotta da altri lementi, per via indiretta. Infine, e peggio di tutto: il paragrafo dovrebbe spiegare la struttura del nuraghe. Non lo fa, semplicemente. Dopo averlo letto, ne sappiamo quanto prima, cioé nulla.
Altri danno per certe alcune procedure dettagliate della costruzione che sono improbabilissime e non dimostrate dai fatti o da studi sulle procedure: (cito a solo titolo d'esempio la "lisciatura" delle pietre della superficie esterna del nuraghe a mezzo utilizzazione del fuoco, riferita come certa da Scintu).
Insomma: credo che molte, tra le "teorie" siano frutto dell'immaginazione. Poco male: basterebbe ammetterlo chiaramente, invece di propugnarle come verità.
Altro è l'esposizione dei fatti e delle risultanze: ma allora è mandatorio riferirsi agli studi che ne portano le prove.
|
Guarda, io direi che dobbiamo attenerci prima di tutto ai fatti, cioè a quello che ciascuno di noi può verificare direttamente. Il paragrafo che tu hai riportato è un insieme di luoghi comuni facilmente smentibili (se si perde il tempo a verificare di persona). Studiare una torre non è particolarmente complicato se non si pretende di farlo senza avere alcune competenze di base (acquisibili facilmente, a mio avviso). Passo ai dettagli • “Alte spesso fino a 20 metri” ; dipende da cosa vuol dire “spesso”. Ce ne sono ancora 7000 e di queste forse una cinquantina (esagero, ma diciamo anche cento o duecento, il risultato non cambia) erano ragionevolmente a tre piani (quindi alte una ventina di metri); le altre sono di tutt’altra dimensione e ricalcano un modello ben diffuso di torre singola, monocamera, alta la metà. • “le torri sorgono spesso in posizione dominante, su un cucuzzolo, ai bordi di un altopiano o all'imboccatura di una valle od in prossimità di approdi lungo le coste” ; altro luogo comune. Guarda ad esempio cosa scrive Stiglitz: È curioso come l’attuale percezione dei nuraghi soffra di una distorsione di prospettiva; se chiedete di quale parte della Sardegna siano caratteristici, nella maggior parte dei casi vi verrà risposto: dei monti. Perché in effetti nelle aree di altopiano e montane sono visibili numerosi nuraghi mentre nella pianura, nel Campidano, sembra quasi che non ve ne siano. In realtà i nuraghi sono dappertutto, solo che nelle aree elevate non sono stati coperti e resi invisibili • “Le mura che le compongono sono sempre poderose e possono arrivare ad uno spessore di quattro o cinque metri, con un diametro esterno fino a trenta-cinquanta metri alla base, diminuendo poi con l'aumentare dell'altezza” ; del tutto campato per aria. Nessuna torre ha un diametro di trenta metri (figurarsi cinquanta) e gli spessori delle cortine murarie ha poco senso definirli (salvo alcuni casi sporadici, ad esempio di nuovo Oes); altro sono naturalmente le strutture megalitiche che inglobano le torri (peraltro minoritarie in numero); • “si pensa utilizzando terrapieni inclinati, particolari leve e tronchi sui quali far scivolare i massi” ; chi pensa??? È solo un’opinione, una tra le tante e neppure seguita in modo particolare; più che altro non ce n’è alcun bisogno. Tanto per essere chiari, anche insigni archeologi continuano a cascarci (senza fare un po’ di calcoletti della massaia). Sarebbe sufficiente tirare due linee su un foglio (sapendolo fare) per capire che una rampa (piano inclinato) per una torre tipica è un’assurdità (conterrebbe un volume superiore a quello della torre), ma soprattutto non ce n’è alcun bisogno, questo è il punto vero! • “questioni di principio - ad esempio: sul fatto se la "tholos" sia una cupola vera, oppure sia davvero una "falsa cupola” ; ma non è una questione di principio, si tratta di definire cosa si intende con i due termini. La fisica che tiene su le torri è solo una e pure chiarissima. Capisco che molti non addetti ai lavori che non hanno voglia di approfondire possano trovare la cosa interessante, ma non c’è alcuna disputa in merito (ci mancherebbe!). Sarebbe come dire che una scarpa la chiami calzatura. Guarda, la cosa è semplicissima: se dovessi sostenere un esame di scienza delle costruzioni e ti chiedessero di spiegare perché una tholos sta in piedi ci sarebbe solo una risposta disponibile per non essere bocciati (poi, una volta cacciato fuori, puoi sempre consolarti pensando che i biechi baroni universitari nascondono le verità sui nuraghi perché prendono i soldi da Roma, però nel frattempo ripeti l’esame, ed è meglio così perché vuol dire che non sei in grado di progettare neppure un castello di sabbia al Poetto). Naturalmente, se si discute a ruota libera tra persone che non conoscono la scienza delle costruzioni a sufficienza posso capire che si continui a parlare all’infinito. (E bada bene che non è una vanteria del tipo “io lo so e tu no”; a un certo punto se non si possiedono le nozioni non si può entrare nel merito dei problemi, ed è per questo che per costruire un edificio dai retta a un ingegnere e per farti rimettere i denti ad un dentista; se poi ci sono quelli che preferiscono farsi fare la casa e la dentiera dagli sciamani sono fatti loro, però non dirmi che è una questione di principio). Detto per inciso, come funziona e cosa sia una tholos lo trovi descritto benissimo proprio in rete. Il punto è che sei cascato su un paragrafo di nessuna rilevanza, scritto da un chissà chi. • “in questo paragrafo sopra riportato si fa riferimento a "piani inclinati", che sono certamente inapplicabili in alcuni casi specifici” ; è un’opinione, tra l’altro di una persona che chiaramente non possiede un’esperienza diretta nella movimentazione di grossi monoliti trasportati/sollevati senza l’aiuto delle tecnologie moderne; guarda che stiamo parlando di massi di piccole dimensioni e quelli che salgono davvero ai “piani alti” non hanno alcun bisogno di piani inclinati/rampe; guarda ad esempio qui: senza entrare troppo nel tecnico http://en.wikipedia.org/wiki/List_o...in_the_world • “Si dà per certa la forma della parte superiore del nuraghe, mentre non esiste alcun nuraghe in cui tale parte sia stata rinvenuta intatta: meglio sarebbe dichiarare che tale forma è dedotta da altri elmenti, per via indiretta” ; non è vero; a Su Nuraxi il rifascio ha inglobato i mensoloni, ancora in situ e perfettamente visibili; naturalmente bisogna saperlo ed andare a vederli, cosa non facile perché ormai la visita a Barumini è una mezza porcheria adatta più allo stereotipo di un turista giapponese mordi e fuggi che a un’esperienza culturale. Ci sono altri mensoloni a Losa, Albucciu etc. Ancora una volta è un falso problema, tenuto conto soprattutto che parliamo di archeologia. Ma in definitiva: ritieni davvero che siano problemi fondamentali? Non è neppure un problema. In sintesi, le informazioni principali riguardo le torri sono facilmente accessibili, sebbene sia necessario un minimo di cultura di base per capirle (e un po’ di fatica se non si è abituati alle materie tecniche). Le strutture a secco sono comprensibili quanto le altre e rispettano le stesse leggi della fisica. D’altronde, toglimi una curiosità: sei capace di capire perché sta in piedi una struttura in cemento armato? In genere, in maniera ingenua, pensiamo che sia sufficiente mischiare tondino di ferro e cemento per far stare in piedi qualunque cosa, eppure non è certo così: se provi a spiegare perché un balcone in c.a. non ti casca in testa è complicato come spiegare perché sta in piedi una tholos. La differenza è che nessuno è interessato al balcone! Se i sardi del bronzo avessero costruito balconi anziché torri, ci sarebbero le teorie sul sacro balcone che forse era un altare e sui balconi che al solstizio d’estate gettano l’ombra a forma di toro sul ballatoio di Funtanaliras e la luna che ruota magicamente attorno al terrazzino il 31 di febbraio. Senza parlare della filogenesi del poggiolo. Capisco che alcune cose possano sembrare terribilmente aride, ma non è colpa di nessuno: una torre resta sempre una torre anche se ci proiettiamo sopra la nostra esigenza di mistero e la necessità di pensare al passato con un grano di suggestione. Differente è il caso della filogenesi delle torri, perché questa volta il “mistero” potrebbe esserci, ma ancora una volta ci soccorrono i dati ed è un bel “mistero scientifico”, quindi deve fare i conti sia con i dati disponibili che con le leggi della fisica (e magari un nulla di buon senso).
|
maurizio feo |
Inserito il - 26/10/2011 : 18:24:57 | .machiavelli. ha scritto:
| pollo mannaro ha scritto:
@Feo prometto che ti rispondo in maniera articolata più tardi. Ora sono di corsa.
Bye
|
... preparazione fisica o lavoro?
|
No: semplice fuga dai debitori! |
.machiavelli. |
Inserito il - 26/10/2011 : 17:59:40 | pollo mannaro ha scritto:
@Feo prometto che ti rispondo in maniera articolata più tardi. Ora sono di corsa.
Bye
|
... preparazione fisica o lavoro? |
maurizio feo |
Inserito il - 26/10/2011 : 15:24:28 | Lessa ha scritto:
Pensa che Scintu ha tolto quella parte dalle nuovi edizioni del libro. Deve essersi accorto della cavolata che aveva scritto...
|
Eppure, per dare a Cesare quel che gli appartiene, (e per non essere maldicenti sempre e ad ogni costo), la parte del suo libro in cui parla di antropometria applicata alle unità di misura fisiche (il discorso sulla "yarda nuragica", praticamente), cioé di come le misure antiche dovessero essere più probabilmente ottenute da parti del corpo umano, lì mi ha convinto potentemente. Il campo non è stato - secondo me - abbastanza indagato: le misure dei nuraghi come sono ottenute? (non credo che questo sia fuori tema: si potrebbe considerare un "corollario" di esso). |
|
|